Il nono Rapporto di Itinerari previdenziali ha evidenziato come nel 2020 l’Inps non abbia erogato per pensioni 1,1 miliardi, a causa dell’eccesso di mortalità per Covid.
Inoltre, fino al 2029, si avrà una spesa minore per 11,9 miliardi, considerando come compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità.
Il 96,3% dell’eccesso di mortalità registrato nel 2020 ha infatti riguardato persone con età uguale o superiore a 65 anni, per la quasi totalità pensionate.
Secondo il Rapporto sono 476.283 gli assegni previdenziali pagati dall’Inps da 40 anni o più a persone andate in pensione nel 1980 o ancora prima: 423.009 le prestazioni riguardanti il settore privato, 53.274 quelle relative ai dipendenti pubblici.… ... Leggi il resto
Categoria: Statistica
Calcolato l’eccesso di mortalità dovuto al Covid da marzo 2020 a gennaio 2022
Da inizio pandemia (marzo 2020) a gennaio 2022 l’eccesso di mortalità totale, rispetto alla media 2015-2019, è stato di 178 mila decessi, con gran parte dell’eccesso del 2021 che è stato osservato nel primo quadrimestre quando la copertura vaccinale era ancora molto bassa.
È quanto emerge dal 7/o rapporto congiunto Istituto nazionale di statistica (Istat) e Istituto Superiore di Sanità (Iss) sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità totale.… ... Leggi il resto
Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità: il 7^ rapporto ISTAT-ISS su anni 2020-2021 e gennaio 2022
Il 2 marzo 2022 è stato diffuso il 7/o rapporto congiunto Istituto nazionale di statistica (Istat) e Istituto Superiore di Sanità (Iss) sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità totale.
Dall’inizio dell’epidemia sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrato 10.953.342 casi confermati di COVID-19 (dati estratti il 9/2/2022); di questi, oltre 4,5 milioni di casi sono stati diagnosticati nel mese di gennaio 2022 (il 42% del totale dei casi riportati alla Sorveglianza da
inizio pandemia) a causa della predominanza della variante omicron caratterizzata da una elevatissima trasmissibilità.… ... Leggi il resto
La mortalità 2021 risulta elevata: oltre 705mila defunti
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel suo “Report esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” ha evidenziato che la mortalità nei non vaccinati è circa 25 volte maggiore rispetto a coloro che hanno ricevuto la dose booster.
L’efficacia del vaccino, intesa come “riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati” nel prevenire la malattia severa è, infine, del 90% nei vaccinati con ciclo completo (2 dosi) da meno di 90 giorni, del 91% in chi ha avuto le 2 dosi da 91 e 120 giorni e dell’85% in chi ha avute da oltre 120 giorni.… ... Leggi il resto
ISTAT: pubblicato aggiornamento delle proiezioni sulla popolazione italiana fino al 2070. Mortalità in crescita
Sul finire del mese di novembre 2021 l’ISTAT ha pubblicato una revisione delle proiezioni di evoluzione futura in Italia della popolazione, fino al 2070.
La popolazione residente è in decrescita: da 59,6 milioni al 1° gennaio 2020 a 58 mln nel 2030, a 54,1 mln nel 2050 e a 47,6 mln nel 2070.
Il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3 nel 2050 mentre la popolazione in età lavorativa scenderà in 30 anni dal 63,8% al 53,3% del totale.… ... Leggi il resto
Covid Italia: la fotografia della mortalità dall’inizio della pandemia ad oggi a cura de Il Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore, avvalendosi di dati internazionali rielaborati da Lab 24, ha fotografato il percorso della pandemia da Covid-19 in termini di mortalità globale, rapportando la situazione italiana con in resto del mondo.
Il criterio utilizzato è sempre quello del rapporto ogni 100mila abitanti (o per milione di abitanti), e non la cifra grezza di morti ufficialmente attribuiti al Covid-19, che darebbe una lettura falsata della realtà.
Nel marzo 2020, l’Italia era la nazione più colpita, nel bacino Padano, con più vittime uccise dal virus, anche rispetto alla Cina dove tutto era cominciato nel dicembre 2019.… ... Leggi il resto
Europa: situazione critica negli indici di contagi e decessi per Covid in alcune nazioni
È allarme per l’aumento negli indici di contagi e decessi dovuti al Coronavirus in diversi Paesi europei.
Il Regno Unito ha registrato, in questi giorni, oltre 40 mila casi con 150 morti giornalieri di Covid per il quarto giorno consecutivo.
Nuovo record di contagi anche in Russia: 34.303 in un solo giorno. L’aumento è di oltre il 70% rispetto a un mese fa. Sempre nelle ultime 24 ore il paese ha registrato 1.000 morti.
Anche il Cremlino aveva lanciato un appello a favore della vaccinazione a inizio ottobre, quando si era intuito che le cose potessero ancora peggiorare ed oggi solo il 33% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, con il siero ivi prodotto, lo Sputnik V.… ... Leggi il resto
Russia alle prese con l’alta mortalità riconducibile alla quarta ondata Covid
Nuovo record di decessi giornalieri dovuti al Covid-19 registrato in Russia, in quella che pare essere la quarta ondata dell’epidemia, decuplicata dalla variante Delta e da una campagna di vaccinazione che procede a rilento.
A fine settembre aveva ricevuto la prima dose solo il 33% circa della popolazione (47,9 milioni di persone) e circa il 30% (42 milioni) aveva ricevuto l’immunizzazione completa.
