Il TAR Toscana, Sez. I, 27 luglio 2021, n. 1111 (per gli Abbonati PREMIUM reperibile nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato ad affrontare una questione sorta tra un Comune ed una SO.CREM. e che aveva già visto decisioni della giurisprudenza amministrativa, ha avuto modo di mettere a fuoco più aspetti, in particolare due.
La 1^ riguarda la questione della natura di servizio pubblico della cremazione, per la quale, in base alla vigente normativa, è pacifica la natura del servizio di cremazione quale servizio pubblico locale di rilevanza economica, la cui gestione spetta ai comuni e, in relazione al quale, non sono applicabili i principi sovranazionali in tema di concorrenza e di libera iniziativa economica privata.… ... Leggi il resto
Autore: Sereno Scolaro
Il responsabile del servizio di custodia dei cimiteri
In ambito cimiteriale è nota la figura del custode del cimitero, figura tradizionale, che ora non è più presente (fatta salva la citazione fattane dall’art. 56 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., in termini di “alloggio del custode” tra gli impianti e dotazioni cimiteriali da considerare nella relazione tecnico-sanitaria che accompagna i progetti di ampliamento o costruzione dei cimiteri), almeno nel senso di figura a cui siano commesse specifiche funzioni, anche amministrative.
Questo ruolo è, oggi, affidato alla figura del responsabile del servizio di custodia del cimitero, alla luce dell’art.… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali fatte ad enti: il diritto d’uso
Introduzione
L’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. definisce il diritto d’uso nei sepolcri privati nei cimiteri in termini di riserva, che importa che le persone che si trovino in una data posizione giuridica abbiano titolo ad esservi accolte e, contestualmente, che esclude che possano esservi accolte le persone che non si trovino nella posizione giuridica considerata. In particolare, nelle concessioni cimiteriali fatte ad enti hanno titolo, rientrando nella riserva, le persone contemplate dal relativo ordinamento e dall’atto di concessione.… ... Leggi il resto
La breve vita dei “cimiteri di urne”
Occorre, opportunamente, partire dall’inizio, cosa che, nella fattispecie, significa richiamare l’art. 15 Disposizioni sulla legge in generale (abbreviabile, spesso, in Preleggi, che, per quanto sia presunto noto, appare qui utile riportare: “””Art. 15. (Abrogazione delle leggi). Le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori per dichiarazione espressa del legislatore, o per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti o perché la nuova legge regola l’intera materia già regolata dalla legge anteriore.”””.… ... Leggi il resto
Imprese di onoranze funebri estere: come possono operare?
In una data realtà territoriale gli uffici comunali a ciò deputati hanno dovuto affrontare una situazione che non pensavano potesse accadere, cioè il fatto che vi fosse la richiesta di autorizzazione all’esecuzione di un trasporto funebre da parte di un’impresa di onoranze funebri estera.
La situazione non trovava riscontro nelle norme “consuete” o “note”, inducendo gli uffici a formulare un quesito, in cui non era indicata, in forma espressa, la regione, anche se questa emergeva, indirettamente, da alcuni riferimenti (estremi) a una data legge regionale.… ... Leggi il resto
Concessioni cimiteriali fatte ad enti: effetti in caso di mutamento del loro “ordinamento”
Introduzione
Per l’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. nei sepolcri privati nei cimiteri concessi ad enti il diritto d’uso è riservato alle persone contemplate dal relativo ordinamento e dall’atto di concessione, in buona sostanza rinviando a due “strumenti” il secondo dei quali sembra abbastanza inequivoco, se non fosse che molto spesso questo fornisce pochi, se non nulli, riferimenti, come è il caso in cui l’atto di concessione non vada oltre dall’indicare la denominazione dell’ente.… ... Leggi il resto
L’inumazione come possibilità di valorizzazione, e differenziazione, delle sepolture
In precedente contributo dal titolo: “Inumazione: alcune esperienze peculiari” sono state illustrate situazioni in cui la pratica funeraria dell’inumazione è stata declinata in modo non strettamente riferibile a quella considerata dall’art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
Non si tratta di istituti che si pongano in contrasto con la normativa di riferimento, trovando semmai origine e motivazione nell’art. 90,comma 2, anche se, nella situazione rappresentata, non sia presente il fattore della dotazione di adeguato ossario, anche se sembrerebbe, per l’inciso del purché, che questa dotazione, per ciascun singolo “campo di inumazione”, costituisca una condizione.… ... Leggi il resto
Questioni di famiglia
Premessa
Non si insisterà mai abbastanza sulle “questioni di famiglia”, intese come esigenza di definire, anzi pre-definire, in sede di redazione del Regolamento comunale di polizia mortuaria, quali siano le persone che appartengano alla famiglia del concessionario, ai fini dell’applicazione dell’art. 93, comma 1 (ma anche alcuni aspetti presenti nel comma 2) D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.
