Giusto due parole sulla tumulazione privilegiata ex art. 105 D.P.R. n. 285/1990

(18/05/2023) [Nota della Redazione: questo articolo è da ritenersi superato, in quanto esso è confluito in uno studio di più ampio espiro e trattazione sempre sull’istituto della Tumulazione Privilegiata].

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Chi vi scrive appartiene, se non altro per ragioni squisitamente anagrafiche, a quella generazione di sconvolti di vascorossiana memoria, che forse non ha più santi o eroi, ma paradossalmente, oggi mi dedicherò ad un argomento aulico e raffinato, quasi ancestrale nella sua remota natura ed origine: la “tumulazione privilegiata”.… ... Leggi il resto

Ossario comune: come “calcolare” il momento opportuno per la dispersione delle ossa?

E’ bene riporre e custodire le ossa esumate o estumulate, raccolte entro separati contenitori (anche flessibili) in camera mortuaria cimiteriale per un “CONGRUO” e “RAGIONEVOLE” tempo, da stabilirsi nel regolamento municipale di polizia mortuaria, affinché gli aventi titolo a disporne possano esercitare i loro diritti di pietas, anche, magari, con un lieve ritardo rispetto al timing originariamente previsto.
Questo lasso temporale potrebbe anche esser delimitato e contenuto, nonchè statuito con uno specifico art. del regolamento comunale, oppure attraverso lo strumento più elastico dell’ordinanza sindacale, con cui si disciplinano, nel dettaglio, le operazioni cimiteriali.
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Titolo di accoglimento in cimitero ed atti di disposizione tardivi.

L’accoglimento istituzionale in un cimitero esclude a priori un rapporto concessorio (altrimenti saremmo dinnanzi alla sepoltura privata, istituto diverso e regolato da altre norme di cui al Capo XVIII – Artt. 90 e 93 del D.P.R. 285/1990) e si estrinseca, ope legis, in queste forme di trattamento:
 
inumazione in campo comune per i cadaveri (art. 337 T.U. Leggi Sanitarie),
sversamento in cinerario comune per le ceneri (art. 80 comma 6 D.P.R. n. 285/1990,
deposizione in ossario comune per le ossa (artt.
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Passaporto mortuario verso la Svizzera: quali gli adempimenti?

Cara Redazione,

Un’impresa funebre presenta istanza per avere l’autorizzazione al trasporto dei resti mortali all’estero e, con precisione in Svizzera.

Dal D.P.R. n.285/1990 tale autorizzazione, si evince che spetta alla Prefettura rilasciare tale autorizzazione. La convenzione di Berlino non si applica ai resti mortali. Con il D.P. C.M. del 26 maggio 2000, tale competenza risulta trasferita alle Regioni. Vi chiedo: Nella regione Campania,
chi deve rilasciare tale autorizzazione? Se la competenza dovesse essere del Sindaco, quali documenti bisognerebbe, comunque, allegare alla richiesta di autorizzazione?… ... Leggi il resto

Inestumulabilità contrattuale di un feretro: possibili rimedi e limiti d’intervento.

È possibile effettuare la estumulazione di un feretro tumulato in un sepolcro, per poi trasferirlo ad altra sepoltura o per dar luogo ad una pratica funebre diversa dalla tumulazione (inumazione o cremazione)?

Sì, laddove fin dall’inizio della tumulazione questo avello non fosse stato acquisito come il cosiddetto sepolcro privato con la formula della “tomba chiusa” per volere del fondatore del sepolcro stesso.

In altri termini: se chi ha costituito il sepolcro ha inserito, nella concessione-contratto, la clausola espressa che per nessun motivo il feretro dovrà essere trasferito, gli aventi titolo non possono, fino alla scadenza della concessione, contrastare tale volontà pattuita con l’Ente Concedente (il Comune).… ... Leggi il resto

SEFIT: come gestire le salme infette da COVIT 19.

In data 24 marzo 2020, SEFIT-UTITALIA ha emanato la sua circolare n.01532/DG in tema di gestione di salme infette da COVIT- 19. Eccone, in sintesi, alcuni passaggi significativi.

