Da oggi aumentano le misure di contrasto alla diffusione del virus: una vita in maschera

Da oggi, giovedì 8 ottobre 2020, entrano in vigore le nuove regole introdotte dal Dpcm firmato ieri dal Presidente del Consiglio.
La mascherina dovrà essere portata sempre con sé e bisognerà indossarla anche all’aperto, a meno che non ci si trovi in un luogo isolato o si stia praticando attività fisica.
La mascherina va pertanto indossata – oltre a dove era già obbligatorio (bar, ristoranti, uffici ecc.) – come recita il decreto, in “tutti i luoghi all’aperto, allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi”.... Leggi il resto

Estumulazione e regime di perpetuità dei sepolcri

Premessa: gli Artt. 86, 87, 88 e 89 del D.P.R. n. 285/1990 disciplinano, in via generale, l’estumulazione, lasciando comunque al Sindaco, quale autorità sanitaria locale che sovrintende, ex Art. 51 D.P.R. n.285/1990, alle funzioni di polizia cimiteriale, la responsabilità di ordinare le operazioni stesse (oppure se si ritiene opportuno, attraverso apposita norma sul regolamento di polizia mortuaria comunale). In pratica, con ordinanza del Sindaco, si forniscono le norme attuative e di dettaglio e si attribuiscono le competenze.... Leggi il resto

Trasporti esteri: legalizzazione della firma o… “apostille”?

-Occorre preliminarmente operare una distinzione di fondo nel trasporti mortuari transfrontalieri.

Se il feretro deve essere trasportato in uno dei Paesi aderenti alla Convenzione di Berlino del 10 febbraio 1937, approvata e resa esecutiva in Italia con regio decreto 1 luglio  1937, n. 1379, allora l’atto di autorizzazione per il trasporto si chiama ” Passaporto Mortuario”, con le  osservanza delle prescrizioni dettate dalla Convenzione medesima, come ribadito dall’art. 27 del D.P.R. 285  /1990.

Se, invece, la bara deve essere trasportata in un Paese non firmatario di detta Convenzione, allora si  parla di semplice autorizzazione all’estradizione di cadavere, come espressamente disciplinato dal successivo art.… ... Leggi il resto

Le piccole e grandi novità a suo tempo introdotte dal D.P.R. 285/90 – 2/2

Come abbiamo visto ieri, nel celebrare l’anniversario del D.P.R. n. 285/1990, evidenziandone vizi occulti, discrasie con altre fonti del diritto e pregi, proseguiamo ora la carrellata delle novelle veicolate nell’Ordinamento funerario italiano già nel lontano anno 1990, con l’approvazione del vigente regolamento nazionale di polizia mortuaria. Per i più giovani, abituati, ormai, a confrontarsi con la congerie delle Leggi Regionali, non si tratterà di cose eclatanti, in quanto date ormai come acquisite e scontate, per i più attempati, sarà l’occasione di un proficuo amarcord, (o rimembranza, se preferite!)… ... Leggi il resto

Il D.P.R. 285/90 compie già 30 anni: alcune considerazioni storiche – 1/2

Con entrata in vigore, posticipata al 27 ottobre 1990, il 10 settembre sempre dello stesso anno fu approvato il testo dell’attuale regolamento nazionale di polizia mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285.

…E sono già trascorsi 30 anni, di convivenza, per tutti gli attori del comparto funerario italiano, con questo controverso corpus normativo, così trasversale e poliedrico, nel suo flusso enunciativo, da attrarre nella propria sfera materie e competenze anche molto eterogenee tra loro. Tra l’altro il legislatore, alla fine dello scorso secolo, si muoveva in un quadro costituzionale più certo e piramidale, quindi produsse un regolamento, comunque importante e completo, capace di spaziare su tutto (o quasi) il diritto funerario.… ... Leggi il resto

Quanti litri deve contenere un’urna cineraria?

Ma…alla fine: quanto deve esser capiente un’urna cineraria? C’è chi dice qua…c’è chi dice là (citazione vascorossiana d’obbligo!)

