Quesito pubblicato su ISF2007/4-e

All’Ufficio funerario del Comune di … è stato richiesto, da parte di un familiare, l’affidamento in abitazione delle ceneri di una salma cremata a seguito di esumazione.
Il Dirigente intende negare la richiesta in quanto ritiene che un conto sia l’espressione da parte del familiare della volontà di cremazione a seguito di esumazione (prassi ormai consolidata, anche se non esiste la volontà del defunto), ed un altro sia quello dell’affidamento delle ceneri che ritiene debba essere espresso prima della morte.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-a

Una RSA, situata in una proprietà di circa 10 ettari di terreno in mezzo agli ulivi e già dotata di chiesa e sala per esposizione salme, chiede se sia possibile edificare un luogo di sepolture all’interno della sua proprietà, come indicato dagli artt. 90 e segg. del D.P.R. 285/90.

Risposta:
No, non si può.
Le uniche eccezioni (oggi) al cimitero comunale sono quelle del cimitero particolare, preesistente al 1934 (data di uscita del T.U. leggi sanitarie), la tumulazione privilegiata (prevista den-tro delle chiese e similari, ma in casi particolarissimi, che segue l’art.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-b

La Sig.ra …, residente nel Comune A, ha richiesto la estumulazione dei resti mortali del coniuge, attualmente tumulato presso il cimitero del Comune B, per cremarli e trasferirli presso la sua abitazione nel Comune A. La Sig.ra ha attestato la sua intenzione di conservare le ceneri in cassetta sigillata ed in luogo sicuro, allegando al documento firmato di suo pugno, fotocopia del documento d’identità.
Anche se il Comune di residenza ha confermato la sua disponibilità a ricevere i resti che saranno custoditi presso l’abitazione privata della signora, è possibile accertare se tale richiesta può essere accolta?
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-c

I signori X ed Y – che prestano servizio da molti anni presso il cimitero del Comune di … con la qualifica di appartenenza Cat. C – vorrebbero sapere se, in base alle vigenti normative contrattuali e di polizia mortuaria, a loro spetti o meno l’indennità di rischio, considerato che:
– pur essendo prevista nella pianta organica la figura del Responsabile del Servizio (Cat. D) di fatto questa non è stato mai assegnata;
– i predetti assolvono numerose mansioni, anche quelle proprie del Responsabile del Servizio;
– l’ufficio sede abituale di lavoro è situato in un fabbricato sito all’interno del cimitero e, prospiciente ad esso, è ubicata la sala mortuaria-obitorio con annessa sala autoptica.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-d

L’ufficio cimiteriale del Comune di … desidera sapere se è corretta la procedura di esumazione, da lui effettuata, di seguito dettagliatamente esposta:
1) prima si procede alla rimozione di marmi ed ornamenti dalla tomba;
2) due settimane dopo la rimozione, si invia una raccomandata ai parenti per definire il giorno di esumazione e le pratiche per la scelta della collocazione definitiva;
3) alle 8.30 del giorno dell’esumazione i familiari convocati si recano con gli operatori al quadrato dell’esuma-zione ed assistono alla stessa, suddivisa nelle seguenti fasi: l’operatore si cala nella fossa e toglie il coperchio, cerca la targa di riconoscimento e controlla con i documenti in possesso dei familiari se la salma corrisponde, dopo di che procede all’esumazione vera e propria (le ossa vengono poi raccolte alla presenza dei familiari, depositate nelle cassette di zinco e poi saldate per essere tumulate).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-e

L’amministrazione comunale di … deve eseguire dei lavori di restauro di una chiesa dove è sepolta la salma di un famoso artista.
Per l’esecuzione dei lavori si rende necessario esumare la salma e recuperare i resti per tumularli in un sarcofago di granito all’interno della chiesa (operazione necessaria in quanto nel tumulo contenente la salma vi sono grosse infiltrazioni d’acqua per via di una falda acquifera emersa negli ultimi anni). Il defunto ha in vita un solo nipote, informato da tempo delle procedure che questa amministrazione deve eseguire (tra l’altro sono già state acquisite le autorizzazioni sanitarie e della Soprintendenza alle Belle Arti).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-f

Una persona morta all’ospedale di un Comune lombardo A è stata trasportata come salma, con l’allegato 2 del regolamento reg.le lombardo n. 6/04, nella sua abitazione sita nel Comune lombardo B.
Il Comune A ha rilasciato il permesso di seppellimento, come Comune di decesso, ma non quello di trasporto per il cadavere, sostenendo che così prevede la vigente normativa e che l’allegato 2 è già di per sé stesso un permesso di trasporto.
Il Responsabile cimiteriale del Comune B reputa tale prassi non corretta e chiede delucidazioni in merito.
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-g

Una salma, deceduta in un centro ricreativo pubblico, è stata trasportata – su richiesta della famiglia e con certificato medico ove si specifica che non sussiste causa di reato – presso l’abitazione dell’estinto quale sosta in attesa dei funerali.
Il Comune emiliano di … ha stipulato già da alcuni anni una convenzione con una Casa Protetta presente sul territorio quale struttura idonea al servizio di camera mortuaria/deposito di osservazione.
Nella convenzione viene specificato che “tali funzioni riguardano esclusivamente: – persone decedute in abitazioni inadatte, su richiesta dei familiari, con certificazione medica ad esclusione di cause di reato; – persone decedute a cui siano stati eseguiti autopsia o riscontro diagnostico (di ritorno dalla medicina legale); – persone decedute in altri luoghi per cui venga richiesta la sosta nelle camere ardenti in attesa del trasporto funebre.”
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-h

