Gaza: ritrovate dagli archeologi più di 60 tombe romane

Ad Hamas, nella zona di Gaza, sono state rinvenute più di 60 tombe in quello che appare un antico luogo di sepoltura risalente all’epoca romana.
Gaza, enclave dove vivono circa 2 milioni di abitanti, era originariamente situata sulle antiche rotte commerciali fra l’Egitto e il Levante. Molto spesso però i tesori archeologici nascosti nelle sue vicinanze sono stai distrutti dai conflitti succedutisi per le tensioni fra palestinesi ed israeliani ed ancora presenti.

Ora questo sito sarà l’inizio di scavi volti ad identificare un nuovo cimitero archeologico da aggiungere al resto degli importanti ritrovamenti della Striscia di Gaza.… ... Leggi il resto

Il tour di sonorità mistiche di Gabriele Gasparotti

Il musicista del suono carrarese Gabriele Gasparotti da qualche anno sta sperimentando la sua musica in luoghi sacri come cimiteri e chiese.
I brani vengono registrati in presa diretta su nastro magnetico in live session, poi raccolte in disco. Dopo la pubblicazione di ‘Istantanee volume 1’, è seguito ‘Gasparotti live at Villa Albrizzi Marini’, una live session registrata all’interno della Chiesa degli Armeni a San Zenone degli Ezzelini nel trevigiano, che anticipa il nuovo album previsto per il 2023.… ... Leggi il resto

Basilea: scoperto un cimitero altomedievale

La scoperta di un cimitero altomedievale in Svizzera, a Basilea ha permesso il ritrovamento di 15 tombe dove erano presenti diverse monete ed oggetti preziosi.
Le prime testimonianze archeologiche a Basilea sono state fatte risalire al Paleolitico, circa 130mila anni fa.
Sulle rive del Reno sono successivamente tornati alla luce reperti dell’età sia del bronzo che del ferro, oltre ad importanti resti di epoca romana.
Ora in questo vasto cimitero altomedievale sono stati rinvenuti in una tomba, probabilmente appartenuta ad una giovane nobile, oltre un centinaio di perle ed un fermaglio realizzato su un disco d’oro intarsiato con gemme di granato verde e vetro blu e adornato con filigrana d’oro.… ... Leggi il resto

Ischia: le inumazioni al tempo della Magna Grecia

L’isola di Ischia è stata considerata la possibile prima colonia greca in Italia, con il nome di Pithecusa, o Pitecussa (letteralmente isola “delle scimmie, popolata dalle scimmie”), forse per un ipotetico ritrovamento di una scapola di scimmia sull’isola.
Le prime sepolture ad inumazione reperite si presentavano come fosse a forma rettangolare coperte con semplici pietre per impedire qualsiasi profanazione al sepolcro.
I piccoli corpi dei bambini erano invece solitamente rinchiusi in anfore vinarie con o senza aggiunta difensiva di pietre.… ... Leggi il resto

Cimiteri e sepolture: territori, culture, identità: seminario online il 15 dicembre

Il webinar “Cimiteri e sepolture: territori, culture, identità”, previsto per il 15 dicembre alle ore 17, nasce all’interno del progetto “Sottovoce” per riscoprire i cimiteri come siti culturali del territorio, sostenuto dal Dipartimento Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino con il coordinamento di Esterino Adami.
Il focus è riscoprire la dimensione culturale, storica, architettonica ed ambientale dei cimiteri, culla del patrimonio materiale ed immateriale dell’umanità ed archivi di memorie e narrazioni.
Il seminario prevede tre interventi:
Prof.ssa… ... Leggi il resto

Le Foto dei Morti

Arte nata da un raggio e da un veleno (A. Boito)

Da sempre i morti suscitano angoscia e paura, ma nello stesso tempo la loro visione solleva un’inspiegabile e morbosa curiosità.
Ritrarre con una macchina fotografica, e non con le tradizionali tecniche di pittura, quell’enigmatica maschera di tragica serenità che si modella sul volto dei defunti, era, nel corso XIX secolo, un’occasione memorabile, perché si presentava come una straordinaria sfida per una nuova e trasgressiva forma d’arte.… ... Leggi il resto

