È noto (Cfr.: art. 78 C.C.) come il rapporto di affinità sia quel rapporto giuridico, definito quale vincolo, che intercorre tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge (dove il rapporto di parentela è regolato dagli immediatamente precedenti articoli da 74 a 77 C.C.
Si tratta di un vincolo che rinvia alla parentela non solo nella sua definizione, ma anche per le linee e gradi.
Inoltre, esso non cessa per la morte (indipendentemente che vi sia prole), salve alcune eccezioni, mentre cessa se il matrimonio sia stato dichiarato nullo (dato che questa pronuncia “azzera” l’istituto del matrimonio), anche qui con l’eccezione in materia di impedimenti al matrimonio.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Come sarebbe bello che le abrogazioni fossero tutte esplicitamente … esplicite
Allorquando si debba interpretare un testo di legge (o altra fonte del diritto) occorre tenere presente le prescrizioni dell’art. 12 [1] delle Disposizioni sulla legge in generale, per brevità dette anche “Preleggi“, ma, anche, del successivo art. 15 [2] (che si riportano in note).
Già il primo (art. 12) può prestarsi a fraintendimenti, in particolare quando chi sia chiamato ad interpretare la legge (o altre fonti del diritto) sia orientato ad ottenere, dall’interpretazione, un qualche risultato, in quanto può anche essere difficile spogliarsi da atteggiamenti pre-giudiziali e mantenere la mente avulsa da preconcetti o atteggiamenti particolari.… ... Leggi il resto
Cremazione e norme tecniche
La L. 30 marzo 2001, n. 130, con la quale è stata definita (art. 1) una “disciplina la pratica funeraria della cremazione, nonché, nel rispetto della volontà del defunto, la dispersione delle ceneri, disciplina che per la prima parte era in qualche modo presente, seppure con impostazioni anche non omogenee a quelle così statuite, ha visto la scelta di procedere, su più argomenti, a tecniche di rinvio, con il risultato che molte delle questioni così rinviate sono rimaste inattuate, sollevando questioni, in varie sedi affrontate, se o quanto della legge dovesse considerarsi direttamente applicabile (rendendo … improduttivo di effetti questo o quel “rinvio”), oppure, all’altro capo delle linee interpretative, quali statuizioni dovessero ritenersi inapplicabili in conseguenza della mancata attuazione delle norme, di rango secondario, previste dalle disposizioni che prevedevano questi “rinvii”.… ... Leggi il resto
I chilometri non sono tutti uguali
Nel passato, lontano o recente a seconda delle percezioni del tempo, precedente all’istituzione delle regioni, e al loro trasferimento di talune competenze, gli Uffici provinciali del Genio Civile tenevano, tra le altre funzioni, le allora c.d. tavole poliometriche delle distanze tra i comuni, che venivano, o potevano venire, utilizzate nei casi in cui fosse necessario avere un riferimento della distanza tra un comune ed altro.
Le anzidette tavole poliometriche avevano alcuni limiti:
a) consideravano la distanza tra i comuni sulla base della misurazione della distanza ricorrente tra la casa comunale di un comune e quella dell’altro comune, secondo la viabilità ordinaria,
b) quanto la viabilità ordinaria subisse modificazioni passata del tempo prima che queste si riflettessero sulla misura indicata nelle tavole de quo,
c) erano tenute su base provinciale, con la conseguenza che quando dovesse individuarsi la distanza tra comuni appartenenti a province diverse, anche se contermini, risultava pressoché improponibile (od, era quanto meno oneroso costringendo a ricorrere ad artifici spesso incongrui) acquisire il dato della distanza “ufficiale” tra i due comuni di province diverse.… ... Leggi il resto
Ripensare ai principi contabili nella gestione cimiteriale
Le parabole non sono solo alcune delle c.d. coniche, cioè le curve che si ottengono dall’intersezione di un piano con un cono, meglio se a due falde (es.: circonferenza, ellisse, parabole, iperbole), possono essere (o, meglio potevano esserlo) modi con cui si tende/va a spiegare un argomento più o meno complesso confrontandolo con altro sostanzialmente analogo formulato in modo più semplice, magari attraverso un qualche racconto.
