Alcune note sul sistema sanzionatorio per le violazioni al Regolamento di polizia mortuaria – 1/2

Premessa

Per quanto il tema possa prestarsi, almeno dal titolo, a fornire una diversa impostazione, occorre premettere che, in via generale, l’osservanza delle disposizioni non deve aversi in ragione delle sanzioni previste per il caso di loro violazione, ma – in positivo – a motivo del fatto che esse sono poste in funzione di un ordinato svolgimento delle attività da queste regolate.
Inoltre, la questione delle sanzioni che comporta, implicitamente, altra, quella della “probabilità” che la violazione sia accertata ed applicata, aspetto che a volte può divenire maggiormente rilevante rispetto alla sanzione in sé, nonché alla sua entità, cosa che potrebbe anche indurre a indulgere a porre in essere violazioni, quando un eventuale beneficio che ne consegua sia percepito come maggiore che non la “probabilità” di applicazione e, quando ciò avvenga, altresì maggiore rispetto alla sanzione irrogata.… ... Leggi il resto

I termini per il rilascio dell’autorizzazione alla cremazione

Lo spunto per queste note è sorto a causa del fatto che, per ragioni del tutto casuali, si è rivisto un quesito proposto (verso la fine di agosto 2020) in questo portale da una persona colpita da un lutto di un proprio familiare per cui era stato disposto l’accertamento strumentale della morte.
Il familiare proponente si chiedeva per quale motivo, così accertata l’effettività della morte, si dovesse attendere il termine delle 24 ore dal decesso prima di procedere al rilascio dell’autorizzazione alla cremazione del cadavere, essendo questa la volontà della persona defunta e non fosse possibile provvedervi “subito” (cioè, senza attendere quel termine).… ... Leggi il resto

Cellette ossario e nicchie cinerarie: possono esservi promiscuità?

Al Punto 13.2) della circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, sono fornite, per le nuove costruzioni, indicazioni – preferibili – per il dimensionamento “interno” dei posti a sistema di tumulazione, indicando
(i) per la tumulazione di feretri le dimensioni di 2,25 x 0,75 x 0,70 m,
(ii) per la tumulazione in ossarietto individuale (altrimenti detti anche: cellette ossario) le dimensioni di 0,70 x 0,30 x 0,50 m,
(iii) per la tumulazione di urne cinerarie le dimensioni 0,30 x 0,30 x 0,50.… ... Leggi il resto

Che cosa c’entrano il C.o.E. e la Conferenza dell’Aja di Diritto internazionale privato?

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (C.E.D.U.), III Sezione, 10 maggio 2022, Solyanik v. Russia, Application no. 47987/15 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE) è intervenuta su questione riguardante la fascia di rispetto cimiteriale relativamente ad un cimitero nel comune di Vladivostok (per inciso, sanzionando il comune di Vladivostok, anche se con un ridimensionamento dell’indennizzo richiesto dalla persona ricorrente).
Più recentemente (giugno) la stessa C.E.D.U. è intervenuta a dichiarare indebito il trasporto di immigrati dal Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord al Rwanda, sentenza intervenuta quando le persone interessate erano già imbarcate sull’aereo che doveva portarle a destinazione.… ... Leggi il resto

Impianti di cremazione: quanto sarebbe importante l’art. 8

Purtroppo, la L. 30 marzo 2001, n. 130 sembra soffrire di inadempienze, non solo quella collegata all’incipit del suo art. 3, ma anche per altri aspetti.
Come noto, la legge è entrata in vigore il 4 maggio 2001, e già il suo art. 6, comma 1 prevede (prevedeva?) che entro sei mesi (4 novembre 2001) dovessero essere elaborati piani regionali di coordinamento per la realizzazione di crematori, disposizione in larga parte rimasta sulla carta, salvo che, tardivamente, oggi attuata, in qualche modo, sono da un numero striminzito di regioni, non senza trascurare come in altre regioni vi siano state auto-proroghe del termine, a volte anche ripetute.… ... Leggi il resto

Le dimensioni limite delle urne cinerarie

All’art. 80, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. si legge:
4. Le dimensioni limite delle urne cinerarie e le caratteristiche edilizie di questi edifici (riferendosi agli edifici considerati al precedente comma 3) vengono stabilite da regolamenti comunali.
Ora per la seconda fattispecie è abbastanza facile richiamare anche il Punto 13) della circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, che qualche pronuncia giurisprudenziale (TAR Liguria, Sez. I, 7 gennaio 2022, n.… ... Leggi il resto

Autorizzazione all’inumazione senza atto di morte?

