Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 4/4

Canone o partecipazione agli oneri?
La sopra citata disposizione dell’art. 4, comma 6 reg. reg. (Emilia-Romagna) 23 maggio 2006, n. 4 considera “le modalità di partecipazione da parte degli aventi diritto agli oneri di manutenzione delle parti comuni od ai costi di gestione del complesso cimiteriale“, mentre l’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 fa ricorso al termine di “canone“.
Quest’ultimo ha, nel contesto, un unico, quanto inequivoco significato, quello di costituire un (il?)… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 3/4

Un antecedente
Un riferimento che ci pare importante, per quanto tendenzialmente sottovalutato, merita di essere richiamato, quello che traspare dall’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 (e s.m.), per il quale la tariffa, anche differenziata (per la conservazione di urna cineraria in cimitero) è determinata dal comune, in base a specifiche voci di calcolo: (a) canone annuo per l’uso dello spazio assegnato per ogni anno di durata della cessione in uso, percepibile anche in un’unica soluzione, che compete a chi cede in uso la sepoltura; (b) canone annuo per il recupero delle spese gestionali cimiteriali, per ogni anno di durata della cessione in uso, pari o inferiore alla metà di cui al punto (a), percepibile anche in unica soluzione, che compete al gestore del cimitero.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 2/4

Alcune esperienze
Tralasciando alcune situazioni abbastanza isolate, specie quando caratterizzate da altri presupposti, la questione sta, qui o là, emergendo, in particolare con riguardo a esistenti concessioni cimiteriali a tempo indeterminato (c.d. perpetue), dal momento che esse sono maggiormente esposte, per più ragioni (dispersione delle famiglie al di fuori del luogo originario, mutamenti di status delle famiglie, estinzione delle famiglie oppure proliferazione dei loro componenti – cosa che può portare a minori coesioni, quando non anche a conflittualità – ecc.),… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 1/4

Premessa.
Nei cimiteri si trovano, in via generale, aree destinate ad assolvere agli obblighi cui sono chiamati i comuni in applicazione dell’art. 337 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. (e, in sua attuazione dell’art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), nonché , se ed in quanto previste dal piano regolatore cimiteriale (art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., altre aree, eccedenti quanto costituisce il “fabbisogno cimiteriale” (cfr.: art.… ... Leggi il resto

La trasformazione del sepolcro di famiglia in sepolcro ereditario: quali eredi? – 2/2

Le questioni retrostanti
Il comune interessato ha adottato, in sede regolamentare, il principio per cui la concessione, una volta sorta, rimanga nella titolarità del fondatore del sepolcro, anche in caso di suo decesso (è una scelta tra quelle possibili).
Non si discute qui della trasformazione del sepolcro di famiglia (o, gentilizio, che nel contesto ne è sinonimo), natura che è va presunta salvo diversa indicazione nel regolare atto di concessione, in sepolcro ereditario quando si esauriscano le persone appartenenti alla famiglia del concessionario, ma solo approfondire quanto si debba tenere presente al momento in cui questa trasformazione si realizza.… ... Leggi il resto

La trasformazione del sepolcro di famiglia in sepolcro ereditario: quali eredi? – 1/2

Introduzione
È pervenuto un interessante quesito: “”” … una problematica sorta in tema di tombe di famiglia per le quali sono deceduti tutti gli aventi titolo (per Regolamento: ascendenti, discendenti in linea retta e rispettivi coniugi) e chiedere un suo parere in merito.
Secondo il nostro Regolamento il concessionario rimane sempre il fondatore della sepoltura familiare. Al suo decesso, gli aventi titolo o alcuni di essi, designati come referenti da tutti gli altri aventi diritto, possono chiedere una nuova intestazione, ma non viene rinnovata la concessione, che rimane quella originaria.
... Leggi il resto

