Se, in relazione all’audizione dell’Antitrust al Senato della Repubblica in relazione al DdL AS 772 (a proposito: dato che il DdL doveva essere discusso in aula a fine maggio-primi di giugno, si trattera’ di vedere se se ne discuta questa settimana, come da calendario, oppure vi siano ulteriori “slittamenti” …) erano stati sollevati dubbi sul fatto che si potesse qualificare in termini di monopolio la presenza di un soggetto economico in un’area limitata, questione che può essere resa altrimenti ponendo la questione delle dimensioni di un’area di riferimento in relazione alle condizioni di redditività dell’attività , recentemente si ha notizia che il direttivo nazionale di un’associazione di categoria (oltretutto di una categoria che negli ultimi 8 anni (circa) ha visto la proliferazione di associazioni, tutte che affermano la propria rappresentatività della medesima categoria, con il risultato della frantumazione della rappresentanza) abbia assunto una posizione determinata, rinunciato al confronto, volto possibilmente a superare il gioco delle reciproche interdizioni, con altri soggetti del settore (il riferimento è al settore degli operatori in materia di attività funebre), “al fine di scongiurare i rischi di illegittimi monopoli e salvaguardare gli interessi ed i diritti della categoria privata” (trascurando che, tra gli interlocutori nei cui confronti si rinuncia al dialogo vi sono altri (plurale) soggetti privati e altrettanto sedicenti rappresentativi, ed uno solo che rappresenta aziende a capitale delle comunità locali.… ... Leggi il resto