Cerca in elenco domande

  • Quesito pubblicato su ISF2021/Spec-c

    Se arriva al crematorio una cassa con lo zinco e, per esempio, il parente cambia idea all’ultimo secondo, è possibile rompere i sigilli per effettuare il travaso? Se sì, serve l’autorizzazione?
    Anno: 2021
  • Quesito pubblicato su ISF2021/Spec-b

    Se l’urna è stata appena ritirata e non trova posto nell’ossario del cimitero, si può effettuare il travaso oppure serve anche in questo caso l’autorizzazione?
    Anno: 2021
  • Quesito pubblicato su ISF2021/Spec-a

    Se un cliente volesse cambiare l’urna in arrivo da un altro crematorio, come ci si deve comportare? Si può effettuare il travaso (previa relativa autorizzazione) o questa operazione deve essere fatta nel crematorio in cui è stata effettuata la cremazione? Serve l’autorizzazione dello stato civile o basta un’autodichiarazione?
    Anno: 2021
  • Quesito pubblicato su ISF2020/4-d

    Ci è stato richiesto da un familiare di inserire in tomba di famiglia un'urna cineraria vuota (le ceneri del parente sono state precedentemente disperse in mare). Si chiede se è possibile farlo al fine di non generare confusione sui defunti collocati all'interno della medesima tomba.
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/4-c

    Siamo una cooperativa che gestisce, per conto del Comune, alcuni cimiteri. Ora, in accordo con l'amministrazione comunale, vorremmo realizzare in uno di questi cimiteri un "Bosco delle ceneri", cioè un luogo in cui interrare le urne biodegradabili contenenti le ceneri vicino ad una pianta.
    Vorremmo avere informazioni, per approfondire alcuni aspetti legati a questo modo di gestire la dispersione delle ceneri in natura, se questo è il termine giusto.
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/4-b

    Il signor X muore nel Comune pugliese di … nel 2019 e la moglie, residente sempre in Puglia, richiede la cremazione della salma, autorizzandone l'affidamento delle ceneri al figlio, perché vengano custodite presso la sua abitazione in Toscana. Ora il figlio, in accordo con la madre, chiede che le ceneri vengano trasferite e custodite presso l’abitazione della madre, in Puglia. La L.R. Toscana 66/2013, all'art. 1, comma 7 prevede che qualora si rinunci all'affidamento si debbano applicare le disposizioni di cui all'art. 80, commi 3 e 6 del D.P.R. 285/1990 (quindi custodite in cimitero o in cinerario comune). Poiché in Puglia sembra non esistere una normativa che disponga diversamente, si chiede quindi se è possibile il trasferimento della custodia ad altra persona.
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/4-a

    Nel nostro Comune, per il recupero delle salme su richiesta della pubblica autorità, ci si avvale della collaborazione delle agenzie funebri locali per le fasce orarie non coperte dal nostro personale (notturni festivi). Di fatto nell'ultimo anno è intervenuta, su chiamata della Forza pubblica, sempre la stessa ditta, poiché le altre non hanno mai dato la loro disponibilità. Poiché tale ditta ci ha appena informato di non poter più svolgere tale servizio dall'anno prossimo, volevamo sapere se le imprese funebri possono rifiutarsi o sono tenute per legge ad intervenire qualora richiesto dalla Forza pubblica (salvo poi, come avvenuto fino ad oggi, ricevere il pagamento dell'intervento dal Comune).
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/3-d

    Buongiorno, si chiede se, in caso di inumazione infettiva da Covid-19 si debba utilizzare lo zinco esterno a prescindere da quanto possa aver legiferato la Regione (specifico che opero in Piemonte).
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/3-c

    In materia di trattamento delle salme infettive, l’art. 75 del D.P.R. 285/1990 prevede che: “Per le inumazioni non è consentito l’uso di casse di metallo o di altro materiale non biodegradabile.”. Se è vero che il defunto deceduto di Covid-19 deve essere racchiuso obbligatoriamente dentro la cassa di zinco, come previsto dall’art. 25, comma 1 D.P.R. 285/1990, allora, rispettando l’art 75 precedentemente citato, è di facile deduzione che le inumazioni per i defunti da Covid-19 dovrebbero essere rigorosamente vietate, al contrario di quanto riportato dalla circolare ANCI dei giorni scorsi (circolare che nella parte finale fa riferimento a squarci nel coperchio in zinco, che ritroviamo all’art 75, comma 2 D.P.R. 285/1990, ma riferiti a feretri ‘normali’ provenienti da Comuni lontani o dall’e-stero, quindi dotati di cassa in zinco, non di feretri infetti da malattia infettiva diffusiva).
    Anno: 2020
  • Quesito pubblicato su ISF2020/3-b

    In merito al corretto trattamento delle salme Covid-19, la normativa statale prevale su quella regionale (nello specifico quella della Lombardia)?
    Anno: 2020