Ad Aulnat (Puy-de-Dôme) è stata riportata alla luce la testimonianza di un antico rito funebre, attribuibile alla popolazione dei Galli: la tomba di un bambino della probabile età di un anno, sepolto con il suo cagnolino duemila anni fa.
Il bambino, deceduto nei tre decenni seguenti alla nascita di Gesù, si presenta sepolto in una bara a muro dello spessore di 80 centimetri, il cui legno si è deteriorato col tempo; sono però presenti numerosi chiodi ed una lastra di ferro ornamentale.… ... Leggi il resto
Categoria: Cultura
Call for papers sulle macroaree di maggiore impatto dell’epidemia di Covid-19, tra cui l’elaborazione del lutto
L’impatto della situazione pandemica globale da Covid-19 ha evidenziato alcune vulnerabilità delle società contemporanee, di fronte ad uno stress test inatteso, quale si è rivelato il contesto emergenziale.
In particolare, sono emerse ingiustizie e latenti fragilità di base preesistenti, ad esempio in campo economico, collegate al reddito, alla precarietà e ad una ineguale distribuzione delle risorse; o in ambito socio-civile, con l’evidenziarsi di discriminazioni su base etnica, culturale, religiosa e di genere e con una presenza diffusa di situazioni di violenza domestica.… ... Leggi il resto
Due leoni in terracotta alla Certosa di Bologna
Nel Cimitero bolognese non mancano le rappresentazioni di animali, scelti per il loro significato simbolico.
Nell’emiciclo sud del Chiostro Maggiore si trovano due grandi Leoni in terracotta, realizzati a inizio Ottocento da Giovanni Putti e restaurati nel 2013 grazie ad un cantiere scuola dell’Accademia delle Belle Arti.
Per approfondire attraverso immagini, testi e documenti, cliccare qui.
Fonte: Newsletter della Certosa | Museo civico del Risorgimento di Bologna
n. 1 | 5 gennaio 2021… ... Leggi il resto
Emozioni e malinconia nelle epigrafi latine
Anno aetatis suae (A.A.S.)
– Nell’anno (indicare il numero di anni) della sua vita (è scomparso…)
Ad patres:
– È ritornato ai propri padri, è ritornato alla casa del Padre.
Anno Domini (A.D.)
– Nell’anno del Signore.
Annos vixit (a.v.)
– La sua vita durò… (il numero degli anni).
Beatae memoriae (B.M.)
– Alla beata memoria di…
Dei gratia
– Grazie a Dio/ con l’aiuto di Dio.
Dei gratias
– Sia renda Grazie a Dio.
Deo, Optimo, Maximo (D.O.M.)… ... Leggi il resto
La simbologia funeraria nel linguaggio sepolcrale
Ancora
Antichissimo simbolo cristiano di speranza codificato, da quasi 2000 anni, nel linguaggio misterioso della simbologia funeraria.
Si trovano diversi esempi di quest’emblema negli affreschi e nei graffiti che ornano, ancor oggi, i cunicoli delle catacombe.
Spesso è conficcata tra le rocce.
Le lapidi nei cimiteri dei villaggi, dove la pesca è la prima risorsa economica, sono, quasi sempre, decorate con ancore, anche reali, e di notevoli proporzioni.
Angeli
Sono, da sempre, ritratti in tutti i tipi di pose con differenti significati allegorici.… ... Leggi il resto
Riti funebri dal mondo: le bare sospese della Echo Valley
Nella regione montuosa di Sagada, nelle Filippine, tra gli Igorot è ancora in uso una particolare forma di rituale funebre, con successiva sepoltura all’aperto.
Alla morte il defunto viene collocato sul sangadil – la cosiddetta sedia del morto – su cui viene fissato con corde e ricoperto con un telo.
Quindi il caro estinto viene posizionato di fronte all’ingresso principale della casa, per accogliere i parenti ed i vicini che verranno a porgere le condoglianze.
