Svezia: lo strano caso del basso tasso di mortalità 2020

Un’analisi dell’Eurostat, pubblicata dall’agenzia Reuters, ha evidenziato che la Svezia ha registrato solo il 7,7% di morti in più nel 2020, rispetto alla media dei quattro anni precedenti, senza aver adottato lockdown restrittivi contro il Covid-19. Paesi – come Spagna o Belgio – che hanno invece optato per periodi di lockdown rigorosi, hanno registrato una media del 17%.
Ben ventuno su trenta Paesi europei hanno certificato un tasso di mortalità in eccesso più alto della Svezia, che – a sua volta – ne ha evidenziato uno maggiore rispetto ad altri Paesi nordici, come la Danimarca, che ha fatto registrare solo l’1,5% di mortalità in eccesso rispetto agli anni precedenti o la Finlandia con l’1,0%.… ... Leggi il resto

Studio dei ricercatori del San Raffaele mostra una mortalità per Covid-19 più alta nei pazienti con disturbi mentali

Un team internazionale di studiosi, coordinato da ricercatori del San Raffaele, ha evidenziato come disturbi mentali preesistenti, quali alterazioni psicotiche ed umorali, disturbi indotti da uso di sostanze, disabilità intellettuali e disfunzioni nello sviluppo, possano costituire un fattore di rischio nel decorso più grave dell’infezione da Covid-19.
La meta-analisi, recentemente pubblicata su The Lancet Psychiatry, ha analizzato il rischio di mortalità da Covid-19 unito ai tassi di ospedalizzazione e di ricovero in terapia intensiva, dei pazienti affetti da disturbi mentali.… ... Leggi il resto

Rapporto ISTAT 2021 sulla situazione del Paese: un estratto riguardante principalmente i dati di mortalità

Di seguito si riporta un estratto del Rapporto ISTAT 2021 sulla situazione del Paese nell’anno 2020.
Il Rapporto in formato PDF è integralmente scaricabile al seguente link: ISTAT


La crisi pandemica ha esercitato un forte impatto sui comportamenti demografici e causato un diffuso stress alle strutture sanitarie che si è riflesso sulla capacità di prevenzione e cura delle malattie.
Il quadro demografico nel 2020 è contraddistinto dal nuovo minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia e da un massimo di decessi dal secondo dopoguerra.

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ISTAT: Attesa per il rapporto sulla situazione 2021 del Paese, che analizzerà, tra l’altro, gli effetti del Covid sulla demografia italiana

Venerdì 9 luglio alle ore 11.00 a Palazzo Montecitorio, il Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo illustra il “Rapporto annuale 2021. La situazione del Paese”.

La ventinovesima edizione del Rapporto Annuale analizza la situazione emersa dall’emergenza sanitaria e ne considera gli effetti sulla società e sull’economia italiana. La rapida evoluzione dei comportamenti è colta attraverso informazioni arricchite dalle indagini specifiche presso le famiglie e presso le imprese, condotte già nel corso della crisi.

Il Rapporto dedica un’attenzione particolare all’impatto dell’epidemia sugli andamenti demografici, con un approfondimento sulla mortalità per cause, e alla tenuta del sistema sanitario in termini di prestazioni per l’insieme delle patologie.… ... Leggi il resto

Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi

Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi. Ad evidenziarlo è il rapporto Istat-Iss sull’impatto del Covid in Italia, secondo il quale nell’anno della pandemia sono stati registrati complessivamente 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).
Considerando le variazioni nei tassi standardizzati di mortalità, poi, la mortalità ha registrato nel 2020 un aumento del 9%, rispetto alla media del quinquennio 2015-2019; le regioni che riportano aumenti significativamente più alti sono Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e la Provincia autonoma di Trento.… ... Leggi il resto

Il Covid ha bruciato nel giro di 15 mesi la speranza di vita conquistata dagli italiani in 10 anni

Il Covid ha bruciato nel giro di 15 mesi la speranza di vita conquistata dagli italiani in 10 anni. Non solo, nel prezzo pagato dal Paese alla pandemia entrano pure l’aumentata mortalità per cause come demenze e diabete e il crollo del Pil di almeno 5 punti percentuali in un anno. E’ quanto emerge dal nuovo Rapporto curato dall’Osservatorio nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che opera nell’ambito di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma.… ... Leggi il resto

Report ISS sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

Il report – redatto dall’Istituto superiore di Sanità – ha presentato le caratteristiche di 118.592 pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 in Italia – così come riportati dalla Sorveglianza Integrata COVID-19 coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – nelle tre fasi che hanno caratterizzato la pandemia, dall’inizio al 28 aprile 2021: prima ondata (marzo-maggio 2020), fase di bassa incidenza (giugno-settembre 2020), seconda ondata (ottobre 2020-aprile 2021).
L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è risultata pari a 81 anni, più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione, pari a 47 anni.… ... Leggi il resto

Mortalità imputabile al Covid: le difficoltà nel conteggio e nella interpretazione dei dati statistici

Contestualizzare il tasso di mortalità da Covid-19 non è impresa semplice.
Quando viene letto il numero decessi relativi al Coronavirus di un Paese, va tenuto presente che il numero assoluto può sembrare grande, ma anche che questo va rapportato, per esempio, alla popolazione.
Lo studio della Johns Hopkins University – visibile cliccando su COVID-19 Data Explorer – Our World in Data – ha raccolto i numeri dei decessi da Covid-19 per ogni milione di abitanti, selezionando i Paesi con popolazione superiore ai dieci milioni di abitanti.… ... Leggi il resto