Laboratorio-Concorso per la realizzazione di una cappella nel Bosco di San Francesco

Il Centro studi per l’architettura sacra, insieme alla Comunità dei Frati Minori del Santuario francescano La Verna e in collaborazione con il Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, propongono un Laboratorio-Concorso per la realizzazione di una cappella nel Bosco di San Francesco.
La partecipazione è riservata ai progettisti di età inferiore ai 40 anni.
Il laboratorio è propedeutico alla partecipazione al Concorso di idee e prevede la frequenza a giornate di incontro e formazione, sia presso il Santuario della Verna,
sia nella sede della Fondazione Lercaro a Bologna.… ... Leggi il resto

La terra dei morti: una landa popolata da spettri

Nell’Europa cristiana, intorno all’anno mille, i cadaveri venivano malamente ammassati in gran numero entro approssimate fosse carnaie, a causa soprattutto della scarsità di campi adibiti ad inumazione rispetto al consistente numero di decessi.
L’enorme, dilagante quantità di materiale organico guasto, anche negli strati più superficiali del terreno provocava un’insufficiente capacità depurativa del suolo.
Così, dalle zolle smosse e dai cumuli di terra, si sprigionavano facilmente fetide esalazioni maleodoranti e pungenti miasmi, che ammorbavano l’aria, anche a grandi distanze dal sacro recinto.… ... Leggi il resto

Modena, chiesa di San Vincenzo: il pantheon degli Estensi

Il sacro edificio che accoglie le “mortales exuviae” dei principi d’Este sorge a fianco del palazzo di giustizia, in Canal Grande, una tra le vie più prestigiose del centro storico di Modena.
La facciata, in puro stile barocco, presenta il paramento in cotto, mentre tutti le cornici e le ornamentazioni sono in marmo.
Il timpano del portale è sormontato da due misteriose figure marmoree nascoste in un ampio manto dai delicati drappeggi.
Eleganti lesene e semicolonne scanalate ripartiscono con armonia la superficie muraria, producendo un effetto di grande simmetria tra le diverse sezioni della parete.… ... Leggi il resto

La fanciulla e la Dama Nera

Il filone letterario che tratta del lugubre incontro tra un’avvenente figura femminile ed un macilento cadavere, inaridito ormai dalla putredine, è un argomento dalle poliedriche sfumature prospettiche.
Una simile, straordinaria ricchezza semantica si presta anche a sofisticate interpretazioni d’ordine simbolico o a sottili letture in chiave psicanalitica.
Questo scabroso soggetto, in ogni epoca, ha sempre esercitato un fascino indiscreto sull’animo dei pittori più inquieti e tormentati, suscitando morbose passioni e raffinate fantasie artistiche.
La sua incerta origine si perde in quel nebuloso sostrato di leggende e narrazioni di carattere fantastico, affidate per secoli alla sola tradizione orale e rapsodica, che contraddistinguono il periodo più arcaico della cultura occidentale.… ... Leggi il resto

Morte, salme e cadaveri: qualche orientamento filosofico…

Piccola chiosa o postilla per i fans indomiti ed indefessi della più culta letteratura italiana (può darsi residuati bellici da liceo classico dello scorso secolo, come chi Vi scrive): già il grande autore preromantico Ugo Foscolo, in aperta polemica con le pulsioni ideologicamente egualitarie e livellatrici dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804, esteso poi ai territori italiani sotto la dominazione francese nel 1806 nel suo celebre carme “I Sepolcri” rilevava, comunque, come fosse ormai necessario sottrarre e sin anche strappare con la necessaria violenza intellettuale alla Chiesa Cattolica, il monopolio esercitato di fatto sull’evento morte, in una nuova prospettiva di celebrazione laica della figura del defunto.… ... Leggi il resto

