Nel corso di un consesso riunitosi ai primi di marzo, vi è stato un intervento in cui è stata richiamata la prospettazione di un Autore secondo la quale l’emanazione del R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880 (entrato poi in vigore il 1° luglio 1943) possa essere valutata come una sorte d’”infortunio redazionale” del legislatore e ciò con specifico riferimento ai suoi artt. 65, 70 e 71, in quanto prima della sua emanazione (e successiva entrata in vigore) era entrato in vigore il C.C.,… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
L’eccezionale deroga posta dall’art. 26
Accade abbastanza spesso che si leggano, ed applichino, le norme, siano essere di grado primario (legge ed altri atti aventi forza di legge) o di rango secondario (regolamenti), per quello che dicono senza fermarsi a considerare quale ne sia la ratio a cui rispondono, cioè la motivazione che ha portato ad una determinata formulazione.
Trascuriamo – intenzionalmente – i casi in cui il testo non sia particolarmente chiaro, così come i casi chi abbia redatto un testo volesse raggiungere uno scopo diverso da quello che, alla fine, risulta emergere dal testo che venga emanato, in quanto ciò appartiene alla possibilità di “infortuni” che possono intervenire, limitandoci a prendere in considerazione le situazioni in cui questi ultimi non si abbiano.… ... Leggi il resto
Dispersione delle ceneri: distinzione tra competenza funzionale, oppure territoriale – 2/2
In materia di rilascio dell’autorizzazione alla dispersione delle ceneri vi è stata, per quanto noto, un’unica pronuncia intervenuta in materia di competenza – territoriale – dell’Ufficiale dello stato civile relativamente al procedimento di rilascio dell’autorizzazione alla dispersione delle ceneri: si è trattato della pronuncia del T.A.R. Toscana, Sez. 2^, 4 dicembre 2009, n. 2583, la quale ha preso in considerazione anche l’argomentazione, introdotta nel corso del giudizio, circa il principio generale per cui l’autorizzazione allo svolgimento di un’attività soggetta a titolo autorizzatorio spetta, di regola, all’Amministrazione competente del luogo in cui la suddetta attività debba essere svolta”, rilevando, tra l’altro: “… Voler assegnare al Comune di (decesso) la competenza al rilascio dell’autorizzazione alla dispersione, significherebbe ammettere un esercizio di poteri amministrativi che producono effetti al di fuori del territorio dell’Ente, in difetto di una previsione espressa dell’ordinamento generale legittimante una simile produzione”.… ... Leggi il resto
Effetti, a valle, della rinuncia a concessione cimiteriale
Spesso, quando vi siano rinunce al diritto di sepolture, la prassi, e la modulistica frequentemente impiegata, prevedono l’uso della formula: “… rinuncia, per sé e propri aventi causa …”.
La pronuncia del TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 12 giugno 2023, n. 1915 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE) consente di affrontare alcuni approfondimenti.
Infatti, nel caso interessato, vi era stata una rinuncia alla concessione cimiteriale resa da parte del fondatore del sepolcro (o, più ampiamente, del “titolare” della concessione medesima), rispetto a cui il giudice amministrativo (e, prima, anche quello ordinario), dandosi atto della rinuncia, aveva tratto la conseguenza che gli effetti di questa si producessero sia per il soggetto rinunciante, sia per i suoi aventi causa.… ... Leggi il resto
Dispersione delle ceneri: distinzione tra competenza funzionale o territoriale – 1/2
Poiché la L. 30 marzo 2001, n. 130 è in vari aspetti abbastanza puntuale nell’individuare talune competenze in capo al alcune figure, con particolare riguardo alla competenza funzionale, non si può evitare di considerare come questa puntualità non sia altrettanto presente quando si tratti di valutare la competenza territoriale, aspetto non secondario dato che questi due livelli vanno considerati nel loro complesso.