Quest’ultima fonte non fornisce indicazioni in proposito, né può fornirle, poiché ciò attiene, ed in via esclusiva, alla fonte regolamentale sopra citata.… ... Leggi il resto
Sulla disposizione del proprio corpo e dei tessuti a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica
La L. 10 febbraio 2020, n. 10 “Norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 2020, ha abrogato – art. 10 – l’art. 32 del T.U.LL. Istr. Sup., di cui al R.D. 31 agosto 1933, n. 1592, disposizione richiamata all’art. 40 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. (e se ne veda l’intero Capo VI [1]).… ... Leggi il resto
Attenzione ai rifiuti
È noto come l’art. 84, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. preveda come tutti i rifiuti risultanti dall’attività cimiteriale sono equiparati ai rifiuti di cui …(si cita un D.P.R. ampiamente superato)… e devono essere smaltiti nel rispetto della suddetta normativa.
In precedenza, l’art. 86, comma 2 D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 (norma corrispondente) prevedeva: “Gli avanzi degli indumenti, casse, ecc. devono essere inceneriti nell’interno del cimitero, riproducendo pari pari il disposto dell’art.… ... Leggi il resto
Il sepolcro come atto di liberalità
Può accadere, anche con una certa frequenza, che si abbia il decesso di persona che sia, o appaia essere, priva di persone riconducibili alla categoria di “congiunti” o, almeno, che questi difettino nel luogo di morte, magari unicamente per il fatto che la persona defunta si sia trasferita in luogo diverso rispetto a quello di origine e viva, magari da tempo, da sola in altra città.
Città in cui ha, o può avere, intessuto relazioni amicali, di conoscenza, di buon vicinato con altre cerchie di persone, ma anche per valutazioni di altra natura.… ... Leggi il resto
Considerazioni sui registri cimiteriali – 3/3
Quid attorno all’esemplare consegnato all’archivio comunale?
Dal momento che l’art. 52, comma 2, lett. d) D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che le registrazioni cimiteriali si estendano alle iscrizioni relative a “qualsiasi variazione avvenuta in seguito ad esumazione, estumulazione, cremazione, trasporto di cadaveri o di ceneri, cioè ad “eventi” che possono (ed in genere così è) verificarsi successivamente “alla fine di ogni anno”, cioè negli anni successivi a quelli della (prima) “sepoltura” (qui intendendo, indifferentemente, inumazione, tumulazione o cremazione, a seconda delle scelte fatte), quindi successivamente alla consegna di uno dei due esemplari all’archivio comunale.… ... Leggi il resto
Sui sacrari militari – 2/2
Alcune, importanti, precisazioni
In un certo qual senso, vi sono aspetti relativi ai sacrari militari, alias sepolcreti di guerra, che sono già stati anticipati in precedenza, ma su cui si ritiene di tornare per l’importanza che hanno sotto il profilo degli effetti.
Ci si riferisce in prima istanza alle situazioni (e sono divenute via via più numerose) in cui i Caduti hanno trovato accoglimento in sepolcri privati nei cimiteri (Capo XVIII D.P.R. 10 settembre 1990, n.… ... Leggi il resto
Sui sacrari militari – 1/2
Introduzione
Dopo la guerra 1915-1918 si è avuto un orientamento alla realizzazione di cimiteri dedicati all’accoglimento dei militari caduti, inclusi quelli rimasti ignoti.
Non è che in precedenza non vi siano state iniziative più o meno simili, ma si trattava di situazioni collegate a singoli eventi bellici, a volte col ricorso a monumenti o altro, tendenzialmente volti a commemorare singoli combattimenti.
Tra l’altro, la guerra 1915-18 aveva visto anche la realizzazione di cimiteri occasionali e provvisori, per dare sepoltura a caduti durante questo o quel combattimento.… ... Leggi il resto
Considerazioni sui registri cimiteriali – 2/3
L’indicazione della causa di morte
Il fatto che le autorizzazioni di cui all’art. 74 D.P.R. 3 novembre 2000, n. 396 e s.m. (e, prima di questo, dell’art. 141 R.D. 9 luglio 1939, n. 1238 o, ancora prima, delle disposizioni corrispondenti del R. D. 15 novembre 1865 n. 2602) non abbiano mai avuto una definizione, normativa, circa gli elementi contenutistici, ha portato alla conseguenza che questi si siano formati per “prassi”.… ... Leggi il resto
Considerazioni sui registri cimiteriali – 1/3
Introduzione
Come noto l’art. 52 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. prevede che tutti i cimiteri debbano assicurare un “servizio di custodia“ (si sottolinea il concetto di “servizio”) e che il “responsabile del servizio di custodia”, per ogni cadavere ricevuto, debba ritirare e conservare la documentazione ed iscrivere – giornalmente – su apposito registro, vidimato dal sindaco [1], e tenuto in duplice esemplare, una serie di informazioni [2], mentre il successivo art.… ... Leggi il resto