Le Foto dei Morti

Arte nata da un raggio e da un veleno (A. Boito)

Da sempre i morti suscitano angoscia e paura, ma nello stesso tempo la loro visione solleva un’inspiegabile e morbosa curiosità.
Ritrarre con una macchina fotografica, e non con le tradizionali tecniche di pittura, quell’enigmatica maschera di tragica serenità che si modella sul volto dei defunti, era, nel corso XIX secolo, un’occasione memorabile, perché si presentava come una straordinaria sfida per una nuova e trasgressiva forma d’arte.… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 3/3

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Sepolcro – Godimento ed eventuale trasmissibilità

Retaggi normativi di un antico passato, ad esempio gli articoli 79 e 80 del vecchio ed abrogato Regolamento Cimiteriale del Comune di Napoli, avrebbero consentito [1] la concessione tra privati per le cappelle, le edicole ed i monumenti dopo un quinquennio dalla costruzione e dietro al pagamento di un compenso al Comune; di conseguenza, esclusivamente l’atto notarile di trasferimento tra privati di una cappella funeraria in violazione delle predette norme del Regolamento Cimiteriale rientrerebbe nell’ambito degli atti vietati al notaio ex art.… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 2/3

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Sepolcro – Le diverse fattispecie giuridiche

Con la novella n. 285 del 1990, il Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria, nell’art. 93 ha da ultimo, così, stabilito: «Il diritto di uso delle sepolture private concesse a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari; (…)
Può altresì essere consentita, su richiesta di concessionari, la tumulazione [1] di salme di persone che risultino essere state con loro conviventi, nonché di salme di persone che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti dei concessionari, secondo i criteri stabiliti nei regolamenti comunali».… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 1/3

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Sepolcro – Diritto Vigente

Gli Jura Sepulchri rivelano, come sempre, una forte sintesi (o … commistione?) tra diritto pubblico e diritto privato, quasi si trattasse di un “connubio funerario”, tra regole di diversa specie e funzione, ma essi si distinguono anche per questa ragione di fondo: il diritto di sepolcro (= nel senso di essere sepolti) è principalmente un diritto personale, collegato all’appartenenza della famiglia (discendenza), e i cui elementi di patrimonialità [1], pur innegabili, sono strumentali e dipendenti rispetto al diritto principale, ossia quello di essere sepolti, ed esso, non dimentichiamo, è pur sempre di ordine intimo, affettivo, morale [2] e, quindi, “personalissimo”.… ... Leggi il resto

La terra dei morti: una landa popolata da spettri

Nell’Europa cristiana, intorno all’anno mille, i cadaveri venivano malamente ammassati in gran numero entro approssimate fosse carnaie, a causa soprattutto della scarsità di campi adibiti ad inumazione rispetto al consistente numero di decessi.
L’enorme, dilagante quantità di materiale organico guasto, anche negli strati più superficiali del terreno provocava un’insufficiente capacità depurativa del suolo.
Così, dalle zolle smosse e dai cumuli di terra, si sprigionavano facilmente fetide esalazioni maleodoranti e pungenti miasmi, che ammorbavano l’aria, anche a grandi distanze dal sacro recinto.… ... Leggi il resto

Modena, chiesa di San Vincenzo: il pantheon degli Estensi

Il sacro edificio che accoglie le “mortales exuviae” dei principi d’Este sorge a fianco del palazzo di giustizia, in Canal Grande, una tra le vie più prestigiose del centro storico di Modena.
La facciata, in puro stile barocco, presenta il paramento in cotto, mentre tutti le cornici e le ornamentazioni sono in marmo.
Il timpano del portale è sormontato da due misteriose figure marmoree nascoste in un ampio manto dai delicati drappeggi.
Eleganti lesene e semicolonne scanalate ripartiscono con armonia la superficie muraria, producendo un effetto di grande simmetria tra le diverse sezioni della parete.… ... Leggi il resto

