La generale onerosità del servizio cimiteriale – 3/3

Con il comma 7-bis, tale schema concettuale è radicalmente stravolto e così, paradossalmente è il familiare, e non più la collettività, a riappropriarsi dello jus inferendi mortum in sepulchrum, inteso come intimo atto di disposizione sulla salma del de cuius, ossia come obbligo non solo morale, ma anche legale a provvedere ad una degna sepoltura per un corpo umano esanime, il quale cessa di essere res nullius (…ma non è mai stato res derelicta, in quanto ogni persona è, pur sempre, portatrice dell’insopprimibile Jus Sepulchri!)… ... Leggi il resto

La generale onerosità del servizio cimiteriale – 2/3

L’attuale onerosità ordinaria dell’inumazione non ha, però, determinato la mutazione di questa tipologia di sepoltura, considerata “fisiologica” dal sistema cimiteriale italiano, in una concessione, cioè in una qualche forma di sepolcro privato, quale definito al capo XVIII D.P.R. n.285/1990. La relativa onerosità si traduce unicamente nel versamento una mera tariffa per i servizi di cui gode l’utente.
Non si pone, quindi, alcuna questione di formalizzare con un atto para-contrattuale, di natura pubblica, quella che è, e rimane, la sepoltura convenzionale nel nostro ordinamento di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

La generale onerosità del servizio cimiteriale – 1/3

Tanto tempo fa… nel lontano, ormai, anno 2001, la pubblicazione in G.U. di due specifici atti normativi, per giunta di rango primario, per il settore funebre e cimiteriale come:

1. L’Art. 1 comma 7-bis L. 28 febbraio 2001, n. 26 di conversione in legge, con modif., del D.L. 27 dicembre 2000, n. 392, recante disposizioni urgenti in materia di enti locali;
2. l’Art. 5 L. 30 marzo 2001, n. 130 rubricata come “Disposizioni in tema di cremazione e dispersione delle ceneri”;

decretò importanti rivolgimenti, tra l’altro, nel regime tariffario dell’intero comparto.… ... Leggi il resto

Roma: aumentano le proteste del settore funebre privato

Come recentemente evidenziato da un articolo comparso su La Repubblica, il permanere della difficile situazione cimiteriale a Roma, ha fatto emergere il malcontento del comparto funebre privato.
Due associazioni nazionali di categoria Federcofit – la Federazione del Comparto Funerario Italiano ed Efi – l’Associazione case funerarie, Eccellenza Funeraria Italiana, hanno richiesto all’Amministrazione della Capitale l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, per garantire all’utenza un servizio cimiteriale e di cremazione più consono, puntuale e tempestivo.
Oggi i tempi di ottenimento dell’autorizzazione alla cremazione si avvicinano spesso ai quindici giorni, per arrivare anche a trenta giorni per l’istruzione della pratica di affido o dispersione delle ceneri.… ... Leggi il resto

Palermo: Orlando prevede nuovi indirizzi nella gestione cimiteriale

Ai Rotoli di Palermo, dove già sussistevano condizioni emergenziali nella gestione cimiteriale, si è assistito, nelle ultime due settimane, ad un aumento delle sepolture – in media 25 defunti in più del numero usuale.
Il maggiore tasso di mortalità ha quindi riportato la cifra di sepolture in attesa, che si stava lentamente ridimensionando, di nuovo a livelli allarmanti, con circa 474 bare in sosta.
Ora il Sindaco Orlando sta puntando con decisione sulla realizzazione di loculi prefabbricati, con un primo lotto di 300 manufatti ed un secondo di 1.100 ai Rotoli.… ... Leggi il resto

Roma: l’incremento di mortalità mette in ginocchio la gestione cimiteriale

Problema cremazioni a Roma. Lo evidenzia stamane Il Messaggero, che titola: “Boom di decessi in città L’Ama: «Impossibile cremare tutte le salme»”.
A novembre morti in aumento del 65%, la municipalizzata: «Molti ora saranno seppelliti d’ufficio». Sospesi i commiati. Alcune famiglie devono attendere fino a 15 giorni: a Prima Porta ci sono 1.250 spoglie mortali in attesa.
A ottobre – riporta il quotidiano -i decessi a Roma sono stati 3.040, quasi un terzo in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.… ... Leggi il resto