Bel dilemma, infatti c’è proprio un “BUG” nell’ordinamento funerario, passiamo in rassegna le fonti del diritto, almeno quelle statali, tanto per cominciare:

  • Art. 343 T.U. leggi sanitarie di cui al R.D. n. 1265/1934: gli esiti da COMPLETA cremazione di un cadavere (uno ed uno solo, sembra perfino lapalissiano, ma è meglio ribadire il concetto!), ossia ossa calcinate e poi polverizzate, debbono esser raccolte in una ed una sola urna, per un duplice motivo:

1) il legislatore riconosce alle ceneri la stessa dignità giuridica di una spoglia mortale, appartenuta ad un’unica ed inscindibile unità psicofisica (nna persona umana).

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Cremazione e nulla osta della Magistratura

E’notorio come, in caso di “morte violenta”, innaturale o anche solo sospetta, emerga la titolarità dell’Ufficio della Procura della Repubblica, presso il Tribunale competente, a rilasciare il nulla-osta al seppellimento. Il provvedimento liberatorio dell’Autorità giudiziaria è, in tali casi, pre-condizione indispensabile perché l’ufficiale di stato civile formi e perfezioni il “permesso di seppellimento” che con l’avvento dell’art. 74 D.P.R. n. 396/2000 ha cambiato denominazione, divenendo alternativamente autorizzazione a tumulazione o inumazione.

Inoltre, nel caso di istanza di cremazione è necessario un nulla osta specifico, la cui domanda va sempre, preliminarmente presentata innanzi allo stesso magistrato del pubblico ministero.… ... Leggi il resto

Legge 30 marzo 2001 n. 130: differenti filosofie interpretative

Sempre a proposito di dispersione delle ceneri: la volontà del defunto deve essere espressa mediante testamento o iscrizione ad apposita associazione o, nel caso sia stata espressa solo verbalmente, può essere dichiarata dai familiari?

Risposta

L’art. 3, comma 1, lett. c) L. 30 marzo 2001, n. 130 si limita (sembrerebbe) a considerare come la dispersione delle ceneri debba aversi “nel rispetto della volontà del defunto”, senza altro specificare.

Se non che, allo stesso art. 3, comma 1, lett. … ... Leggi il resto

Edicole funerarie: certificato di usabilità o semplice collaudo?

Occorre premettere che il presunto certificato di agibilità o usabilità (si tratta di sinonimi, variamente impiegati nelle diverse zone), a differenza del certificato di abitabilità previsto dall’art. 221 del testo unico delle leggi sanitarie, non è contemplato da alcuna norma di legge, ma è sorto, per prassi, come analogia del certificato di abitabilità per “edifici” ad uso diverso da quello abitativo.
La prima legge che ne faccia cenno (la n. 47/1985), e così quelle successive, lo richiama come previsione consolidata, quasi che fosse richiesto da una fonte legislativa (spesso la prammatica è più forte della norma formale dello jus positum).… ... Leggi il resto

Autorizzazioni di polizia mortuaria: chi firma?

Il ripetuto richiamo a determinati organi comunali da parte del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, principalmente al Sindaco, ma non solo,  anche una volta acclarata la sua “post-maturità”, non favorisce, tuttavia, l’immediata individuazione dell’idoneità funzionale in capo alle diverse persone fisiche del Comune che in nome e per conto dell’Ente pongono in essere atti giuridici, discrepanza che può dare adito a prassi non sempre pienamente conformi alle norme, secondo la loro gerarchia e prevalenza all’interno delle fonti del diritto.… ... Leggi il resto

Come recuperare un atto concessorio tra scartoffie, incartamenti ed archivi polverosi

Cara Redazione,

Aspra contesa sorse tra co-titolari di cappella cimiteriale, la querelle ruota attorno alla realizzazione di un sepolcro privato e gentilizio in epoche remote.

