D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285: modifiche intervenute e/o promesse, ma ancora inattuate – 2/2

Il ricorso a norme di rango primario (leggi) per modificare norma di rango secondario (regolamento) porta a ricordare come l’art. 358 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m., prevedesse che le norme generali per la applicazione del presente testo unico venissero emanate con R.D., sentito il Consiglio di Stato, o, in altri termini, che vi fosse norma denominata regolamento emanata dal potere esecutivo. Ovviamente il T.U.LL.SS. era antecedente alla Costituzione, che attribuisce la potestà legislativa al Parlamento, escludendone il potere esecutivo (Governo), salvi i due casi di cui agli artt.… ... Leggi il resto

D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285: modifiche intervenute e/o promesse, ma ancora inattuate – 1/2

Nella transizione dal D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 al D.P.R. 10 settembre 1990 vi è stata una modificazione, non marginale, per alcuni aspetti.
Con riferimento al fabbisogno cimiteriale (art. 58 in entrambi), il primo D.P.R. lo individuava prevedendo che l’ampiezza dei lotti di terreno destinati ai campi di inumazione dovesse essere tale da superare almeno di 1/10 l’area netta, destinata ad accogliere le salme per dieci anni, da calcolare sulla base dei dati statistici dell’ultimo decennio, corrispondente al normale periodo di rotazione.… ... Leggi il resto

Opzioni sul tema dell’”interramento” delle urne cinerarie

Tra i principi cui avrebbero dovuto ispirarsi le modifiche al D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m,. ai fini dell’applicazione della L. 30 marzo 2001, n. 130 “Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri” e che, a rigore del testo, avrebbero dovuto intervenire entro il 4/11/2001 (non guasta ricordarlo …), vi è anche quanto previsto dall’art. 3 citata legge, alle lett. e) che si riporta, pur se noto: “e) fermo restando l’obbligo di sigillare l’urna, le modalità di conservazione delle ceneri devono consentire l’identificazione dei dati anagrafici del defunto e sono disciplinate prevedendo, nel rispetto della volontà espressa dal defunto, alternativamente, la tumulazione, l’interramento o l’affidamento ai familiari;”, riproposizione che consente alcune evidenziazioni, per così dire, interne al testo.… ... Leggi il resto

Sull’affidamento ai familiari delle urne cinerarie

Non occorre andare a cercare le occasioni, dato che vi sono plurime evenienze perché emergano, per così dire, da sole.
Una di queste è stata accidentalmente riportata a seguito di iniziativa locale che si presta ad alcune considerazioni.
Se la L. 30 marzo 2001, n. 130 prevede, fin dalla rubrica e dal suo art. 1, in sostanza dandosi 2 “oggetti” (nel testo: materie):
[A] la cremazione e
[B] la dispersione delle ceneri,
cosicché affronta la destinazione delle urne quando non vi sia stata espressa volontà del defunto (art.… ... Leggi il resto

La morte è evento sociale

Nel corso della fase di maggiore acutezza della pandemia da CoVid-19 poteva essere abbastanza frequente leggere necrologi recanti l’indicazione “La cerimonia si terrà in forma privata”, o formulazioni simili sotto il profilo sostanziale.
Ciò in conseguenza del fatto che la situazione pandemica portava ad un contenimento (spesso accentuato) di tutte le situazioni in cui vi poteva essere un qualche assembramento di persone.
Terminata questa fase (ma è proprio terminata?) le limitazioni sono venute meno tornando a comportamenti generalmente seguiti in precedenza al sotto il profilo delle ritualità funebri.… ... Leggi il resto

Chi “seppellisce” chi, … e quando ….

All’art. 93, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., che individua l’insieme delle persone aventi titolo all’accoglimento in un sepolcro privato nei cimiteri (Capo XVIII stesso Regolamento) si ha una sorta di (apparente) limitazione inserita all’ultimo periodo: “… In ogni caso, tale diritto si esercita fino al completamento della capienza del sepolcro”.
Il comma 2 individua ipotesi aggiuntive, delle quali una subordinata a “ criteri stabiliti nei regolamenti comunali”.
E si definisce “apparente”, dal momento che la sua ratio oggettiva non è di natura regolamentare, quanto piuttosto fisica, oggettiva.… ... Leggi il resto

Cos’è il “fabbisogno” cimiteriale?

Il termine di fabbisogno evoca (Dizionario Treccani) l’occorrente, il necessario; quanto serve, di denaro o d’altro, per il proprio sostentamento, per raggiungere un dato scopo, per svolgere una determinata attività, per far fronte a un dato impegno.
In materia cimiteriale esso porta a dover valutare quali siano gli obblighi cui i comuni sono tenuti, unitamente al loro dimensionamento.
Sotto il profilo degli obblighi l’art. 337 T.U.LL.SS., R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m. prevede, al comma 1: “””Ogni comune deve avere almeno un cimitero a sistema di inumazione, secondo le norme stabilite nel regolamento di polizia mortuaria.... Leggi il resto

Alcune considerazioni sui “convogli” funebri

In apertura facciamo uso, nel titolo, ad un termine oggi inconsueto, presente in un testo normativo, non in italiano nell’originale (ma poi in parte “importato”), risalente ad oltre due secoli addietro ed avente il significato attuale di “trasporti” (funebri), in cui erano presenti elementi che oggi sono in larga parte ancora presenti.
Da un lato si parla che questi trasporti si eseguono con “carrozze” (tanto che talvolta si parla di “carri funebri”), si considerano le situazioni in cui siano disagevoli, se ne indicano i fattori di gratuità/onerosità, nonché i criteri di regolazione.… ... Leggi il resto

