Nel pensiero di molti presuli ed alti prelati obiettivo precipuo del funerale cristiano è “esserci per generare e favorire cambiamenti di stato”, formula forse un po’ criptica, ad una prima analisi ermeneutica, ma capace di dispiegare tutta la sua intensità in contrapposizione ad una funeral home vissuta come performance, seppur di elevato livello, però priva di azione cristologica, perché sarebbe assente il senso escatologico, in un luogo neutro ed asettico dal punto di vista religioso.
La casa funeraria tradisce una visione generica del tramonto del tempo e, quindi, della vita nel suo tragico estinguersi nell’occasione del morire, perciò mal si concilia con l’annuncio pasquale perché è un’esperienza ad hoc, dunque, privata, non è, allora, “Ecclesia” (= corpo mistico del Signore Gesù in cui tutti i cristiani sono inseriti e “sepolti” in virtù del Santo Battesimo), è assolutamente scevra di segni battesimali, nei quali poi si compendia tutta la circolarità dell’essere nell’ottica cristiana e soprattutto la salvezza donata da Dio con l’atto liturgico non può decadere a pratica privata e a mercimonio (parola forse un po’ forte!)… ... Leggi il resto
Autore: Necroforo
Vendita di tombe: per nomen juris o… vizio di forma?
Il culto dei defunti rientra nell’ambito dei limiti alla risarcibilità del danno non patrimoniale, vertendosi in tema di diritti inviolabili della persona, come tali oggetto di tutela costituzionale, ed in cui la posizione attorea, ai fini dell’assolvimento dell’onere probatorio, risulta agevolata, nei termini di cui all’art. 2050 c.c., rispetto alla regola generale del danno aquiliano, nonché dalla possibilità di dimostrare il danno anche solo tramite presunzioni semplici e dal risarcimento secondo equità: viene riconosciuto ai congiunti il risarcimento dei danni causati in conseguenza di comportamenti illegittimi che abbiano privato gli stessi della possibilità di onorare le spoglie mortali.… ... Leggi il resto
Il Diavolo, le arti e l’Aldilà
“E guai a voi, o terra e mare,
perché il diavolo si scaraventa su di voi con ira grande,
egli, infatti, sa che il tempo ormai è breve. […]
Qui dunque sta la sapienza,
chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia,
perché è una cifra d’uomo,
tale numero è seicentosessantasei.”
(Apocalisse cap. 12. – 13.)
Intorno all’anno mille si moltiplicarono, spaventosamente, oscuri segni premonitori ed inquietanti presagi sull’imminente fine del tempo.
Nel “dies irae”, il terribile giorno del giudizio, il mondo, come recitava la straordinaria “sequentia” della liturgia esequiale, si sarebbe dissolto tra sinistri bagliori, strida disperate e vapori sulfurei nelle voragini infernali.… ... Leggi il resto
Vendita di tombe: “ribaltone” in… Consiglio di Stato???
Ho reperito sul web (guarda caso…Consiglio di Stato, Sez. V, 15 luglio 2021, n. 5333 su funerali.org) l’estratto di una sentenza shock emessa, appunto, dalla giurisdizione amministrativa in tema di negoziabilità degli aspetti patrimonialistici di cui lo jus sepulchri – comunque consta…
Si possono, insomma, “cedere” tra privati i sepolcri? Addirittura vendere le tombe?
La pronuncia è, tra l’altro, già stata ampiamente esaminata dal Dr. Sereno Scolaro nella sua storica rubrica, sempre su funerali.org, dedicata alla giurisprudenza di settore, e reperibile sempre su questa pubblicazione on line.… ... Leggi il resto
Memorie di pietra
I cimiteri sono silenziosi depositari di una complessa e suggestiva ricchezza storico-artistica, dai diversi significati simbolici.