L’edificio ha subito nel tempo diverse ristrutturazioni ed ampliamenti. Naturalmente manca l’atto di concessione – irreperibile -. Prima di adire il giudice ordinario vorremmo esperire la soluzione di un procedimento amministrativo di accertamento, ma occorrono “pesanti” elementi probatori della legittima costituzione dello jus sepulchi, dove reperirli? Dimostrare la sussistenza della tomba muovendo da qualunque elemento a disposizione può esser la soluzione idonea?… ... Leggi il resto

C’era, tanto tempo fa, un’antica cappella funeraria extra-cimiteriale.

Cara Redazione,

Vi narro di un edificio sacro, aperto anche al culto, ma soprattutto adibito anche a destinazione anche sepolcrale in città, come considerarla ai fini della polizia mortuaria, quid juris?


Se questa fosse preesistente all’entrata in vigore del T.U.LL.SS., non si seguirebbero le prescrizioni di cui ai commi da 1 a 3 dell’art. 104 D.P.R n. 285/1990 ma solo il precetto del comma 4 poiché nell’attività di vigilanza, rientra anche quanto imposto dall’art. 102 D.P.R… ... Leggi il resto

Giusto due parole sulla tumulazione privilegiata ex art. 105 D.P.R. n. 285/1990

(18/05/2023) [Nota della Redazione: questo articolo è da ritenersi superato, in quanto esso è confluito in uno studio di più ampio espiro e trattazione sempre sull’istituto della Tumulazione Privilegiata].

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Chi vi scrive appartiene, se non altro per ragioni squisitamente anagrafiche, a quella generazione di sconvolti di vascorossiana memoria, che forse non ha più santi o eroi, ma paradossalmente, oggi mi dedicherò ad un argomento aulico e raffinato, quasi ancestrale nella sua remota natura ed origine: la “tumulazione privilegiata”.… ... Leggi il resto

Per quello che ho da fare…parlo di concessioni cimiteriali!

Cara Redazione,

chiedo cortesemente il Vostro aiuto per la soluzione di un caso pratico, in quanto, in tema di concessioni cimiteriali perpetue e trasmissione diritti per eredità ho cercato di documentarmi, ma ho le idee molto confuse.
Nel 1951 il Comune ha concesso ad un soggetto (persona fisica) un’area a perpetuità nel cimitero comunale, ove è stata costruita una cappella (l’atto di concessione non è stato trovato, ma la concessione a perpetuità dell’area è annotata su un registro cimiteriale del Comune, così come risulta effettuato il pagamento dell’area).… ... Leggi il resto

Sepolcri Privati: da familiari ad ereditari?

Ammettettiamo ora, la trasformazione di un sepolcro da gentilizio (cioè, di famiglia) ad ereditario (aspetto sui cui si entra di seguito), per esplicita previsione del regolamento comunale di polizia mortuaria.

Il  rapporto di concessione, quando sia sorto, continua alle medesime condizionio di diritto originarie, mutando unicamente la figura del concessionario.

In ogni caso, sia che permanga quale sepolcro di famiglia, o si trasformi in ereditario, deve escludersi la possibilità di estumulazione di feretri tumulati, salvo che nel caso di cui all’art.… ... Leggi il resto

Autorizzazioni di polizia mortuaria accorpate?

Nell’impianto del D.P.R. 10 settembre 19900 n. 285, almeno, autorizzazione al trasporto ed alla cremazione, competendo allo stesso ufficio (si veda, a tal proposito, il regolamento per l’organizzazione di uffici e servizi di cui agli artt. 48 comma 3 e 89 D.Lgs n. 267/2000) possono esser contestuali, ossia insistere fisicamente sullo stesso supporto cartaceo (occorre sempre applicare doppiamente l’imposta di bollo ex DPR 642/1972?) Forse sì. Ma il documento, però dovrebbe esser redatto in duplice copia; l’una da consegnare, dopo l’arrivo in cimitero, al responsabile del servizio di custodia, l’altra, invece, dovrebbe rimanere agli atti nell’archivio dell’impianto di cremazione.… ... Leggi il resto