Nel caso non sia possibile escludere, con certezza, la presenza nel corpo esanime di COVIT-19 tutte le salme (di deceduti, specie a domicilio o senza assistenza medica) sono da considerarsi potenzialmente infette; è, così, consentaneo il tempestivo trasporto presso il deposito d’osservazione, riuscendo del tutto inopportuno mantenere, per il periodo d’osservazione, i morti presso le mura domestiche.… ... Leggi il resto

Si manca, si scompare, ci si spegne, si lascia un vuoto incolmabile, si vola in cielo, ma difficilmente si muore nei testi dei necrologi

E’ uno degli articoli più interessanti apparsi sui necrologi. Consiglio vivamente di leggere questa intervista al giornalista in pensione Guido Vigna, pubblicata su Il Giornale dell’8 febbraio 2015 dal titolo "Ha raccolto 100.000 necrologi, incredibile, nessuno muore", a firma di  Stefano Lorenzetto.
Al link:  http://www.ilgiornale.it/news/politica/ha-raccolto-100mila-necrologi-incredibile-nessuno-muore-1090976.html

Ha raccolto 100mila necrologi «Incredibile, nessuno muore»
Giornalista esamina 2,5 milioni di annunci funebri: la morte citata solo 472 volte "Si manca, si scompare, ci si spegne, si lascia un vuoto incolmabile, si vola in cielo"
Esibisce l’ultimo trofeo: «Per sempre nella memoria degli ex dipendenti si è spento Gr.

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Tanatoprassi già operativa…ma solo sugli stranieri? – Legislazioni a confronto.

Gli atti di disposizione sul proprio corpo, nel solco dell’Art. 5 Cod. Civile,con particolare riferimento alle scelte afferenti alle pratiche funerarie e sepolcrali (ammesse dalla Legge), attengono ai diritti della personalità, per i quali, nell’evenienza di defunto straniero, la legge

italiana opera rinvio alla legge nazionale cui la persona, quando ancora in vita, soggiaceva, rimando che oltretutto era presente anche nelle norme di diritto internazionale privato previgenti (articoli da 17 a 31 Disposizioni sulla legge in generale), anche se non in modo così espresso e dichiarato.… ... Leggi il resto

Riti funebri, quando la morte non era una livella

Riportiamo, per l’interesse che riveste, l’articolo Riti funebri: quando la morte non era una livella di Aldo Maturo, pubblicato venerdì 5 settembre 2014 sul blog agoravox, al seguente link: http://www.agoravox.it/Riti-funebri-quando-la-morte-non.html

Appunti sui riti funebri del nostro sud, dalle prime ore di lutto al “consuolo”, quando nella piccola vita di paese anche il dolore era motivo di condivisione. Quando la gente ancora moriva in casa, la morte non era una livella. Usi e consuetudini scandivano i riti funebri marcando le differenze fin dalle prime ore di lutto.

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India: niente preghiere funebri per alcolisti musulmani

Un gruppo di religiosi musulmani in India ha deciso di rifiutarsi di recitare preghiere funebri agli alcolisti.
La decisione è stata presa in una riunione degli imam del Bihar, nel nord est del Paese.
"E ‘una decisione storica di non recitare le preghiere funebri per gli ubriaconi che muoiono", ha detto l’iman responsabile della provincia, aggiungendo "Speriamo che questa decisione sia un messaggio forte tra i musulmani di non consumare alcolici".
Anche se il consumo di alcol è vietato nell’Islam, bere tra i musulmani sembra essere in aumento.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria nel Vecchio Testamento

Nelle antichissime comunità israelitiche, protagoniste del racconto biblico, Il funerale aveva luogo nel giorno stesso della morte, non era previsto nessun periodo d’osservazione, perché il caldo torrido avrebbe, in ogni caso, reso tumultuose ed incontrovertibili le fasi della decomposizione cadaverica.