Per consentire tale peculiare veglia funebre, si procede all’affumicatura del cadavere, in modo da prevenirne la decomposizione.… ... Leggi il resto
Pandemie medievali: studi sulla diffusione di “sepolture prone” nelle regioni germaniche
Sul National Geographic è apparso un interessante studio sulle sepolture prone, concentrate nelle regioni europee di lingua germanica, curato dall’antropologa svizzera Amelie Alterauge dell’Istituto di Medicina Forense dell’Università svizzera di Berna.
Nel 2014 la studiosa venne consultata – in Svizzera – per esaminare una peculiare sepoltura. La fossa, posta ai margini del cimitero, era l’unica – sulle 340 del cimitero – a contenere un cadavere, posizionato a testa in giù, con accanto un sacchetto di monete ed un coltello, databile al periodo compreso tra il 1630 ed il 1650, momento storico durante il quale l’Europa venne attraversata da numerose pandemie.… ... Leggi il resto
Sepolture vichinghe multiple: un modo per certificare le discendenze
Il sito Science Alert ha pubblicato un post, che sottolineava il rinvenimento – in Norvegia – di una sepoltura vichinga piuttosto particolare.
Alla sua morte, una nobildonna era stata dapprima adagiata in una scialuppa di nuova costruzione che, invece di venire immediatamente sepolta, era stata a sua volta collocata in un’altra scialuppa più grande, precedentemente già inumata con il cadavere di un uomo al suo interno e, solo dopo, nuovamente risepolta con tutto il corredo preesistente.… ... Leggi il resto
Marie Curie: una sepoltura che resterà radioattiva ancora per decenni
Marie Curie, nota ai più come la “madre della fisica moderna”, fu l’unica donna a vincere un premio Nobel in due campi – la fisica e la chimica.
Oltre agli studi effettuati sull’uranio, scoprì insieme al marito Pierre Curie anche un nuovo elemento radioattivo, chiamato polonio, proprio in onore del suo paese natale, la Polonia.
Il sito Science Alert ha indicato come la sua morte – per anemia aplastica – una rara condizione sicuramente imputabile agli alti livelli di esposizione agli elementi radioattivi scoperti e studiati, abbia creato una singolare condizione per la visita dei suoi effetti e manoscritti originali, nonchè per la sepoltura delle sue spoglie.… ... Leggi il resto
Curiosa scoperta nella tomba di una nobildonna cinese del IX secolo
In una tomba del 878 d.C. in Cina sono stati rinvenuti, accanto alla sepoltura di una nobildonna cinese, anche i resti di numerosi asini.
Questo animale, di solito considerato unicamente come bestia da soma e da fatica nel mondo antico, sembrava rivestire in questo caso un diverso ruolo, successivamente dimostrato anche dalle analisi condotte sugli scheletri.
Nelle guerre, e per le cavalcature in genere, era sovente utilizzato il più blasonato cavallo, ma documentazioni storiche hanno tuttavia confermato il ricorso agli asini – soprattutto da parte di donne o di persone più anziane – anche per il polo, un gioco già popolare e diffuso in Cina, a partire dalla metà del III secolo.… ... Leggi il resto
Il funerale incompleto: una percezione diffusa a tutti i livelli
La BBC ha condotto in Gran Bretagna una serie di interviste, per evidenziare quanto la pandemia da Coronavirus abbia pesantemente condizionato, oltre all’ambito dei dolenti – interessati dalla perdita di un proprio caro – l’intero comparto funebre, nelle persone di coloro, che quotidianamente operano per garantire i servizi funerari.
Circa 21.000 operatori funebri, unitamente ai membri dell’Associazione nazionale dei direttori funerari, hanno dovuto affrontare 58.000 morti in più, da marzo, di quanto abbiano visto in media nello stesso periodo negli ultimi cinque anni.… ... Leggi il resto
Quattro novembre: i nostri caduti
Ogni anno, nella ricorrenza del 4 novembre – vittoria nella Prima Guerra Mondiale, i TG ci mostrano la cerimonia di omaggio delle autorità civili, militari e religiose al Sacrario di Redipuglia (a circa 20 km da Aquileia). E, anche nella memoria comune, questo è il Cimitero dei soldati.
