Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 5/7

L'articolo è parte 5 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Ciò precisato, può tornarsi a considerare la forma del “processo verbale”, consistente in una traslazione in atto scritto di quanto dichiarato verbalmente dal soggetto tenuto (o, dai soggetti tenuti).
Non si dimentichi come gli atti dello stato civile da iscrivere o da trascrivere nei relativi registri siano sostanzialmente formati proprio attraverso lo strumento del processo verbale, pur se questo specifico “processo verbale” non sia oggetto di iscrizione, o di trascrizione nei sopra menzionati registri dello stato civile.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 4/7

L'articolo è parte 4 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Come largamente noto, l’art. 79, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., riprendendo formulazioni corrispondenti precedenti, ha individuato la titolarità al rilascio dell’autorizzazione alla cremazione in capo alla figura del sindaco.
In questo contesto normativo, specie senza che sia stato tenuto conto del fatto che la L. 8 giugno 1990, n. 142 era intervenuta su più aspetti riguardanti gli organi dei comuni – e non solo, vi è stata l’emanazione del D.P.R.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 3/7

L'articolo è parte 3 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

Apparentemente maggiormente complessa la valutazione attorno all’art. 46, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. attorno alla pratica dell’imbalsamazione (che in altri Paesi è definita anche con diversi termini, a volte equivocati da quel “conservazione temporanea”; Cfr.: Termini e definizioni, n. 3.20 dello standard CEN EN UNI 15017:2019, definizione che riproduce, senza variazioni di sorta, la sua versione precedente), valutazione che, per altro, porta anch’essa a far trovare applicazione all’art.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 2/7

L'articolo è parte 2 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

La più volte citata L. 8 giugno 1990, n. 142 è stata, di seguito, abrogata e superata, sostituita dal D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, in vigore dal 13 ottobre 2000, in cui si ritrovano i medesimi impianti, in particolare richiamando il suo art. 107, di cui si segnalano i commi 1 e 3, ma non senza trascurare il comma 4, disposizione che era stata nella sostanza anticipata dall’art.… ... Leggi il resto

Fascia di rispetto cimiteriale e sue deroghe

Nella lettura della pronuncia del TAR Lazio, Roma, Sez. V, 20 marzo 2023, n. 4832 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE) si ricava un ulteriore intervento sulla portata del vincolo cimiteriale (la fascia di rispetto prevista dall’art. 338 T.U.LL.SS., disposizione che, come ormai largamente noto, è stata, e non poco, modificata, con una di fatto sostanziale ri-scrittura della disposizione, dall’art. 28 L. 1° agosto 2002, n. 166 “Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti“.… ... Leggi il resto

Guidare in retromarcia senza guardare lo specchietto retrovisore – 1/7

L'articolo è parte 1 di 7 nella serie Post maturità del DPR 285/1990

In elaborati di consistenza, in termini di pagine, maggiore rispetto a quella ammissibile per le pubblicazioni sul web, si è avuto modo, in più occasioni, di sostenere, essendone convinti, che il D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. presentasse alcune caratteristiche di “post maturità”, termine tratto dall’uso che questa parola fa l’ambiente dell’ostetricia, cioè per indicare i nati dopo una gravidanza più lunga rispetto a quella che fisiologicamente dovrebbe essere.… ... Leggi il resto

Esigenze di chiarezza per superare le equivocità

Molti conoscono la pronuncia la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, Sez. III, 14 novembre 2018, C-342/17, con la quale ha la Corte ha affermato, tra l’altro, che una normativa nazionale che vieti ai cittadini dell’Unione di fornire un servizio di conservazione di urne cinerarie in uno Stato membro istituisce una restrizione alla libertà di stabilimento, ai sensi dell’articolo 49 T.F.U.E.
In disparte altre considerazioni, tra cui la debolezza delle argomentazioni addotte nel corso del procedimento dal Governo italiano, pare opportuno osservare come il fatto di richiamarsi all’art.… ... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 3/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

Se il percorso interpretativo sin qui seguito trovi fondamento, si può giungere ad alcune conclusioni, la prima delle quali riguarda il fatto che le registrazioni cimiteriali previste dagli artt. 52 e 53 d.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. abbiano riguardo ai ricevimenti nel cimitero dei feretri, indipendentemente dalla pratica funeraria scelta, con alcune differenziazioni.
Infatti, nel caso delle inumazioni, oppure delle tumulazioni, al ricevimento del feretro seguono, conseguono una serie, più o meno ampia, di attività di gestione cimiteriale, che si può sviluppare nel tempo per periodi variamente articolati, mentre nella cremazione si potrebbe anche avere un “ricevimento”, cui segue l’esecuzione della cremazione, abbastanza immediatamente seguita da un’”uscita” dell’urna cineraria (Cfr.... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 2/3

