L’ISTAT ha reso noti i dati (se pur provvisori) relativi alla mortalità dei primi 10 mesi del 2024.
Li abbiamo raffrontati con gli stessi mesi del 2023 e il totale per macro aree del Paese è rappresentato nella tabella al termine del presente articolo.
Per grande sintesi: la mortalità dei primi 10 mesi del 2024 è inferiore a quella, per lo stesso periodo, del 2023, con una variazione negativa di – 7.447 unità, principalmente originata dal calo di mortalità delle regioni del Sud Italia.… ... Leggi il resto
Categoria: Statistica
Analisi dettagliata dei dati di mortalità in Italia dei primi 9 mesi del 2024 confrontati col 2023
Il confronto tra i dati di mortalità dei primi nove mesi del 2023 e quelli del 2024 evidenzia cambiamenti significativi, a livello regionale, sia in termini di riduzione sia di aumento del numero di decessi. Questa analisi mira a illustrare in dettaglio l’andamento dei decessi in ogni regione italiana e a individuare le possibili implicazioni e tendenze emergenti.
Confronto Generale
I dati complessivi mostrano un calo nazionale di 10.816 decessi tra il 2023 e il 2024, passando da 488.980 a 478.164 decessi.… ... Leggi il resto
La mortalità 2024, dopo un 1^ semestre basso, ha una crescita a partire dai mesi estivi
A fianco si rappresenta il grafico che confronta i decessi mensili in Italia negli anni 2023 e 2024.
Si può osservare un trend generalmente in calo nel 2024 rispetto al 2023 nei mesi per i quali i dati sono disponibili. Il calo è dato dal confronto tra la somma dei decessi da gennaio a settembre per i 2 anni considerati. In particolare, si segnala una diminuzione significativa di mortalità nel 1^ semestre 2024 rispetto al 2023, per poi registrare un incremento di mortalità nel periodo estivo.… ... Leggi il resto
L’esame dei dati di mortalità a tutto agosto 2024 conferma il calo di mortalità
ISTAT ha reso nei i dati di mortalità mensile (non definitivi, ma ampiamente rappresentativi) su scala provinciale fino al mese di l luglio 2024 e su scala regionale fino al mese di agosto 2024.
L’analisi di questi dati permette di concludere che l’onda di calore estivo ha prodotto una mortalità nei limiti ordinari nel mese di luglio, anche se si è avvertita molto soprattutto Sud Italia.
Il mese di agosto, caratterizzato da elevate temperature ha inciso significativamente sull’andamento di mortalità, ma senza valori fuori scala.… ... Leggi il resto
Dopo 4-5 settimane di mortalità agostana sopra la media, a settembre si rientra nella normalità
Dall’analisi dei grafici del SISMG, a tutto il 27 agosto 2024, si registra che l’onda di calore particolarmente prolungatasi nel tempo nel mese di agosto 2024, ha determinato una anomalia di mortalità, anche se non eccessiva.
Lo si può notare dalla visione dei grafici distinti per situazione al NORD e al CENTRO -SUD del Paese.
L’aumento di mortalità, come era da attendersi, è stato principalmente concentrato nelle fasce di età oltre gli 85 anni e nel CENTRO-SUD.… ... Leggi il resto
Lo sviluppo della cremazione in USA e Canada negli ultimi anni
Di recente sono stati resi noti i dati statistici di evoluzione della cremazione negli USA e in Canada.
La direttrice esecutiva dell’associazione CANA Barbara Kemmis ha dichiarato:
“Gli Stati Uniti stanno entrando in un periodo di ‘decelerazione’ della cremazione, proprio come il Canada, dove il tasso di cremazione ha superato il 75,3% nel 2023”, ha affermato Kemmis. “Si prevede che questo tasso di crescita rallenti, ma non si inverta”.
In effetti, ciò che il rapporto annuale del CANA mostra è che gli Stati Uniti stanno seguendo la tendenza canadese con un ritardo di 15 anni, indicando che il tasso di crescita nazionale della cremazione degli Stati Uniti dovrebbe superare il 75% già nel 2038.… ... Leggi il resto
2023: cala numericamente la cremazione, che invece cresce ancora in percentuale. Ora è oltre il 38%
Nel 2023 risultano autorizzati ed operanti in Italia n. 91 impianti di cremazione, senza variazioni rispetto all’anno precedente. In questi impianti, nel 2023, si sono effettuate 252.075 cremazioni di cadaveri (259.915 nel 2022).
A tali valori sono da sommare 44.210 cremazioni di resti mortali nel 2023 (a fronte di 45.986 nel 2022).
Pertanto, nei crematori italiani si è effettuato nel 2023 un totale di 296.285 cremazioni (305.901 nel 2022).
La cremazione di resti mortali è variata di poco rispetto all’anno precedente (- 1.776) e, per l’anno 2023, incide per poco meno del 15% sul totale delle cremazioni effettuate.… ... Leggi il resto
Ancora molto bassa la mortalità nel 2024 fino a metà agosto
Si segnala che, nonostante l’onda di calore anomalo estiva, la situazione di mortalità in Italia, da inizio d’anno, è molto al di sotto delle attese.
Lo registra anche il grafico del SISMG a tutto il 12 agosto 2024, diffuso periodicamente dal Ministero della salute.
Sulla base del SISMG e dei dati ISTAT di mortalità a tutto il mese di luglio 2024 (presenti anche in area Statistiche del sito funerali.org,… ... Leggi il resto
Crollata la mortalità nel 2023. Il trend continua anche nel 2024
All’inizio del mese di agosto è stata emanata la circolare Utilitalia SEFIT che periodicamente informa sul livello di cremazione raggiunto nel nostro Paese. Meritoriamente negli ultimi anni è stata integrata con dettagliate notizie sulla evoluzione di mortalità, sulla base di elaborazioni dei dati noti dell’ISTAT.