La fanciulla e la Dama Nera

Il filone letterario che tratta del lugubre incontro tra un’avvenente figura femminile ed un macilento cadavere, inaridito ormai dalla putredine, è un argomento dalle poliedriche sfumature prospettiche.
Una simile, straordinaria ricchezza semantica si presta anche a sofisticate interpretazioni d’ordine simbolico o a sottili letture in chiave psicanalitica.
Questo scabroso soggetto, in ogni epoca, ha sempre esercitato un fascino indiscreto sull’animo dei pittori più inquieti e tormentati, suscitando morbose passioni e raffinate fantasie artistiche.
La sua incerta origine si perde in quel nebuloso sostrato di leggende e narrazioni di carattere fantastico, affidate per secoli alla sola tradizione orale e rapsodica, che contraddistinguono il periodo più arcaico della cultura occidentale.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali: applicazione dell’I.V.A. a due velocità? Profili di irragionevolezza manifesta

Cari Lettori,
sapendoVi attentissimi al dibattito giuridico (magari del tutto accademico) sul fenomeno funerario italiano, specie nei magazine on line di settore dedicati più genericamente alle PP.AA. locali, è utile conoscere un saggio, anche se datato, reperibile liberamente sul web (sul magazine on line: “enti-localionline.it”) dal titolo “Le concessioni cimiteriali fra gestione amministrativa e aspetti fiscali”, del 3/9/2019, a firma di Stefano Paoli, in cui si citano queste pronunce di giurisprudenza comunitaria: 

  • la Sentenza 16 settembre 2008, Causa C-288/07;
  • la Sentenza 4 giugno 2009, C-102/08;

per corroborare l’assunto secondo cui:

Alla luce di quanto sopra, i concetti espressi dall’art.

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Traslazione di SS. Reliquie o semplice… trasporto mortuario?

Ma le SS. reliquie, quando constino di ossa umane o resti mortali, per un mica tanto fantasioso trasporto, magari il giorno della processione in onore del Santo Patrono, come debbono esser movimentate? Occorre l’autorizzazione al trasporto? di chi sono, in ultima analisi? Chi ne dispone? A quale persona (più facilmente giuridica) appartengono? Alla Chiesa forse? Essendo comunque spoglie mortali sono soggette al controllo della polizia mortuaria?
Sorge il dubbio perchè ci è capitato di seguire, seppur di lontano una querelle volgarmente sulla “roba” (di verghiana memoria), tra opposte fazioni di una chiesa fortunatamente non cattolico-romana.… ... Leggi il resto

Verifica feretro: se però nessuno controlla davvero…sanzioni inefficaci?

La circolare del Ministero della Sanità numero 24 del 24 giugno 1993 asserisce che la rispondenza del feretro alle prescrizioni stabilite dall’art. 30 del D.P.R. 285/90, nonché, in caso di decesso dovuto a malattie infettive diffuse, a quanto posto dagli artt. 18 e 25, e infine l’avvenuto trattamento antiputrefattivo, è certificato dal personale a ciò delegato dall’unità sanitaria locale del luogo di partenza unitamente alla verifica dell’identità del cadavere.
Sull’onda del riformismo federale e caotico in capo funerario, necroscopico e cimiteriale, a causa della sciagurata competenza regionale in materia sanitaria, le Regioni revisionano pesantemente le procedure di polizia mortuaria, di fatto demedicalizzandole.… ... Leggi il resto

Morte, salme e cadaveri: qualche orientamento filosofico…

Piccola chiosa o postilla per i fans indomiti ed indefessi della più culta letteratura italiana (può darsi residuati bellici da liceo classico dello scorso secolo, come chi Vi scrive): già il grande autore preromantico Ugo Foscolo, in aperta polemica con le pulsioni ideologicamente egualitarie e livellatrici dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804, esteso poi ai territori italiani sotto la dominazione francese nel 1806 nel suo celebre carme “I Sepolcri” rilevava, comunque, come fosse ormai necessario sottrarre e sin anche strappare con la necessaria violenza intellettuale alla Chiesa Cattolica, il monopolio esercitato di fatto sull’evento morte, in una nuova prospettiva di celebrazione laica della figura del defunto.… ... Leggi il resto