54-845213788I sepolcri erano dipinti di bianco per allontanare gli Israeliti dal loro contenuto di corruzione, toccare i morti o le cose funerarie era segno di contaminazione, soprattutto per i maestri della legge mosaica.

Alla luce di queste considerazioni le terribili parole del Cristo contro l’ipocrisia dei farisei: “Siete come sepolcri imbiancati” si caricano di una forza polemica di straordinaria efficacia.… ... Leggi il resto

Resti Mortali: il problema irrisolto dei feretri a “sogliola”

Cara Redazione,

 

Vorrei sapere dai colleghi che si occupano di polizia mortuaria com’è disciplinata la “sogliola”.
Per chi non lo sapesse, si tratta di una cassa di zinco di medie dimensioni (più sottile della cassa normale ma più grande della cassettina per ceneri o resti) in cui, dopo un certo numero di anni, si possono porre le salme non ancora completamente decomposte. Lo scopo è quello di recuperare un posto-salma, poichè nello stesso loculo possono stare una cassa grande ed una “sogliola”.… ... Leggi il resto

Il rito delle esequie nella tradizione laica:modelli e prospettive a confronto

s6Iniziamo questo nuovo anno in redazione con un’’indagine sul fenomeno dei funerali laici attraverso questa lunga e dettagliata intervista rilasciataci dal Dottor V.P., autore di una brillante tesi di laurea proprio su ritualità ed esequie civili.

Mi potrebbe illustrare, alla luce della sua tesi di laurea, anche in modo schematico, di quali fasi principali si possa comporre un rito laico?

Mi pare difficile rispondere alla domanda in modo schematico, così come mi sembra problematico proporre, alla luce di una ricerca, uno “schema” valido per un generico “rito laico”.… ... Leggi il resto

Dove tributare le speciali onoranze di cui all’art. 24 del DPR 285/90

l’Art. 24 comma 3 del DPR n. 285/90 prescrive che, in caso di sosta del corteo funebre presso comuni intermedi, per il tributo di speciali onoranze, il decreto di autorizzazione sia comunicato ai sindaci di questi comuni.

In effetti secondo il nostro ordinamento di polizia mortuaria (Art. 337 Regio Decreto n. 1265/1934) la sepoltura, a sistema di inumazione, tra l’altro, dovrebbe avvenire naturalmente nel comune di decesso, si pensi anche all’Art. 50 comma 1 Lettera a) DPR 10 settembre 1990 n.… ... Leggi il resto

La tumulazione delle urne cinerarie nel copritomba dei campi ad inumazione?

Come “aggirare” il divieto di inumare le urne cinerarie?

In effetti la sepoltura, nella nuda terra, delle ceneri si configurerebbe come una velata dispersione delle stesse tra le zolle della fossa, una volta ricoperta (ecco perchè, ad esempio, la Regione Lombardia non abbia recepito questo innovativo istituto della Legge n.130/2001) e lo sversamento delle ceneri, in modo da renderne impossibile un’ulteriore raccolta, richiede una procedura particolarmente aggravata (autorizzazione da perte dell’Ufficiale di Stato Civile) con manifestazione di volontà rafforzata (è di rigore una disposizione testamentaria scritta) da parte del de cuius, proprio per i riflessi di natura penale (si rischia la reclusione) che ex Art.… ... Leggi il resto

Si può rinviare un’inumazione?

In questi giorni il maltempo, con i suoi improvvisi scrosci di pioggia “fantozziana”, imperversa in diverse regioni d’Italia, rendendo i campi d’inumazione pressoché simili a paludi, a causa del fango.

Ai sensi dell’Art. 49 del DPR 285/90 il comune è obbligato a disporre di almeno un cimitero a sistema di inumazione in cui accogliere i soggetti di cui al successivo Art. 50.

Se il de cuius ha titolo per esser inumato in un particolare cimitero (quello di decesso, di residenza o quello dove sussista una sepoltura privata su cui i de cuius vantasse lo jus sepulcrhi) si darò luogo all’inumazione non appena vi saranno le necessarie condizioni di sicurezza per il personale necroforo.… ... Leggi il resto