Il fatto che quello che si può chiamare “modello cimiteriale italiano” si trovi ad un punto di svolta (e sempreché la svolta non sia già stata oltrepassata) è abbastanza evidente, constatandosi le numerose difficoltà presenti nella gestione, causate da una pluralità di fattori (se ne indicheranno solamente alcuni) e, da ultimo, accentuate da un forte mutamento nelle “domande” tra le diverse pratiche funerarie che hanno accelerato processi gestionali già avviati.
Uno di questi fattori è stato quello che, fino al 10 febbraio 1976 (fattore ormai quindi appartenente al passato, ma che continua a produrre effetti perversi, in particolare sotto il profilo della gestione), consentiva non solo concessioni cimiteriali a tempo determinato particolarmente lunghe, ma anche in perpetuo, modalità particolarmente diffusa tanto da apparire pressoché consuetudinaria, specie per alcune tipologie sepolcrali, sottovalutando la sterilizzazione, dal punto di vista dell’utilizzo, che conseguiva al raggiungimento della saturazione della capienza del sepolcro.… ... Leggi il resto
Categoria: Rivista
Regolamento europeo abbassa il limite di diossine e furani che possono essere tollerati nelle polveri dei sistemi filtranti da smaltire. Riflessi per i crematori
Dal 10 giugno 2023 entra in vigore il nuovo regolamento 2022/2400/UE, che modifica le norme sui POP’S per i rifiuti introducendo limiti più restrittivi sui rifiuti che li contengono.
Il nuovo regolamento 2022/2400/Ue modifica il precedente Regolamento (UE) 2019/2021 e i cambiamenti riguardano gli allegati IV e V, con l’inserimento di quattro nuove sostanze (Dicofol, PFOA, PFHxS e pentaclorofenolo) e la modifica di alcuni limiti (tra i più rilevanti quello per diossine e furani).
Le modifiche, secondo la UE, dovrebbero aiutare a raggiungere gli obiettivi definiti dalla “Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili.… ... Leggi il resto
La pratica funeraria della cremazione e le persone non aventi cittadinanza italiana (stranieri) – 2/2
Da questi due esempi (riportati nella 1^ parte) si può notare come nel primo caso (commorienza) vi sia una scelta per un rinvio alla legge che regola il rapporto, non a quello della legge nazionale, mentre nel secondo caso (capacità di agire) vi è il rinvio alla legge nazionale della persona, pur se con alcune salvaguardie.
Per “legge nazionale” si intende la legge dello Stato di cui la persona ha la cittadinanza, mentre, quando si dice “Stato” ci si riferisce ad entità che hanno personalità di diritto internazionale e che, generalmente (ma vi sono, come spesso accade, plurime eccezioni …), esercitano la sovranità su di un territorio e su di una popolazione.… ... Leggi il resto
La pratica funeraria della cremazione e le persone non aventi cittadinanza italiana (stranieri) – 1/2
L’art. 1 L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, come largamente noto, che essa “disciplini la pratica funeraria della cremazione, nonché, nel rispetto della volontà del defunto, la dispersione delle ceneri”.
In modo sostanzialmente analogo, anche prima di tale legge l’art. 79, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. richiama la “volontà testamentaria del defunto ..” e, in sua mancanza, “la volontà deve essere manifestata ….”, “volontà” ripresa poi anche al comma 2 (mentre il T.U.LL.SS.,… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 3/3
NEMO PROFETA IN PATRIA … ovvero come arrivare dopo, essendo partiti prima!
Il 21 gennaio dell’anno 1991, mentre infuriava la guerra del Golfo, all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi due avventurosi imprenditori italiani del settore costruzione cofani funebri vengono invitati da uno zelante poliziotto francese a non allontanarsi dal proprio bagaglio a mano.
Cosa facevano, e perché erano a Parigi quei due personaggi.
A memoria non risulta avessero grande desiderio di frequentare le Folies Bergère.… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 2/3
ANNO DI GRAZIA 1980
LA BARA, QUESTA SCONOSCIUTA, NEL SUO PERCORSO LUNGO E FATICOSO VERSO LA SEPOLTURA
Il comma 5 dell’art. 28 del D.P.R. n. 803 del 1975 così recitava: ” Lo spessore delle tavole della cassa di legno non deve essere inferiore a mm.30 (trenta millimetri ).”
In una relazione del Ministero della Sanità del 09 settembre 1980 al Consiglio di Stato si chiede (….omissis…)… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 1/3
“HOMINEM MORTUUM IN URBE NE SEPELITO NEVE URITO”, recitavano le mitiche XII tavole della Legge dell’antica Roma Repubblicana, ossia si sanciva solennemente il divieto, tassativo, categorico e vincolante per tutti i consociati di dar sepoltura o cremare i cadaveri all’interno delle mura dell’Urbe.
Già in evo, per noi contemporanei, remoto, all’alba dell’italica civiltà giuridica, fondata, appunto, sul diritto romano, dunque, ci si poneva implicitamente il problema di come e dove trasportare i defunti al di fuori degli spazi riservati eminentemente ai vivi, per le pratiche funebri ed i conclusivi riti del commiato.… ... Leggi il resto