Altra modalità per conseguire un tale fine è l’esempio, ricorrendo ad un fatto specifico che serve ad illustrare una data situazione, oppure a dare evidenza a un principio teorico od anche a proporre una situazione concreta per mostrare l’applicazione pratica di una regola o di un principio enunciato in qualche modo teoricamente.… ... Leggi il resto
Fosse comuni, casse mortuarie ed inumazione
Le cosiddette “fosse comuni” sono più o meno considerate quali atti barbarici, tanto si è radicata la prassi di provvedere all’inumazione (che non guasta mai ricordare come sia, nell’attuale contesto giuridico, la pratica funeraria standard, di default o, altrimenti, quella normale cui fare riferimento ogni qualvolta di parli di sepoltura; se non se ne tenesse conto, deficiterebbero fattori di comprensione) dei corpi dei defunti previa collocazione (c.d. incassamento) in una cassa mortuaria.
Attorno allo scorso periodo natalizio, in relazione agli scontri nella Striscia di Gaza, si sono potute vedere operazioni in cui vi erano delle trincee scavate nel terreno, di una certa ampiezza e tale da poter essere percorse da bulldozers nella cui benna anteriore erano collocati sacchi di plastica blu che venivano rimossi uno ad uno, collocati sul fondo della trincea e quindi un po’ coperti di terreno.… ... Leggi il resto
Disposizione del corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica
Fino ad una certa epoca (circa mezzo millennio addietro, senza minimamente voler essere precisi sulle datazioni – anche se si registrano papiri egizi che provano attività di ricerca su questo campo), l’attività di ricerca scientifica sui corpi non veniva effettuata, in termini di sezionamento, dai medici, quanto da barbieri, per quanto sotto la guida dei medici.
R.L. Stevenson ebbe a scrivere, tra le altre opere, anche “Strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” (1886), racconto di cui non tutti hanno presente, o esplicitano, il momento d’ispirazione, essendo emerso come la Facoltà di Medicina di Edimburgo, quando si trovava in carenza di corpi di persone senza familiari, specie se in condizioni di marginalità sociale, da utilizzare come “materiale didattico” per lo studio dell’anatomia, provvedeva a rivolgersi a “procacciatori”, previo pagamento, che non mancavano di “approvvigionarsi”, dapprima ricorrendo ad omicidi più o meno cruenti, fino a che alcuni, perfezionando la “tecnica”, avevano adottato una tecnica che consentiva di disporre di corpi non “danneggiati”, che venivano remunerati meglio.… ... Leggi il resto
Ancora sui cimiteri quali “servizi a rete”
Qualche lettrice/lettore si è chiesto per quale motivo, in un precedente intervento, si sia introdotta l’aspettativa di riconoscere, di qualificare i servizi cimiteriali riconoscendone la sostanziale natura di “servizi pubblici locali a rete”, domanda del tutto legittima da porre.
Si tratta di una domanda che sorge da una visione per cui il concetto di “rete” è colto con maggiore immediatezza in senso strutturale, fisico, cioè come servizi che richiedono collegamenti attraverso tubature, cavi e simili, cioè interconnessioni sostanzialmente fisiche.… ... Leggi il resto
Ossa dimenticate: che fare?
Forse può essere noto, quanto meno alle lettrici e lettori maggiormente frequenti, come non piaccia il termine “resti ossei”, anche se quale norma regionale l’utilizzi, preferendosi quella, più breve, di “ossa” (proprio volendolo anche “ossa umane”).
