Il Consiglio di Stato, Sez. V, 21 gennaio 2021, n. 654, nonché la sostanzialmente analoga: Consiglio di Stato, Sez. V. 27 gennaio 2021, n. 817 (per gli Abbonati PREMIUM anche nell’usuale Sezione SENTENZE), ha affrontato, tra gli altri argomenti, la questione della natura demaniale dei cimiteri, quale enunciata dal C.C. in altra sede (Scolaro, Manuale di polizia mortuaria, 2017; non appaia come un’auto-citazione, ma unicamente come indicazione per il reperimento) si è fatto riferimento al fatto che, dalla Relazione del Guardasigilli al C.C.,… ... Leggi il resto
Categoria: Giurisprudenza
Ulteriori pronunce, confirmativa, in materia di diritti fissi
Il diritto fisso costituisce legittima espressione dell’automa potestà impositiva dell’Ente locale e del suo potere discrezionale di istituire tariffe in relazione allo svolgimento di servizi pubblici: lo ha statuito, ancora una volta, il Consiglio di Stato, Sez. V, 11 gennaio 2021, n. 333 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM).
La pronuncia, che riformando precedente sentenza del TAR, qualifica legittima l’imposizione del diritto fisso (art. 19, comma 2 D.P.R. 10/9/1990, n. 285), ribadendo una linea interpretativa della norma del tutto consolidata (anche quando non “gradita” da alcuni soggetti).… ... Leggi il resto
Anche il sepolcro ereditario può conservare natura di sepolcro familiare
Nella distinzione tra sepolcro di famiglia o gentilizio (termine che ne è sinonimo), spesso l’attenzione viene data alle condizioni di una possibile trasformazione di un sepolcro originariamente familiare in sepolcro ereditario (ovviamente, quando non si tratti di sepolcro già originariamente ereditario), sottovalutando gli effetti che possono aversi a seguito di tale trasformazione.
È il caso affrontato dal TAR Abruzzo, sede staccata di Pescara, Sez. I, 2 gennaio 2021, n. 2, reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella sezione SENTENZE, con cui è stata affrontata una situazione nella quale il concessionario, privo di eredi legittimari all’atto della morte, con testamento pubblico, ha nominato quale suo erede universale una data persona onerandola, tra l’altro, oltre che dell’assistenza vitalizia anche abitativa a richiesta, di provvedere “con ogni cura alla manutenzione anche straordinaria della cappella gentilizia nel cimitero curandovi altresì la mia sepoltura” e disponendo poi che “la cappella se e in quanto possibile ai sensi delle disposizioni vigenti all’epoca della mia morte passerà in proprietà del mio erede istituito, ma questi non potrà in alcun modo modificarne la destinazione e cioè dovrà rispettare le sepolture dei miei familiari ivi poste“.… ... Leggi il resto
Sollevata questione avanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea in materia di affidamenti di servizi
Essendo, ormai, alla fine dell’anno sarebbero di rito formule augurali. Le evitiamo perché il 2020 è stato un anno eccezionale, principalmente per gli effetti della pandemia, che, inizialmente, è stata affrontata come una situazione di breve periodo, trascurando gli effetti di lungo periodo e, soprattutto, sottovalutandone la durata.
Nulla sarà come prima, non ignorando che i suoi effetti non siano “nazionali”, quanto mondiali.
È stato anche l’anno in cui è stata decisa, decisione indipendente dalla pandemia, la cessazione delle pubblicazioni della Rivista I Servizi Funerari, già “Nuova Antigone”, prima ancora “Antigone”, sorta attorno ad un gruppo di volonterosi appassionati.… ... Leggi il resto
Le concessioni perpetue possono essere oggetto di richieste di ‘adeguamento’ del canone?
