La mamma abbandonata, ovvero: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”

Spesso sulle iscrizioni, specie in alcune tipologie di sepolcri, si possono leggere testi quali: “… ti avremo sempre nei nostri cuori …”, oppure: “… non ti dimenticheremo mai …” o simili, testi che vogliono rappresentare una continuità tra i familiari ed i propri defunti.
Ed in prossimità del decesso le persone hanno, in tutta sincerità, l’auto-percezione di una durata infinita del lutto, anche se ciò non tenga conto (e in tali momenti non può tenersene conto) di come il lutto si muova secondo una serie di onde, con picchi (più o meno) in date topiche, che tendono progressivamente allo smorzamento e le cui lunghezze d’onda e frequenze sono tutt’altro che regolari e diversificate da persona a persona.… ... Leggi il resto

Cremazioni di resti mortali e dimensioni limite della urne cinerarie

L’art. 80, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. recita: “4.- Le dimensioni limite delle urne e le caratteristiche edilizie di questi edifici vengono stabilite da regolamenti comunali.”
In numerose norne regionali si rinvengono disposizioni simili alla prima parte (dimensioni delle urne cinerarie), mentre per la seconda parte (caratteristiche edilizie degli edifici cellari, di cui al precedente comma 3) nulla si rintraccia.
Per questa parte si potrebbe anche convenire trattandosi di edifici localizzati nel cimitero, il quale, a propria volta, è localizzato all’interno del comune.… ... Leggi il resto

Sepoltura di persone detenute

Dell’eventualità di decesso di persone detenute od internate si occupa l’art. 44, commi 2 e 3 della L. 26 luglio 1975, n. 354 “Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, che recita: “[II] La direzione dell’istituto deve dare immediata notizia del decesso di un detenuto o di un internato all’autorità giudiziaria del luogo, a quella da cui il soggetto dipendeva e al Ministero di grazia e giustizia. [III] La salma è messa immediatamente a disposizione dei congiunti.... Leggi il resto

Trasporti funebri “precoci” e tendenze alla c.d. reciprocità

Con una certa frequenza leggi regionali hanno introdotto la possibilità che vi sia un trasporto di corpi di persone defunte anche prima dell’accertamento della morte, in alcuni casi introducendo la differenziazione terminologica tra “salma” e “cadavere”, termini che nel passato potevano essere considerati quasi, anche se non sempre, tra loro sinonimi, distinzione nettamente ricusata in una regione, come esplicitamente affermato nella Relazione al Consiglio regionale, in quanto avrebbe prodotto … confusioni [1].
La distinzione delle parole consentiva di regolare in modo differente il trasferimento dei corpi di persone defunte a seconda che avvenisse prima oppure dopo il determinarsi di certi eventi, di norma collegati all’accertamento della morte da parte del medico necroscopo (art.… ... Leggi il resto

Demanio e patrimonio: alcune considerazioni

L’art. 119, comma 7, primo periodo Cost., recita: “I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato.”.
Questa formulazione è intervenuta per le modifiche (sostituzioni) apportatevi dall’art. 5, comma 1 L. Cost. 18 ottobre 2001, n. 3 (in vigore dall’8 novembre 2001).
Il testo precedente a queste modifiche, avente a specifico oggetto le regioni, recitava: “La Regione ha un proprio demanio e patrimonio, secondo le modalità stabilite con legge della Repubblica.... Leggi il resto

Qual è stata l’origine delle due “copie” della scheda di morte ISTAT?

Le schede di morte ISTAT/D.4 (e D.4-bis, per i decessi che avvengano nel 1° anno di vita) sono redatte su moduli standard predisposti dall’ISTAT, in duplice esemplare, uno dei quali reca l’indicazione “copia per l’ISTAT” e l’altro quella di “copia per l’ASL“, anche se i due esemplari sono di pari contenuto.
Un tempo vi erano 2 schede, distinte per sesso (D.4 per i maschi e D.5 per le femmine), dato oggi incluso nell’unico formato.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali a tempo indeterminato: ve ne potrebbero essere?

