Come provvedere al trasporto salme? Tecniche a confronto

Il DPR n.285/90 prevede la possibilità per un defunto di essere trasportato prima che sia trascorso il periodo di osservazione, con le misure cautelative stabilite dall’articolo 17 e ad esclusione dei morti per malattie infettive (il morbo infettivo-diffusivo, quindi deve essere escluso a priori per poter autorizzare il trasporto a cassa aperta), previa autorizzazione del comune di decesso (tranne nei casi di morte sulla pubblica via e di feti, di cui al paragrafo 5.2 della circ.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia: le rigidità procedurali per l’attivazione del medico necroscopo.

Premessa: come rilevato non nota Direzione Generale Sanità 3 febbraio 2010 n. 4419 la Regione Lombardia ha approvato la Legge Regionale n. 33 del 30 dicembre 2009: si tratta di un testo unico compilativo che riunisce le disposizioni legislative regionali in materia di Sanità. Con tale intervento legislativo la Legge Regionale n.22/2003 è stata abrogata in quanto inserita nel Testo Unico e specificamente al Capo III del Titolo VI (Articoli dal 67 al 77). IL Regolamento 9 novembre 2004 n.6 come tutti gli altri atti prodotti sulla base della suddetta legge n.22/2003, ora abrogata, permangono e restano efficaci, così è espressamente indicato dall’Art.… ... Leggi il resto

La difesa dell'acqua e la sentenza della Corte

Ci permettiamo, per la lucidità del pezzo, di riportare di seguito un articolo dal titolo La difesa dell’acqua e la sentenza della Corte
di Stefano Rodotà tratto da La Repubblica del 7 agosto 2012

Sull’acqua Governo e Parlamento avevano cercato di realizzare una vera e propria frode legislativa a danno dei cittadini
In un momento in cui si manifestano diversi “intenti” politici e si discute intensamente di legalità costituzionale, conviene tornare sulle indicazioni date dall’importantissima sentenza della Corte costituzionale su referendum e servizi pubblici.

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La difesa dell’acqua e la sentenza della Corte

Ci permettiamo, per la lucidità del pezzo, di riportare di seguito un articolo dal titolo La difesa dell’acqua e la sentenza della Corte
di Stefano Rodotà tratto da La Repubblica del 7 agosto 2012

Sull’acqua Governo e Parlamento avevano cercato di realizzare una vera e propria frode legislativa a danno dei cittadini
In un momento in cui si manifestano diversi “intenti” politici e si discute intensamente di legalità costituzionale, conviene tornare sulle indicazioni date dall’importantissima sentenza della Corte costituzionale su referendum e servizi pubblici.

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Che succede ai servizi pubblici locali dopo la sentenza della Corte di Cassazione?

Riportiamo una interessante e sintetica valutazione degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale concernente l’illegittimità dellla normativa di cui all’art. 4 DL 138/2011 e smi. L’articolo, a firma di Stefano Bigolaro, è apparso sul blog venetoius.myblog.it in data 24 luglio 2012 e in originale può leggersi cliccando qui.

Effetti della sentenza della Corte Costituzionale 199/2012 sui servizi pubblici locali: qualche spunto a proposito del post di Giovanni Sala

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale 199/2012, il mondo dei servizi pubblici locali è radicalmente cambiato.

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Che norme si applicano ai servizi pubblici locali dopo la sentenza della Corte costituzionale sull'art. 4 DL 138/2011 e smi

E’ l’intero articolo 4 del DL 138/2011, comprese le sue modifiche successive, ad essere interessato dalla cancellazione data dalla dichiarazione di sua illegittimità costituzionale (sent. n. 199 del 20 luglio 2012)). Quello che segue è il testo previgente, pubblicato per capire cosa NON è da applicare.

Art. 4. Adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell’Unione Europea

[1. Gli enti locali, nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi, dopo aver individuato i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e universale, verificano la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, di seguito “servizi pubblici locali”, liberalizzando tutte le attività economiche compatibilmente con le caratteristiche di universalità e accessibilità del servizio e limitando, negli altri casi, l’attribuzione di diritti di esclusiva alle ipotesi in cui, in base ad una analisi di mercato, la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità.

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Che norme si applicano ai servizi pubblici locali dopo la sentenza della Corte costituzionale sull’art. 4 DL 138/2011 e smi

E’ l’intero articolo 4 del DL 138/2011, comprese le sue modifiche successive, ad essere interessato dalla cancellazione data dalla dichiarazione di sua illegittimità costituzionale (sent. n. 199 del 20 luglio 2012)). Quello che segue è il testo previgente, pubblicato per capire cosa NON è da applicare.

Art. 4. Adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali al referendum popolare e alla normativa dell’Unione Europea

[1. Gli enti locali, nel rispetto dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi, dopo aver individuato i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e universale, verificano la realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, di seguito “servizi pubblici locali”, liberalizzando tutte le attività economiche compatibilmente con le caratteristiche di universalità e accessibilità del servizio e limitando, negli altri casi, l’attribuzione di diritti di esclusiva alle ipotesi in cui, in base ad una analisi di mercato, la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità.

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Corte costituzionale ribalta le norme sui servizi pubblici locali

La Corte Costituzionale, a seguito di ricorsi presentati da più regioni, con sent. n. 199/2012 del 17-20 luglio 2012, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’intero art. 4 D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modifiche, con L. 14 settembre 2011, n. 148.

La sentenza rimette in gioco, ancora una volta, le forme di gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, sollevando ulteriori elementi di instabilità della normativa specifica ed è destinata a produrre effetti anche su norme successive a quella dichiarata affetta da illegittimità costituzionale.… ... Leggi il resto

Sottoscrizione del verbale di chiusura feretro per trasporto funebre in regime di attività disgiunta?

