Cremazione senza autorizzazione? – 1/3

L'articolo è parte 1 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

Premesse
È cosa nota come la realtà superi, frequentemente, la fantasia. Si pensi (e.g.) alle disposizioni dell’art. 411, comma 4 C.P., quale introdotto, unicamente al comma 3, dall’art. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130, introduzione funzionale a legittimare, anche nell’ordinamento giuridico italiano, la pratica della dispersione delle ceneri, costituente uno dei due “oggetti” della legge, come risulta sia dalla sua rubrica, che dall’art.… ... Leggi il resto

Approfondire profondamente … il ritorno

All’incirca una ventina di mesi addietro, su queste portale era stato pubblicato un intervento titolato: “Approfondire profondamente”, nel quale si prendevano in considerazione le disposizioni degli artt. 72 e 73 (si tratta di due tipologie di destinazione ben diverse) D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., non senza qualche “collegamento” con il precedente art. 57, comma 5, in particolare riferendosi alla profondità delle fosse a sistema d’inumazione.
In quell’occasione, era stata – del tutto intenzionalmente – omessa un’indicazione, cioè il fatto che la regione Veneto (ma in sede locale, usano l’espressione: Regione del Veneto), era intervenuta con la D.G.R.… ... Leggi il resto

Culti diversi: il tema, delicato, dei reparti speciali e separati – 2/2

Allo scopo, intenzionale, di sottrarci dalle suggestioni che parlare degli islam (quando ci si riferisca alle religioni, dovrebbe sempre utilizzarsi il plurale (cioè: i cristianesimi, i buddhismi, gli induismi, gli sciamanesimi, gli animismi e così via), per le loro “sfaccettature” interne, che talora sono molto di più che semplici “sfaccettature”, pare utile ricordare come molti culti siano stati originati per derivazione, per gemmazione da altri culti, ma altresì come non manchino culti auto-costruiti, alcuni anche “costruiti a tavolino”, magari utilizzando elementi di culti preesistenti.… ... Leggi il resto

Culti diversi: il tema, delicato, dei reparti speciali e separati – 1/2

Sta crescendo una particolare domanda, quella della costituzione di cimiteri per un qualche dato culto, specificato dai richiedenti.
All’art. 100 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è previsto: “1. I piani regolatori cimiteriali di cui all’art. 54 possono prevedere reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico.” (comma 1), nonché (comma 2) “2. Alle comunità straniere, che fanno domanda di avere un reparto proprio per la sepoltura delle salme dei loro connazionali, può parimenti essere data dal sindaco in concessione un’area adeguata nel cimitero.... Leggi il resto

Cimiteri particolari pre-esistenti e vigilanza

In un dato contesto, un parroco emerito (leggi: da tempo “a riposo”) ha ritenuto di formulare l’affermazione che il cimitero locale fosse “parrocchiale”, traendone la conseguenza secondo cui il comune non aveva legittimazione ad intervenire, sottovalutando, od ignorando, come l’art. 104, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., in ciò “riprendendo” formulazioni precedenti e del tutto corrispondenti, per il quale, testualmente: “4. Le cappelle private costruite fuori dal cimitero, nonché i cimiteri particolari, preesistenti alla data di entrata in vigore del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n.... Leggi il resto

Era giorno di equinozio: l’art. 411 comma 4 CP

Era giorno di equinozio quando un (od, una, non importa) passante nei pressi di un parchetto sito nei pressi di scuole elementari e medie (ovviamente, non hanno più questa denominazione, solo che quella qui usata è più breve), quei parchetti di superficie modesta con qualche scivolo, un cavallino in legno su di un mollettone e un paio di panchine, posto in prossimità di una strada urbana, ha notato una chiazza chiara a ridosso di un supporto per l’illuminazione pubblica rivolta alla strada che, apparentemente, poteva sembrare ghiaino macinato più o meno finemente, ma non delle dimensioni che usualmente si riscontrano usati nei vialetti.… ... Leggi il resto

Discussioni inutili o inefficaci: valgono la pena?

Nel corso di un consesso riunitosi ai primi di marzo, vi è stato un intervento in cui è stata richiamata la prospettazione di un Autore secondo la quale l’emanazione del R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 (entrato poi in vigore il 1° luglio 1943) possa essere valutata come una sorte d’”infortunio redazionale” del legislatore e ciò con specifico riferimento ai suoi artt. 65, 70 e 71, in quanto prima della sua emanazione (e successiva entrata in vigore) era entrato in vigore il C.C.,… ... Leggi il resto

L’eccezionale deroga posta dall’art. 26

Accade abbastanza spesso che si leggano, ed applichino, le norme, siano essere di grado primario (legge ed altri atti aventi forza di legge) o di rango secondario (regolamenti), per quello che dicono senza fermarsi a considerare quale ne sia la ratio a cui rispondono, cioè la motivazione che ha portato ad una determinata formulazione.
Trascuriamo – intenzionalmente – i casi in cui il testo non sia particolarmente chiaro, così come i casi chi abbia redatto un testo volesse raggiungere uno scopo diverso da quello che, alla fine, risulta emergere dal testo che venga emanato, in quanto ciò appartiene alla possibilità di “infortuni” che possono intervenire, limitandoci a prendere in considerazione le situazioni in cui questi ultimi non si abbiano.… ... Leggi il resto

Dispersione delle ceneri: distinzione tra competenza funzionale, oppure territoriale – 2/2

