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  • Quesito pubblicato su ISF2012/2-d

    Nell'ambito del Servizio Cimiteriale del Comune di ...(Regione Marche), si stanno verificando ritardi relativi alla messa in atto di operazioni cimiteriali (in prevalenza traslazioni, ma non solo) per le quali è prevista per legge la presenza dell'Ufficiale Sanitario, volta a garantire che l'operazione venga eseguita nelle opportune ed adeguate condizioni igienico-sanitarie.
    Tali ritardi - dovuti alla mancanza di disponibilità del medico competente dell'ASL - hanno portato all'effettuazione, negli ultimi mesi, solo di operazioni cimiteriali saltuarie o a carattere d'urgenza, provocando giuste lamentele da parte dell'utenza.
    In una di queste un utente segnalava la possibilità di sopperire alla indisponibilità dell'ASL ricorrendo ad altro personale medico o addirittura allo stesso Sindaco o suo delegato, in qualità di Organo Sanitario competente per territorio, con potenzialità di presiedere alle operazioni cimiteriali.
    Si chiede se questo suggerimento possa essere accolto.
    Anno: 2012
  • Quesito pubblicato su ISF2012/1-a

    Il Comune di ... ha concesso per 99 anni (con regolare contratto di concessione) al signor X un'area di 12 mq per la realizzazione di una tomba gentilizia nel cimitero, area sulla quale ha realizzato una cappella di famiglia contenente 8 loculi, rimasti inutilizzati.
    In seguito, ad insaputa dell'Ente, il signor X ha ceduto il manufatto realizzato al Signor Y, attraverso uno strumento giuridico informale senza darne comunicazione al Comune. Il signor Y, nella stessa maniera, ha poi ceduto al signor Z il manufatto realizzato, ovviamente sempre ad insaputa dell'Ente e senza lui darne comunicazione. Oggi il signor Z, ritenendosi titolare di quanto oggi a sua disposizione, chiede all'Ente di traslare nella cappella la salma della moglie da poco deceduta e provvisoriamente locata in un loculo prestato e fornisce, come prova di titolarità, una scrittura privata non registrata da cui si evince una "pseudo vendita" avvenuta tra i signori Z ed Y (e di fatto la traslazione viene bloccata).
    Dando per assodato che il terreno cimiteriale concesso, per 99 anni, è patrimonio indisponibile, sarebbe pensabile acconsentire alla sola disposizione del manufatto realizzato sul terreno, ricorrendo ad esempio ad un diritto di "uso", che il signor Z presenta al Comune, stipulato con il signor Y? Se sì, sarà possibile rapportare la durata dell' "uso" ai restanti anni della concessione originaria?
    Anno: 2012
  • Quesito pubblicato su ISF2012/1-b

    I genitori di un bimbo di 7 anni deceduto a & vogliono chiedere al Sindaco l'autorizzazione ad aprire il coperchio del feretro (in legno) ed esporre la salma in chiesa prima della funzione religiosa.
    È necessario munirsi preventivamente del parere dell'ufficiale sanitario?
    Si possono rompere i sigilli apposti dal Comune di ...?
    Anno: 2012
  • Quesito pubblicato su ISF2012/1-c

    Il Comune di ... , di circa 60.000 abitanti, da alcuni mesi è rientrato in possesso degli impianti di luce elettrica votiva dell'appaltatore, a seguito di concessione scaduta nel 2001.
    In via transitoria, in quanto in attesa di indire nuova gara ad evidenza pubblica, l'Amministrazione Comunale ha deciso, attraverso delibera di G.M., di dare continuità al servizio e di riscuotere direttamente dai cittadini il canone annuale (solo però per le lampadine accese).
    Attualmente non vengono eseguiti nuovi allacci e quasi giornalmente si ricevono lamentele sul non funzionamento delle luci votive.
    Premesso che nella struttura cimiteriale si hanno solamente 6.000 utenze, si chiede se sia possibile eseguire nuovi allacci e riscuotere direttamente il canone, aumentandolo per parificarlo a quello dei cimiteri limitrofi. Oppure se sia obbligati indire gara d'appalto ad evidenza pubblica.
    Anno: 2012
  • Quesito pubblicato su ISF2011/4-a

    Al cimitero comunale di ... , alcuni cittadini hanno segnalato che all'interno di nicchie erano presenti ossa umane abbandonate a se stesse, in vista: evidentemente qualcuno aveva asportato le lastre di marmo di chiusura.
    È intervenuta la polizia municipale che ha richiesto sopralluogo, successivamente, dell'ASL la quale ha proceduto a segnalare le anomalie riscontrate al responsabile del Cimitero, alla presenza dell'assessore al ramo. La questione è poi stata segnalata alla Procura della Repubblica. La Procura ha invitato la polizia municipale a porre sotto sequestro l'area dove si trovano i resti di ossa umane.
    Questa la pura, se pur criticabile, cronaca, letta su un quotidiano. Evidentemente si è ritenuto di applicare (cosa discutibile, se all interno di un cimitero) l art. 5 del D.P.R. 285/90, quando sarebbe stato più semplice controllare dai registri di cui agli artt. 52 e 53 del D.P.R. 285/90 se vi era stata tumulazione e quando in quegli ossarietti.
    1) A nessuno è venuto in mente di mettere semplicemente un tamponamento in quegli ossarietti che contenevano ossa da chissà quanto tempo, almeno 50-60 anni? Cosa è costata questa farsa alla collettività (e cosa costerà ancora), vista l apertura di un fascicolo giudiziario?
    2) Per evitare la profanazione e, in simili situazioni, la vista diretta dell interno dell ossarietto, è obbligatoria la tamponatura?
    3) E per la conservazione di cassette di ossa è d obbligo la tamponatura interna?
    Anno: 2011
  • Quesito pubblicato su ISF2011/4-b

