Sull’affidamento ai familiari delle urne cinerarie

Non occorre andare a cercare le occasioni, dato che vi sono plurime evenienze perché emergano, per così dire, da sole.
Una di queste è stata accidentalmente riportata a seguito di iniziativa locale che si presta ad alcune considerazioni.
Se la L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, fin dalla rubrica e dal suo art. 1, in sostanza dandosi 2 “oggetti” (nel testo: materie):
[A] la cremazione e
[B] la dispersione delle ceneri,
cosicché affronta la destinazione delle urne quando non vi sia stata espressa volontà del defunto (art.… ... Leggi il resto

La morte è evento sociale

Nel corso della fase di maggiore acutezza della pandemia da CoVid-19 poteva essere abbastanza frequente leggere necrologi recanti l’indicazione “La cerimonia si terrà in forma privata”, o formulazioni simili sotto il profilo sostanziale.
Ciò in conseguenza del fatto che la situazione pandemica portava ad un contenimento (spesso accentuato) di tutte le situazioni in cui vi poteva essere un qualche assembramento di persone.
Terminata questa fase (ma è proprio terminata?) le limitazioni sono venute meno tornando a comportamenti generalmente seguiti in precedenza al sotto il profilo delle ritualità funebri.… ... Leggi il resto

Chi “seppellisce” chi, … e quando ….

All’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., che individua l’insieme delle persone aventi titolo all’accoglimento in un sepolcro privato nei cimiteri (Capo XVIII stesso Regolamento) si ha una sorta di (apparente) limitazione inserita all’ultimo periodo: “… In ogni caso, tale diritto si esercita fino al completamento della capienza del sepolcro”.
Il comma 2 individua ipotesi aggiuntive, delle quali una subordinata a “ criteri stabiliti nei regolamenti comunali”.
E si definisce “apparente”, dal momento che la sua ratio oggettiva non è di natura regolamentare, quanto piuttosto fisica, oggettiva.… ... Leggi il resto

Cos’è il “fabbisogno” cimiteriale?

Il termine di fabbisogno evoca (Dizionario Treccani) l’occorrente, il necessario; quanto serve, di denaro o d’altro, per il proprio sostentamento, per raggiungere un dato scopo, per svolgere una determinata attività, per far fronte a un dato impegno.
In materia cimiteriale esso porta a dover valutare quali siano gli obblighi cui i comuni sono tenuti, unitamente al loro dimensionamento.
Sotto il profilo degli obblighi l’art. 337 T.U.LL.SS., R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. prevede, al comma 1: “””Ogni comune deve avere almeno un cimitero a sistema di inumazione, secondo le norme stabilite nel regolamento di polizia mortuaria.... Leggi il resto

Alcune considerazioni sui “convogli” funebri

In apertura facciamo uso, nel titolo, ad un termine oggi inconsueto, presente in un testo normativo, non in italiano nell’originale (ma poi in parte “importato”), risalente ad oltre due secoli addietro ed avente il significato attuale di “trasporti” (funebri), in cui erano presenti elementi che oggi sono in larga parte ancora presenti.
Da un lato si parla che questi trasporti si eseguono con “carrozze” (tanto che talvolta si parla di “carri funebri”), si considerano le situazioni in cui siano disagevoli, se ne indicano i fattori di gratuità/onerosità, nonché i criteri di regolazione.… ... Leggi il resto

Aspettative di norme “nazionali”, ma quali?

Non mancano auspici per una revisione, magari anche sostanziosa, delle norme nazionali regolatrici del settore: “norme”, per comprendere quelle di rango primario – leggi ed atti normativi aventi valore (ed efficacia …) di legge – nonché, per quanto del caso, di rango secondario – regolamenti (Cfr. : artt. 3 e 4 Preleggi) – distinzione in sé chiara, ma spesso rimossa.
Si tratta di auspici che nascono dal fatto che molte delle norme di riferimento appaiono non più adeguate (non tanto in riferimento alla data di emanazione, quanto alle trasformazioni oggettivamente intervenute).… ... Leggi il resto

Ancora sulla camera mortuaria

Vi possono essere occasioni o mutamenti di scenari che suggeriscono la ripresa di temi già affrontati in precedenza.
Il riferimento è ad un intervento pubblicato nella seconda metà di novembre 2021 relativamente all’”impianto” cimiteriale della camera mortuaria, che, alla luce dell’art. 64 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., dovrebbe essere presente in ogni cimitero.
Alcune (n. 2) regioni l’hanno ri-denominato usando il termine di “deposito mortuario”, altre (Cfr.: L.R. (Emilia-Romagna) 29 luglio 2004, n.… ... Leggi il resto

È opportuno non confondere “irreperibilità” con “non assenso”