Sono numeri molto bassi, se confrontati con quelli di altri Paesi Europei e sicuramente non sufficienti per una popolazione di circa 146 milioni di abitanti, dove la variante Delta è ormai prevalente al 99%.… ... Leggi il resto
Covid: quarta causa di morte in Italia
Franco Locatelli, il Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Coronavirus e Presidente del Consiglio superiore di Sanità ha confermato – ai microfoni di Rai Radio 1 – che il Covid è diventata la quarta causa di morte in Italia, mentre negli Stati Uniti è al terzo posto.
Inoltre – secondo i dati raccolti dall’Oms – nel 94% dei Paesi la pandemia ha anche provocato un’alterazione significativa, quando non un’interruzione, in certi comparti dei servizi sanitari.
Ha infine precisato che, per quanto riguarda il vaccino anti Covid e la dose ‘booster’, la terza dose per i soggetti sani e giovani non è assolutamente scontata.… ... Leggi il resto
Giappone: calo della mortalità nel 2020, nonostante la pandemia
Il Giappone, Paese con la popolazione più anziana al mondo, ha registrato – nel 2020 – un numero di morti lievemente inferiore rispetto agli anni precedenti, nonostante la pandemia da Coronavirus.
Era da almeno 11 anni che non si registrava un calo della mortalità e, proprio con la comparsa di una nuova infezione così aggressiva come il Covid19, tale dato è tornato a diminuire, in totale controtendenza rispetto ai numeri registrati nel resto del mondo.
Il rapporto provvisorio fornito dal Ministero della Salute del Giappone ha rilevato 1.384.544 morti nel 2020, quasi 9.400 in meno rispetto all’anno precedente.… ... Leggi il resto
Ad agosto mortalità al Sud in crescita sia per il calore che per il Covid
I dati relativi al periodo 1-15 agosto 2021 confermano che i valori di mortalità in Italia sono inferiori all’atteso al nord (-3%) mentre al centro-sud si osserva un eccesso (+16%).
“A metà agosto si è verificata un’ondata di calore con picchi record di temperature nelle regioni del centro-sud, associabile ad un incremento della mortalità nei gruppi di popolazione più suscettibili” mentre “si evidenzia una mortalità stabile e in linea con l’atteso sia al nord che al centro-sud”.… ... Leggi il resto
Nuovo allarme OMS sulle previsioni di mortalità in Europa nei prossimi mesi
Nuove valutazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l’Europa sono state espresse dopo la presentazione dei dati globali, all’1 settembre 2021, di casi confermati di Covid, pari a 217.558.771, inclusi 4.517.240 decessi.
La suddivisione dei nuovi casi di Coronavirus nel mondo, alla data del report presentato, è la seguente:
– Americhe: 83,970,406
– Europa: 65,308,941
– Sud-est asiatico: 41,334,012
– Mediterraneo orientale: 14,669,933
– Pacifico occidentale: 6,623,753
– Africa: 5,650,962.
L’Europa ha registrato circa 1,3 milioni di morti per Covid.… ... Leggi il resto
ISTAT: ridotta nel 2020 la speranza di vita alla nascita
A causa della pandemia da Coronavirus, nel 2020 la speranza di vita alla nascita si è ridotta di 1,2 anni rispetto al 2019, attestandosi a 82 anni (nello specifico: 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne)
Secondo i dati Istat, nella rilevazione annuale sulle Misure del Benessere equo e sostenibile dei territori, a provocare l’abbassamento della speranza vita è stato proprio il rischio di mortalità connesso al Covid.
Inoltre, in alcuni territori si è registrato un ulteriore calo della speranza di vita, maggiore rispetto alla media nazionale – pari a 4,3 anni per gli uomini e 4,5 anni per le donne.… ... Leggi il resto
Pubblicata la circolare Sefit con il rilevamento delle cremazioni per l’anno 2020
SEFIT, con propria circolare pn 1914 del 30/08/2021, ha pubblicato la raccolta sistematica dei dati statistici relativi allo sviluppo della cremazione in Italia nell’anno precedentemente trascorso.
Il quadro emerso è risultato particolarmente interessante, anche in relazione alla situazione pandemica che avuto luogo – a più riprese – nel corso del 2020.
I dati, recentemente diffusi dall’Istat, sulla mortalità 2020, hanno evidenziato n. 746.146 decessi, pari ad un tasso grezzo di mortalità riferito alla popolazione residente del 12,55 per mille.… ... Leggi il resto
ISS: nuovo confronto tra le caratteristiche dei decessi nei tre periodi pandemici
L’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’ISTAT, ha aggiornato i dati riassuntivi delle principali caratteristiche dei decessi da Covid19, avvenuti nel corso delle tre ondate pandemiche: marzo-maggio 2020, giugno-settembre 2020 e ottobre 2020-luglio 2021.
Rispetto al periodo della prima ondata epidemica (marzo-maggio 2020), i deceduti assumono, progressivamente, una maggiore complessità clinica, come dimostrato dai numeri più alti di comorbosità e di compresenza di complicanze (soprattutto patologie renali acute e sovrainfezioni).
Lo stesso utilizzo di farmaci appare differente, con un uso di antivirali e tocilizumab che diventa via via minore e, al contrario, un maggior uso di steroidi nei pazienti deceduti nelle ondate successive alla prima.… ... Leggi il resto
Ondata di calore in corso: atteso aumento estivo di mortalità
Nel mese di luglio 2021, nelle città italiane, si registra un andamento della mortalità inferiore o in linea alle attese. Lo evidenzia il documento “Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19, 1 settembre 2020 – 27 luglio 2021” pubblicato dal Ministero della Salute, reperibile cliccando QUI.
Include i dati sulla mortalità in generale di 33 Comuni italiani e confronta il trend settimana per settimana con quello osservato nei 5 anni precedenti, così da osservare tutte le variazioni, anche quelle collegate al Covid-19.… ... Leggi il resto