Dal momento che, di seguito, si richiameranno funzioni che tale legge attribuisce alla figura dell’Ufficiale dello stato civile, sembra utile fare un richiamo all’art.… ... Leggi il resto
I “cimiterini”
Fin dall’inizio si dà atto che si ignoreranno volutamente le norme di alcune regioni che, a partire da 22-23 anni, hanno previsto disposizioni per una qualificazione dei c.d. “requisiti minimi” dei cimiteri, sia per il fatto di essere tutto sommato recenti, sia, soprattutto, per il fatto che esse non sembrano essere state colte, non avendo questo carattere, come prescrittive in via generale, con correlato vincolo di adeguamento a tali “requisiti minimi” anche per i cimiteri loro pre-esistenti, spesso risalenti ad epoche d’impianto generalmente superiori al secolo e, in molti caso, a molto più addietro.… ... Leggi il resto
Il familiare affidatario di urna cineraria può “delegare” a terzi la custodia della stessa?
La L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, tra le plurime “destinazioni” delle ceneri anche quella dell’affidamento ai familiari, istituto che è stato declinato altrimenti, e con diverse formulazioni, abbastanza presto: in Emilia-Romagna è divenuto “affidamento personale” si dice allo scopo di allargare la rosa dei possibili affidatari, altrove (Toscana, Basilicata, Campania) si è attribuito alla scelta (espressa in vita) della persona defunta l’individuazione dell’affidatario, sottraendola alle persone che, per ragioni di coniugi, parentela, affetti, fossero titolari di una posizione giuridica attorno alle disposizioni delle spoglie mortali, così come sono state adottate norme “variegate”, negli effetti.… ... Leggi il resto
Quando si ha “sepoltura”, indicata tra virgolette?
L’art. 6 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. presenta l’espressione: “… autorizzazione alla sepoltura …”, rinviando all’art. 141 R.D. 9 luglio 1938, n. 1238 (disposizione, per inciso, abrogata e oggi sostituita dall’art. 74 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m., a dar data dal 30 marzo 2001), nel quale si leggeva: “Non si dà sepoltura se non precede l’autorizzazione …” e il successivo art. 142 prevedeva: “Quando è stata data sepoltura ad un cadavere senza l’autorizzazione …”.… ... Leggi il resto
Halloween e le due celebrazioni dei morti
Generalmente, allorquando di parla di “Commemorazione dei defunti” si tende a considerare la data del 2 novembre, anche se i comportamenti, ritualità e prassi, collegativi si svolgano il giorno precedente, cioè il giorno di Ognissanti.
Questa prossimità porta a non considerare come, in moltissime (forse, tutte) culture le celebrazioni dei defunti sino, in realtà, duplici, cosa molto evidente nel lontano Oriente, dove esse sono celebrate distintamente, anche temporalmente (all’incirca attorno al 4 – a volte il 5, ma raramente – aprile, e alla metà di agosto), separazione temporale che rende più evidente la duplicità.… ... Leggi il resto
Alcuni approfondimenti sull’assoggettamento al regime dei beni demaniali e suoi effetti
È largamente noto come l’art. 824, comma 2 C.C. preveda che i cimiteri ed i mercati comunali (laddove l’aggettivo “comunali” è riferito ai mercati) siano assoggettati al regime dei beni demaniali.
Si tratta di un assoggettamento che amplifica la disposizione del precedente comma 1, rinviante ai beni descritti all’art. 822 C.C., ampliamento che trova significato nel fatto che le due tipologie di beni enunciate al comma 2 non possono appartenere ad altri “livelli di governo”.
Ovviamente vi possono essere eccezioni, una della quali è quella dei sacrari militari (regolati dal Codice sull’ordinamento militare) e l’altra quella dei cimiteri particolari, se ed in quanto preesistenti all’entrata in vigore del T.U.LL.SS.… ... Leggi il resto
Il recupero delle spese gestionali cimiteriali
L’art. 5 L. 30 marzo 2001, n. 130 [1] regola la determinazione delle tariffe per la cremazione, oltretutto incidendo con il suo comma 1 alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 7-bis D.-L. 27 dicembre 2000, n. 392, convertito, con modificazioni, nella L. 28 febbraio 2001, n. 26 [2].