Pare interessante segnalare la pronuncia delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione del 27 ottobre 2020, n. 23591 (reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM), con cui è stato affrontato un contenzioso ormai risalente, avente ad oggetto il riparto tra la giurisdizione ordinaria o la giurisdizione amministrativa, sollevata a motivo del fatto che il comune interessato aveva richiesto a concessionari il pagamento di un canone periodico, pur in presenza di concessioni cimiteriali perpetue (sorte quando era ancora ammissibile la concessione perpetua (o, meglio, a tempo indeterminato), per la quale, a suo tempo, secondo le disposizioni al tempo vigenti, era già stato corrisposto, quale “una tantum”, il canone di concessione.… ... Leggi il resto
La portata dell’art. 92 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. e sue condizioni di applicabilità
Il TAR Sicilia, Palermo, anche come conseguenza delle situazioni presenti nei cimiteri del capoluogo regionale, sta da tempo seguendo una linea interpretativa (ed, in parte, condivisa anche dai TAR Toscana e TAR Puglia, Lecce) per la quale qualifica la perpetuità (quando un tempo un tempo ammessa) nelle concessioni cimiteriali non assoluta, argomentando come l’assenza di un “termine finale” venga a costituire, sotto il profilo sostanziale, un’alienazione “occulta” e quindi in contrasto con l’assoggettamento dei cimiteri al regime dei beni demaniali.… ... Leggi il resto
Alcune questioni sulla dispersione delle ceneri
Sono pervenute richieste di approfondimento su alcune questioni riguardanti la dispersione delle ceneri, questioni che riportiamo di seguito numerate e formulate in corsivo. Si osserva, preliminarmente come da queste non emergano elementi che consentano di individuare la regione eventualmente assunta a riferimento (o, semplicemente in qualche modo di cui sia nota la normativa regionale, aspetto non secondario. Infatti, non poche regioni sono intervenute con norme proprie, al di là del fatto che esse abbiano esercitato una propria competenza legislativa (concorrente) o che abbiano esercitato una competenza legislativa – esclusiva, dello Stato (art.… ... Leggi il resto
Sulla programmazione cimiteriale: merita di essere preventiva
Un comune, dopo avere destinato alcune aree cimiteriali alla costruzione di cappelle funerarie, proceduto all’assegnazione, nonché al rilascio delle autorizzazioni necessarie alla loro costruzione ha ritenuto di annullare, avvalendosi del potere di auto-tutela, sia gli atti di concessione sia le autorizzazioni alla costruzione, oltretutto a lavori pressoché ultimati. Comprensibilmente, la persona concessionaria, ritenendosi di tutelare la propria posizione e il legittimo affidamento così formatosi, ha presentato ricorso, non accolto in 1° grado, per cui ha proposto appello, su cui si è pronunciato il Consiglio di Stato, Sez.… ... Leggi il resto
Quanto “valgono” le cattive consuetudini operative?
Talvolta, qui o là, si registrano prassi operative che è abbastanza difficile modificare, anche se si rilevi (quando lo si rilevi) che esse non sono particolarmente corrette, in particolare quando la loro consuetudine porti a considerarle come talmente d’uso da non richiedere aggiustamenti. Si è spesso argomentato che sia più agevole modificare una norma, che un’abitudine (specie se “cattiva abitudine”). Vi è stata una situazione, affrontata dalla Corte dei Conti, Sez. Giurisd. Reg. Toscana, 29 aprile 2020, n.… ... Leggi il resto
Tumulazioni e la questione del libero accesso al loculo.
L’art. 76, 3 d.P.R. 10/9/1990, n. 285 e s.m., prevede, come largamente noto, che ogni loculo debba avere uno spazio esterno libero per il diretto accesso del feretro, prescrizione, anche costruttiva, che va correlata a quella del precedente comma 1 per la quale ogni feretro debba essere posto in loculo (comunque denominato o denominabile) separato dagli altri. Si tratta di una previsione abbastanza consolidata e molto risalente nel tempo (salvo che (art. 63 R.D. 11/1/1891, n.… ... Leggi il resto
CoVid-19: forse, nulla sarà come prima.