In più occasioni è stato possibile evidenziare quanto sia diffusa e differenziata la terminologia nel settore.
Basti pensare ai termini che, qui o là, sono impiegati o d’uso per indicare i posti singoli per l’accoglimento di feretro a sistema di tumulazione, oppure quelli pluriposto, oppure, in senso più ampio, le diverse tipologie di accoglimento nei cimiteri (non diciamo “sepoltura” per il fatto che anche questo termine è soggetto a variazioni locali), tanto che, in molti casi, dovendosi affrontare situazioni locali può essere buona prassi quella di chiedere che cosa si intenda, in quella realtà, con l’uso di questa o quella parola, dal momento che riconoscere un significato, od un altro, può incidere su aspetti relativi a effetti che possano individuarsi in sede di pre-definizione di questi.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 2/2

Ora la nuova regolazione del procedimento di riconoscimento, quale “momento” di attribuzione della personalità giuridica, potrebbe indurre a pensare che, a partire dal 22 dicembre 2000 (anzi, meglio, dalle date interessate alle disposizioni dell’art. 10 D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361), l’ambito (territoriale) dell’efficacia del “riconoscimento” dovesse individuarsi in quello del territorio della provincia in cui le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato abbiano la propria sede, quale risultante dall’atto costitutivo e dal loro statuto (e loro eventuali modificazioni successive alla loro costituzione), salvo il caso in cui questi strumenti non esponessero espliciti verbis che gli scopi statutari si svolgessero in ambito (territoriale) più esteso, caso nel quale dovrebbe tenersi conto di questa previsione.… ... Leggi il resto

L’ambito di efficacia del riconoscimento della personalità giuridica – 1/2

Sia, dapprima, l’art. 79 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., sia, successivamente, l’art. 3, comma 1, lett. b), n. 2 L. 30 marzo 2001, n. 130 consideravano le associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati (spesso abbreviabili in: SO.CREM.) quali soggetti aventi un ruolo ai fini dell’accesso alla cremazione.
Fino ad una certa data (Cfr.: infra) trovava applicazione l’art. 12 C.C.,… ... Leggi il resto

Ulteriori (quanto consolidate) pronunce a proposito della fascia di rispetto cimiteriale

Il Consiglio di Stato, Sez. VI, 6 dicembre 2023, n. 10540 (reperibile per gli Abbonati PREMIUM nella Sezione SENTENZE) si è pronunciato, per l’ennesima volta, sulla portata del vincolo di inedificabilità all’interno della zona di rispetto cimiteriale, da cui deriva, anche, l’assenza di condizioni per un’eventuale sanatoria di violazioni edilizie, ri-affermando, anche qui per l’ennesima volta, che questo vincolo sia indipendente, autonomo e distinto dalle norme degli strumenti urbanistici.
Se tutto fosse riconducibile a queste considerazioni non vi sarebbe molto da aggiungere.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali ed istituto del c.d. “mutamento del rapporto concessorio”- 3/3

L'articolo è parte 3 di 3 nella serie Mutamento rapporto concessorio

Il percorso non è ancora completo. Nulla è stato detto rispetto al fatto che, a seguito della rinuncia [A], il manufatto sepolcrale, venendo a essere acquisito al demanio cimiteriale, costituisce un fattore negativo per quest’ultimo, dal momento che (salvi i casi di saturazione, avvenuta o prossima) un elemento che può indurre a questa scelta viene ad essere, in moltissimi casi, quello per cui il manufatto sepolcrale sia tutt’altro che in condizioni di … buon stato di conservazione.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali ed istituto del c.d. “mutamento del rapporto concessorio” – 2/3