Inaugurato nel 1938, ospita le salme di oltre 100.000 caduti della Prima Guerra Mondiale provenienti dal prospiciente Cimitero degli invitti, nel Colle S. Elia, e da molti altri cimiteri di guerra della zona.… ... Leggi il resto
Pompei: scoperti neuroni integri in una vittima dell’eruzione del 79 d.C.
Sulla rivista scientifica americana Plos One è stato edito un interessante studio dell’antropologo forense Pier Paolo Petrone, responsabile del Laboratorio di Osteobiologia Umana ed Antropologia Forense presso la Medicina Legale dell’Università di Napoli.
La ricerca ha evidenziato lo straordinario rinvenimento, non solo di tracce di tessuto cerebrale in resti umani antichi – evento già accaduto, seppur raramente, in passato – ma anche la preservazione integrale di neuroni integri, in un sistema nervoso centrale risalente a 2000 anni fa.… ... Leggi il resto
Ghana: l’impatto del Coronavirus sui funerali
Da tempo, su diversi social, impazza un video, ripreso in vari meme e rivisitato in molte varianti: quello in cui, durante un funerale ghanese, i portatori di bara ballano col feretro sulle spalle.
Il filmato risale ad un servizio della BBC del 2017, dal titolo “I necrofori ballerini del Ghana”, che riportava come questo tipo di servizio, eseguito sulla base musicale dei locali canti tradizionali, venisse sempre più apprezzato nei funerali.
In Ghana i funerali rivestono, nella fattispecie, una grande valenza sociale, che si esprime gioiosamente, con feretri personalizzati, musiche, canti e balli, in cui tutti interagiscono, festeggiando questo momento con il caro estinto.… ... Leggi il resto
La spettacolarizzazione della morte nei funerali dei nobili
Tra il XVII e il XIX secolo, i riti funebri dei più abbienti e titolati raggiunsero vette apicali in termini di sfarzo e fastosità. Il simbolo della magnificenza del defunto in terra era magistralmente espresso dal catafalco funebre, tanto più alto, quanto maggiore era l’importanza dello scomparso, quasi da consentirgli così – più facilmente – l’ascesa al regno dei cieli.
Si trattava di una costruzione, il più delle volte lignea in quanto apparato effimero, collocata solitamente nella navata centrale della chiesa o vicino al presbiterio e strutturata in diversi strati di composizioni architettoniche e decorative, in cui veniva inserito il simulacro della bara – quasi sempre privo della salma – ornato con stoffe preziose ricamate e listate a lutto, riquadri raffiguranti i meriti e gli aspetti salienti della vita dell’illustre defunto e riportanti i classici simboli funebri, quali la clessidra alata, i teschi con le tibie incrociate, il serpente che si morde la coda.… ... Leggi il resto
Milano: i 19 illustri che saranno iscritti al Famedio del cimitero Monumentale di Milano il prossimo 2 novembre
La Commissione consultiva del Comune di Milano per le onoranze al Famedio, all’unanimità, ha approvato i nomi delle diciannove nuove personalità che il prossimo 2 novembre 2020 saranno iscritte nel Pantheon di Milano, all’interno del Cimitero Monumentale.
L’elenco dei cittadini illustri comprende la psicoanalista Claudia Artoni, Cini Boeri, architetta e designer, il magistrato Francesco Saverio Borrelli. E poi ancora la fondatrice del FAi Giulia Maria Crespi e lo storico dell’arte Philippe Louis Francois Daverio. Ancora, Francesca Dendena, Presidente dell’Associazione familiari strage Piazza Fontana.… ... Leggi il resto