In materia di rilascio dell’autorizzazione alla dispersione delle ceneri vi è stata, per quanto noto, un’unica pronuncia intervenuta in materia di competenza – territoriale – dell’Ufficiale dello stato civile relativamente al procedimento di rilascio dell’autorizzazione alla dispersione delle ceneri: si è trattato della pronuncia del T.A.R. Toscana, Sez. 2^, 4 dicembre 2009, n. 2583, la quale ha preso in considerazione anche l’argomentazione, introdotta nel corso del giudizio, circa il principio generale per cui l’autorizzazione allo svolgimento di un’attività soggetta a titolo autorizzatorio spetta, di regola, all’Amministrazione competente del luogo in cui la suddetta attività debba essere svolta”, rilevando, tra l’altro: “… Voler assegnare al Comune di (decesso) la competenza al rilascio dell’autorizzazione alla dispersione, significherebbe ammettere un esercizio di poteri amministrativi che producono effetti al di fuori del territorio dell’Ente, in difetto di una previsione espressa dell’ordinamento generale legittimante una simile produzione”.… ... Leggi il resto

Dispersione delle ceneri: distinzione tra competenza funzionale o territoriale – 1/2

Poiché la L. 30 marzo 2001, n. 130 è in vari aspetti abbastanza puntuale nell’individuare talune competenze in capo al alcune figure, con particolare riguardo alla competenza funzionale, non si può evitare di considerare come questa puntualità non sia altrettanto presente quando si tratti di valutare la competenza territoriale, aspetto non secondario dato che questi due livelli vanno considerati nel loro complesso.
Dal momento che, di seguito, si richiameranno funzioni che tale legge attribuisce alla figura dell’Ufficiale dello stato civile, sembra utile fare un richiamo all’art.… ... Leggi il resto

I “cimiterini”

Fin dall’inizio si dà atto che si ignoreranno volutamente le norme di alcune regioni che, a partire da 22-23 anni, hanno previsto disposizioni per una qualificazione dei c.d. “requisiti minimi” dei cimiteri, sia per il fatto di essere tutto sommato recenti, sia, soprattutto, per il fatto che esse non sembrano essere state colte, non avendo questo carattere, come prescrittive in via generale, con correlato vincolo di adeguamento a tali “requisiti minimi” anche per i cimiteri loro pre-esistenti, spesso risalenti ad epoche d’impianto generalmente superiori al secolo e, in molti caso, a molto più addietro.… ... Leggi il resto

Il familiare affidatario di urna cineraria può “delegare” a terzi la custodia della stessa?

La L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, tra le plurime “destinazioni” delle ceneri anche quella dell’affidamento ai familiari, istituto che è stato declinato altrimenti, e con diverse formulazioni, abbastanza presto: in Emilia-Romagna è divenuto “affidamento personale” si dice allo scopo di allargare la rosa dei possibili affidatari, altrove (Toscana, Basilicata, Campania) si è attribuito alla scelta (espressa in vita) della persona defunta l’individuazione dell’affidatario, sottraendola alle persone che, per ragioni di coniugi, parentela, affetti, fossero titolari di una posizione giuridica attorno alle disposizioni delle spoglie mortali, così come sono state adottate norme “variegate”, negli effetti.… ... Leggi il resto

Quando si ha “sepoltura”, indicata tra virgolette?

L’art. 6 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. presenta l’espressione: “… autorizzazione alla sepoltura …”, rinviando all’art. 141 R.D. 9 luglio 1938, n. 1238 (disposizione, per inciso, abrogata e oggi sostituita dall’art. 74 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m., a dar data dal 30 marzo 2001), nel quale si leggeva: “Non si dà sepoltura se non precede l’autorizzazione …” e il successivo art. 142 prevedeva: “Quando è stata data sepoltura ad un cadavere senza l’autorizzazione …”.… ... Leggi il resto

Halloween e le due celebrazioni dei morti

Generalmente, allorquando di parla di “Commemorazione dei defunti” si tende a considerare la data del 2 novembre, anche se i comportamenti, ritualità e prassi, collegativi si svolgano il giorno precedente, cioè il giorno di Ognissanti.
Questa prossimità porta a non considerare come, in moltissime (forse, tutte) culture le celebrazioni dei defunti sino, in realtà, duplici, cosa molto evidente nel lontano Oriente, dove esse sono celebrate distintamente, anche temporalmente (all’incirca attorno al 4 – a volte il 5, ma raramente – aprile, e alla metà di agosto), separazione temporale che rende più evidente la duplicità.… ... Leggi il resto

Il recupero delle spese gestionali cimiteriali

L’art. 5 L. 30 marzo 2001, n. 130 [1] regola la determinazione delle tariffe per la cremazione, oltretutto incidendo con il suo comma 1 alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito, con modificazioni, nella L. 28 febbraio 2001, n. 26 [2].
Solo per evidenziare l’impermanenza temporale, quest’ultima disposizione era entrata in vigore il 2 marzo, mentre quella della L. 30 marzo 2001, n. 130 si è avuta il 4 maggio 2001: circa 2 mesi.… ... Leggi il resto

Concessioni in perpetuo, che solo “appaiono” tali: rimedi?

Scorrendo la pronuncia del T.A.R. Sicilia, Catania, Sez. II, 31 gennaio 2023, n. 304 si può leggere:
… In altri termini – a parere del Collegio, ed a differenza di quanto ritenuto dai ricorrenti, allorché hanno parlato di applicazione retroattiva di atti amministrativi successivi – la Commissione straordinaria non ha provveduto ad innovare il regime di pagamento degli oneri concessori dovuti in relazione alla edificazione delle cappelle gentilizie, ma si è solo mossa al fine di colmare la mancanza registrata con le concessioni rilasciate negli anni 2011-2012, in quanto erroneamente non assistite dalla previsione di un obbligo di versamento.... Leggi il resto