L’allinearsi, lungo camminamenti e sentieri, di cappelle e monumenti si propone sempre più, tra l’otto ed il novecento, come un riflesso del microcosmo borghese, diventa così una “riproduzione in mortem dell’habitat dei vivi”. [1]
Ecco allora giustificato lo sforzo concettuale, architettonico e decorativo, capace di produrre risultati di sublime fattura. L’arte funeraria fu un importante laboratorio, anche in ambito provinciale, del Liberty italiano e di svariate, sottili variazioni dei tradizionali canoni estetici.… ... Leggi il resto
Servizi necroscopici: doveri, ruoli e responsabilità
Gli adempimenti meramente necroscopici (manuali, di concetto, o semplicemente funzionali) sono, quale numerus clausus “scolpito” nella legge, data la loro gratuità, e non altrimenti ampliabile, formati da:
- Recupero/raccolta salme incidentate, per morte dovuta a sinistro, o comunque, in luogo, soprattutto se pubblico, inidoneo all’osservazione (paragrafo 5.2 Circ. Min. Sanità 24 giugno 1993, n. 24).
- Custodia delle salme di cui ai casi enumerati dagli artt. 12 e 13 D.P.R. 285/1990.
- Vigilanza su eventuali manifestazioni di vita durante il periodo d’osservazione (o anche per evitare manomissioni delittuose sul corpo del de cuius).
L’ultimo sberleffo: la morte e l’ironia di un grande pittore
L’autore del celebre Clown triste, scomparso nell’ottobre del ’99 ha saputo dominare sino all’ultimo istante il suo particolare rapporto con l’ossuto angelo nero.
Proprio all’incontro con la morte ha consacrato i suoi ultimi mesi con dedizione quasi maniacale, dipingendo 24 superbe tele.
Avversato dalla critica ufficiale, sempre insolentita dalle sue intelligenti provocazioni, ma apprezzato dal grande pubblico, Bernard Buffet è considerato un genio della pittura dalla sterminata schiera dei suoi ammiratori.
In ogni caso, si tratta di un autore che non lascia certo indifferenti, si può odiarlo oppure amarlo disperatamente ma di lui certo non ci si può dimenticare.… ... Leggi il resto
Procedura di deroga Ex art. 106 D.P.R. n. 285/1990 e riflessi sul Regolamento Regione Lombardia n. 4/2022
La C.D. Procedura di deroga è un procedimento tecnico-amministrativo, disciplinato dall’art. 106 D.P.R. 285/1990 e dal relativo paragrafo 16 della Circolare Min. Sanità 24 giugno 1993, n. 24, attraverso cui si autorizza l’uso, previo il necessario riattamento, di posti feretro ricavati in strutture cimiteriali non a norma (perché costruite in precedenza) con il dettato del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (art. 76, comma 3 D.P.R.… ... Leggi il resto
Un’ulteriore disciplina anche…comunale sull’attività funebre?
Premessa di ordine generale: i Comuni hanno potestà regolamentare loro spettante per l’art. 7 testo unico Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e succ. modif., cioè “ … nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni …”, ma anche quella loro attribuita dall’art. 117, comma 6, terzo periodo, Cost.… ... Leggi il resto
Canone manutentivo extra per le concessioni perpetue?
È notorio come in alcune realtà locali (es.: provincia autonoma di Trento, Regione Emilia-Romagna, per citare solo quelli forse più noti) le amministrazioni stiano “ragionando” sulla controversa soluzione di individuare canoni manutentivi ex novo, in particolare per i sepolcri in concessione perpetua (o, meglio, a tempo indeterminato), ma anche per le costruzioni sepolcrali che presentino elementi di “condominialità” con la presenza di “parti comuni” nei singoli sepolcri.
Nel dettaglio: si pensi a tutte le componenti promiscue di un chiostro nelle cui campate siano stati ricavate molteplici celle sepolcrali (mono-, o pluri- posto), come il tetto, i piani di calpestio, i pilastri presenti nella parte “interna” (cioè, rivolti verso le aree cimiteriali a sistema d’inumazione), le pareti cieche sulla parte “esterna”, i sistemi di gronda delle acque piovane, intonaci, tinteggiature, ecc.:… ... Leggi il resto
Ma la figura del “Coordinatore Sanitario” sopravvive solo nel D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285?
L’art.4 D.P.R. 285/1990 dispone, in primo luogo, che le funzioni di medico necroscopo di cui all’art. 74 D.P.R. 396/2000 – regolamento per la revisione e la semplificazione dell’Ordinamento di Stato Civile – siano assolte da un medico nominato dalla A.S.L..