Possiamo così leggere che “l’anno 2023 è stato caratterizzato da una forte riduzione di mortalità rispetto ai tre anni precedenti, con un avvicinamento ai valori di decessi del trend medio annuo ante pandemia (media 2015-2019=645.620), visto che si sono registrati a consuntivo 660.600 decessi in base ai dati ISTAT.”… ... Leggi il resto
Andamento di mortalità nei primi 6 mesi del 2024
Per gli abbonati Premium è disponibile nel PANNELLO loro riservato nel sito funerali.org, cliccando sul bottone STATISTICHE, l’aggiornamento delle periodiche elaborazioni Euroact WEB su dati dell’ISTAT relativi ai decessi in Italia.
In particolare è presente l’andamento regione per regione dei dati statistici di mortalità da gennaio a giugno 2024 compreso, con la comparazione coi dati del passato.
Nei primi 6 mesi si stima siano morte 317.180 persone, con un calo di 17.855 unità rispetto ai dati del primo semestre ante pandemia (media 2015-2019).… ... Leggi il resto
L’aspettativa di vita dopo lo stop causato dalla pandemia Covid
Il Rapporto World Health Statistics 2024 dell’Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato come in soli 2 anni – tra il 2019 e il 2021 – la pandemia di Covid-19 abbia cancellato un decennio di progressi nell’aspettativa di vita della popolazione del pianeta, ridotta di 1,8 anni tornando a 71,4 anni come nel 2012. L’aspettativa di vita sana è diminuita di 1,5 anni passando a 61,9 anni.
Tale effetto si è evidenziato in modo ancora più significativo nelle regioni delle Americhe e del Sudest asiatico, con un calo dell’aspettativa di vita di circa 3 anni tra il 2019 e il 2021 e un’erosione dell’aspettativa di vita sana di 2,5 anni.… ... Leggi il resto
La mortalità a metà maggio ritorna sui valori attesi
Segnaliamo che la mortalità a metà maggio 2024, dopo oltre 4 mesi di valori inferiori alle attese, ritorna sulle ipotesi di previsione per il 2024, come può desumersi dai dati pubblicati settimanalmente dal SISMG.
Può essere di interesse per i lettori conoscere che gli abbonati Premium, dopo essersi loggarti, cliccando PANNELLO PREMIUM e sul bottone STATISTICHE, possono analizzare i dati noti ad oggi della mortalità regionale 2024, con i confronti con i valori degli anni precedenti.… ... Leggi il resto
Italia: la mortalità nel primo trimestre 2024 è in forte calo
L’anno in corso è iniziato con un calo di mortalità generalizzato praticamente in tutte le zone del Paese.
Nei primi 3 mesi dell’anno, in base ai dati stimati da parte dell’ISTAT, la mortalità 2024 è nettamente inferiore sia a quella registrata nello stesso periodo del 2023, sia rispetto alla media del quinquennio 2015-2019, considerato di riferimento per le valutazioni, essendo una media ante pandemia.
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa regionale delle variazioni rispetto all’anno 2023.… ... Leggi il resto
La mortalità ha un leggero aumento, ma è ancora sotto le previsioni
Dopo una decina di settimane in cui la mortalità reale è stata inferiore alle attese, si è registrato un aumento temporaneo di mortalità, forse connesso al periodo di cattiva stagione e ricomparsa di malattie dell’apparato respiratorio.
Sempre però con valori totali di periodo inferiori alle attese, secondo le medie statistiche degli anni passati.
Di seguito si riportano i grafici dell’andamento della mortalità delle città sentinella del SISMG.… ... Leggi il resto
Le elaborazioni di Euroact Web sui dati di decesso del 2023. Sono stati 660.600, in calo notevole rispetto al 2022
Di seguito si riporta un primo commento dell’analisi dei dati statistici sulla mortalità italiana 2023, diffusi dall’ISTAT alla fine di marzo 2024.
Come previsto sulla base dei dati di mortalità delle città sentinella, i decessi nel 2023 sono calati di molto rispetto ai vari degli ultimi 3 anni, scostandosi di poco (+2%) rispetto al dato medio del quinquennio 2015-2019.
In termini totali la mortalità è attorno alle 660.600 unità.
L’analisi dei dati mensili testimonia che le uniche variazioni degne di nota sono nel periodo estivo, dovute all’ondata di calore, in particolare a luglio (+6% rispetto analogo mese quinquennio base) e poi agli effetti dell’anticipo del periodo influenzale, con un piccolo picco di mortalità attesa a novembre (+6%) e soprattutto a dicembre 2023 (+13%).… ... Leggi il resto
ISTAT: pubblicati i dati provvisori 2023 sulla popolazione. Decessi in calo e circa sei mesi di speranza di vita in più
ISTAT ha pubblicato nei giorni passati gli indicatori demografici per l’anno 2023 pubblicati. Si tratta ancora di dati provvisori, ma significativi.
Di seguito si riporta per esteso la parte del rapporto ISTAT di interesse.
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I decessi (661mila nel 2023) registrano una diminuzione di 54mila unità sull’anno precedente. Il calo del numero totale di eventi coinvolge soprattutto la popolazione anziana, all’interno della quale come noto si concentra la gran parte dei decessi.
Il 75% della diminuzione rilevata interessa, in particolare, individui di almeno 80 anni di età.