Ora, sempre rimanendo in tema di termini, vi sia chi preferirebbe non parlare di “sepolcri abbandonati” (in stato di abbandono) quanto di “sepolcri dimenticati”, può anche accadere che si registrino situazioni in cui oggetto di una qualche “dimenticanza” non siano solo i “sepolcri”, ma altresì le “ossa”.… ... Leggi il resto
Arie stantìe: non guasterebbe una ventata d’aria nuova, almeno post-Costituzionale (anche se sarebbe poco)
In occasione di un confronto (chiacchere fatte al caffè) con altri emergeva il ricordo di come risalenti Regolamenti comunali di polizia mortuaria prevedessero una certa quale regolazione dell’individuazione delle persone appartenenti alla famiglia del concessionario, ai fini di cui all’art.93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. (o precedenti), con alcune indicazioni un po’… “mascoline”, tra cui la previsione per cui le “figlie femmine passate a nozze conservano per sé il diritto di sepoltura, ma non lo trasmettono al marito e ai figli”, facendosi osservare come i figli di queste sono/sarebbero pur sempre “discendenti in linea diretta” del concessionario del sepolcro, così come le loro madri… benché coniugate.… ... Leggi il resto
Alla “caccia” del concessionario: avere presente i limiti dell’ANPR
Anche se numerosi Regolamenti comunali di polizia mortuaria, forse pressoché tutti, prevedono che, in caso del decesso del concessionario/fondatore del sepolcro così come di decesso di persone che abbiano, dopo il sorgere di un sepolcro privato nei cimiteri, acquisito la qualità di concessionari, gli aventi titolo provvedano entro un certo tempo a darne comunicazione richiedendo contestualmente l’aggiornamento dell’intestazione della concessione, in verità questo obbligo è frequentemente non osservato, con la conseguenza che in molte occasioni si pone l’esigenza di una ricerca delle persone che, nel momento attuale, abbiano titolo sulla concessione, a volte come titolari dello ius sepulchri, altre volte come concessionari, altre volte ancora quali persone tenute agli obblighi manutentivi (art.… ... Leggi il resto
I due significati dati all’aggettivo “funerario”
Ogni qualvolta vi sia l’esigenza di comunicare tra più soggetti, siano questi persone, gruppi od altro, il linguaggio è strumento ineliminabile per la comunicazione e, al suo interno, rientra anche l’uniformità dei significati dati alle parole.
Quando queste ultime siano assunte, dai diversi soggetti parte della comunicazione, con significati non uniformi, magari anche percepiti soggettivamente differenti, per quanto poco o tanta sia la differenza di significato, sorgono evidentemente difficoltà nella comunicazione tra quanti usino le stessa parola, attribuendone significati non uniformi.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 3/3
E = Tra le possibili “destinazioni” delle ceneri vi sono (il riferimento è all’art. 3, comma 1, lett. e) L. 30 marzo 2001, n. 130, citata per il suo incipit, nel rispetto della volontà espressa dal defunto (da tenere sempre presente), alternativamente, E-1 la tumulazione, E-2 l’interramento o E-3 l’affidamento ai familiari.
Attorno allo E-2 interramento, è aperta la questione se questa “destinazione” abbia natura “conservativa” oppure quella “dispersiva”, magari argomentandosi per la possibilità di seguire l’una o l’altra delle opzioni “nel rispetto della volontà del defunto”, dove la tesi “conservativa” si fonda sul fatto che la disposizione parla di “modalità di conservazione”, mentre la tesi opposta sull’argomento per cui l’uso di questo termine sia dovuto unicamente all’esigenza di distinguerla dalla “dispersione” quale regolata dalla precedente lett.… ... Leggi il resto
Isole amministrative sull’Isola …
Merita di segnalarsi la pronuncia del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, Sez. Giurisd., 18 dicembre 2023, n. 846 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE), per la presenza di più elementi di peculiarità.
La situazione ha riguardo a due comuni, che costituivano un unico comune, successivamente articolatosi (1910) in due, cosa che ha comportato che il cimitero del precedente unico comune venisse a cadere nel territorio di uno dei due.<br>
Per inciso, ma poco rileva, i due comuni erano stati riunificati in un’epoca che aveva visto numerose aggregazioni di comuni e successivamente ulteriormente suddivisi.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 2/3
B = Dal momento che per l’effettuazione della pratica funeraria – caso per caso richiesta – il cadavere necessita di essere trasportato dal luogo di decesso o, se lo si ignori (art. 72, comma 1 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m.), di deposizione, e fatta salva l’eventualità considerata, in termini di potestà dispositiva presente nella parte finale dell’art. 76 D.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto
Funzioni dello stato civile & funzioni comunali – 1/3
In alcune occasioni viene posta la questione del riparto di competenze tra funzioni proprie del servizio dello stato civile od attribuite a questo, da un lato e dall’altro, proprie del comune.
La questione può essere riconducibile al riparto di funzioni derivante dall’applicazione (per il servizio dello stato civile) dell’art. 14 T.U.E.L., D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m., oppure (per le seconde) dell’immediatamente precedente art.… ... Leggi il resto