L’art. 53 R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880, così come il successivo art. 74 [1] D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 presentavano, nella sostanza, una disposizione conforme (per questo se ne riporta una sola).
Essa è stata ripresa nell’art. 74 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. il cui testo è notoriamente: “Ogni cadavere destinato alla inumazione deve essere chiuso in cassa di legno e sepolto in fossa separata dalle altre; soltanto madre e neonato, morti in concomitanza del parto, possono essere chiusi in una stessa cassa e sepolti in una stessa fossa.… ... Leggi il resto
Categoria: Dottrina
Le analisi di Sereno Scolaro sulla evoluzione giurisprudenziale e normativa del settore funerario
Non tutti i difetti e/o mancanze sono uguali
Essendo stata sollevata questione attorno alle procedure da osservare in un data fattispecie risulta essere stato elaborato un riscontro in cui si teneva conto delle connotazioni specifiche.
Per altro, la soluzione fornita, in relazione agli elementi specifici, porta all’esigenza di evitare generalizzazioni e puntualizzare anche altri aspetti, quanto meno per non generare equivoci, quando un orientamento formato su determinati presupposti venga, debitamente o meno, assunto anche quando i presupposti siano diversi.
La fattispecie, di partenza
Senza rigenerare testi, si riporta la questione per come è stata posta: “Abbiamo un caso di una defunta che era iscritta alla So.Crem.… ... Leggi il resto
Due tipologie di concessioni cimiteriali, cui se ne aggiunge una terza
In certe situazioni mancano, per così dire, previsioni normative rispetto a situazioni che, di fatto, sono ampiamente diffuse, tanto da appare come normali.
Il riferimento è all’art. 90 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., col quale (all’interno del Capo XVIII di questo Regolamento, nazionale) sono considerate due tipologie di concessioni cimiteriali:
[A] la concessione di un’area ai fini della costruzione, da parte del concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione e
[B] la concessione di un’area cimiteriale ai fini dell’impianto di campi a sistema d’inumazione, purché dotati di adeguato ossario.… ... Leggi il resto
Imbalsamazione e tanatoprassi: due trattamenti oppure un sinonimo?
Il Capo VIII D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. che, per semplicità, si riporta in [Nota 1] reca la rubrica: “Autopsie e trattamenti per la conservazione del cadavere”.
Per inciso, dato che si parla di autopsie queste non vanno sovrapposte con il riscontro diagnostico cui è dedicato il precedente Capo V, precisazione che origina dalla sensazione che questa sovrapposizione non sia assente neppure tra operatori professionali.
Per altro, il termine trattamento è presente anche altrove: artt.… ... Leggi il resto
Cremazione: quanto può essere importante una comunicazione corretta?
Così posta la questione probabilmente la risposta è scontata. Ma non mancano quanti non hanno di mira una comunicazione con tale caratteristica, quanto trovare strumenti per sostenere un data tesi, fondata o meno che sia; altri ancora, sottraendosi da ogni ricerca ed approfondimento, assumono informazioni sommarie e ne fanno il sunto che ritengono, magari affermando una conoscenza assente.
Come noto, on the web è possibile trovare “tutto ed il contrario di tutto”, il che comporta, quando si usino questi strumenti, un buon livello di attenzione, di criticità, di capacità di discernere ed acquisire le informazioni che siano oggettivamente pertinenti.… ... Leggi il resto
Veti incrociati: cosa sta dietro alle favole ….?
Sono sempre più frequenti le occasioni in cui più di qualcuno sosterrebbe l’esigenza di poter contare su una seria legge nazionale per il settore funerario, ma anche di chi, condividendo questa aspirazione, dopo un abbastanza lunga stagione in cui era stato puntato sulla destrutturazione normativa, vi aggiunge la considerazione per la quale ciò non sia stato realizzato a causa di un qualche meccanismo di interdizione posto in essere da altri. Se queste tesi sia fondate o semplici … semplicismi sembra non tenersi in debito conto di come, se questi meccanismi siano stati attivati, presentano, per loro natura fattori di reciprocità, nel senso che non vi è un qualche soggetto che interdice altri, ma una pluralità di soggetti che agiscono, per nulla considerare come, affermando questo (specie se in modo unilaterale), spesso si attribuisce all’”interdittore” individuato una forza ben superiore a quella oggettivamente posseduta.… ... Leggi il resto
Accoglimento in cimitero di cassette ossario: quali titoli sono necessari?
E’ ben vero che non ci si deve stupire più di tanto. Vi è stato chi ha chiesto informazioni su quali documenti (o, in via più generale, “titoli”) siano necessari per l’accoglimento in un cimitero di cassetta ossario la cui traslazione era stata debitamente autorizzata, in quanto il comune di destinazione richiedeva, come indefettibile, non solo l’autorizzazione al trasporto, ma altresì l’autorizzazione rilasciata in origine ai sensi dell’art. 74, commi 1 e 2 d.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto
Come orientarsi con l’orientamento
La scorsa primavera, oltretutto in prossimità (qualche malalingua, aggiungerebbe: non casualmente) di consultazioni elettorali per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, un comune ha curato il rilascio alla stampa locale dell’informazione che parte del cimitero sarebbe stata destinata a persone aventi determinate consuetudini relative alla “sepoltura”.