In seconda battuta sempre lo stesso DPR impone che il medico necroscopo, per tale sua funzione di medicina pubblica, dipenda dal coordinatore sanitario dell’A.S.L..
Giova ricordare che, come ha recentemente osservato la Suprema Corte di Cassazione Penale, Sez.… ... Leggi il resto
Polizia Mortuaria: come si configura questo servizio complesso?
“Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος”, ossia, come dunque recita il celebre prologo del Santo Evangelo, secondo Giovanni, redatto nell’antica lingua ed alfabeto greco,: “In principio era il Verbo”… Più prosaicamente, nel nostro tanto vilipeso comparto funerario: in origine vi fu documento per la semplificazione e revisione delle procedure sanitarie divenute – ed è vox populi – da tempo inveterato obsolete, di cui al provvedimento 9 febbraio 2006, assunto dai Presidenti delle Regioni ex art. 4 del D.Lgs.… ... Leggi il resto
Conflitti sul sepolcro privato famigliare: quale giudice adire?
Lo Jus Sepulchri è un remoto istituto di derivazione romanistica, che è tutt’ora accolto appieno nel nostro ordinamento, ed è disciplinato direttamente dall’art. 824 Cod.Civile, nonchè implicitamente dall’art. 5 del medesimo Codice, poiché analogamente agli atti di disposizione del proprio corpo, il trasferimento, la scelta del luogo e della forma di sepoltura deve considerarsi quale vero e proprio atto di disposizione della salma, in cui in assenza della volontà del defunto ed a seconda del tipo di sepolcro di cui si discorra (ereditario o familiare), variano le regole di attribuzione del suddetto diritto.… ... Leggi il resto
Chi deve rimuovere il pace-maker nei resti mortali da avviare a cremazione?
Cara Redazione,
scrivo dall’Emilia Romagna; in caso di cremazione di resto mortale (quindi dopo 20 anni dalla tumulazione) portatore di pacemaker, a chi tocca l’onere della rimozione?
Può essere eseguito dagli operatori cimiteriali? Come si smaltisce il pace-maker?
Risposta:
Si segue, in toto, il dettato dell’Art. 12 della Legge Regione Emilia Romagna 29 luglio 2004 n. 19, secondo cui la vigilanza sulle operazioni cimiteriali transita in capo allo stesso gestore del camposanto.
Solo per le esumazioni ed estumulazioni straordinarie, in particolari situazioni, si potrà richiedere il parere igienico sanitario.… ... Leggi il resto
E dopo l’immemoriale? Obiter dictum della sent. Cass. Civ. n. 21598/2018
“Quando e se realmente applicato l’immemoriale riconosce la sussistenza pregressa di una concessione cimiteriale”, così hanno stabilito le sezioni unite civili della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 21598 del 4 settembre 2018, tra l’altro.
Quindi, questi brevi appunti di diritto funerario si concentreranno sull’obiter dictum di tale sentenza, ossia sui risvolti forse anche indiretti e secondari della decisione, ma di grande valore didattico per chi abbia avuto la pazienza di seguirci in questa lunga saga di articoli ed approfondimenti sull’istituto remoto dell’immemorabile, da usarsi – può persino essere – come concreta soluzione, davvero esperibile per risolvere casi altrimenti impossibili, entro la cornice dell’Ordinamento Italiano di Polizia Mortuaria, senza adire il Giudice Ordinario.… ... Leggi il resto
Diritto di sepolcro: dall’antica Roma ciceroniana all’attuale D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285
In una notte buia e tempestosa, vagando sul web, alla disperata ricerca di qualche nozione dell’antico diritto di Roma, riguardo al regime giuridico cui sarebbero stati assoggettati i beni funerari mi sono casualmente (…o quasi!) imbattuto in un autorevole chiosa ad un parere del Consiglio di Stato, da parte del Dr. Remo Giovannelli.
In questa disamina l’autore analizza alcuni istituti che derivano direttamente dal diritto romano, in cui vigeva pur sempre – non dimentichiamo mai – la distinzione tra le cose di diritto divino (res divini iuris), e le cose di diritto umano (res humani iuris) [1].… ... Leggi il resto