La sentenza del TAR Sardegna. Sez. I, 16 marzo 2015, n. 225 consente di prendere in considerazione alcune soluzioni costruttive cui devono rispondere i loculi: nel caso, l’ammissibilità di loro realizzazione con sovrapposizioni verticali, associate alla caratteristiche che ciascun loculo debba avere uno spazio esterno libero per l’accesso del feretro (art. 76, commi 2 e 3 dPR 10/9/1990, n. 285.
Nella specifica fattispecie la questione non è affrontata, anzi è dichiarata neppure “giustiziabile”, cioè sottratta a sindacato di legittimità, considerando che le scelte pianificatorie effettuate dalla P.A.… ... Leggi il resto
Categoria: Giurisprudenza
Concessioni perpetue e loro criticità.
Fortunosamente, è accaduto di avere visione (affermazione pretestuosa, dato che quando è di seguito considerato vede più tentativi miranti ai medesimi effetti) di un Regolamento comunale avente ad oggetto la concessione di loculi e sepolcri gentilizi, di circa 10-15 anni addietro, in cui, tra le altre disposizioni (spesso poco incisive), una prevedeva che la durata delle concessioni dei loculi avesse una durata determinata, alla quale venivano “trasformate” anche le concessioni pre-esistenti. Si tratta di un approccio che sempre più emerge, venendosi a constatare come precedenti durate particolarmente lunghe (almeno, secondo le sensibilità attuali), quando non anche perpetue, vengano ormai a costituire un fattore di criticità nella gestione dei cimiteri, criticità che si dilata per l’inestumulabilità dei feretri accolti nelle concessioni perpetue (ma, anche, aventi durate particolarmente estese), per il fatto che non consentono un riutilizzo dei posti feretro, cosa che attenua e via via estingue il normale mantenimento del sepolcro (oltre che porre i soggetti gestori del cimitero in condizioni di non agevole gestione di tali sepolcri).… ... Leggi il resto
L’illuminazione elettrica votiva è un servizio pubblico.
Subito dopo la vigenza dell’art. 34, comma 26 del D.-L. 18 ottobre 2012, n. 179, convert. in L. 17 dicembre 2012, n. 221, quanti si occupano della materia erano rimasti perplessi, non tanto per le finalità “dichiarate” quanto per gli strumenti così individuati per raggiungerle, oltreché per una sorta di “restrizione” degli istituti di esercizio del servizio di illuminazione elettrica votiva, considerando unicamente quello dell’affidamento in concessione.
Per gli strumenti utilizzati per il “dichiarato” fine (aumento della concorrenza) è stato prevista una modifica al D.M.… ... Leggi il resto
Alcuni temi riguardanti concessioni cimiteriali pregresse.
Il fatto che, in materia di concessioni cimiteriali e, in particolare, dell’esercizio del loro diritto d’uso, valga il principio per cui debba farsi riferimento al sistema di regolazione operante al momento del sorgere della concessione, non potendo il rapporto giuridico sorto con il regolare atto di concessione essere oggetto di modificazione, né per accordo tra le parti, né per atti unilaterali, la giurisprudenza segnala comportamenti, per così dire, “geo-localizzati”.
Per altro, va preliminarmente considerato come l’anzidetto principio, per essere intaccato, richiederebbe norma di fonte primaria (legge od atto avente forza di legge), oltretutto precisandosi che, vertendosi in materia di ordinamento civile, si tratterebbe di legge statale, in applicazione dell’art.… ... Leggi il resto
Quale definizione di “famiglia” ai fini del diritto di sepoltura.
Come noto, l’art. 93, comma 1 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 considera (per il diritto di sepoltura nelle concessioni cimiteriali (sepolcri privati nei cimiteri) fatte a persone fisiche; per quelle fatte ad “enti” operano altri criteri) che esso sia “riservato” alle persone dei concessionari e dei loro familiari.
Ora, una “riserva” è quella posizione per cui chi si trovi in una data posizione ha diritto e, contemporaneamente, esclude da un tale diritto quanti non vi si trovino.… ... Leggi il resto
Cosa deve indendersi per “centro abitato”, in ambito cimiteriale?
L’art. 338 T.U.LL.SS. (R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m.), così come l’art. 57 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 fanno riferimento a “centri abitati“, come criterio cui deve rispondere la determinazione della zona di rispetto cimiteriale, su cui, come noto ed in più occasioni ribadito dalla giurisprudenza di legittimità (Suprema Corte di Cassazione), insiste un vincolo d’inedificabilità assoluto.
Altrettanto, al concetto di “centro abitato” fa riferimento l’art. 3, comma 1, lett.… ... Leggi il resto
Quanto possono essere retroattive le norme in materia di polizia mortuaria.
Il fatto che le diverse norme di settore abbiano, nel tempo, talora anche innovato, porta dover affrontare la questione della loro efficacia nel tempo, in particolare se, e in tal caso, quanto possa aversi una qualche retroattività.
Per molti versi, le normative di settore presentano la caratteristica di essere state reiterative, riproduttive proponendo i medesimi istituti, spesso anche con le medesime formulazioni testuali, altre volte mutando il testo, ma conservandone la sostanza di fondo. Altre volte, esse hanno veramente innovato.… ... Leggi il resto
Le fasce di rispetto cimiteriale: inizio e fine.
La tematica che attiene alle fasce di rispetto cimiteriale è frequentemente oggetto di contenzioso giurisdizionale. Non solo ai fini strettamente edificatori, ma altresì per “impianti” che, in loro stessi, difficilmente possono essere qualificati quali edifici, come si ha nel caso delle stazioni radio base per la telefonia mobile (osservandosi a proposito di queste ultime il fatto che i soggetti gestori abbastanza raramente facciano richiamo, quale argomento, al Codice delle comunicazioni elettroniche (D. Lgs. 1 agosto 2003, n.… ... Leggi il resto