L'articolo è parte 2 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

4.-Ora l’inumazione, oppure la tumulazione “senza autorizzazione” possono (potrebbero?) essere molto prossime a fattispecie di [a] distruzione, [b] soppressione, [c] sottrazione, [d] occultamento di cadavere, dove il ricorso, anche dubitativo, al condizionale trova motivazione nelle variabilità delle diverse fattispecie e di elementi “ambientali” (e.g.: si ha, sempre e comunque, sottrazione, occultamento, ecc. quando un inumazione, od una tumulazione, avvenga all’interno di un cimitero, sito deputato a queste pratiche?… ... Leggi il resto

Cremazione senza autorizzazione? – 1/3

L'articolo è parte 1 di 3 nella serie Cremazione senza autorizzazione

Premesse
È cosa nota come la realtà superi, frequentemente, la fantasia. Si pensi (e.g.) alle disposizioni dell’art. 411, comma 4 C.P., quale introdotto, unicamente al comma 3, dall’art. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130, introduzione funzionale a legittimare, anche nell’ordinamento giuridico italiano, la pratica della dispersione delle ceneri, costituente uno dei due “oggetti” della legge, come risulta sia dalla sua rubrica, che dall’art.… ... Leggi il resto

Approfondire profondamente … il ritorno

All’incirca una ventina di mesi addietro, su queste portale era stato pubblicato un intervento titolato: “Approfondire profondamente”, nel quale si prendevano in considerazione le disposizioni degli artt. 72 e 73 (si tratta di due tipologie di destinazione ben diverse) D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., non senza qualche “collegamento” con il precedente art. 57, comma 5, in particolare riferendosi alla profondità delle fosse a sistema d’inumazione.
In quell’occasione, era stata – del tutto intenzionalmente – omessa un’indicazione, cioè il fatto che la regione Veneto (ma in sede locale, usano l’espressione: Regione del Veneto), era intervenuta con la D.G.R.… ... Leggi il resto

Culti diversi: il tema, delicato, dei reparti speciali e separati – 2/2

Allo scopo, intenzionale, di sottrarci dalle suggestioni che parlare degli islam (quando ci si riferisca alle religioni, dovrebbe sempre utilizzarsi il plurale (cioè: i cristianesimi, i buddhismi, gli induismi, gli sciamanesimi, gli animismi e così via), per le loro “sfaccettature” interne, che talora sono molto di più che semplici “sfaccettature”, pare utile ricordare come molti culti siano stati originati per derivazione, per gemmazione da altri culti, ma altresì come non manchino culti auto-costruiti, alcuni anche “costruiti a tavolino”, magari utilizzando elementi di culti preesistenti.… ... Leggi il resto

Culti diversi: il tema, delicato, dei reparti speciali e separati – 1/2

Sta crescendo una particolare domanda, quella della costituzione di cimiteri per un qualche dato culto, specificato dai richiedenti.
All’art. 100 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. è previsto: “1. I piani regolatori cimiteriali di cui all’art. 54 possono prevedere reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico.” (comma 1), nonché (comma 2) “2. Alle comunità straniere, che fanno domanda di avere un reparto proprio per la sepoltura delle salme dei loro connazionali, può parimenti essere data dal sindaco in concessione un’area adeguata nel cimitero.... Leggi il resto

Cimiteri particolari pre-esistenti e vigilanza

In un dato contesto, un parroco emerito (leggi: da tempo “a riposo”) ha ritenuto di formulare l’affermazione che il cimitero locale fosse “parrocchiale”, traendone la conseguenza secondo cui il comune non aveva legittimazione ad intervenire, sottovalutando, od ignorando, come l’art. 104, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., in ciò “riprendendo” formulazioni precedenti e del tutto corrispondenti, per il quale, testualmente: “4. Le cappelle private costruite fuori dal cimitero, nonché i cimiteri particolari, preesistenti alla data di entrata in vigore del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n.... Leggi il resto

Le concessioni cimiteriali date in perpetuo non possono essere trasformate in concessioni a tempo determinato

Il tema delle concessioni cimiteriali date in perpetuo, allorquando l’ipotesi era ammissibile, costituisce sempre materia difficile da trattare. Anzi, in sé stessa non lo sarebbe proprio, ma l’attenzione, in molte realtà (se non in tutte, pur se con incidenza diversa) in proposito deriva dagli effetti che questi rapporti concessori determinano sulla gestione cimiteriale.
Effetti che sono emersi a mano a mano che scorreva il tempo dopo il venire meno della legittimità di questa tipologia di concessioni cimiteriali.… ... Leggi il resto

Era giorno di equinozio: l’art. 411 comma 4 CP

Era giorno di equinozio quando un (od, una, non importa) passante nei pressi di un parchetto sito nei pressi di scuole elementari e medie (ovviamente, non hanno più questa denominazione, solo che quella qui usata è più breve), quei parchetti di superficie modesta con qualche scivolo, un cavallino in legno su di un mollettone e un paio di panchine, posto in prossimità di una strada urbana, ha notato una chiazza chiara a ridosso di un supporto per l’illuminazione pubblica rivolta alla strada che, apparentemente, poteva sembrare ghiaino macinato più o meno finemente, ma non delle dimensioni che usualmente si riscontrano usati nei vialetti.… ... Leggi il resto