    Un privato, che possiede una tomba monumentale al cimitero del Verano di Roma, desidera sapere se gli aventi diritto alla sepoltura sono i figli maschi e le relative mogli e le figlie femmine nubili.
    Anno: 2011
  • Quesito pubblicato su ISF2011/4-c

    Nel regolamento di polizia mortuaria del Comune di & , all'articolo & è scritto che "La decadenza della concessione può essere dichiarata quando la sepoltura privata risulti in stato di abbandono per incuria o per morte degli aventi diritto, o quando non si siano osservati gli obblighi relativi alla manutenzione della sepoltura con pregiudizio delle opere e della sicurezza".
    Ciò premesso, il responsabile dei servizi cimiteriali di tale comune chiede se sia possibile dichiarare la decadenza di una concessione nel caso in cui risultino essere nominati degli aventi diritto (dei quali però non si sa se siano ancora viventi o, se deceduti, ove siano sepolti).
    Anno: 2011
  • Quesito pubblicato su ISF2011/4-d

    Si chiede se nell'atto di concessione individuale di manufatto sia corretto includere a priori, oltre al defunto per cui questo è stato concesso, anche altri familiari che potranno entrarvi successivamente come resti/ceneri?
    Anno: 2011
  • Quesito pubblicato su ISF2011/4-e

    La cappella di famiglia del signor X, sita nel cimitero di ..., è stata eretta negli anni '60 da 4 fratelli: la nonna ed i prozii del signor X, tutti deceduti (in Comune sembra risultare depositato un atto di concessione, a nome dei quattro).
    I cugini del Signor X asseriscono che la tomba non è ereditabile e solo chi porta il nome della famiglia ha diritto ad esservi sepolto (con grande rammarico della madre del Signor X, che vorrebbe "riposare" vicino ai suoi genitori, lì sepolti).
    Anno: 2011
  • Quesito pubblicato su ISF2011/3-a

    La L.R. Veneto 18/2010 distingue il trasferimento durante il periodo di osservazione dal trasporto funebre, permettendo il primo agli esercenti l'attività funebre - art. 5, lett. b) - assoggettandoli alla sola comunicazione da effettuarsi all'ufficiale di stato civile e al medico necroscopo della nuova sede ove il cadavere viene trasferito, il secondo soggetto invece ad autorizzazione al trasporto funebre.
    Nel Comune veneto di ... - dove oltre all'ospedale vi sono una casa di cura, una casa di riposo ed un hospice - talvolta succede che per mancanza di spazi sufficienti ad ospitare i decessi presso la cella mortuaria di queste ultime strutture, dopo l'e.c.g. le salme vengono trasferite da un'impresa di onoranze funebri, a cassa ancora aperta, presso la cella mortuaria del locale presidio ospedaliero che dista a circa 1 km.
    Inoltre una di queste strutture ha comunicato al Comune che nei prossimi mesi, a causa di lavori di ristrutturazione della cella mortuaria, le salme saranno ospitate presso l'obitorio dell'ospedale e che detto servizio sarà svolto da un'impresa funebre appositamente incaricata.
    Ciò premesso, visti gli artt. 5 e 11 della L.R. 18/2010, ci viene chiesto come considerare questo trasporto:
    1. un trasferimento durante il periodo di osservazione per cui l'impresa che lo esegue invia all'ufficiale di stato civile la sola comunicazione ai sensi art. 11, co. 2 L.R. 18/2010? (ma in questo caso la salma viene spostata dopo che è stato effettuato e.c.g. e il certificato necroscopico viene rilasciato successivamente dalla direzione sanitaria ove è avvenuto il decesso con agli altri documenti e non dall'ospedale dove viene trasferita la salma);
    2. oppure un trasporto funebre e quindi da assoggettare ad autorizzazione del Sindaco/ ufficiale di stato civile in quanto a seguito di e.c.g. è da ritenere terminato il periodo di osservazione? (ma in questo caso l'impresa funebre non è ancora in possesso della documentazione da fornire all'ufficiale di stato civile per ottenere l'autorizzazione al trasporto anche perché questo viene eseguito a cassa ancora aperta.
    Viene inoltre chiesto se è possibile, come soluzione, una dichiarazione del medico del luogo di decesso in relazione all'art. 12 D.P.R. 285/90, in quanto i motivi del trasferimento ricadono sulla struttura sanitaria sprovvista di locali idonei, così da evitare, anche ai fini della semplificazione un'eventuale autorizzazione al trasporto che in ogni caso in assenza di documentazione sarebbe difficile da rilasciare.
    Anno: 2011