Una perpetuità … suicida

Non accade frequentemente che vi siano chiarezze sulla differenze tra “esumazioni” ed “estumulazioni”, specie tra i cosiddetti non addetti ai lavori.
Al contrario, nella pronuncia del TAR Liguria, Sez. II, 7 febbraio 2024, n. 93, reperibile per gli Abbonati PREMIUM alla Sezione SENTENZE, questa distinzione è ben presente.
Un’ordinanza – adottata ai sensi dell’art. 82, comma 4 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.- è stata trattata, come non poteva essere diversamente, quale titolo differente da atto di disposizione di un’estumulazione, in conseguenza della avvenuta scadenza della concessione di loculi in mancanza della richiesta di rinnovo della concessione.… ... Leggi il resto

Aspettative di norme “nazionali”, ma quali?

Non mancano auspici per una revisione, magari anche sostanziosa, delle norme nazionali regolatrici del settore: “norme”, per comprendere quelle di rango primario – leggi ed atti normativi aventi valore (ed efficacia …) di legge – nonché, per quanto del caso, di rango secondario – regolamenti (Cfr. : artt. 3 e 4 Preleggi) – distinzione in sé chiara, ma spesso rimossa.
Si tratta di auspici che nascono dal fatto che molte delle norme di riferimento appaiono non più adeguate (non tanto in riferimento alla data di emanazione, quanto alle trasformazioni oggettivamente intervenute).… ... Leggi il resto

Ancora sulla camera mortuaria

Vi possono essere occasioni o mutamenti di scenari che suggeriscono la ripresa di temi già affrontati in precedenza.
Il riferimento è ad un intervento pubblicato nella seconda metà di novembre 2021 relativamente all’”impianto” cimiteriale della camera mortuaria, che, alla luce dell’art. 64 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., dovrebbe essere presente in ogni cimitero.
Alcune (n. 2) regioni l’hanno ri-denominato usando il termine di “deposito mortuario”, altre (Cfr.: L.R. (Emilia-Romagna) 29 luglio 2004, n.… ... Leggi il resto

È opportuno non confondere “irreperibilità” con “non assenso”

Talvolta può essere utile riprendere aspetti, in particolare quando, nel tempo, si generino (umani) fraintendimenti.
Un caso è quello connesso alla pronuncia della Corte di Cassazione, Sez. III Civ., 10 gennaio 2023, n. 370 attorno ad un procedimento giudiziale originato dall’applicazione di quanto previsto dall’art. 3, comma 1, lett. g) L. 30 marzo 2001, n. 130.
Anche se l’azienda affidataria del servizio presenta elevati caratteri standard operativi di qualità, nella fattispecie vi è stata una “leggerezza” procedimentale che poteva essere evitata, ma che, accidentalmente avvenuta, poteva essere affrontata in termini meno … contenziosi, cercando una transazione sostenibile, evitando il percorso sui tre gradi di giudizio con la conclusione cui è pervenuta la Corte di legittimità.… ... Leggi il resto

Tenere presente le innovazioni, anche per le registrazioni cimiteriali

Con la transizione dal D.P.R. 31 ottobre 1975, n. 803 al successivo D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 (e in questo caso non indichiamo l’usuale, e necessario, “e s.m.” per il fatto che consideriamo questo ultimo nel suo testo originario ed entrato in vigore il 27 ottobre 1990) vi sono state sia conferme di testi rispetto al precedente, ma anche innovazioni.
Una di queste riguarda la figure del responsabile del servizio di custodia del cimitero, che ha pressoché sostituito la precedente, e per molti versi “storica” figura del “custode” del cimitero.… ... Leggi il resto

Non convince, almeno non tutto …

Il TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 24 agosto 2024, n. 2358 (reperibile, per gli Abbonati PREMIUM, nella Sezione SENTENZE) è stato chiamato a pronunciarsi sul ricorso di una persona che, resa una dichiarazione di volontà alla cremazione di un genitore, si è trovato di fronte ad un motivato rifiuto a rilasciare la prevista autorizzazione alla cremazione formato dall’Ufficiale dello stato civile del luogo di decesso.
Il rifiuto aveva quale argomento la constatazione che il genitore defunto era persona coniugata (anche se in condizione di separazione personale, fattore che non comporta mutamento di status), dal momento che l’art.… ... Leggi il resto

Reciprocamente reciproche?

Da qualche tempo, cominciano a risentirsi degli effetti di mancanza di un quadro di riferimento, specie per attività che possono essere esposte a svolgersi su ambiti distinti.
Infatti, il sistema normativo procede, in molti casi, con logiche concentriche, sia che si inizi a valutarlo dagli ambiti più contenuti, valutando progressivamente quelli di maggiore estensione, sia che lo si faccia nella direzione opposta.
Questo deriva dal fatto che il sistema normativo sconta, pressoché sempre (forse, senz’altro sempre), il limite del soggetto che la la potestà di determinarlo.… ... Leggi il resto

Manifestazione di volontà alla cremazione: casi anomali di testamenti olografi – 2/2

Il fatto che una norma regionale preveda questa consegna (sia in termini di facoltà o di prescrizione) di un tale atto (o, meglio, di un atto avente tale contenuto) poco importa, ma comunque determina che il soggetto del comune incaricato a queste finalità, venga a trovarsi, avvenendo il decesso (e correlata apertura della successione; art. 456 C.C. [3]), nella condizione di essere tenuto a provvedere all’incombenza di cui al predetto art. 620, comma 1 C.C.,… ... Leggi il resto