Covid-19: Istat fotografa aumenti rilevanti di mortalità nelle prime 3 settimane di marzo in alcune zone

Nei primi 21 giorni di marzo al Nord i decessi sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-19. Il dato emerge dalla nota esplicativa dell’Istat che accompagna i dati sulla mortalità in Italia. Nell’analisi, che tiene conto di 1.084 comuni, si evidenzia in particolare la situazione di Bergamo, dove i decessi sono quasi quadruplicati “passando da una media di 91 casi nel 2015-2019 a 398 nel 2020”. “Incrementi della stessa intensità, quando non superiori – si legge -, interessano la maggior parte dei comuni della provincia bergamasca”.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3501] Residenza e mortalità di persone straniere in Italia

La presenza di stranieri residenti in Italia ha subito un forte rallentamento non tanto per le politiche di contrasto all’immigrazione, quanto per gli effetti della stagnazione economica e della ridotta necessità di manodopera aggiuntiva (in particolare nel settore delle costruzioni, in profonda crisi).
Nel 2012, ultimo anno di dati successivi al censimento, gli stranieri residenti in Italia, come media del valore tra il 1 gennaio e il 31 dicembre, erano 4.219.901, con una mortalità residente propria di 5.554 unità (pari ad un tasso grezzo di mortalità del 1,32 per mille (contro un valore di circa 8 volte superiore per l’intera popolazione italiana, che come si sa ha una struttura molto più anziana degli immigrati).… ... Leggi il resto

[Fun.News 3497] Le previsioni di mortalità per l’Italia 2019 si dovrebbero discostare di poco da quelle a consuntivo 2018

Il 25 luglio 2019 l’ISTAT ha diffuso i dati sulla mortalità dei primi 3 mesi dell’anno.
Non ci stanchiamo di ripetere che il ritardo di diffusione di tali dati da parte dell’ISTAT rispetto ad altri Paesi europei (come Francia e Spagna, ad es.) incide sulla capacità di studio dei fenomeni di mortalità italiani sia da parte di studiosi, che da parte di imprese che operano nel settore funerario (ad es. gestori di cimiteri e crematori, imprese funebri, costruttori di bare lignee e di zinco, venditori di beni e prodotti per il settore funerario).… ... Leggi il resto

[Fun.News 3494] Cremazioni in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017

Grandi novità sullo sviluppo della cremazione in Italia ci vengono fornite con la Circolare SEFIT Utilitalia n. 1374 del 01/08/2019, avente ad oggetto: Statistiche sulle cremazioni effettuate in Italia nel 2018 e aggiornamento di quelle svolte nel 2017.
A partire dai dati statistici rilevati per il 2018, SEFIT ha modificato il criterio di raccolta ed esposizione dei dati, inserendo per i crematori che per diversi motivi non hanno fornito dati, una stima delle cremazioni da loro effettuate, basata sulla raccolta di notizie e altre informazioni desumibili da una pluralità di fonti.... Leggi il resto

I centenari in Italia

In dieci anni (2009-2019) i centenari in Italia sono passati da 11 mila a oltre 14 mila, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136%. I supercentenari vivi al 1° gennaio 2019 sono 21, raddoppiati rispetto al 2009 quando se ne contavano 10. Lo si evince dal rapporto ‘Cent’anni e non sentirli’ pubblicato dall’Istat.
Al 1° gennaio 2019 sono 14.456 le persone residenti in Italia che hanno compiuto i 100 anni di età, donne nell’84% dei casi.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3479] 2018: i decessi sono stati 633mila, meno del 2017 ma sempre un numero elevato

Dal 2015 la popolazione residente in Italia è in diminuzione, configurando per la prima volta negli ultimi 90 anni una fase di declino demografico.
Al 31 dicembre 2018 la popolazione ammonta a 60.359.546 residenti, oltre 124 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana.
Si tratta del quarto anno consecutivo di diminuzione.
Nel 2018 si registra un livello minimo di nascite, meno decessi rispetto all’anno precedente, pur con un livello elevato e meno iscrizioni dall’estero rispetto all’anno precedente.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3470] L’ISTAT ha presentato il rapporto annuale 2019. La popolazione cala e i decessi sono stabilmente sopra le seicentomila unità

Il Presidente dell’Istat Blangiardo, il 20 giugno 2019 ha illustrato a Montecitorio il Rapporto annuale  ISTAT 2019. L’interazione tra dotazioni di risorse, opportunità, fragilità, resilienza del “Sistema Italia” è la chiave di lettura di questa edizione,
All’interno del rapporto annuale 2019 già si possono comprendere alcune delle dinamiche demografiche dell’anno passato.
Per quanto di maggiore interesse per i nostri lettori, possiamo riportare alcuni passi del documento:
La popolazione residente in Italia è in calo dal 2015.... Leggi il resto

[Fun.News 3429] Prime stime di mortalità dell’anno 2018

Cominciano ad essere diffusi i primi dati sulla evoluzione della mortalità nel 2018.
Sul sito dell’ISTAT è possibile visualizzare la mortalità mensile del 2018 fino a tutto ottobre 2018. Il dettaglio è nella tabella sottostante, dove i dati fino ad ottobre sono ufficiali, se pur provvisori, di ISTAT e quelli di novembre e dicembre una nostra stima.
Poi, la stessa ISTAT ha diffuso una prima stima della popolazione e dell amortalità prevista a fine 2018.
Secondo l’ISTAT i decessi sono stati 636mila, 13mila in meno del 2017 (anno eccezionale).… ... Leggi il resto