La chiesa cimiteriale di Santo Stefano di Carisolo (TN)

Già parrocchia di Carisolo, quando il borgo si trovava spostato verso l’imbocco della Val Genova, S. Stefano rimase solo una pieve cimiteriale dopo la costruzione dell’attuale edificio parrocchiale dedicata a S. Nicolò nel 1751.
Sorge su di un possente macigno circondato da fitti boschi e alberi secolari.
Il suo asse longitudinale si colloca di sghembo rispetto al naturale sviluppo dello sperone roccioso su cui è addossata, da un lato, per circa due metri, che le fa anche da fondamenta.… ... Leggi il resto

Luoghi e “non luoghi” dove officiare i riti del commiato

La previsione di idonei spazi del commiato è senza dubbio alcuno una lungimirante e coraggiosa scelta del Legislatore, almeno di quello Regionale, sino ad oggi; anche preso atto del totale fallimento di una auto-riforma dei servizi mortuari sanitari imposta per Legge (D.P.R. 14 gennaio 1997) nei nosocomi italiani o in altre strutture di ricovero a rilevanza sanitaria.
La “Casa funeraria” è, forse, il nervo scoperto di non sempre facile rapporto tra la Chiesa e le imprese funebri.… ... Leggi il resto

La Chiesa, il lutto privatizzato (forse!) e le case funerarie

Nel pensiero di molti presuli ed alti prelati obiettivo precipuo del funerale cristiano è “esserci per generare e favorire cambiamenti di stato”, formula forse un po’ criptica, ad una prima analisi ermeneutica, ma capace di dispiegare tutta la sua intensità in contrapposizione ad una funeral home vissuta come performance, seppur di elevato livello, però priva di azione cristologica, perché sarebbe assente il senso escatologico, in un luogo neutro ed asettico dal punto di vista religioso.
La casa funeraria tradisce una visione generica del tramonto del tempo e, quindi, della vita nel suo tragico estinguersi nell’occasione del morire, perciò mal si concilia con l’annuncio pasquale perché è un’esperienza ad hoc, dunque, privata, non è, allora, “Ecclesia” (= corpo mistico del Signore Gesù in cui tutti i cristiani sono inseriti e “sepolti” in virtù del Santo Battesimo), è assolutamente scevra di segni battesimali, nei quali poi si compendia tutta la circolarità dell’essere nell’ottica cristiana e soprattutto la salvezza donata da Dio con l’atto liturgico non può decadere a pratica privata e a mercimonio (parola forse un po’ forte!)… ... Leggi il resto

Patagonia: la scoperta del rito funebre Mapuche

Un team di archeologi ha scoperto nella Patagonia nord-occidentale argentina una tomba preispanica nella quale è stata sepolta – quasi 900 anni fa – una giovane donna.
Nello specifico, la defunta è stata collocata dentro una canoa (denominata “wampo”) usata dagli indigeni Mapuche per simboleggiare “l’ultimo viaggio” verso la dimora dei morti, situata oltre uno specchio d’acqua.
I Mapuche sono il più grande popolo indigeno del Cile, che vive da quasi 1.000 anni nel centro e nel sud cileno, così come nel sud-ovest dell’Argentina.… ... Leggi il resto

Nei riti funebri e banchetti che vi si facevano, dell’antica Roma, trovato uso di carne di maiali e bovini

Carni di maiali, bovini e ovini venivano offerte durante i riti e i banchetti dei funerali dell’antica Roma, anche se non tutti potevano permetterselo.

Lo rivela l’analisi dei reperti ritrovati nella necropoli di Vila de Madrid a Barcellona, in Spagna. I risultati sono pubblicati sulla rivista Plos One da un gruppo di ricercatori guidato da Domingo C.Salazar-Garcia dell’Università di Valencia.

Fonti antiche raccontano che i riti funebri avevano una grande importanza sia nell’età repubblicana che in quella imperiale, perché servivano ad assicurare la protezione degli dei e il ricordo del defunto.… ... Leggi il resto