Sono consuetudini, che taluno rischia di considerare aventi radici religiose, ma che – a ben vedere – si collocano più correttamente nell’ambito – appunto – delle consuetudini, delle tradizioni, degli usi.… ... Leggi il resto
Quale significato hanno i “colombari privati” richiamati all’art. 343, comma 2 T.U.LL.SS.?
È noto, o almeno lo si reputa tale, come l’art. 343, comma 2 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m., preveda come le urne cinerarie contenenti i residui della completa cremazione possono essere collocate nei cimiteri o in cappelle o templi appartenenti a enti morali o in colombari privati che abbiano destinazione stabile e siano garantiti contro ogni profanazione.
Ovviamente, affrontando il tema dei “siti” di possibile collocamento delle urne cinerarie, non può non tenersi conto delle previsioni della L.… ... Leggi il resto
Non solo “seppellire”, ma anche indicare, registrare ed annotare
È accaduto che un quotidiano, riportando cronache locali, riferisse che la giunta di un comune abbia deliberato l’assunzione dell’onere per un risarcimento a familiari di persona deceduta risolvendo in via stragiudiziale un contenzioso sorto in conseguenza di comportamenti che non avrebbero dovuto avvenire.
La situazione può essere descritta richiamando come, in conseguenza di esumazioni ordinarie dai campi ad inumazione (art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.) e ad una certa distanza di tempo dalla loro esecuzione, non risultasse quale fosse stata la destinazione delle ossa raccolte (anche se, in via di massima, si potrebbe richiamare l’art.… ... Leggi il resto
Tutto termina, ma non sempre … tutto
Vi sono numerose situazioni in cui si possono, qui o là, registrare usi peculiari, a volte aventi fondamento, altre volte privi, altre ancora in netto contrasto con quello che dovrebbe essere il … “dover essere”, situazioni “percepite” come se fossero normali (aggettivo derivante da “norma”), mentre altrove sono del tutto assenti, per non dire che sollevino stupore anche a chi abbia elevata anzianità operativa nel settore.
L’art. 88 D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 disponeva un divieto, con una disposizione successivamente ripresa testualmente nel successivo art.… ... Leggi il resto
Alcune evoluzioni nel dimensionamento delle aziende funebri
Con il D.M. (MEF) 18 marzo 2024, pubblicato sul S.O. n. 16 alla G.U. n. 88 del 15 aprile 2024, si è avuta l’Approvazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale relativi ad attività economiche dei comparti delle manifatture, dei servizi, del commercio e delle attività professionali e di approvazione delle territorialità specifiche.
Periodo d’imposta 2023”. Gli “ISA” sono quanto una volta erano gli “studi di settore”, più o meno.
Tra gli altri, al n.… ... Leggi il resto
Rimozione delle parole
Leggiucchiando un comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, tra le altre notizie vi era anche quella relativa ad un programma di emissioni filateliche per celebrare eventi e memorie di eventi.
Dal momento che, in alcuni casi, si trattava di commemorare persone defunte, alcune da secoli, altre da tempi più brevi, si è notare che la formula utilizzata era, più o meno, del tenore: “… nel … anniversario della scomparsa”, come a rifuggire dall’uso del termine morte (presente (i.e.… ... Leggi il resto
Esigenze d’innovazione e percorsi
In molti segmenti del settore funerario (termine che non comprende unicamente una sua parte, come indebitamente talora utilizzato) si pongono, e non da oggi, esigenze d’innovazione.
Non ci si riferisce solo ad alcuni aspetti, né riferendosi a normative considerate non più funzionali per il semplice fatto di avere una “data di nascita” non recentissima, ma in primis alla capacità dei diversi attori di individuare e costruire soluzioni quanto più possibili prossime alle esigenze dei fruitori (o, meglio, delle persone collegate a questi).… ... Leggi il resto
Alcune, sommarie, considerazioni sulla tumulazione aerata
Quando si usa il termine di “tumulazione” vi è la tendenza ad identificare questa pratica quale “tumulazione stagna”, se non altro come conseguenza delle modalità di realizzazione previste dall’art. 76 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., molte delle quali derivanti dalla tradizione conservativa che tradizionalmente, ed in Italia, permea questa pratica funebre, logica che si correla altresì con lunghe durate.
Da ciò l’ulteriore conseguenza per la quale la tumulazione porta a quelli che sono stati, correttamente, denominati “cimiteri ad accumulo”, di fatto contrapposti con quelli realizzati con pratiche funerarie rispondenti alla logica dei “cimiteri a rotazione”.… ... Leggi il resto
Disponibilità delle concessioni, sub-concessioni dei sepolcri: una curiosità destinata a rimanere senza risposta
Il R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 prevedeva, all’art. 71 [1] alcuni gradi (e modalità, nonché effetti in capo agli originari concessionari, di disponibilità dei sepolcri o, più esattamente: delle concessioni cimiteriali.
Detto R.D. era entrato in vigore il 1° luglio 1943 ed espressamente abrogato con effetto dal 10 febbraio 1976 [2].
Tale disposizione, allora di rango primario, si colloca successivamente all’entrata in vigore del C.C., avvenuta il 14 aprile 1942 (in realtà, il Libro III del C.… ... Leggi il resto