Poiché, in linea generale, il rilascio dell’autorizzazione (o, meglio, di una delle autorizzazioni) di cui all’art. 74 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. ha luogo dopo la formazione dell’atto di morte, se non altro (trascurando le prassi operative, non necessariamente incoerenti, anzi) per il fatto che tale art. 74 è collocato successivamente agli artt. 72 e73, la domanda potrebbe apparire fuori luogo.
Tuttavia, essa non solo merita di essere posta, ma ha anche una risposta positiva, anche se possa aversi in situazioni “non ordinarie”, eccezionali e fuori da ogni previsione di ordine generale, situazioni che, fortunatamente, sono infrequenti o, se lo si voglia, del tutto rare quanto marginali.… ... Leggi il resto

Sepolcri di famiglia, familiari, ius sepulchri e alcune (apparenti) “stranezze”

Premessa
Un tempo l’istituto dell’adozione era un unicum, anzi poteva sorgere anche con un atto, per così dire, negoziale di natura abbastanza privatistica.
Questa unicità è venuta meno a partire dalla L. 5 giugno 1967, n. 431 “Modifiche al titolo VIII del libro I del Codice civile “Dell’adozione” ed inserimento del nuovo capo III con il titolo “Dell’adozione speciale””, che ha introdotto per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano un’adozione interessante i minori che si trovavano in specifiche condizioni ed i cui effetti erano (le relative disposizioni sono state di seguito abrogate con la L.… ... Leggi il resto

Questioni d’affinità

L’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. non definisce per nulla quali siano, o possano essere, le persone familiari del concessionario ai fini della titolarità ad essere accolti in un sepolcro di famiglia. Ora, senza approfondire oltre tale qualificazione quando conseguente a vincolo di matrimonio (od istituto che ne produca effetti consimili), oppure a vincoli di parentela (dove il primo prevale sui secondi), qualche approfondimento merita il rapporto giuridico di affinità, in particolare per il fatto che, spesso nel linguaggio comune, possono aversi fraintendimenti in termini di estensione a persone che affini non sono.… ... Leggi il resto

Regolamenti comunali di polizia mortuaria. Alcune criticità

È ben noto (o, almeno, si auspica lo sia) come l’art. 117, comma 6, terzo periodo della Costituzione individui, a proposito della potestà regolamentare (cioè quella che riguarda la formazione di norme di rango secondario), 1 “regola” e 2 “eccezioni”, la seconda delle quali è il riconoscimento della sussistenza della potestà regolamentare in capo a “livelli di governo” (Cfr.: art. 114 Cost.) sprovvisti di potestà legislativa.
In altre parole, si hanno “livelli di governo” che non hanno titolo ad adottare norme di rango primario (leggi e atti aventi forza di legge), ma hanno titolo ad adottare norme di rango secondario (regolamenti).… ... Leggi il resto

Le ossa della Bambina – 2/2

Aspetti afferenti alla concessione cimiteriale
La vicenda pone anche ulteriori questioni attorno al loculo in concessione perpetua.
La Persona inizialmente si è posta la domanda circa chi fosse concessionario del loculo in concessione perpetua in cui risultava tumulato il nonno, pervenendo ad acquisire l’informazione per cui il concessionario era Vicino, anche se non risultano atti o documenti che consentano di capire a quale titolo il nonno vi sia stato tumulato.
Tra l’altro il Vicino risulta concessionario di una ulteriore fila di loculi (non sapendo se anche questi in perpetuo o a tempo determinato) per cui probabilmente le future esigenze di tumulazione di Vicino e suoi familiari possono presumersi soddisfatte anche a prescindere da un qualche utilizzo del loculo in questione.… ... Leggi il resto