[Fun.News 3327] L’ISTAT diffonde i dati definitivi della mortalità 2017. E’ record. Mai così tanti morti dal 1945

Il numero di decessi registrato nel 2017, pari a 649.061, è superiore di 33.800 unità rispetto al 2016 ed è il valore più elevato dal 1945, tendenza in linea con l’aumento “fisiologico” dei decessi che ci si può attendere in una popolazione che invecchia.
Infatti, a partire dal 2012, il numero dei decessi si attesta oltre i 600 mila ogni anno, salvo oscillazioni congiunturali, con anni nei quali si alternano incrementi, come è stato il 2015 e 2017, e decrementi (2016).… ... Leggi il resto

[Fun.News 3323] ISTAT ora misura la variazione del costo di gestione dei rifiuti

A partire dal mese di maggio 2018 l’ISTAT avvia la pubblicazione, con cadenza annuale, di indici dei costi di gestione dei rifiuti con base di riferimento 2015=100 .
Gli indici dei costi di gestione dei rifiuti si riferiscono alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al recupero dei materiali (divisione 38 dell’Ateco 2007).

Sono calcolati con la formulazione di Laspeyres e sistema di ponderazione fisso riferito all’anno 2015.
I nuovi indici misurano l’andamento nel tempo dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all’acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d’uso del capitale.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3270] ISTAT: stime sui dati della popolazione in Italia 2017. Mortalità in forte aumento

L’Istat ha diffuso una informativa concernente il bilancio demografico 2017.
La popolazione residente in Italia al 1 gennaio 2018 scende a 60 milioni 494mila, segnando una diminuzione di centomila persone (-1,6 per mille) rispetto all’anno precedente.
Inoltre nel 2017 si é registrato un nuovo minimo storico per le nascite, che hanno toccato il picco del -2% rispetto al 2016 con solo 464mila nuovi nati.
Il saldo naturale della popolazione nel 2017 è dunque negativo (-183mila) e registra un nuovo minimo storico.… ... Leggi il resto

Pubblicato il V Rapporto B.E.S. – 2017: speranza di vita e indicatori di mortalità.

Il 15 dicembre 2017 l’ISTAT ha pubblicato il V Rapporto B.E.S. – 2017,  da cui, tra gli altri indicatori, emerge come migliori la speranza di vita alla nascita (in Italia, nel 2016, è stata pari a 82,8 anni), con un completo recupero rispetto alla flessione osservata nel 2015, in concomitanza del picco di mortalità registrato in Italia (ed altresì in molti paesi europei). Nel 2016, gli indicatori che descrivono la qualità degli anni da vivere in buona salute o senza alcuna limitazione nelle attività a 65 anni non evidenziano variazioni di rilievo rispetto agli ultimi due anni.… ... Leggi il resto

[Fun.News 3230] Indicatori di mortalità della popolazione residente in Italia

L’ISTAT ha diffuso qualche giorno or sono i dati concernenti gli indicatori di mortalità 2016, in particolare quelli concernenti la speranza di vita. Di seguito si riporta il relativo comunicato di sintesi:

Nel 2016 sono stati registrati oltre 615 mila decessi tra i cittadini residenti, 32 mila in meno del 2015 (-5%).
In rapporto al numero di residenti, nel 2016 sono deceduti 10,1 individui ogni mille abitanti, contro i 10,7 del 2015.
La riduzione nel numero di morti risulta territorialmente omogenea, pur risultando più ampia nel Nord-ovest (-5,6%) e nel Sud (-5,7%).
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[Fun.News 3205] Negli USA la cremazione è diventata la scelta maggioritaria

Il tasso di cremazione negli USA è alto e supera l’incidenza della scelta per la sepoltura in bara (a terra o in tomba).
Lo rende noto la NFDA (National Funeral Directors Association).

Il rapporto annuale 2017 sui dati statistici per il 2016 di questa Associazione ci fa sapere che il 50,2% degli americani ha scelto la cremazione nel 2016, a partire dal 48,5% nel 2015, mentre il 43,5% degli americani ha optato per la sepoltura, in calo dal 45,4% nel 2015.... Leggi il resto

[Fun.News 3202] ISTAT: previsione di mortalità in Italia dal 2016 al 2065. Incrementi attesi fino al 40%

Secondo l’ISTAT, che ha elaborato qualche mese or sono con una tecnica innovativa le proprie previsioni demografiche 2016-2065, i morti in Italia aumenteranno rispetto ai valori correnti del 2016 fino ad un 40% nel 2058, per poi calare leggermente al 35% nel 2065, anno di fine simulazione.
Questo in base ad uno scenario più probabile.
In termini numerici l’ISTAT stima che si passi dai 608.290 del 2016 (dati di previsione e non reali) ai 851.649 del 2058 e, infine, a 821.252 del 2065.... Leggi il resto

[Fun.News 3201] Aumenterà sensibilmente il numero dei morti per le ondate di calore. Gli effetti saranno elevati tra oltre 50 anni

Entro fine di questo secolo la salute di 2 europei su tre (pari a 351 milioni di persone) sarà messa a rischio da disastri climatici (in primis le ondate di calore) e il numero di decessi dovuti al clima aumenterà di 50 volte passando da 3000 decessi l’anno nel periodo tra il 1981 e il 2010 a 152000 morti l’anno attesi per il periodo 2071-2100.
Rese note sulla rivista The Lancet Planetary Health, sono le proiezioni sviluppate per 28 paesi europei più Svizzera, Islanda e Norvegia.… ... Leggi il resto