Gli effetti della scadenza delle concessioni cimiteriali – 2/2

Effetti alla scadenza della concessione
Il riferimento all’art. 86, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s,m. porta direttamente a considerare quali siano gli effetti della scadenza della concessione, tanto più che con essa viene meno ogni legittimazione ad utilizzare il posto feretro a sistema di tumulazione (non si fa qui cenno ad eventuali, anche se abbastanza rare, concessioni cimiteriali di aree per l’impianto di campi ad inumazione, non solo per la rarefazione – e, in parte, geolocalizzazione – ma, soprattutto, per il fatto che si dovrebbero fare riferimento alle disposizioni dei precedenti articoli da 82 ad 85, cioè alle esumazioni).… ... Leggi il resto

Gli effetti della scadenza delle concessioni cimiteriali – 1/2

Introduzione
L’input di questo intervento è individuabile in una segnalazione pervenuta, circa una comunicazione fatta a concessionari, (o, forse, a familiari di defunti) da parte di un comune (che, per carità di patria -riferita a chi ha formulato la segnalazione – non si indica, neppure genericamente), con la quale si informava di una prossima “estumulazione ordinaria“, in attuazione del programma di “estumulazioni ordinarie“, di salme “con permanenza nel tumulo comunale da oltre 20 anni“.… ... Leggi il resto

Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 4/4

Conclusioni
Le considerazioni precedentemente fatte, in particolare quelle della parte finale del precedente punto, porta, come ulteriore conseguenza, a ritenere ammissibile l’ipotesi fatta, per quanto con alcuni limiti poco, o nulla, derogabili.
Il primo limite è la sua “collocazione” temporale, ritenendosi in via interpretativa che non possa che esercitarsi al momento iniziale del sorgere della concessione cimiteriale.
Il secondo che, nella fase prossima ed antecedente alla scadenza, difettino altre persone che in via ordinaria avrebbero titolo a richiedere il rinnovo della concessione cimiteriale, come nel caso di persone che, essendo subentrate abbiano, anche, acquisito a loro propria volta la qualità di concessionari.… ... Leggi il resto

Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 3/4

Un’ipotesi di legittimazione di terzi ai fini della richiesta di rinnovo della concessione cimiteriale
Il fatto che, in prossimità della scadenza di una concessione cimiteriale, non vi sia la “presenza” del concessionario, sia per un’eventuale sua premorienza, oppure per l’assenza di persone ad esso subentrate nella qualità di concessionari (quale ne sia la ragione, dato che non solo potrebbe aversi il caso dei discendenti – o, meglio, coniuge ed assimilato, se vi sia, e discendenti – che non vengano assumere, a propria volta la qualità di concessionario, ma altresì che non vi siano proprio tali persone), può portare ad affrontare una questione di particolare delicatezza, cioè quella se il concessionario, fondatore del sepolcro, possa, magari per previdenza collegata, o meno, alla coscienza che, in prossimità della scadenza della concessione cimiteriale, potrebbero non esservi persone aventi titolo a richiedere il rinnovo della concessione cimiteriale, possa, per così dire, “istituire” un soggetto terzo, quale legittimato ad operare per la richiesta di rinnovo della concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto

Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 2/4

La questione del rinnovo
Poco sopra è stato fatto cenno come l’eventuale richiesta, da parte del concessionario, debba essere presentata (ed accolta) prima della scadenza della concessione cimiteriale, aspetto che merita un lieve approfondimento.
Infatti, una volta intervenuta la scadenza della concessione cimiteriale, è venuto meno ogni titolo, da parte del concessionario, di uso del sepolcro al punto che, almeno in termini di legittimità dell’azione amministrativa, si potrebbe argomentare che l’amministrazione comunale, o il soggetto gestore, abbia pieno titolo ad assegnare l’uso della concessione cimiteriale a terzi, fin dal giorno successivo alla scadenza della concessione, cosa che comporta che essa sia resa a ciò fruibile, a cura, diligenza ed onere del (precedente) concessionario, non solo con il dare altre destinazione alle spoglie mortali accoltevi, ma altresì abbia provveduto agli interventi od opere, incluse pulizie e sanificazioni, che consentano una tale concessione a terzi.… ... Leggi il resto

