Affido ceneri: morte o rinuncia dell’affidatario, le possibili conseguenze

In quale modo regolare i rapporti giuridici (e di qual natura, poi, se non… personalissima?) che sorgono dall’atto di affido, in caso di morte dell’affidatario?

Se l’autorizzazione all’affido è, come si ha ragione di credere, intuitu personae e non trasferibile a terzi per atto tra vivi in un sorta di improprio sub-affido, nella titolarità formale e nella materiale detenzione delle ceneri a scopo di custodia, dovrebbe verificarsi una estinzione completa dei suoi effetti.

Specialmente sotto il profilo del buon governo del fenomeno funerario, soprattutto attraverso il reg.… ... Leggi il resto

Oggi il congresso nazionale di Federcofit, che lamenta la mancanza di una legge nazionale per il settore funerario

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa:


Cambia l’industria dei funerali in Italia, che conta oggi circa 6mila imprese, 60mila addetti, 700 case funerarie e un fatturato annuo di oltre 3 miliardi di euro.
Negli ultimi anni, questo settore ha visto il progressivo ridimensionamento del rito tradizionale delle esequie e il contemporaneo boom delle cremazioni, l’abbandono delle camere mortuarie come luoghi del lutto con la notevole crescita delle case funerarie, oltre alla decadenza e al degrado delle aree cimiteriali.

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Verbania: entro luglio pronto il nuovo impianto di cremazione

A Verbania, lo scorso 27 febbraio, sono iniziati i lavori di smantellamento dell’impianto di cremazione, per lasciar spazio a quello nuovo, che sarà pronto entro il 30 luglio di quest’anno.
La capacità massima è di 11 cremazioni giornaliere e le tariffe saranno comprese tra i 418 euro per i residenti ed i 572 euro per i non residenti, a cui va aggiunta l’Iva.
Due le sale del commiato previste.
La concessione del forno per 21 anni e 6 mesi è stata affidata alla ditta Altair, con costi di realizzazione pari a 1.750.000 euro totalmente a carico della società concessionaria.… ... Leggi il resto

SEFIT: a Roma si è discusso sulla regolamentazione tecnica dei crematori

Organizzato da SEFIT Utilitalia, si è svolto il 17 maggio 2024 a Roma, un importante incontro sotto forma di webinar sul tema della regolamentazione tecnica dei crematori e sui risultati di uno studio sulle emissioni in atmosfera.
Il webinar ha visto la presenza di studiosi ed esperti, delle associazioni di categoria (oltre la SEFIT, l’ANCI, la FIC) e degli Organismi governativi di riferimento: ISPRA, Ministero della salute, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, istituto superiore di sanità.… ... Leggi il resto

Dove riposano le salme dei cittadini stranieri che muoiono a Brescia?

La maggior parte dei defunti di fede islamica si trova nel campo islamico all’interno del cimitero monumentale del Vantiniano.
«Al momento — dice Luca Sarzina, responsabile del settore cimiteriale per Sanitaria servizi ambientali — le persone di fede musulmana sepolte nel campo sono un centinaio e l’attuale capienza dell’area adibita è di circa il 60%».
Una piccola minoranza chiede il rimpatrio della salma.
Nel prossimo futuro verrà realizzato nel Vantiniano un ossario comune islamico.
Nel Vantiniano non si trovano cinesi o indiani.… ... Leggi il resto

Webinar sulla regolamentazione tecnica degli impianti di cremazione e sulle loro emissioni in atmosfera

La cremazione in Italia rappresenta un fenomeno in forte aumento e all’ultimo rilevamento (2022) sono presenti 91 crematori.
Parallelamente è cresciuto l’interesse sugli aspetti di regolamentazione degli impianti e sulle emissioni in atmosfera.
Utilitalia SEFIT, volendo portare l’attenzione sulla necessità di apposita normativa tecnica prevista dalla legge 30 marzo 2001 n. 130, ad oggi ancora mancante, e su uno studio sulle emissioni in atmosfera dei crematori italiani svolto in collaborazione tra Utilitalia SEFIT – ISPRA, ha organizzato il 17 maggio 2024, a Roma, un WEBINAR, chiamando a confrontarsi esperti del settore.… ... Leggi il resto