L’anno 2020 è iniziato con l’epidemia, poi assurta ala rango di pandemia, denominata CoVid-19m causata dal SARS-CoV-2, che ha visto i primi focolai in Cina, per poi, molto velocemente, raggiungere gli altri Paesi, molti dei quali l’hanno affrontata in modo tra loro non uniforme, non uniformità favorita dal fatto che, trattandosi di un virus “nuovo”, mancavano tutte le informazioni che avrebbero potuto suggerire un comportamento o l’altro. Come noto, l’Italia è stata uno dei primi paesi ad intervenire sui viaggi da/per la Cina, poi ha adottato, con un crescendo di provvedimenti, una serie di restrizioni (inclusi i divieti di esequie e la chiusura dei cimiteri).… ... Leggi il resto
Attività funebre: gli “Engel criteria” come discriminante tra sanzioni (solamente) amministrative e penali.
Il Consiglio di Stato (Sez, V, 5 marzo 2020, n. 1606; reperibile nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, sezione che, per altro, risente negli ultimi tempo delle limitazioni anche all’attività giudiziaria determinate dal CoVid-19, per cui alcune “fonti” non sono temporaneamente (si spera) più accessibili), è stato chiamato a pronunciarsi attorno ad una situazione in cui era stata contestata ad accertata violazione in materia di pubblicità: si tratta della Campania, in cui, tra l’altro, sul tema, va segnalata la recente modifica dell’art.… ... Leggi il resto
Localizzazione dell’attività funebre e delle sale del commiato.
La morte è un accadimento naturale: lo ha constatato anche il Consiglio di Stato nella sentenza della Sez. VI, 2 gennaio 2020, n. 22, al solito reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM, in cui, affrontando una controversia relativa alla localizzazione di attività funebre e di sale del commiato, ha affermato che l’attività di onoranza funebre è compatibile con la funzione residenziale, mentre non lo è quella della sala del commiato, richiedendo quest’ultima un’espressa previsione di piano territoriale.… ... Leggi il resto
Ancora sull’istituto dell’immemoriale
Attorno alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. Un. Civ., 4 settembre 2018, n. 21598 (reperibile anche nella sezione SENTENZE per gli Abbonati PREMIUM) è stata sollevata, da osservatori attenti, una questione, partendo dal presupposto che, in genere, tale istituto operasse quale metodo di prova presumptio juris tantum, specie per le concessioni molto risalenti nel tempo, richiedendo un’eventuale valutazione sulla reale portata di questa sentenza, in qualche modo “storica”, perché parrebbe legittimare l’istituto dell’immemorabile come strumento di rimedio anche amministrativo e non solo giudiziale, quanto meno laddove afferma che il riconoscimento da parte del comune della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree o porzioni di edificio in un cimitero pubblico configuri una concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale.… ... Leggi il resto
Improcedibilità per sopravvenuta carenza d’interesse.
A volte vi sono pronunce giurisprudenziali che non costituiscono “giurisprudenza”, come può essere la decisione su una improcedibilità di un qualche ricorso proposto, quando, nel corso del giudizio, la parte ricorrente dichiari una sopravvenuta carenza d’interesse alla decisione.
Ne possono essere esempi, tra i molti, le recenti sentenze del TAR per la regione Campania, sede di Napoli, sez. III, 21 novembre 2019, n. 5463 (nella quale il ricorso si fondava su una ritenuta situazione di incompatibilità, posta dalla locale legge regionale, del contemporaneo svolgimento dell’attività funebre e il servizio di noleggio e trasporto di ambulanze), nonché stesso TAR per la regione Campania, sede di Napoli, 22 novembre 2019, n.… ... Leggi il resto
Manutenzione dei sepolcri privati nei cimiteri.
Il Capo XVIII d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 reca la rubrica “Sepolcri privati nei cimiteri“, in cui l’aggettivo evidenzia come questi sepolcri non siano destinati all’accoglimento dei feretri dei defunti in via generale, quanto di persone pre-determinate (concessionario e persone appartenenti alla famiglia di questi nel caso di concessioni a persone fisiche, persone previste da dato ordinamento in caso di concessioni ad enti). In altre parole, il privato qui ha la valenza di pre-condizione di accoglimento pre-determinato (è intenzionale l’uso reiterato del “pre-“), specializzato.… ... Leggi il resto