Le ossa della Bambina – 1/2

Il contesto
Un comune, costituito da un capoluogo e tre frazioni delle quali una di pianura e una di collina; nella frazione di pianura era/è presente un cimitero frazionale.
Verso il 1940 (le indicazioni temporali sono meramente indicative, salve quelle più recenti) nasce una Bambina (la chiameremo semplicemente così) che muore quando ha attorno ad un anno di età.
Viene sepolta nel c.d. “campo bambini” e un po’ dopo la metà degli anni ’50 del XX sec.… ... Leggi il resto

Non basta considerare la data di promulgazione

Talora capita di leggere affermazioni che si dolgono del fatto che questa o quella disposizione, sia essa di legge che di regolamento, “richieda” modificazione in quanto risalente ad una data epoca, magari solo alcuni anni o pochi decenni addietro.
Non si intende qui negare come vi siano disposizioni che meriterebbero interventi che tengano conto dei mutamenti intervenuti, ma unicamente argomentare come utilizzare il parametro temporale, specie quando assunto isolato da ogni contesto, non sia, di per sé stesso, uno strumento utile, men che meno efficiente e funzionale.… ... Leggi il resto

Il verbale di cremazione

Il verbale di cremazione è richiamato all’art. 81 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., prevedendo, per inciso, che abbia quale contenuto proprio la consegna dell’urna cineraria e non l’avvenuta esecuzione della cremazione in sé.
Anche se, nella pratica operativa, spesso viene privilegiata questa seconda e non la prima, per quanto quest’ultima ne sia successiva.
Non ci addentriamo sulle destinazioni dei tre esemplari, se non per rilevare che il terzo viene trasmesso all’ufficiale dello stato civile, senza indicazioni circa quale ne sia il destinatario di tale trasmissione (cioè quello che ha rilasciato l’autorizzazione alla cremazione, oppure quello operante presso il comune nel cui cimitero è operativo l’impianto di cremazione), anche se un approccio sistematico porta ad individuarlo nel primo, non solo per la competenza (territoriale, da non confondere con quella funzionale) al rilascio dell’autorizzazione alla cremazione, ma anche richiamandosi alla previsione dell’art.… ... Leggi il resto

Defunti da malattie infettive e diffusive – 2/2

Dopo questo inciso, sorgono due fattori da considerare:
A – individuazione dei casi in cui l’art. 84, lett. b) si applichi, cioè quando si tratti di defunti per malattia infettiva e diffusiva, nonché
B – quando siano decorsi i 2 anni dalla morte.
Come già rilevato altrove, questo secondo fattore non risulta, a rigore, dai registri cimiteriali di cui all’art. 52 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., dato che le “notizie” che il suo comma 2 richiama sono l’età, ma non la data di morte, anche se a questa può porsi un certo quale rimedio tenendo conto del fatto che, tra le “notizie”, vi è il luogo e data di nascita del defunto, dati che correlati all’età possono portare a individuare una data di morte collocata tra due anni consecutivi.… ... Leggi il resto

Defunti da malattie infettive e diffusive – 1/2

La pandemia da Covid-19, tutt’altro che “archiviata” pur dopo la cessazione dello stato di emergenza, ha riportato l’attenzione sui morti da malattie infettive e diffusive di cui allo specifico Elenco pubblicato dal Ministero della salute, situazioni, in precedenza, erano abbastanza rarefatte.
Questa attenzione porta a richiamare non solo gli artt. 18 e 25 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., ma altresì il successivo art. 84, in particolare la sua lett. b), che ammette la possibilità di esumazioni straordinarie quando trattasi della salma di persona morta di malattia infettiva contagiosa, a meno che (i) siano già trascorsi due anni dalla morte e (ii) il coordinatore sanitario dichiari che essa può essere eseguita senza alcun pregiudizio per la salute pubblica.… ... Leggi il resto