Lazio: sospende per 12 mesi la realizzazione di nuovi crematori ed emana norma di legge sui criteri del piano di coordinamento

Si segnala che con l’Art. 8 della L.R. Lazio n. 4 del 25 marzo 2024 pubblicata sul BUR n. 25 del 26/03/2024, anche questa regione ha deliberato in materia di piani di coordinamento dei crematori, di fatto sostituendosi in parte ai poteri statali per mancanza di attuazione dell’art. 8 della L. 130/2001.
Il testo dell’articolo 8 L.R. 4/2024 è riportato di seguito:


Art. 8 – (Disposizioni in materia di impianti crematori. Piano regionale di coordinamento. Modifica all’articolo 162 della legge regionale 28 aprile 2006, n.

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Toscana: si discute in commissione sanità il piano di coordinamento dei crematori

È stato illustrato il 3 maggio 2024 in commissione Sanità il Piano regionale di coordinamento dei crematori della Toscana.
Il Piano, previsto dalla legge regionale 31/2004, nasce, come è stato spiegato nel corso dell’illustrazione ai commissari, per fornire linee guida per orientare i Comuni, che hanno competenza esclusiva sul tema.
In Toscana, sono attualmente 11 gli impianti esistenti con 14 linee di cremazione.
Rispetto al dimensionamento sul tipo di impianti, i criteri sono essenzialmente tre: popolazione residente sul territorio, indice di mortalità e orientamento alla scelta della cremazione.… ... Leggi il resto

UK: consiglio generale della Federazione internazionale cremazione il 25/6/24

Il periodico incontro del Consiglio generale della Federazione Internazionale per la cremazione (ICF) si terrà durante il CBCE 2024 a Blackpool da lunedì 24 a mercoledì 26 giugno 2024.
La conferenza si svolge presso il Winter Gardens Conference Center di Blackpool.

Martedì 25 giugno alle ore 16.30 è prevista la riunione del Consiglio Generale.
Chi è interessato a registrarsi alla conferenza CBCE può farlo cliccando QUI non appena possibile!
È prevista una tariffa preferenziale concordata con l’hotel Holiday Inn.… ... Leggi il resto

UE emana provvedimento per contenere effetti del mercurio nell’ambiente. Interessati anche i crematori

Il 10 aprile 2024 il Parlamento europeo ha approvato un provvedimento per limitare fortemente l’uso del mercurio e per contenerne gli effetti sull’ambiente.
La decisione più rilevante è quella del divieto di utilizzo di amalgama contenete mercurio nelle cure dentarie per taluni Paesi a partire dal 1/1/2025 e per altri, a specifiche condizioni, a partire dal 1° luglio 2026. Vengono inoltre previsti divieti per le lampade al mercurio.
Per i crematori, considerati una delle fonti di produzione di mercurio sia in aria, suolo che nelle acque, viene stabilito quanto segue:


(9) I crematori sono una fonte significativa di emissioni di mercurio nell’atmosfera e, nonostante l’eliminazione graduale dell’amalgama dentale prevista dal presente regolamento, i crematori continueranno a contribuire all’inquinamento da mercurio dell’aria, dell’acqua e del suolo.

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ANAC chiarisce che nelle procedure di gara per l’affidamento del recupero rifiuti urbani debba essere valorizzato il principio di prossimità degli impianti

Si segnala che l’autorità Anticorruzione (ANAC), con Parere di precontenzioso n. 146 del 20 marzo 2024, ha chiarito come nelle procedure di gara per l’affidamento del recupero rifiuti urbani debba essere valorizzato il principio di prossimità degli impianti. Il riferimento normativo è nell’art. 108, comma 7, del d.lgs. 36/2023. Di seguito se ne riporta la massima:

Appalto pubblico – Servizi – Rifiuti – Recupero – Stabilimento – Principio di prossimità – Valorizzazione – Offerta tecnica – Necessità
Nelle procedure di gara dirette all’affidamento dei servizi di recupero dei rifiuti urbani, in relazione alle quali il legislatore ha imposto che sia privilegiato il principio di prossimità degli impianti, l’ubicazione dello stabilimento del concorrente deve essere adeguatamente valorizzato in sede di offerta tecnica attraverso l’attribuzione di un punteggio proporzionato.
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Famiglia Cristiana su dispersione e affido ceneri

Riportiamo, per l’interesse che ha suscitato l’argomento anche presso altri lettori, la risposta ad una lettera pubblicata recentemente sul periodico Famiglia Cristiana.