Effetti delle durate delle concessioni cimiteriali nelle ipotesi di loro rinnovabilità – 1/4

Introduzione
Le concessioni cimiteriali sono oggetto di concessione a tempo determinato, entro il limite dei 99 anni (art. 92 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.), senza qui, volutamente, fare riferimento alle situazioni precedenti all’entrata in vigore del D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803, che potevano essere sia a tempo determinato (e, allora, senza la limitazione alla durata di 99 anni), sia a tempo indeterminato (c.d. perpetue). La determinazione della durata discende (e discendeva) dalle statuizioni del Regolamento comunale di polizia mortuaria e debitamente “rappresentata” nell’atto di concessione.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e possibili criticità nella capacità di agire – 2/2

L’incapacità nel caso d’interdizione
L’interdizione ha riguardo alle persone maggiori di età (od, emancipate [1] ), che si trovino in condizioni di abituale infermità di mente che li rendano incapaci di provvedere ai propri interessi (art. 414 C.C.).
Non si entra nei procedimenti giurisdizionali che portano all’interdizione, salvo che per precisare che qui rileva unicamente l’interdizione giudiziale e non l’interdizione legale (quale pena accessoria in ambito penale), né altre tipologie di istituti parimenti denominati quali interdizione (quali l’interdizione da pubblici uffici, l’interdizione a contrarre, l’interdizione a ricoprire cariche sociali, ecc.).… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e possibili criticità nella capacità di agire – 1/2

Premessa
Come noto la capacità giuridica, almeno nell’ordinamento italiano (non mancano ordinamenti giuridici in cui la capacità giuridica si acquista con il concorso della nascita unitamente ad altri fatti, quali (e.g.) una vita post nascita di una certa durata, oppure con altre impostazioni), si acquista con la nascita (art. 1 C.C.), mentre la capacità di agire con il raggiungimento della c.d. maggiore età, cioè l’età per compiere atti per i quali non sia stabilita un’età diversa (art.… ... Leggi il resto

Il diritto di sepolcro: pluralità di componenti e necessità di distinzioni – 4/4

Il caso dei sepolcri privati fuori dai cimiteri

Una fattispecie radicalmente diversa si ha per i sepolcri privati fuori dai cimiteri, di cui all’art. 104 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s,m., i quali trovano anche classificazione catastale (cat. E9), in cui non solo il carattere patrimoniale è maggiormente accentuato, ma altresì la cui realizzazione (anche qui si può parlare di “concessione” – comma 3 del sopra citato art. 104, ma il cui oggetto non è il diritto d’uso di porzione di area cimiteriale, quanto il diritto di usare ai fini sepolcrali la cappella privata -gentilizia – o, altrimenti, concessione a realizzare su proprio fondo cappella ad uso della propria famiglia) è condizionata all’imposizione, con atto pubblico unilaterale debitamente oggetto di trascrizione (si tratta in sostanza di un’auto-imposizione) [13], dei vincoli di inalienabilità ed inedificabilità sui fondi, di proprietà della famiglia, nei limiti del raggio di 200 m.,… ... Leggi il resto

Il diritto di sepolcro: pluralità di componenti e necessità di distinzioni – 3/4

Il sepolcro e la sua rinuncia

Dalla questione dell’ereditarietà del sepolcro è abbastanza facile spostare l’attenzione sull’istituto della rinuncia al sepolcro, anche qui avendosi sempre presenti i fattori (a, b, c), precedenti.
Per questo meritano di essere affrontate, distintamente (sempre), le tre situazioni che connotano i rapporti riguardanti il sepolcro, potendosi parlare di: [i] rinuncia alla concessione della porzione di area cimiteriale; [ii] rinuncia alla titolarità del manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione eretto sull’anzidetta porzione di area cimiteriale; [iii] rinuncia al diritto di essere accolto nel sepolcro, fattispecie quest’ultima che potrebbe (almeno, in astratto) differenziarsi tra [iii.a]... Leggi il resto