Esigenze di ordinaria diligenza

In molte occasioni nella gestione della c.d. polizia mortuaria o, volendo, in quella cimiteriale, vi sono situazioni che comportano attività, anche amministrative, che possono assumere una criticità, magari per il fatto di apparire (sottolineiamo questo termine) ridondanti, forse poco produttive (rispetto al raggiungimento di un obiettivo forse necessitato), poco rispettose di un principio di proporzionalità tra i “mezzi” ed i “fini”.
Una delle situazioni di maggiore delicatezza può aversi, a titolo esemplificativo, in relazione alla fattispecie considerata all’art.… ... Leggi il resto

Tumulazione privilegiata e famedio: elementi comuni

È ben noto come l’art. 105 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. preveda: “A norma dell’art. 341 [1] del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Ministro della sanità, di concerto con il Ministro dell’interno, udito il parere del Consiglio di Stato, previo parere del Consiglio superiore di sanità, può autorizzare, con apposito decreto, la tumulazione dei cadaveri e dei resti mortali in località differenti dal cimitero, sempre che la tumulazione avvenga con l’osservanza delle norme stabilite nel presente regolamento.... Leggi il resto

Sepolcreti militari e fascia di rispetto: alcune esigenze di coordinamento

L’art. 274 “Altre norme applicabili Codice dell’ordinamento militare (D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 e.m.), presente alla Sez. III del Capo VI “Zone monumentali di guerra, patrimonio” del Titolo II “Singole categorie di beni militari” del Lbro II del Codice, recita:
“[I] Per quanto non stabilito nella presente sezione, vanno osservate le disposizioni relative ai cimiteri comuni stabilite dalla legge sanitaria e dal regolamento di polizia mortuaria.
[II] Le disposizioni di cui all’art.... Leggi il resto

Un dubbio attorno all’art. 53, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.

Un signore, di nome Socrate, sosteneva (o, gli è stato attribuito sostenere): “So di non sapere”.
Allineandoci a quest’impostazione, si confessa di non avere sufficienti informazioni se e quanto l’art. 53, comma 2 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. [1] sia applicato, anzi siano presenti protocolli, modalità, procedure e quanto altro necessario (comunque denominato) per conseguirne un’oggettiva applicazione.
La questione sorge da un “non detto”, cioè dal fatto che la norma prevede che, decorso l’anno di riferimento (cioè quello di accoglimento dei feretri), un esemplare dei registri cimiteriali sia consegnato all’archivio comunale, quando all’immediatamente art.… ... Leggi il resto

All’atto o in concomitanza?

L’art. 53 R.D. 21 dicembre 1942, n. 1880, così come il successivo art. 74 [1] D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 presentavano, nella sostanza, una disposizione conforme (per questo se ne riporta una sola).
Essa è stata ripresa nell’art. 74 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. il cui testo è notoriamente: “Ogni cadavere destinato alla inumazione deve essere chiuso in cassa di legno e sepolto in fossa separata dalle altre; soltanto madre e neonato, morti in concomitanza del parto, possono essere chiusi in una stessa cassa e sepolti in una stessa fossa.... Leggi il resto

Non tutti i difetti e/o mancanze sono uguali

Essendo stata sollevata questione attorno alle procedure da osservare in un data fattispecie risulta essere stato elaborato un riscontro in cui si teneva conto delle connotazioni specifiche.
Per altro, la soluzione fornita, in relazione agli elementi specifici, porta all’esigenza di evitare generalizzazioni e puntualizzare anche altri aspetti, quanto meno per non generare equivoci, quando un orientamento formato su determinati presupposti venga, debitamente o meno, assunto anche quando i presupposti siano diversi.

La fattispecie, di partenza
Senza rigenerare testi, si riporta la questione per come è stata posta: “Abbiamo un caso di una defunta che era iscritta alla So.Crem.... Leggi il resto

Distinzione od equiparazione tra “oggetti” da tumulare

Non sarebbe la prima volta che i giudici amministrativi sono chiamati a pronunciarsi su questioni simili, anche se può accadere che le motivazioni sottostanti siano differenti.
Ad esempio, nella fattispecie considerata dal TAR Veneto, Sez. I, 9 gennaio 2023, n. 13 era in questione un sepolcreto militare germanico attorno al quale erano previste varianti alle norme urbanistiche, realizzate anche all’interno della fascia di rispetto cimiteriale.
Per il manufatto era stato sostenuto che questo vincolo di legge non operasse, argomentando che il sepolcreto di guerra germanico aveva accolto “resti ossei” rinvenuti nel 2019 e non “salme” (leggi: feretri), con ciò tentando di negare la natura cimiteriale.… ... Leggi il resto

Due tipologie di concessioni cimiteriali, cui se ne aggiunge una terza

In certe situazioni mancano, per così dire, previsioni normative rispetto a situazioni che, di fatto, sono ampiamente diffuse, tanto da appare come normali.
Il riferimento è all’art. 90 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m., col quale (all’interno del Capo XVIII di questo Regolamento, nazionale) sono considerate due tipologie di concessioni cimiteriali:
[A] la concessione di un’area ai fini della costruzione, da parte del concessionario, di un manufatto sepolcrale a sistema di tumulazione e
[B] la concessione di un’area cimiteriale ai fini dell’impianto di campi a sistema d’inumazione, purché dotati di adeguato ossario.… ... Leggi il resto

Imbalsamazione e tanatoprassi: due trattamenti oppure un sinonimo?