Il Covid è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020

Il Covid è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020, con un numero di decessi di poco inferiore a quello dei tumori e più del doppio di quello delle cardiopatie ischemiche, secondo il rapporto Istat sulla mortalità in eccesso nel periodo della prima ondata.
Nel lasso di tempo considerato, oltre al Covid, i decessi aumentano per quasi tutte le principali cause di morte rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del quinquennio precedente.
L’incremento più importante nella frequenza dei decessi si osserva per polmoniti e influenza.… ... Leggi il resto

Altro che influenzetta! I morti nel 2020 sono stati circa 746mila. Confrontando i decessi da marzo a dicembre col passato è un 20% circa in più

È stato diffuso venerdì 5 marzo 2021 il quinto Rapporto Istat Istituto Superiore di Sanità (Iss) di analisi della mortalità dell’anno 2020 per il complesso dei decessi e per il sottoinsieme dei soggetti positivi al Covid-19 deceduti. Il rapporto fa, inoltre, il punto sulle principali caratteristiche dell’epidemia e i loro effetti sulla mortalità totale, distinguendo tra la prima (febbraio- maggio 2020) e la seconda (ottobre-gennaio 2021) ondata epidemica.

Schermata 2021 03 06 alle 19 50 05Di seguito ne riportiamo le parti più significative:


Nell’anno 2020 il totale dei decessi per il complesso delle cause è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso).

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Le nuove tendenze nel fenomeno della morte degli immigrati

Un interessante saggio, redatto da Flavia Cristaldi e Silvia Omenetto dell’Università Sapienza di Roma – pubblicato sul Firenze University Press – ha analizzato, da nuove angolazioni, il fenomeno della mortalità correlato alle tendenze evolutive dell’immigrazione in Italia.
Lo studio evidenzia che l’immigrazione di massa verso l’Italia ha avuto inizio, in maniera più tardiva rispetto ad altri Paesi europei, a partire dalla fine degli anni Settanta.
La popolazione straniera, arrivata in Italia, presentava un’età media piuttosto bassa, rispetto alla popolazione italiana.… ... Leggi il resto

Studi settoriali analizzano le stime provvisorie del forte calo di aspettativa di vita dovuto ai decessi della pandemia

Uno studio, recentemente realizzato da Elizabeth Arias, Betzaida Tejada-Vera e Farida Ahmad del National Center for Health Statistics (NCHS) ha fornito dati interessanti sulle stime provvisorie dell’aspettativa di vita negli Stati Uniti da gennaio a giugno 2020, in rapporto alla pandemia da Covid-19.
Il Centro è usualmente deputato a raccogliere e diffondere le statistiche di vita americane ufficiali, attraverso un proprio sistema di rilevamento ed utilizzando sia dati statistici provvisori, di aiuto per il compito di sorveglianza della sanità pubblica, sia dati finali necessari per produrre statistiche nazionali annuali sulla natalità e sulla mortalità.… ... Leggi il resto

Ma è veramente preoccupante per il Paese il livello di mortalità attuale da COVID-19?

È da mesi che oltre al bollettino giornaliero dei contagi da COVID-19, sui vari media, viene diffusa la quantità di defunti in presenza di COVID-19. E anche in questi giorni è una sorta di mantra quello del prestare attenzione ad un numero che dovrebbe far paura e quindi indurci a comportamenti maggiormente consapevoli per ridurre le occasioni di contagio.
Ma è veramente vero?
Personalmente ritengo che in questa fase questo allarmismo sia ingiustificato.
I morti, in questo periodo dell’anno ci sono sempre stati e con dimensioni analoghe a quelle che vediamo oggi.… ... Leggi il resto

Riflessioni sull’andamento dei morti settimanali con COVID

Morticovidsettimana14febSi riporta di seguito il grafico che compara l’andamento settimanale dei morti registrati con Covid della prima ondata pandemica, rapportato alla seconda ondata pandemica. La differenza è evidente.
Occorre però segnalare che la prima ondata è andata ad esaurimento nel periodo pre-estivo, mentre la seconda ondata ha poi incrociato una situazione atmosferica negativa (pieno inverno) e si è intersecata con la normale influenza stagionale (peraltro estremamente bassa com d’intensità quest’anno).
Il risultato, analizzando l’andamento della mortalità totale (Covid e non Covid) è che in questo periodo dell’anno l’Italia è di poco sopra l’andamento atteso (baseline), come può evidenziarsi anche dalla visione dei grafici del SISMG della mortalità totale in 19 città italiane.… ... Leggi il resto

In costante calo le partecipate pubbliche in Italia

L’ISTAT monitora periodicamente i numeri delle partecipate pubbliche in Italia. L’ultimo rapporto è stato diffuso in data 30 dicembre 2020. Di seguito alcune delle notizie in esso contenute, rinviando al testo originale chi avesse interesse a maggiori approfondimenti, cliccando ISTAT.

Negli ultimi anni il numero di imprese attive a partecipazione pubblica si è ridotto notevolmente, con una flessione del 19,7% rispetto al 2012. In particolare tra il 2017 e il 2018 la riduzione è del 3,6%, con variazioni che oscillano a livello territoriale tra il -6,7% del Centro e il -3,6% del Sud.

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Dove reperire i dati aggiornati di mortalità

La circolare Ministero salute 818/2021, al punto F, ha indicato la necessità – a livello locale – di monitorare la evoluzione della mortalità.
Il monitoraggio è svolto considerando la evoluzione della mortalità in un certo periodo dell’anno in corso, confrontandola con analogo periodo dell’anno 2019 (o, se noti i dati, con la media dell’analogo periodo del quinquennio 2015-2019).

ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica
L’andamento dei decessi nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre per gli anni 2015-2020.... Leggi il resto