Talvolta può essere utile riprendere aspetti, in particolare quando, nel tempo, si generino (umani) fraintendimenti.
Un caso è quello connesso alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. III Civ., 10 gennaio 2023, n. 370 attorno ad un procedimento giudiziale originato dall’applicazione di quanto previsto dall’art. 3, comma 1, lett. g) L. 30 marzo 2001, n. 130.
Anche se l’azienda affidataria del servizio presenta elevati caratteri standard operativi di qualità, nella fattispecie vi è stata una “leggerezza” procedimentale che poteva essere evitata, ma che, accidentalmente avvenuta, poteva essere affrontata in termini meno … contenziosi, cercando una transazione sostenibile, evitando il percorso sui tre gradi di giudizio con la conclusione cui è pervenuta la Corte di legittimità.… ... Leggi il resto

Tenere presente le innovazioni, anche per le registrazioni cimiteriali

Con la transizione dal D.P.R. 31 ottobre 1975, n. 803 al successivo D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 (e in questo caso non indichiamo l’usuale, e necessario, “e s.m.” per il fatto che consideriamo questo ultimo nel suo testo originario ed entrato in vigore il 27 ottobre 1990) vi sono state sia conferme di testi rispetto al precedente, ma anche innovazioni.
Una di queste riguarda la figure del responsabile del servizio di custodia del cimitero, che ha pressoché sostituito la precedente, e per molti versi “storica” figura del “custode” del cimitero.… ... Leggi il resto

Non convince, almeno non tutto …

Il TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso di una persona che, resa una dichiarazione di volontà alla cremazione di un genitore, si è trovato di fronte ad un motivato rifiuto a rilasciare la prevista autorizzazione alla cremazione formato dall’Ufficiale dello stato civile del luogo di decesso.
Il rifiuto aveva quale argomento la constatazione che il genitore defunto era persona coniugata (anche se in condizione di separazione personale, fattore che non comporta mutamento di status), dal momento che l’art.… ... Leggi il resto

Reciprocamente reciproche?

Da qualche tempo, cominciano a risentirsi degli effetti di mancanza di un quadro di riferimento, specie per attività che possono essere esposte a svolgersi su ambiti distinti.
Infatti, il sistema normativo procede, in molti casi, con logiche concentriche, sia che si inizi a valutarlo dagli ambiti più contenuti, valutando progressivamente quelli di maggiore estensione, sia che lo si faccia nella direzione opposta.
Questo deriva dal fatto che il sistema normativo sconta, pressoché sempre (forse, senz’altro sempre), il limite del soggetto che la la potestà di determinarlo.… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 2/2

Il fatto che una norma regionale preveda questa consegna (sia in termini di facoltà o di prescrizione) di un tale atto (o, meglio, di un atto avente tale contenuto) poco importa, ma comunque determina che il soggetto del comune incaricato a queste finalità, venga a trovarsi, avvenendo il decesso (e correlata apertura della successione; art. 456 C.C. [3]), nella condizione di essere tenuto a provvedere all’incombenza di cui al predetto art. 620, comma 1 C.C.,… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 1/2

Non mancano norme regionali che, introducendo ampio ricorso alle fantasie, hanno introdotto specifici “registri” (a volte per la cremazione, altre volte della cremazione).
E qui, tra le altre previsioni, si può leggere qualcosa del tenore: “… il richiedente consegna, oppure: può consegnare, al funzionario incaricato l’atto contenente la volontà di essere cremato …”, spesso aggiungendovi: “… a tale scopo il comune predispone un modello di dichiarazione.
Testi di questa natura sono presenti, in ordine alfabetico, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Veneto.… ... Leggi il resto

Quanto è ammissibile la ri-apertura di un feretro?

Sembrerebbe che vi sia stato il decesso di una persona, con relativo trasporto del feretro in altro comune, prevista debita sigillatura dello stesso una volta decorso il periodo di cui all’art. 8 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., alla luce anche delle indicazioni della circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, Punto 9.7), 2° e 3° periodo.
Trasporto avvenuto con una sosta intermedia (art. 24, comma 3 d.P.R. 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto

Morte del fondatore del sepolcro ed inerzie

In numerosi Regolamenti comunali di polizia mortuaria possono essere presenti norme che affrontano il caso del decesso del concessionario, quale fondatore del sepolcro.
Con ciò dando effetti che possono avere un dato contenuto, oppure uno differente, oppure quello di un indefinito “aggiornamento”, lasciando indeterminata la chiarezza degli effetti di un tale decesso, a volte regolando, altre no, se ed a quali condizioni le persone “a valle” assumano o meno la qualità di concessionarie e se quest’obbligo comunicativo si estenda anche in gradi successivi.… ... Leggi il resto

Esigenze di ordinaria diligenza

In molte occasioni nella gestione della c.d. polizia mortuaria o, volendo, in quella cimiteriale, vi sono situazioni che comportano attività, anche amministrative, che possono assumere una criticità, magari per il fatto di apparire (sottolineiamo questo termine) ridondanti, forse poco produttive (rispetto al raggiungimento di un obiettivo forse necessitato), poco rispettose di un principio di proporzionalità tra i “mezzi” ed i “fini”.
Una delle situazioni di maggiore delicatezza può aversi, a titolo esemplificativo, in relazione alla fattispecie considerata all’art.… ... Leggi il resto