Alcune considerazioni sulla perpetuità delle concessioni cimiteriali – 3/3

È possibile il superamento delle perpetuità?
In alcune “tracce” per la redazione del Regolamento comunale di polizia mortuaria sono stati ricercati “strumenti” volti a superare molte delle criticità cui si è fatto cenno, spesso prevedendo un c.d. “mutamento nel rapporto concessorio”, consistenti nel partire dall’inestumulabilità codificata nell’art. 86, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., ed ipotizzando che gli aventi titolo sulla concessione “rinuncino” a questa.
In realtà, si tratta di una rinuncia collegata, strumentale, ad una nuova concessione, ora a tempo determinato, del medesimo manufatto sepolcrale, con la conseguenza che la precedente concessione (perpetua) comporta la possibilità (si potrebbe dire: l’obbligo) di estumulazione, consentendo il ricollocamento nel medesimo sito delle ossa, raccolte in debite cassette ossario e/o i trattamenti consentiti per i resti mortali, facendo in modo che la “nuova” concessione disponga della capienza sua propria, “nuova” concessione che potrebbe essere a titolo non oneroso, salvi solo gli onri contrattuali, incomprimibili.… ... Leggi il resto

Gli effetti della rinuncia all’eredità sulla titolarità di cappella funeraria

Introduzione
Come spesso (sempre?) accade la realtà supera la fantasia. Una situazione concreta porta a considerare, o a cercare di considerare, una questione abbastanza poco considerata, cioè quali siano gli effetti di una rinuncia all’eredità rispetto alla titolarità di una cappella funeraria.
Nel caso di specie, si tratta di una concessione di area cimiteriale al fine della costruzione, da parte del concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione (art. 90 D.P.R. 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto

Alcune considerazioni sulla perpetuità delle concessioni cimiteriali – 2/3

Le criticità della perpetuità
In Premessa è stato considerato come la perpetuità abbia riguardo alla durata, per quanto senza limiti temporali.
Questo è il “vizio capitale” sotteso al termine, dal momento che assume a proprio fondamento una certa immutabilità rispetto al tempo o, altrimenti, una negazione del tempo [7], quando nei fatti, e non solo nei fatti, il tempo altro non è se non la misura dei cambiamenti. In realtà, il tempo è sempre un fattore rilevante, dal momento che col suo scorrere mutano le condizioni iniziali.… ... Leggi il resto

Alcune considerazioni sulla perpetuità delle concessioni cimiteriali – 1/3

Premessa
L’art. 629 C.C. regola le disposizioni a favore dell’anima, cioè quelle disposizioni testamentarie, che prevedano l’esecuzione di taluni suffragi e/o atti di culto, subordinandone la validità quando siano individuati i beni o la somma con cui darvi esecuzione. Si tratta di un onere gravante l’erede o sul legatario, se vi sia. In altre parole, l’erede (o, il legatario) sono tenuti ad adempierle se e fin quando vi siano le “risorse” per farvi fronte.
Nel lontano passato, fin dai sec.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e limitazioni nella possibilità di loro rinnovo: considerazioni – 3/3

Le obiezioni
Circa il “quesito”, contenente alcune obiezioni, va osservato subito l’improponibilità (si può dire?) dell’indicazione su comportamenti di “prestito” di loculi, comportamento che né il comune potrebbe tollerare, o avere tollerato (ma tant’è …), dato che tali comportamenti hanno costituito violazione del rapporto concessorio da parte dei concessionari, producendo condizione di decadenza, decadenza che si determina in relazione al momento del “fatto” e va/andrebbe solamente dichiarata dalle figure considerate dall’art. 107, comma 3 D. Lgs.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e limitazioni nella possibilità di loro rinnovo: considerazioni – 2/3

La situazione locale
Nella situazione locale, quale risulta dalla deliberazione consiliare, pare (la deliberazione non riporta l’articolo precedente a quello modificato) che le previsioni afferenti alla concessione di aree e manufatti possa, forse, riferirsi alle concessioni facoltative di cui all’art. 90 D.P.R. 285/1990 ed art. 38 legge regionale.
La non conoscenza dell’articolo precedente solleva alcuni dubbi, in particolare per l’uso del termine “manufatti”, ma esso consente di formulare qualche osservazione ulteriore.
Le prassi, variamente diffuse, vedono, accanto alle concessioni di aree cimiteriali per la costruzione (da parte dei concessionari) di manufatti sepolcrali a sistema di tumulazione, registrano diffusamente (ripetizione intenzionale) situazioni in cui i comuni abbiano proceduto essi stessi alla costruzione di manufatti sepolcrali a sistema di tumulazione, concedendone poi il diritto d’uso per singoli posti o per una pluralità di posti.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e limitazioni nella possibilità di loro rinnovo: considerazioni – 1/3

Introduzione
Un comune veneto è intervenuto a modificare una disposizione del proprio Regolamento comunale di polizia mortuaria con una deliberazione approvata (fine 2019) all’unanimità, che sostanzialmente rimodulava alcune durate delle concessioni cimiteriali, in particolare dei loculi e delle cellette ossario costruiti nel comune, modifica che ha fatto sorgere ad alcune persone (già concessionarie di tali tipologie di sepolcri), perplessità di vario ordine, anche temendo che queste disposizioni determinassero effetti su precedenti concessioni rilasciate a titolo perpetuo.… ... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 3/3

