Canone di manutenzione e canone per il recupero delle spese gestionali cimiteriali – 2/2

Va osservato come, accanto alle presenze, molto differenziate, di soluzioni progettuali tali da determinare la presenza di parti comuni, si sia, nel tempo, generata anche una prassi (per inciso, del tutto assente nel D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., ma non per questo da censurare) divenuta fortemente diffusa, consistente nella realizzazione di manufatti sepolcrali a sistema di tumulazione pluri-posto realizzati dai comuni (o, anche, dai soggetti gestori, a volte anche con ricorso agli strumenti della finanza di progetto od altre modalità ammesse), manufatti spesso decisamente molto … pluri-posto, dove oggetto della concessione cimiteriale non è quello regolato dall’art.… ... Leggi il resto

Canone di manutenzione e canone per il recupero delle spese gestionali cimiteriali – 1/2

In alcuni ambienti in cui vi sia la cura ad assicurare costanza nella qualità dei servizi anche nelle fasi di evoluzione, vi è chi sta ponderando soluzioni, anche se finora poco percorse.
Una delle questioni rispetto a cui stanno emergendo attenzioni riguarda le ipotesi di prevedere l’attivazione di specifici canoni periodici di manutenzione dei manufatti sepolcrali, dato che in due contesti sono state introdotte, in una con norma di legge in altra con norma di regolamento regionale, disposizioni specifiche con le quali è stata prevista la facoltà di attivare specifici canoni aventi tale finalità, in entrambi i casi riferendosi alle concessioni date, fino a che sia stato ammissibile, in perpetuo.… ... Leggi il resto

Il corpo è un “oggetto”?

Due brevi flashes introduttivi. Qualche tempo fa, a cena con colleghi iberici (e rispettando le autonomie: catalani), si discuteva e, tra gli argomenti, era stata posta la questione se il trasporto di feretro rientrasse nella tipologia del “trasporto di cose”, oppure in quella del “trasporto di persone”, dato che la risposta per l’una oppure per l’altra comportava fare riferimento differenti regolazioni, anche in ambito dell’Unione europea.
In un video realizzato dal Ministero della cultura e relativo ad alcuni scavi archeologici avviati in una necropoli di un’area della Sicilia orientale, si dava conto che le operazioni propriamente di scavo contavano sulla partecipazione di stranieri accolti in un vicino centro per stranieri rifugiati.… ... Leggi il resto

Cremazione senza che vi sia atto di morte di coniuge premorto

Quando vi sia richiesta di rilascio dell’autorizzazione alla cremazione di persona che sia, anzi “appaia”, (ancora) coniugata è comprensibile come l’Ufficiale dello stato civile che debba dare applicazione all’art. 3, comma 1, lett. a) ed b), nei casi di cui al n. 3) di quest’ultima, non possa non considerare sufficiente, per quanto sia, in sé, necessaria, solo la documentazione considerata dalla lett. a).
Fino a qui, si tratta di pre-condizioni del tutto scontate. Infatti, il sopra citato n.… ... Leggi il resto

Geografie e geometrie, nonché bussole cimiteriali

Nella realizzazione dei campi di sepoltura a sistema di inumazione generalmente, anche se non sempre, è presente una forma rettangolare, che altro non è se non l’estensione, l’espansione delle dimensioni delle fosse, date alla luce degli artt. 72 o 73 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
Se in vessillologia è in uso indicare, con una frazione, il rapporto tra la lunghezza e la larghezza della bandiera (anche queste in genere rettangolari, pur non mancando esempi di bandiere di altra forma), nel caso dell’art.… ... Leggi il resto

La mamma abbandonata, ovvero: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”

Spesso sulle iscrizioni, specie in alcune tipologie di sepolcri, si possono leggere testi quali: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”, oppure: “… non ti dimenticheremo mai …” o simili, testi che vogliono rappresentare una continuità tra i familiari ed i propri defunti.
Ed in prossimità del decesso le persone hanno, in tutta sincerità, l’auto-percezione di una durata infinita del lutto, anche se ciò non tenga conto (e in tali momenti non può tenersene conto) di come il lutto si muova secondo una serie di onde, con picchi (più o meno) in date topiche, che tendono progressivamente allo smorzamento e le cui lunghezze d’onda e frequenze sono tutt’altro che regolari e diversificate da persona a persona.… ... Leggi il resto

Cremazioni di resti mortali e dimensioni limite della urne cinerarie

L’art. 80, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. recita: “4.- Le dimensioni limite delle urne e le caratteristiche edilizie di questi edifici vengono stabilite da regolamenti comunali.”
In numerose norne regionali si rinvengono disposizioni simili alla prima parte (dimensioni delle urne cinerarie), mentre per la seconda parte (caratteristiche edilizie degli edifici cellari, di cui al precedente comma 3) nulla si rintraccia.
Per questa parte si potrebbe anche convenire trattandosi di edifici localizzati nel cimitero, il quale, a propria volta, è localizzato all’interno del comune.… ... Leggi il resto

Sepoltura di persone detenute

Dell’eventualità di decesso di persone detenute od internate si occupa l’art. 44, commi 2 e 3 della L. 26 luglio 1975, n. 354 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, che recita: “[II] La direzione dell’istituto deve dare immediata notizia del decesso di un detenuto o di un internato all’autorità giudiziaria del luogo, a quella da cui il soggetto dipendeva e al Ministero di grazia e giustizia. [III] La salma è messa immediatamente a disposizione dei congiunti.... Leggi il resto