San Giovanni in Galdo (CB): i cittadini contrari alla realizzazione del forno crematorio

Una petizione, a firma di 411 cittadini (di cui 309 residenti e, altri, proprietari di immobili e lavoratori non residenti) richiede – a gran voce – l’annullamento della proposta di delibera di giunta per la realizzazione di un impianto di cremazione, nei pressi del cimitero del comune di San Giovanni in Galdo (Campobasso).
Nella città sono anche comparsi striscioni e facsimili di manifesti funebri, con analoghe dichiarazioni di totale contrarietà all’ipotesi di costruzione del forno crematorio.… ... Leggi il resto

Segrate (MI): nuovi interventi cimiteriali a servizio della sempre più crescente richiesta di cremazioni

Si sta assistendo in questo periodo, in molte aree del Paese, ad un progressivo e costante aumento della richiesta di cremazione, nell’ambito dei servizi funebri.
Questo induce anche i gestori dei cimiteri a ripensare, conseguentemente, la programmazione della tipologia degli interventi di ampliamento od integrazione delle strutture cimiteriali.
A Segrate (MI), l’assessore ai Lavori pubblici della Municipalità ha illustrato il progetto per la realizzazione di nuovi spazi verdi all’interno del cimitero comunale, che prevedono – nello specifico – un Giardino delle Rimembranze ed un Parco della Memoria.… ... Leggi il resto

Per la consegna delle ceneri occorre ancora il verbale di cui all’Art. 81 D.P.R. 285/1990?

Per il trasporto del feretro al forno crematorio e, da questo, al Comune di tumulazione delle ceneri o loro dispersione in cinerario comune, ex Art. 80 comma 6 del regolamento nazionale di polizia mortuaria, il D.P.R. n.285/1990 prevede ancora, con l’Art. 26 comma 1, che l’autorizzazione al trasporto sia data con un unico decreto, con un evidente intento di semplificazione.
Altri giuristi, invece, riterrebbero praticabile anche la soluzione delle due distinte autorizzazioni…(cui prodest?)

Piglio a paradigma di riferimento, per dipanare la questione spinosa dei rapporti, non spesso idilliaci, tra normativa statale e quella regionale (sovente prevalente) la disciplina di settore adottata a suo tempo, come prototipo di riforma funeraria, dalla Regione Lombardia.… ... Leggi il resto

Aumento di mortalità a Torino e Milano

Dopo Roma, pure nelle grandi città del Nord Italia si stanno registrando valori anomali di mortalità, connessi in parte agli effetti della pandemia:

A Torino:

I servizi cimiteriali della Città che si ritrovano a dover gestire moltissime pratiche. Di queste almeno un paio al giorno riguardano funerali di persone morte sole, o con parenti troppo poveri per pagare le spese di cui si occupa il Comune di Torino.
«La situazione complessiva è molto preoccupante – spiegava pochi giorni fa l’assessore Marco Giusta perché negli ultimi quindici giorni abbiamo avuto un incremento dei decessi del 40% rispetto all’anno precedente.… ... Leggi il resto

Il Governo impugna anche la Legge Regione Puglia in materia funeraria

È stato pubblicato – in G.U. 1a Serie Speciale – Corte Costituzionale, n. 44 del 28/10/2020 – il ricorso n. 80 su questione di legittimità costituzionale.

Tale ricorso fa seguito alla delibera di impugnazione del Consiglio dei Ministri n. 61 del 7 agosto 2020 della Legge Regione Puglia n. 16 del 7 luglio 2020 – “Modifiche alla legge regionale 15 dicembre 2008, n. 34 (Norme in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri)”.

