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  • Quesito pubblicato su ISF2007/3-f

    Una persona morta all'ospedale di un Comune lombardo A è stata trasportata come salma, con l'allegato 2 del regolamento reg.le lombardo n. 6/04, nella sua abitazione sita nel Comune lombardo B.
    Il Comune A ha rilasciato il permesso di seppellimento, come Comune di decesso, ma non quello di trasporto per il cadavere, sostenendo che così prevede la vigente normativa e che l'allegato 2 è già di per sé stesso un permesso di trasporto.
    Il Responsabile cimiteriale del Comune B reputa tale prassi non corretta e chiede delucidazioni in merito.
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/3-g

    Una salma, deceduta in un centro ricreativo pubblico, è stata trasportata - su richiesta della famiglia e con certificato medico ove si specifica che non sussiste causa di reato - presso l'abitazione dell'estinto quale sosta in attesa dei funerali.
    Il Comune emiliano di ... ha stipulato già da alcuni anni una convenzione con una Casa Protetta presente sul territorio quale struttura idonea al servizio di camera mortuaria/deposito di osservazione.
    Nella convenzione viene specificato che "tali funzioni riguardano esclusivamente: - persone decedute in abitazioni inadatte, su richiesta dei familiari, con certificazione medica ad esclusione di cause di reato; - persone decedute a cui siano stati eseguiti autopsia o riscontro diagnostico (di ritorno dalla medicina legale); - persone decedute in altri luoghi per cui venga richiesta la sosta nelle camere ardenti in attesa del trasporto funebre."
    Si chiede quindi se si può decidere di trasportare una salma da un luogo pubblico ad un'abitazione senza tener conto delle leggi preposte e della convenzione stipulata.
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/3-h

    Si chiede un chiarimento in merito ai requisiti formativi che deve possedere il personale addetto ai servizi funebri e, nel particolare, se corrisponde a verità che tutti gli addetti in forza al servizio, compresi quelli che hanno maturato i 5 anni per la figura del Direttore Tecnico, oppure i 2 anni per i Necrofori, entro il 10 febbraio 2007 devono effettuare il corso relativamente alla sola parte teorica.
    Si domanda inoltre se dopo il 10 febbraio 2007 sarà possibile operare con personale preso in prestito tramite convenzione da impresa terza in regola con le autorizzazioni (per far fronte ad eventuali picchi di lavoro).
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/3-i

    La Regione Umbria con delibera della Giunta Regionale n. 575 del 30/03/2005 ha approvato il codice deontologico delle imprese funebri operanti in Umbria, dove all'art. 4 si prevede che debbano essere considerate imprese di onoranze funebri quelle in possesso di tutte le autorizzazioni e licenze previste per l'espletamento dell'attività in tutte le fasi organizzative, esecutive ed amministrative: ma quali sono tali autorizzazioni e licenze?
    In particolare si chiede se le imprese funebri, oltre alla licenza di cui all'art. 115 del T.U.L.P.S. ed alla iscrizione alla camera di commercio, ai sensi del D.L. 114/98, debbano avere anche una ulteriore autorizzazione comunale per poter effettuare il trasporto (anche in considerazione del fatto che ai sensi dell'art. 3 del citato codice deontologico, l'incaricato al trasporto risulta incaricato di pubblico servizio).
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/1-d

    Si può autorizzare in Umbria la dispersione delle ceneri di una salma la cui cremazione è stata autorizzata e verrà effettuata in Lombardia?
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-a

    Nel Comune di ... (in Emilia Romagna) l'ospedale locale ha rilasciato una autorizzazione al trasporto di salma dall'ospedale all'abitazione del defunto (quale obitorio in attesa del funerale).
    Nonostante la normativa regionale preveda il trasporto da abitazione a camere ardenti/ ospedale, su richiesta dei parenti è stato rilasciato la autorizzazione di cui sopra.
    Ora il responsabile dell'Ufficio Polizia mortuaria di detto Comune chiede come comportarsi nel rilascio delle autorizzazioni e se esiste differenza tra trasporto salma e di cadavere fatto a cassa aperta.
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-b

    Nel caso in cui i parenti di un defunto deceduto nel Comune di ... optassero per l'affidamento familiare dell'urna in abitazione di un Comune diverso, dovrebbero ottenere l'autorizzazione del Comune di residenza? Le ceneri dei defunti cremati nel Comune di ... possono essere disperse nel suo cinerario comune, anche se residenti in altri Comuni?
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-c

    Al Comune di ... è pervenuta richiesta da parte di una cittadina tedesca, di poter conservare le ceneri del marito (cremato e sepolto nel nostro cimitero dal 1989) nella sua abitazione privata di (") ove attualmente risiede.
    Alla luce della L. 130/01 e del D.P.R. 24/2/2004, a seguito dei quali il Comune ha introdotto la possibilità di conservare in abitazione private le ceneri, si chiede se tale possibilità comprenda anche la conservazione di ceneri di persone decedute e cremate anteriormente al 31.3.2001.
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-d

    In uno dei cimiteri del Comune di ... le pareti posteriori di alcune vecchie cappelle di famiglia costituiscono un tutt'uno con il muro di recinzione del cimitero stesso.
    Nel caso in cui tali cappelle necessitassero di opere di manutenzione ordinaria e/o straordinaria nella parte posteriore, che funge anche da muro divisorio con l'esterno, i costi relativi dovrebbero essere sostenuti dal Comune o dal privato cittadino?
    Anno: 2007
  • Quesito pubblicato su ISF2007/2-e

    Si richiedono notizie in merito alle tombe ipogee costruite prima dell'approvazione del D.P.R. 285/1990, che non rispettano le prescrizioni stabilite dal suo art. 76.
    C'è la possibilità di procedere a nuove tumulazioni? E per eventuali estumulazioni?
    Anno: 2007