Si chiede un chiarimento in merito ai requisiti formativi che deve possedere il personale addetto ai servizi funebri e, nel particolare, se corrisponde a verità che tutti gli addetti in forza al servizio, compresi quelli che hanno maturato i 5 anni per la figura del Direttore Tecnico, oppure i 2 anni per i Necrofori, entro il 10 febbraio 2007 devono effettuare il corso relativamente alla sola parte teorica.
Si domanda inoltre se dopo il 10 febbraio 2007 sarà possibile operare con personale preso in prestito tramite convenzione da impresa terza in regola con le autorizzazioni (per far fronte ad eventuali picchi di lavoro).
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Quesito pubblicato su ISF2007/3-i

La Regione Umbria con delibera della Giunta Regionale n. 575 del 30/03/2005 ha approvato il codice deontologico delle imprese funebri operanti in Umbria, dove all’art. 4 si prevede che debbano essere considerate imprese di onoranze funebri quelle in possesso di tutte le autorizzazioni e licenze previste per l’espletamento dell’attività in tutte le fasi organizzative, esecutive ed amministrative: ma quali sono tali autorizzazioni e licenze?
In particolare si chiede se le imprese funebri, oltre alla licenza di cui all’art.
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Quesito pubblicato su ISF2007/1-d

Si può autorizzare in Umbria la dispersione delle ceneri di una salma la cui cremazione è stata autorizzata e verrà effettuata in Lombardia?

Risposta:
Sì, se la autorizzazione alla dispersione è stata data in una Regione che la ammette (come la Lombardia). In altri termini in Umbria è consentita la dispersione nei luoghi previsti dalla L. 130/01, in quanto esplicitamente previsto dal comma 2 dell’art. 2 della L.R. 21/7/2004, n. 12. Poiché la legge regionale in questione, all’art.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2007/2-a

Nel Comune di … (in Emilia Romagna) l’ospedale locale ha rilasciato una autorizzazione al trasporto di salma dall’ospedale all’abitazione del defunto (quale obitorio in attesa del funerale).
Nonostante la normativa regionale preveda il trasporto da abitazione a camere ardenti/ ospedale, su richiesta dei parenti è stato rilasciato la autorizzazione di cui sopra.
Ora il responsabile dell’Ufficio Polizia mortuaria di detto Comune chiede come comportarsi nel rilascio delle autorizzazioni e se esiste differenza tra trasporto salma e di cadavere fatto a cassa aperta.
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Quesito pubblicato su ISF2007/2-b

Nel caso in cui i parenti di un defunto deceduto nel Comune di … optassero per l’affidamento familiare dell’urna in abitazione di un Comune diverso, dovrebbero ottenere l’autorizzazione del Comune di residenza? Le ceneri dei defunti cremati nel Comune di … possono essere disperse nel suo cinerario comune, anche se residenti in altri Comuni?

Risposta:
Per quanto riguarda l’affido dell’urna cineraria in Comune diverso, il Comune di … è competente solo per l’autorizzazione al trasporto nel luogo di destinazione, dopo aver valutato la sussistenza dell’autorizzazione all’affido familiare del Comune di destinazione.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2007/2-c

Al Comune di … è pervenuta richiesta da parte di una cittadina tedesca, di poter conservare le ceneri del marito (cremato e sepolto nel nostro cimitero dal 1989) nella sua abitazione privata di (“) ove attualmente risiede.
Alla luce della L. 130/01 e del D.P.R. 24/2/2004, a seguito dei quali il Comune ha introdotto la possibilità di conservare in abitazione private le ceneri, si chiede se tale possibilità comprenda anche la conservazione di ceneri di persone decedute e cremate anteriormente al 31.3.2001.
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Quesito pubblicato su ISF2007/2-d

In uno dei cimiteri del Comune di … le pareti posteriori di alcune vecchie cappelle di famiglia costituiscono un tutt’uno con il muro di recinzione del cimitero stesso.
Nel caso in cui tali cappelle necessitassero di opere di manutenzione ordinaria e/o straordinaria nella parte posteriore, che funge anche da muro divisorio con l’esterno, i costi relativi dovrebbero essere sostenuti dal Comune o dal privato cittadino?


Risposta:
La norma speciale di settore impone:
a) che ogni cimitero sia recintato (art.
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Quesito pubblicato su ISF2007/2-e

Si richiedono notizie in merito alle tombe ipogee costruite prima dell’approvazione del D.P.R. 285/1990, che non rispettano le prescrizioni stabilite dal suo art. 76.
C’è la possibilità di procedere a nuove tumulazioni? E per eventuali estumulazioni?


Risposta:
Nelle regioni italiane che non hanno modificato esplicitamente la normativa, vale tuttora quanto stabilito dall’art. 106 del D.P.R. 285/90, con le procedure di cui all’allegato tecnico alla circolare Min. Sanità 24/6/1993, n. 24 ed al paragrafo 16 della circolare stessa.... Leggi il resto