La deliberazione del Consiglio dei Ministri si inserisce in un percorso amministrativo, che ha visto, in questi ultimi due anni, l’impugnazione di diverse leggi regionali in materia funeraria e che, da ultimo, si è concretizzato attraverso l’azione della Corte Costituzionale, pronunciatasi – in data 30 luglio 2020 con la sentenza n.… ... Leggi il resto

Anche in tempi straordinari occorre saper dare dignità alla morte e alla sepoltura di ogni singola persona

Anche quest’anno siamo in prossimità del consueto incontro di settore SEFIT10, organizzato da Utilitalia-SEFIT per il giorno 27 novembre a Roma, ma ci giungiamo con uno spirito diverso rispetto alle precedenti edizioni, perché troppo diverso, anzi straordinario, è stato il tempo che lo ha preceduto. Un tempo che stiamo tuttora vivendo colpiti duramente, ormai da quest’inverno, dalla pandemia di Covid-19, che ha visto una certa tregua nei mesi estivi, per poi riprendere con un’evoluzione preoccupante accompagnata da previsioni di possibili nuove ondate di mortalità.… ... Leggi il resto

Pandemia Covid-19: indicazioni di Sefit su come affrontare possibili criticità in ambito funerario

SEFIT, con propria circolare pn 1749 del 26/10/2020, si è occupata della probabile evoluzione della pandemia Covid-19, in previsione di nuove ipotizzabili ondate di mortalità, fornendo indicazioni ai propri Associati sui possibili strumenti solutori di pregresse criticità rilevate, quali ad esempio:
– la difficoltà di deposito feretri, dovuta alla saturazione delle camere mortuarie delle strutture sanitarie;
– la mancata conoscenza della disponibilità cimiteriale, sia in termini di posti sepoltura in terra, che nei loculi o della indisponibilità di nuove sepolture;
– la capacità produttiva degli impianti di cremazione e la capacità di stoccaggio feretri nei crematori.… ... Leggi il resto

Impianto di cremazione di emergenza

Premessa

Durante la fase acuta della prima ondata dell’epidemia di coronavirus hanno fatto il giro del mondo le immagini dei mezzi militari italiani, che trasportavano i feretri da una delle zone più colpite verso altre regioni, a causa dell’insufficienza di strutture crematorie disponibili, per l’eccezionale affluenza di salme.
Una tragedia nella tragedia che ha scosso l’opinione pubblica mettendo in luce una inattesa criticità per i più, ma non certo per gli addetti ai lavori.
È infatti ben noto che gli impianti di cremazione Italiani hanno mediamente un carico di lavoro per singola unità molto superiore a quelli di alcuni altri Paesi Europei, dove il carico è di circa 1.000 cremazioni per singolo forno.… ... Leggi il resto

Seconda ondata: picco di decessi analogo alla prima, durata più lunga

Positivi al COVID-19 – da: Covid19 Healthdata – simulazioni acquisite alla data del 1/11/2020

Puntuale, come previsto, il COVID-19 è tornato! Anzi mai se n’era andato, ma solo sopito.
È probabile che quando leggerete queste note, scritte il giorno di Tutti i Santi 2020, nonostante gli sforzi di contenimento, la situazione sia peggiorata.

Secondo il modello matematico di sviluppo della pandemia (IHME-MS SEIR) – riconosciuto da studi internazionali (Predictive performance of international COVID-19 mortality forecasting models, visibile cliccando: QUI) come quello che più si è avvicinato nei mesi passati tra proiezioni e realtà in fatto di morti – tra fine novembre e metà dicembre 2020 – fatti salvi interventi ancor più pesanti di mitigazione dell’epidemia (leggi lockdown di zone rosse o, in caso estremo, totale), l’Italia sarà nel suo picco di defunti con COVID, con una dimensione nazionale che si può attestare tra i 700 e i 900 morti/giorno, aggiuntivi alla mortalità di periodo (poco meno di 2.000 morti/giorno).… ... Leggi il resto

Lambrate (MI): le cremazioni al cimitero consentite solo per i defunti residenti a Milano

Un articolo comparso su Il Corriere della Sera ha evidenziato la difficile situazione, che si sta verificando sul territorio milanese, a seguito del recente crescente aumento dei decessi a causa del Coronavirus.
Il servizio di cremazione al cimitero di Lambrate diventa ora consentito, solo ed esclusivamente per i defunti milanesi residenti. Tale decisione è da ricondursi al notevole incremento di mortalità, registrato negli ultimi giorni.
A fronte di una media di 46 decessi giornalieri, usualmente raggiunta, si è passati a picchi di 80 e più decessi al giorno.… ... Leggi il resto