Il Capo VIII D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m. che, per semplicità, si riporta in [Nota 1] reca la rubrica: “Autopsie e trattamenti per la conservazione del cadavere”.
Per inciso, dato che si parla di autopsie queste non vanno sovrapposte con il riscontro diagnostico cui è dedicato il precedente Capo V, precisazione che origina dalla sensazione che questa sovrapposizione non sia assente neppure tra operatori professionali.
Per altro, il termine trattamento è presente anche altrove: artt.… ... Leggi il resto

Cremazione: quanto può essere importante una comunicazione corretta?

Così posta la questione probabilmente la risposta è scontata. Ma non mancano quanti non hanno di mira una comunicazione con tale caratteristica, quanto trovare strumenti per sostenere un data tesi, fondata o meno che sia; altri ancora, sottraendosi da ogni ricerca ed approfondimento, assumono informazioni sommarie e ne fanno il sunto che ritengono, magari affermando una conoscenza assente.
Come noto, on the web è possibile trovare “tutto ed il contrario di tutto”, il che comporta, quando si usino questi strumenti, un buon livello di attenzione, di criticità, di capacità di discernere ed acquisire le informazioni che siano oggettivamente pertinenti.… ... Leggi il resto

Veti incrociati: cosa sta dietro alle favole ….?

Sono sempre più frequenti le occasioni in cui più di qualcuno sosterrebbe l’esigenza di poter contare su una seria legge nazionale per il settore funerario, ma anche di chi, condividendo questa aspirazione, dopo un abbastanza lunga stagione in cui era stato puntato sulla destrutturazione normativa, vi aggiunge la considerazione per la quale ciò non sia stato realizzato a causa di un qualche meccanismo di interdizione posto in essere da altri. Se queste tesi sia fondate o semplici … semplicismi sembra non tenersi in debito conto di come, se questi meccanismi siano stati attivati, presentano, per loro natura fattori di reciprocità, nel senso che non vi è un qualche soggetto che interdice altri, ma una pluralità di soggetti che agiscono, per nulla considerare come, affermando questo (specie se in modo unilaterale), spesso si attribuisce all’”interdittore” individuato una forza ben superiore a quella oggettivamente posseduta.… ... Leggi il resto

Accoglimento in cimitero di cassette ossario: quali titoli sono necessari?

E’ ben vero che non ci si deve stupire più di tanto. Vi è stato chi ha chiesto informazioni su quali documenti (o, in via più generale, “titoli”) siano necessari per l’accoglimento in un cimitero di cassetta ossario la cui traslazione era stata debitamente autorizzata, in quanto il comune di destinazione richiedeva, come indefettibile, non solo l’autorizzazione al trasporto, ma altresì l’autorizzazione rilasciata in origine ai sensi dell’art. 74, commi 1 e 2 d.P.R. 3 novembre 2000, n.… ... Leggi il resto

Come orientarsi con l’orientamento

La scorsa primavera, oltretutto in prossimità (qualche malalingua, aggiungerebbe: non casualmente) di consultazioni elettorali per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, un comune ha curato il rilascio alla stampa locale dell’informazione che parte del cimitero sarebbe stata destinata a persone aventi determinate consuetudini relative alla “sepoltura”.
Sono consuetudini, che taluno rischia di considerare aventi radici religiose, ma che – a ben vedere – si collocano più correttamente nell’ambito – appunto – delle consuetudini, delle tradizioni, degli usi.… ... Leggi il resto

Quale significato hanno i “colombari privati” richiamati all’art. 343, comma 2 T.U.LL.SS.?

È noto, o almeno lo si reputa tale, come l’art. 343, comma 2 T.U.LL.SS., R. D. 27 luglio 1934, n. 1265 e s.m., preveda come le urne cinerarie contenenti i residui della completa cremazione possono essere collocate nei cimiteri o in cappelle o templi appartenenti a enti morali o in colombari privati che abbiano destinazione stabile e siano garantiti contro ogni profanazione.
Ovviamente, affrontando il tema dei “siti” di possibile collocamento delle urne cinerarie, non può non tenersi conto delle previsioni della L.… ... Leggi il resto

Non solo “seppellire”, ma anche indicare, registrare ed annotare

È accaduto che un quotidiano, riportando cronache locali, riferisse che la giunta di un comune abbia deliberato l’assunzione dell’onere per un risarcimento a familiari di persona deceduta risolvendo in via stragiudiziale un contenzioso sorto in conseguenza di comportamenti che non avrebbero dovuto avvenire.
La situazione può essere descritta richiamando come, in conseguenza di esumazioni ordinarie dai campi ad inumazione (art. 58 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 e s.m.) e ad una certa distanza di tempo dalla loro esecuzione, non risultasse quale fosse stata la destinazione delle ossa raccolte (anche se, in via di massima, si potrebbe richiamare l’art.… ... Leggi il resto

Tutto termina, ma non sempre … tutto

Vi sono numerose situazioni in cui si possono, qui o là, registrare usi peculiari, a volte aventi fondamento, altre volte privi, altre ancora in netto contrasto con quello che dovrebbe essere il … “dover essere”, situazioni “percepite” come se fossero normali (aggettivo derivante da “norma”), mentre altrove sono del tutto assenti, per non dire che sollevino stupore anche a chi abbia elevata anzianità operativa nel settore.
L’art. 88 D.P.R. 21 ottobre 1975, n. 803 disponeva un divieto, con una disposizione successivamente ripresa testualmente nel successivo art.… ... Leggi il resto