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  • Quesito pubblicato su ISF2001/3-d

    Il Comune sede di impianto di cremazione può obbligare gli altri Comuni a riscuotere per suo conto ed interesse la tariffa di cremazione (ai sensi del D.M. Interno 30/3/98), facendola inserire nelle tariffe comunali cimiteriali, con fatturazione della cremazione al Comune competente a norma di legge previgente?
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/3-c

    Il tutore di una persona interdetta che non ha parenti prossimi può richiederne la cremazione al momento della morte.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/3-b

    In occasione dell'estumulazione di salma o di resti mortali che i familiari intendono trasportare in altro Comune, il Comune di …, dopo aver autorizzato l'estumulazione ed il trasporto, consegna all'incaricato anche l'autorizzazione al seppellimento originale (art. 6 DPR 285/90), rilasciato all'epoca del decesso. Si chiede se tale comportamento sia corretto e se sia bene conservare, nel Cimitero di partenza, copia dell'autorizzazione alla sepoltura (ed in caso di smarrimento o di impossibilità a ritrovare la stessa se sia obbligatorio sostituirla con documento equipollente da consegnare al cimitero ricevente. Si chiede inoltre se l'autorizzazione alla traslazione sia onerosa?
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/3-a

    Il Comune di … chiede se - alla luce della nuova normativa (comma 7bis dell'art. 1 della L. 28/2/2001, n. 26) che si esprime in materia di onerosità di inumazione e cremazione - sia obbligatorio o meno il rilascio della autorizzazione alla inumazione ed a chi spetti il compito della redazione di tale documento.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-a

    Il Comune di … chiede di conoscere con esattezza su quali documenti per trasporto salma é necessario apporre la marca da bollo.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-g

    Accade abbastanza frequentemente che nel Comune di … vengano segnalati episodi di furti e piccoli vandalismi all’interno dei cimiteri, consistenti in sottrazioni di addobbi floreali o altri oggetti dalle tombe, danneggiamento delle stesse o altri episodi simili. Tali fatti generalmente vengono segnalati all'Ufficio competente dai familiari dei defunti ed, in certi casi vengono conosciuti direttamente dalla lettura dei quotidiani locali (che offrono un’immagine negativa del Comune che controlla e gestisce i cimiteri e che in alcuni casi danno luogo anche a richieste di rimborso o ripristino a carico dell’Amministrazione stessa). Si precisa che gli episodi sopradescritti, a parere del Comune di … meritano la massima attenzione, venendo a toccare la sensibilità delle persone con evidenti implicazioni emozionali e affettive molto forti che vanno oltre al presunto danno materiale ed economico subito. È peraltro evidente la difficoltà di riuscire a garantire una sorveglianza davvero efficace e a sorprendere sul fatto gli autori dei furti o dei vandalismi. D’altro lato non è proponibile che il personale cimiteriale possa fermare una persona in possesso di tali oggetti, accusandola di averli sottratti da una tomba non sua. Al fine di arrivare ad una chiara definizione di quelli che debbano essere i comportamenti del Comune di … per affrontare correttamente la situazione, anche dal punto di vista giuridico e legale, si chiede se, oltre ad adottare tutte le misure organizzative possibili per garantire il servizio di sorveglianza e prevenire episodi di furto e/o danneggiamento, sussistano a carico dell’Amministrazione comunale specifiche obbligazioni, ed in particolare: 1. se sia possibile, vista la disposizione di esonero da responsabilità diretta di cui all’art. 45, comma. 3 del regolamento comunale sopra citato, eccepire un inadempimento o una colpa dell’Amministrazione nell’adempimento dell’obbligo di vigilanza a custodia sui cimiteri per richiedere, in via indiretta, il risarcimento del danno causato da furti o atti vandalici; 2. quali responsabilità possano essere riconosciute in capo al Comune per danneggiamenti non imputabili a lavori di manutenzione o altro eseguiti dal proprio personale ma derivanti comunque da oggetti presenti nel cimitero (ad es. dallo schianto di alberi ornamentali dovuto ad eventi meteorologici, ad incendi o altri danneggiamenti dolosi, escludendosi comunque la cattiva cura degli stessi da parte dell’Amministrazione).
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-e

    Uno studio tecnico è stato incaricato dall'Amministrazione comunale di … di elaborare il progetto per la realizzazione di un manufatto per cellette-ossario (0,75x0,30x0,30). Ci viene quindi richiesto: 1. se esiste un limite da rispettare nell’altezza ed eventualmente quale potrebbe essere quella ideale; 2. se cellette-ossario si possono realizzare con strutture prefabbricate; 3. se è necessario ottenere sul progetto il parere della conferenza permanente di cui al Decreto dell’Assessorato alla Sanità del 5 settembre 1997.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-n

    Presso il Cimitero Monumentale del Comune di … numerose cappelle funerarie (date in concessione perpetua all'epoca della loro costruzione) sono state interessate da lavori di ampliamento (con realizzazione correlata di nuovi loculi) in data successiva all'introduzione del divieto di rilascio di concessioni perpetue. Poiché le concessioni rilasciate per tali nuovi loculi non possono avere durata superiore ai 99 anni, ci si chiede come si armonizzi tale previsione con la perpetuità delle originarie concessioni. In particolare: - dovrebbero essere rigettate le richieste di ampliamento?- tutte le concessioni (anche quelle originarie) dovrebbero diventare 99ennali con decorrenza dal rilascio delle nuove? - le nuove concessioni potrebbero beneficiare di una deroga al divieto di perpetuità? Analogamente, ci si chiede nel caso di traslazione della salma di un coniuge da un loculo con concessione 30ennale ad altro loculo (di lungo) con concessione perpetua (nel quale siano collocati i resti dell'altro coniuge), se la salma traslata possa beneficiare della perpetuità della concessione del secondo loculo.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-m

    Alcuni Comuni adottano ordinanze che prescrivono, nel caso di trasporto di salma in duplice cassa, il divieto di tagliare la cassa interna di metallo ed obbligano invece all'uso di casse metalliche esterne a quella di legno. Tali ordinanze sembrerebbero in contrasto con i chiarimenti forniti dalla circ. Min. Sanità del 24.6.1993, n. 24, che al paragrafo 9.1 dispone: "...giunti a destinazione la cassa di zinco viene opportunamente tagliata prima della inumazione, anche asportando temporaneamente, se necessario, il coperchio della cassa di legno. Sono pertanto illegittime tutte quelle disposizioni che comunque comportino, nei casi in cui è prescritta la doppia cassa, un divieto di utilizzazione di feretri con cassa metallica interna a quella di legno...". Considerato che le suddette ordinanze vengono inviate a tutti i Comuni d'Italia tramite le competenti Prefetture - il che farebbe pensare alla legittimità del provvedimento adottato - il Comune di … chiede quindi un parere in merito.
    Anno: 2001
  • Quesito pubblicato su ISF2001/2-l

    È consentita la cremazione di una salma deceduta più di 20 anni fa a seguito di estumulazione e senza la successiva inumazione, in presenza di un testamento di volontà alla cremazione del de cuius e di un certificato medico? In generale è possibile conoscere i casi in cui la normativa vigente consente la cremazione diretta e seguito di estumulazione senza il "passaggio" per la inumazione?
    Anno: 2001