La chiesa cimiteriale di Santo Stefano di Carisolo (TN)

Già parrocchia di Carisolo, quando il borgo si trovava spostato verso l’imbocco della Val Genova, S. Stefano rimase solo una pieve cimiteriale dopo la costruzione dell’attuale edificio parrocchiale dedicata a S. Nicolò nel 1751.
Sorge su di un possente macigno circondato da fitti boschi e alberi secolari.
Il suo asse longitudinale si colloca di sghembo rispetto al naturale sviluppo dello sperone roccioso su cui è addossata, da un lato, per circa due metri, che le fa anche da fondamenta.… ... Leggi il resto

Succede in polizia mortuaria…come sopravvivere alle scartoffie!

Non abbiamo ancora abbandonato l’idea di approfondire alcuni aspetti di “cancelleria” nell’attività amministrativa di polizia mortuaria (marche da bollo, timbri, modulistica altre amenità cartacee…).
Ecco qui di seguito un prontuario di primo soccorso… funerario per chi, ancora novizio, dovesse vedersi applicato o destinato a svolgere le proprie mansioni lavorative nel famigerato – appunto – ufficio comunale della polizia mortuaria.
Abbiamo ragionato a lungo sulle possibili criticità meramente operative di questo mestiere con chi, da lungo corso, lavora nei plessi di una amministrazione della Regione Emilia-Romagna dedicati proprio ai servizi funerari.… ... Leggi il resto

Il D.P.R. n. 285/1990: prospettive ed evoluzioni in corso…

È ancora valido, su tutto il territorio nazionale, il corpus del D.P.R. 285/90, seppur con andamento “carsico” ed a scomparsa (nessuna Regione ha ancora osato “abolirlo” espressamente, non avendone, per altro, il diritto). Anzi, in molte Leggi Regionali esso è più volte richiamato, con uno strano giuoco di rimandi e simmetrie.
Semmai, si è privilegiato una tecnica legislativa volta alla sovrapposizione (o, rectius, giustapposizione?) dei diversi piani normativi, i quali a volte possono convergere, copiandosi a vicenda o, peggio ancora divaricarsi, ingenerando pericolose antonimie, per chi, almeno, creda ancora nella certezza del diritto.… ... Leggi il resto

Luoghi e “non luoghi” dove officiare i riti del commiato

La previsione di idonei spazi del commiato è senza dubbio alcuno una lungimirante e coraggiosa scelta del Legislatore, almeno di quello Regionale, sino ad oggi; anche preso atto del totale fallimento di una auto-riforma dei servizi mortuari sanitari imposta per Legge (D.P.R. 14 gennaio 1997) nei nosocomi italiani o in altre strutture di ricovero a rilevanza sanitaria.
La “Casa funeraria” è, forse, il nervo scoperto di non sempre facile rapporto tra la Chiesa e le imprese funebri.… ... Leggi il resto

Chi provvede alla vestizione mortuaria in struttura sanitaria della Emilia-Romagna o in Piemonte?

La conduzione del deposito d’osservazione oppure anche obitoriale, è costituita da diversi procedimenti, alcuni dei quali, di stretta prerogativa medico-legale (come l’accertamento necroscopico ex art. 4 D.P.R. 285/1990), vengono esplicati da personale dipendente dell’Autorità Sanitaria (medici incaricati) e altri dal Comune (infermieri) o in taluni casi da personale della Medicina Legale; altri momenti (meno nobili?) quali la movimentazione della salma e dei vari materiali (anche rifiuti a rischio infettivo) vengono completati dagli operatori obitoriali o da altri soggetti che a vario titolo possano operare nella struttura (quali ad es.… ... Leggi il resto