Solo per evidenziare l’impermanenza temporale, quest’ultima disposizione era entrata in vigore il 2 marzo, mentre quella della L. 30 marzo 2001, n. 130 si è avuta il 4 maggio 2001: circa 2 mesi.… ... Leggi il resto
Concessioni in perpetuo, che solo “appaiono” tali: rimedi?
Scorrendo la pronuncia del T.A.R. Sicilia, Catania, Sez. II, 31 gennaio 2023, n. 304 si può leggere:
“… In altri termini – a parere del Collegio, ed a differenza di quanto ritenuto dai ricorrenti, allorché hanno parlato di applicazione retroattiva di atti amministrativi successivi – la Commissione straordinaria non ha provveduto ad innovare il regime di pagamento degli oneri concessori dovuti in relazione alla edificazione delle cappelle gentilizie, ma si è solo mossa al fine di colmare la mancanza registrata con le concessioni rilasciate negli anni 2011-2012, in quanto erroneamente non assistite dalla previsione di un obbligo di versamento.… ... Leggi il resto
Cimiteri, controllo sul funzionamento e inadempienze
È noto, quanto meno a chi se ne occupi in qualche modo professionalmente, come l’art. 51 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. preveda:
“Art. 51.-
1. La manutenzione, l’ordine e la vigilanza dei cimiteri spettano al sindaco e se il cimitero è consorziale al sindaco del comune dove si trova il cimitero.
2. Il coordinatore sanitario [1] dell’unità sanitaria locale controlla il funzionamento dei cimiteri e propone al sindaco i provvedimenti necessari per assicurare il regolare servizio.… ... Leggi il resto
I “confini” normativi: principi generali e loro rimozioni
Nella versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Parte sesta – Disposizioni Istituzionali e Finanziarie, Titolo I – Disposizioni Istituzionali, Capo 2 – Atti giuridici dell’Unione, procedure di adozione e altre disposizioni, la Sezione 1 – Atti giuridici dell’Unione si apre con l’art. 288:
Articolo 288 (ex articolo 249 del TCE)
Per esercitare le competenze dell’Unione, le istituzioni adottano regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri.
Il regolamento ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.… ... Leggi il resto
Il registro cimiteriale costituisce un “atto pubblico” facente fede?
Una pronuncia, in sede penale, della Corte di Cassazione (Corte di Cassazione, Sez. V Pen., 22 febbraio 2023, n. 7840, reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE, in massima) riprende una questione che era stata affrontata circa mezzo secolo addietro dalla stessa giurisprudenza di legittimità, cioè quella sulla natura del registro cimiteriale di cui, oggi, all’art. 52 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., formulazione che merita di essere (semplicemente) trascritta.
… ... Leggi il restoQuanto alla natura pubblicistica del registro cimiteriale si è già espressa questa corte affermando il principio — qui pienamente condiviso — secondo cui “Il regolamento di polizia mortuaria, approvato con R.D.
Considerazioni sui materiali “alternativi”, e dintorni, per le casse mortuarie
L’attuale art. 30 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., per altro non innovando particolarmente sulle corrispondenti disposizioni antecedenti, prevede per taluni casi (che omettiamo ritenendoli largamente conosciuti) il confezionamento in duplice cassa, l’una di metallo e l’altra di tavole di legno massiccio (comma 1) e (comma 4) il metallo è individuato nello zinco o nel piombo, materiale questo ultimo da tempo rilevante non impiegato, se non del tutto eccezionalmente, per plurime motivazioni.
Ci è stato riferito da operatori cimiteriali il rinvenimento di casse (utilizzate nel XIX sec.… ... Leggi il resto