I contenuti del P.R.C.
Dal momento che il più volte ricordato art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. richiama le disposizioni degli artt. 54 e ss. stesso Regolamento di polizia mortuaria, vanno affrontate queste norme, in sostanza il Capo X, dal momento che facendovi riferimento si può giungere a delineare quello che potrebbe essere il (un?) contenuto de minimis del P.R.C.
Appare importante partire da quello che può essere definito “contenuto minimo”, cioè da quanto preveda l’art.… ... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 2/3

L’art. 58
Se nel passaggio dal D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è mutato il parametro di calcolo (dai defunti agli inumati), la sua riformulazione del 1990 ha inciso altresì sulla percentuale di maggiorazione della superficie costituente il fabbisogno cimiteriale a fini cautelari, cioè di prevenire situazioni in cui vi sia o vi possa intervenire una qualche accentuazione della “domanda”.
L’art. 58 costituisce, unitamente all’art. 337 T.U.LL.SS.,… ... Leggi il resto

Riparlare dei piani regolatori cimiteriali – 1/3

Premessa
L’epidemia, poi tradottasi in pandemia, da CoVid-19 del primo semestre 2020, con i suoi “picchi” di mortalità, concentrati in archi temporali strettissimi e con specifiche localizzazioni territoriali, ha fatto emergere, o, se lo si preferisca, riemergere, il tema delle disponibilità di posti nei cimiteri, riproponendo alcune questioni.
Da un lato quella della conoscenza, in sede locale, dei posti disponibili, dall’altro quello della programmazione, o mancanza di programmazione, nei cimiteri distintamente per le diverse tipologie di pratiche funerarie.… ... Leggi il resto

La “sepoltura” delle persone defunte per malattia infettiva-diffusiva – 2/2

Ricordando il rinvio dell’art. 25 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. al successivo art. 30 (nonché all’art. 32 [5] !), occorre ricordare (art. 30, comma 2) che la cassa in metallo può essere tanto interna a quella di legno, quanto esterna. Quando la cassa metallica sia stata collocata internamente (cioè, di fatto pressoché sempre), la rimozione della cassa metallica presenta maggiori rischi per la salute, anche sotto il profilo dell’infettività, dal momento che è prevedibile sia venuta a contatto con percolazioni da liquami cadaverici.… ... Leggi il resto

La “sepoltura” delle persone defunte per malattia infettiva-diffusiva – 1/2

Premessa
La pandemia CoVid-19, cui si è fatto fronte a partire dal 2020 (anche se il suo inizio potrebbe essere riferibile al 2019, aspetto che qui non rileva punto) ha riportato all’attenzione la questione delle “sepolture” delle persone decedute per malattie infettive-diffusive.
Usiamo il termine “sepoltura” indicandolo con la virgolettatura, per comprendere sia la normale pratica funeraria dell’inumazione che la pratica funeraria, ammessa, della tumulazione e, contemporaneamente, per escludere la pratica funeraria della cremazione, dal momento che le temperature che questa comporta sono tali da consentire di considerarla come “risolutrice” di possibili ulteriori effetti d’infettività in momenti successivi alla cremazione.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 4/4

Canone o partecipazione agli oneri?
La sopra citata disposizione dell’art. 4, comma 6 reg. reg. (Emilia-Romagna) 23 maggio 2006, n. 4 considera “le modalità di partecipazione da parte degli aventi diritto agli oneri di manutenzione delle parti comuni od ai costi di gestione del complesso cimiteriale“, mentre l’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 fa ricorso al termine di “canone“.
Quest’ultimo ha, nel contesto, un unico, quanto inequivoco significato, quello di costituire un (il?)… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 3/4

Un antecedente
Un riferimento che ci pare importante, per quanto tendenzialmente sottovalutato, merita di essere richiamato, quello che traspare dall’art. 4, comma 2 D. M. (Interno) 1° luglio 2002 (e s.m.), per il quale la tariffa, anche differenziata (per la conservazione di urna cineraria in cimitero) è determinata dal comune, in base a specifiche voci di calcolo: (a) canone annuo per l’uso dello spazio assegnato per ogni anno di durata della cessione in uso, percepibile anche in un’unica soluzione, che compete a chi cede in uso la sepoltura; (b) canone annuo per il recupero delle spese gestionali cimiteriali, per ogni anno di durata della cessione in uso, pari o inferiore alla metà di cui al punto (a), percepibile anche in unica soluzione, che compete al gestore del cimitero.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 2/4

Alcune esperienze
Tralasciando alcune situazioni abbastanza isolate, specie quando caratterizzate da altri presupposti, la questione sta, qui o là, emergendo, in particolare con riguardo a esistenti concessioni cimiteriali a tempo indeterminato (c.d. perpetue), dal momento che esse sono maggiormente esposte, per più ragioni (dispersione delle famiglie al di fuori del luogo originario, mutamenti di status delle famiglie, estinzione delle famiglie oppure proliferazione dei loro componenti – cosa che può portare a minori coesioni, quando non anche a conflittualità – ecc.),… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali e fruizione dei servizi e parti comuni del cimitero – 1/4

Premessa.
Nei cimiteri si trovano, in via generale, aree destinate ad assolvere agli obblighi cui sono chiamati i comuni in applicazione dell’art. 337 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. (e, in sua attuazione dell’art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285), nonché , se ed in quanto previste dal piano regolatore cimiteriale (art. 91 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., altre aree, eccedenti quanto costituisce il “fabbisogno cimiteriale” (cfr.: art.… ... Leggi il resto