L'articolo è parte 2 di 3 nella serie Mutamento rapporto concessorio

La prima domanda che sorge è quella sulla rinuncia [A]. Perché fare una rinuncia? Quali sono le conseguenze? A volte nell’atto fondativo della concessione può esservi una qualche pre-individuazione delle persone da considerare quali appartenenti alla famiglia del concessionario ai fini di cui all’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
In linea generale, comunque tutti coloro che si trovino nella posizione di avente titolo sulla concessione è tenuto a mantenere a loro spese, per tutto il tempo della concessione, in buono stato di conservazione i manufatti di loro proprietà (art.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali ed istituto del c.d. “mutamento del rapporto concessorio” – 1/3

L'articolo è parte 1 di 3 nella serie Mutamento rapporto concessorio

In talune “tracce” proposte ad adiuvandum per la redazione del Regolamento comunale di polizia mortuaria è possibile rinvenire, in genere verso la fine ma un po’ prima delle “norme transitorie e finali”, un qualche articolo rubricato “Mutamento del rapporto concessorio”.
Dal momento che non è possibile conoscere i testi di tutti questi strumenti regolamentari, non si ha notizia di quanti abbiano utilizzato questo tool, dove la parola “utilizzato” va riferita all’inserimento in questa fonte regolamentare dell’istituto, questo per la sensazione che accanto a questo vi sia un certo numero di realtà in cui l’inserzione è avvenuta, ma, nei fatti, l’istituto è rimasto inapplicato, spesso per una scarsa diffusione della conoscenza presso i destinatari, a volte causata da insufficiente comunicazione.… ... Leggi il resto

Cos’era lo “spurgo” dei sepolcri?

In alcune aree è presente tra gli addetti ai lavori, il termine “spurgo” per riferirsi a talune operazioni cimiteriali.
Esso è del tutto sconosciuto in altre aree geografiche, ma si ritiene che neppure laddove è noto, ed usato, si abbia ormai conoscenza del significato originario di questo termine, men che meno da dove derivi.
Oggi, tecnicamente, il termine che, in qualche modo può essere pertinente è quello di “estumulazione”, cioè dell’operazione che prevede l’apertura di un sepolcro a sistema di tumulazione, la rimozione del feretro che è (o, dovrebbe essere, almeno se regolarmente confezionato a suo tempo, al più presentante una leggera copertura da pulviscolo dato che il cemento, col decorso dei decenni, tende a rilasciarlo specie nelle parti esteriori) integro allo scopo del suo collocamento in inumazione (normalmente per la medesima durata delle inumazioni eseguite nell’immediato post mortem, salve specifiche situazioni, tali da consentirne una riduzione), ai sensi dell’art.… ... Leggi il resto

Miti autogenerantisi

In un intervento, pubblicato su di una Rivista specializzata di ampia diffusione, di un importante (potrebbe usarsi anche il superlativo, ma non è il caso di esagerare) Autore, che è considerato leader nel settore, anche da parte di quanti aderiscano a differenti visioni, si è avuto modo di leggere, tra altre considerazioni attorno ai numerosi effetti della crescita dell’accesso alla cremazione, anche l’affermazione secondo cui questa pratica funeraria comporti una riduzione nella qualità dei cofani, in quanto il cofano è visibile unicamente nel corso della fase esequiale o, in altri termini e con espressione più ampia, dei riti di commiato, quali essi siano.… ... Leggi il resto

Dalle superfici ai volumi

Nel Punto 13.2) della circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993 è previsto che, per le nuove costruzioni, i posti per la tumulazione di feretri, di cassette ossario od urne cinerarie siano realizzati rispettando alcuni dimensionamenti, espressi in termini di “di ingombro libero interno”, cioè definendo misure da osservare “almeno”, cioè come misure minime da assicurare.
Tralasciando i primi, per le seconde si indica un parallelepipedo di lunghezza di m 0,70, larghezza m 0,30 e altezza m 0,30, mentre per le terze tali misure non potranno essere inferiori rispettivamente a m 0,30, m 0,30 e m 0,50.… ... Leggi il resto