Trasporti funebri “precoci” e tendenze alla c.d. reciprocità

Con una certa frequenza leggi regionali hanno introdotto la possibilità che vi sia un trasporto di corpi di persone defunte anche prima dell’accertamento della morte, in alcuni casi introducendo la differenziazione terminologica tra “salma” e “cadavere”, termini che nel passato potevano essere considerati quasi, anche se non sempre, tra loro sinonimi, distinzione nettamente ricusata in una regione, come esplicitamente affermato nella Relazione al Consiglio regionale, in quanto avrebbe prodotto … confusioni [1].
La distinzione delle parole consentiva di regolare in modo differente il trasferimento dei corpi di persone defunte a seconda che avvenisse prima oppure dopo il determinarsi di certi eventi, di norma collegati all’accertamento della morte da parte del medico necroscopo (art.… ... Leggi il resto

Demanio e patrimonio: alcune considerazioni

L’art. 119, comma 7, primo periodo Cost., recita: “I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato.”.
Questa formulazione è intervenuta per le modifiche (sostituzioni) apportatevi dall’art. 5, comma 1 L. Cost. 18 ottobre 2001, n. 3 (in vigore dall’8 novembre 2001).
Il testo precedente a queste modifiche, avente a specifico oggetto le regioni, recitava: “La Regione ha un proprio demanio e patrimonio, secondo le modalità stabilite con legge della Repubblica.... Leggi il resto

Qual è stata l’origine delle due “copie” della scheda di morte ISTAT?

Le schede di morte ISTAT/D.4 (e D.4-bis, per i decessi che avvengano nel 1° anno di vita) sono redatte su moduli standard predisposti dall’ISTAT, in duplice esemplare, uno dei quali reca l’indicazione “copia per l’ISTAT” e l’altro quella di “copia per l’ASL“, anche se i due esemplari sono di pari contenuto.
Un tempo vi erano 2 schede, distinte per sesso (D.4 per i maschi e D.5 per le femmine), dato oggi incluso nell’unico formato.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali a tempo indeterminato: ve ne potrebbero essere?

In più occasioni è stato possibile evidenziare quanto sia diffusa e differenziata la terminologia nel settore.
Basti pensare ai termini che, qui o là, sono impiegati o d’uso per indicare i posti singoli per l’accoglimento di feretro a sistema di tumulazione, oppure quelli pluriposto, oppure, in senso più ampio, le diverse tipologie di accoglimento nei cimiteri (non diciamo “sepoltura” per il fatto che anche questo termine è soggetto a variazioni locali), tanto che, in molti casi, dovendosi affrontare situazioni locali può essere buona prassi quella di chiedere che cosa si intenda, in quella realtà, con l’uso di questa o quella parola, dal momento che riconoscere un significato, od un altro, può incidere su aspetti relativi a effetti che possano individuarsi in sede di pre-definizione di questi.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 2/2

Ora la nuova regolazione del procedimento di riconoscimento, quale “momento” di attribuzione della personalità giuridica, potrebbe indurre a pensare che, a partire dal 22 dicembre 2000 (anzi, meglio, dalle date interessate alle disposizioni dell’art. 10 D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361), l’ambito (territoriale) dell’efficacia del “riconoscimento” dovesse individuarsi in quello del territorio della provincia in cui le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato abbiano la propria sede, quale risultante dall’atto costitutivo e dal loro statuto (e loro eventuali modificazioni successive alla loro costituzione), salvo il caso in cui questi strumenti non esponessero espliciti verbis che gli scopi statutari si svolgessero in ambito (territoriale) più esteso, caso nel quale dovrebbe tenersi conto di questa previsione.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 1/2

Sia, dapprima, l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., sia, successivamente, l’art. 3, comma 1, lett. b), n. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130 consideravano le associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati (spesso abbreviabili in: SO.CREM.) quali soggetti aventi un ruolo ai fini dell’accesso alla cremazione.
Fino ad una certa data (Cfr.: infra) trovava applicazione l’art. 12 C.C.,… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali ed istituto del c.d. “mutamento del rapporto concessorio”- 3/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Mutamento rapporto concessorio

Il percorso non è ancora completo. Nulla è stato detto rispetto al fatto che, a seguito della rinuncia [A], il manufatto sepolcrale, venendo a essere acquisito al demanio cimiteriale, costituisce un fattore negativo per quest’ultimo, dal momento che (salvi i casi di saturazione, avvenuta o prossima) un elemento che può indurre a questa scelta viene ad essere, in moltissimi casi, quello per cui il manufatto sepolcrale sia tutt’altro che in condizioni di … buon stato di conservazione.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali ed istituto del c.d. “mutamento del rapporto concessorio” – 2/3

L'articolo è parte 2 di 3 nella serie Mutamento rapporto concessorio

La prima domanda che sorge è quella sulla rinuncia [A]. Perché fare una rinuncia? Quali sono le conseguenze? A volte nell’atto fondativo della concessione può esservi una qualche pre-individuazione delle persone da considerare quali appartenenti alla famiglia del concessionario ai fini di cui all’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
In linea generale, comunque tutti coloro che si trovino nella posizione di avente titolo sulla concessione è tenuto a mantenere a loro spese, per tutto il tempo della concessione, in buono stato di conservazione i manufatti di loro proprietà (art.… ... Leggi il resto