Caro don Stefano, un mio amico recentemente morto alla bella età di 92 anni ha chiesto, dopo la morte, di essere cremato e che le sue ceneri venissero disperse in una parte dell’Appennino tosco-emiliano a cui era molto legato.

Se mi interroga il diffondersi della pratica della cremazione, ancora di più mi colpisce la dispersione delle ceneri.

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Campania: approvato il piano di coordinamento regionale dei crematori con cui si aggiungeranno 6 nuovi impianti

Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato il 23/4/2024 a maggioranza il Piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni regionali alla realizzazione dei crematori da parte dei Comuni. In totale sono previsti 11 crematori, compresi quelli già esistenti e funzionanti.

Esso prevede quattro crematori da collocare nell’area della Città Metropolitana di Napoli, di cui due templi crematori collocati nell’area cimiteriale di Poggioreale – Napoli (uno già esistente e uno in fase di installazione) in riscontro alla densità abitativa (oltre un milione di abitanti) e ulteriori due templi crematori, in considerazione del numero di abitanti dell’intera provincia di Napoli, in area diversa dal territorio cimiteriale della città di Napoli – ed almeno 1 dei due nuovi impianti dovrà essere nel territorio comunale del capoluogo e/o aree limitrofe.… ... Leggi il resto

Rende o è una passività il patrimonio dei cimiteri? – Alcune proposte per uscire dalla crisi cimiteriale – 4/4

L'articolo è parte 4 di 4 nella serie Patrimonio cimiteriale portato alla luce

Riportiamo di seguito, suddiviso in 4 parti, l’intervento dell’ing. Daniele Fogli svolto in occasione della tavola rotonda su “Il patrimonio cimiteriale italiano portato alla luce” svoltasi il 4 aprile 2024 a Tanexpo 2024, in Bologna.

Alcune proposte per uscire dalla crisi cimiteriale

Però gli introiti di una gestione cimiteriale dove la cremazione è alta (già dal 30% dei defunti in su) sono insufficienti a coprire i costi gestionali.

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Rende o è una passività il patrimonio dei cimiteri? – Effetti dello sviluppo della cremazione – 3/4

L'articolo è parte 3 di 4 nella serie Patrimonio cimiteriale portato alla luce

Riportiamo di seguito, suddiviso in due parti, la sintesi dell’intervento dell’ing. Daniele Fogli svolto in occasione della tavola rotonda su “Il patrimonio cimiteriale italiano portato alla luce” svoltasi il 4 aprile 2024 a Tanexpo 2024, in Bologna.

Effetti dello sviluppo della cremazione

Ma il vero patatrac nella gestione economica cimiteriale è derivato dallo sviluppo della cremazione.

Alla fine del Novecento, partendo dalle grandi città del Nord, scendendo poi lo stivale diciamo fino a Toscana e Marche, si rompe l’equilibrio gestionale economico cimiteriale.

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Rende o è una passività il patrimonio dei cimiteri? – Contabilizzazione dei proventi cimiteriali – 2/4

L'articolo è parte 2 di 4 nella serie Patrimonio cimiteriale portato alla luce

Riportiamo di seguito, suddiviso in due parti, la sintesi dell’intervento dell’ing. Daniele Fogli svolto in occasione della tavola rotonda su “Il patrimonio cimiteriale italiano portato alla luce” svoltasi il 4 aprile 2024 a Tanexpo 2024, in Bologna.

Alcune idee per uscire dalla crisi

E questo ci porta a ragionare sui sistemi sbagliati di contabilizzazione dei proventi cimiteriali.

L’intero introito da concessione cimiteriale veniva allocato fino a circa 30 anni fa da comuni tra le entrate al titolo IV mentre le spese di funzionamento ordinario nei bilanci erano allocate al Titolo I, cui si contrapponevano proventi bassi, generalmente per operazioni cimiteriali.

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