Premessa: la legge individua una normativa per il trasporto di persone e una per il trasporto di cose. Nel nostro caso vi è il trasporto di cadavere, cioè di un “corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale”. Non è né una persona in senso stretto, né una semplice cosa, essendo, questo, pur sempre, oggetto di pietas, in quanto res religiosa.

 

Tutto l’assetto del sistema funerario lombardo, dall’entrata in vigore della L.R. n.22/2003 ha vissuto in una sorta di “interregno”, poiché ha attraversato una complessa fase di transizione al termine della quale, dopo l’avvento del Regolamento Regionale n.… ... Leggi il resto

Ipermanutenzione legislativa

Nell’ultimo anno il Codice dei contratti ha subito modifiche determinate dai seguenti provvedimenti:

decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 convertito dalla legge 12 luglio 2011, n. 106
legge 11 novembre 2011, n. 180
decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 195
decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214
decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27
legge 27 gennaio 2012, n.… ... Leggi il resto

Tumulazione di ceneri e resti mortali ex Circolare n.24 del 26/06/1993

La circolare n. 24 del 24/6/1993, emanata dal Ministero della Sanità, al punto 2 del paragrafo 13, consente la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro.

Poniamo, allora, questo caso di scuola: in un loculo, magari a concessione perpetua, sono raccolte unicamente diverse cassettine ossario.

E’d’obbligo indicare sulla lapide nominativi ed estremi anagrafici dei defunti cui appartennero quei resti mortali?

Di solito, questa materia, così specifica e di dettaglio, è disciplinata dal regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

Quando usare la cassa di zinco o il cassone impermeabile esterno e rimovibile rispetto alla bara lignea nell’inumazione di infetti

Nell’impiego delle casse destinate alla sepoltura entro loculo o nicchia muraria, per i trasporti da comune a comune oltre i 100 Km, oppure ancora per i trasferimenti di cadaveri umani portatori di morbo infettivo diffusivo, o, infine nei trasporti internazionali (ovviamente fuori dei casi contemplati dalla Convenzione Internazionale di Berlino) è consentito che la regione a seguito della devoluzione di compiti e funzioni dallo Stato agli enti territoriali, realizzato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000, ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

I gradi di parentela

parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite (es. padre-figlio; nonnonipote) – art. 74 c.c.
parentela legittima si estende fino al 6° grado – art. 77 c.c.
parentela naturale è limitata tra il genitore e il figlio naturale (ossia nato fuori dal matrimonio)
riconosciuto o giudizialmente dichiarato – art. 258 e 277 c.c.
affinità è il vincolo tra un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge: nella linea e nel grado in cui uno
è parente di uno dei coniugi, egli è affine all’altro coniuge – art.… ... Leggi il resto

Una grave lacuna regolamentare rimasta ancora insoluta

Il DPR 285/90, con l’Articolo 30, fissa precisi criteri costruttivi in merito alle bare predisposte per:

” Tumulazione (Art. 77).
” Traduzione di cadaveri da e verso l’estero (eccetto i casi previsti dalla convenzione di Berlino). Ex Artt. 28 e 29
” Trasferimenti oltre i 100 Km quale che sia il tipo di sepoltura prescelta
” Trasporto e sepoltura di infetti (Artt. 18 e 25).
ovvero per tutti quei feretri confezionali con doppia cassa lignea e metallica, cui si debbono aggiungere particolari dispositivi meccanici, quali reggette, valvola depuratrice a depressione, e chimico-fisici, come strato di torba, segatura o polvere assorbente biodegradabile, da sistemare nell’intercapedine, tra cassa di legno e vasca zincata, per il contenimento di eventuali percolazioni cadaveriche gassose o liquide.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia; Legge regionale n. 22 del 18 novembre 2003: occorre ancora l’unanimità degli aventi diritto per richiedere la cremazione del de cuius?

Il regime autorizzatorio della cremazione comporta necessariamente una procedura aggravata per acquisire il consenso a che il cadavere del de cuius sia cremato, su espressa volontà[1] di quest’ultimo o dei suoi famigliari secondo modi e forme individuati dalla legge[2] (Art. 79 DPR 285/90, dall’Art. 3 Legge 130/01, DPR 445/2000, Circ. Min. n. 37/2004 ) siccome l’incinerazione è pur sempre un atto irreversibile e, spesso, non accettato, da importanti confessioni religiose.

Ogni funerale implica la scelta della sepoltura, tale preferenza per una destinazione o l’altra normalmente, viene spesso trascurata allorquando si tratti dell’opzione più tradizionale tra l’inumazione o la tumulazione, mentre essa sembra rilevare unicamente nel caso della cremazione.… ... Leggi il resto

Come tumulare nel sottosuolo le cassettine ossario di cui all”Art. 36 DPR n.285/1990

Se un familiare richiede che la cassettina di zinco con resti ossei di familiari, venga inumata presso tomba di famiglia, quali sono le previsioni di legge in merito, visto che lo zinco non è biodegradabile?

In effetti la questione è piuttosto problematica e controversa, perché la Legge, per qualunque contenitore con “materiale umano” da avviare ad inumazione, richiede espressamente la perfetta biodegradabilità ed a maggior ragione (Art. 75 comma 2 DPR n.285/1990) per i feretri confezionati con doppia cassa di legno e metallo (trasporti oltre i 100 km, infetti, resti mortali non mineralizzati provenienti da estumulazione) è imposta la neutralizzazione della cassa di zinco, attraverso l’apertura di appositi squarci sul coperchio di lamiera, si veda a tal proposito anche l’Art.… ... Leggi il resto