1^ Novembre; Festa di Tutti i Santi

AAAA0056Giovedì, primo novembre 2008: Ognissanti, solennità cattolica che si celebra, ogni primo giorno dell’undicesimo mese dell’anno, in onore di tutti i Santi, Martiri, Confessori della Fede e semplici cristiani morti in grazia di Dio e, di conseguenza, accolti nella beatitudine senza fine.

Diverse testimonianze provano come, già in epoca paleocristiana, questa gloriosa ricorrenza fosse un consolidato costume nell’antichissima comunità ecclesiastica di Antiochia.

Gregorio IV (827-824) la proclamò, allora, festa universale fissandone l’attuale data, siccome prima si svolgeva il tredici di maggio del calendario giuliano, ma solo dal 1475 la festività fu riconosciuta in tutto il mondo cristiano.… ... Leggi il resto

Rapporto di coniugio e limiti dello Jus Sepulchri

Sul sito dell’Università di Catania, cliccando qui, è disponibile una sentenza particolarmente interessante, commentata da Anna Ansaldo. Di seguito se ne riporta la massima.

In caso di sepoltura del coniuge di un avente titolo nel sepolcro di famiglia il rifiuto non può essere opposto dagli altri discendenti aventi diritto (i fratelli e le sorelle). Non pare ipotizzabile una soluzione a priori: certo è che se il vincolo matrimoniale si basa sul consenso reciproco e sull’affectio, potrebbe escludersi lo ius sepulchri in capo al coniuge dell’avente titolo quando detti elementi siano venuti meno.

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Piccolo sentenziario sullo Jus Sepulcri

Ci sembra importante sufragare con autorevoli pronunciamenti della giurisprudenza, senza la pretesa di esser esaustivi, alcuni articoli pubblicati su questo sito tra cui spiccano:

  • Le traslazioni nell’ordinamento di polizia mortuaria
  • Lo Jus Sepulchri come titolo per autorizzare il trasporto funebre
  • La trslazione nell’ordinamento italiano di polizia mortuaria
  • Lo jus sepulchri come titolo nelessario per il rilascio all’autorizzazione del trasporto funebre
  • la rotazione dei posti feretro
  • Le eseumazioni straordinarie
  • Eredi o discendenti?

Nota della redazione: tutti queste sentenze sono state reperite sul web attraverso il motore di ricerca Google e sono liberamente consultabili attraverso la parola chiave “Jus Sepulchi”

 

Tribunale di Siracusa – Sentenza 19.01.2004, n.... Leggi il resto

Le esumazioni straordinarie

DSCF0836L’art. 83 DPR 10 settembre 1990, n. 285 annovera tra le proprie fattispecie la possibilità di esumazione prima del prescritto turno di rotazione, normalmente di durata decennale.

In effetti anche se con il D.P.C.M 26 maggio 2000 le autorizzazioni per abbreviare o dilatare la durata del turno di rotazione sono state trasferite in capo alle regioni ed in molte realtà locali ai comuni, per effetto di un ulteriore processo di decentramento amministrativo all’interno del sistema normativo (1) del DPR 285/1990 il periodo minimo di sepoltura legale nelle quadre d’inumazione è sempre e solo di 5 anni (Art.… ... Leggi il resto

Come trattare i cadaveri infetti

Cara Redazione,

sono un dipendente di un’impresa funebre.
Vorrei sapere se siano in vigore particolari norme sulla vestizione e l’incassamento di salme portatrici di morbo infettivo diffusivo.

Risposta:

5 gAttualmente solo la Regione Lombardia ha emanato un preciso protocollo operativo cui attenersi per manipolazione e al vestizione di salme infette.
Gli strumenti normativi per introdurre questa nuova disciplina sono stati prima l’atto della giunta – P. 27/02/2002 13.52 H1.2002.0012641 e, dopo, l’allegato 9 della delibera n. 20278 del 21 gennaio 2005 adottato per implementare l’Art.… ... Leggi il resto

Art. 74 DPR 285/1990: madre e neonato

untitledPremessa: L’articolo 74 del D.P.R. n. 285, dispone che possano essere sepolti in una stessa fossa soltanto madre e neonato, morti in concomitanza del parto. La ratio di tale disposizione é da individuarsi nel fatto che, a causa della diversità di dimensione dei due corpi, anche in seguito alla mineralizzazione, essi non possono essere confusi. Se a ciò si aggiunge che ai sensi dell’articolo 36, comma 2, del D.P.R. citato, le ossa umane e gli altri resti mortali assimilabili debbono in ogni caso essere raccolti in cassetta di zinco, recante il nome e cognome del defunto, oppure nel caso non sia possibile l’identificazione del defunto cui appartengono, la cassetta dovrà recare l’indicazione del luogo e della data in cui sono stati rinvenuti, appare evidente l’intenzione di conservare l’identità e l’individualità dei resti mortali anche in un momento successivo alla sepoltura, cosa che risulterebbe estremamente complessa in caso di cassetta resti non individuale.... Leggi il resto

Consenso ed assenso in ambito cimiteriale

ceme9Il diritto a decidere dei cadaveri e delle loro trasformazioni di stato (ossa, esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo, ceneri) non si esaurisce dopo la prima destinazione degli stessi, ossia dopo il periodo legale di sepoltura, come chiaramente statuito dal paragrafo 5 Circ. Min. m.10 del 31 luglio 1998 che rinvia al paragrafo 14 della precedente Circ. Min. n. 24 del 24 giugno 1993, così, circa l’assenso alla cremazione dei resti mortali (inconsunti), si pensa debbano trovare applicazione le norme contemplate per la cremazione delle cadaveri al momento immediatamente successivo al decesso, specie per quanto riguarda la priorità tra coniuge e parenti nei vari gradi e, nel caso di difetto del coniuge, la possibile pluralità di persone nello stesso grado (indipendentemente dalla linea di parentela o dalla sua ascendenza o discendenza, secondo il principio di poziorità sintetizzato nell’Art.… ... Leggi il resto

La “Traslazione” nell’ordinamento italiano di polizia mortuaria

Con il termine “traslazione” s’intende l’operazione di trasferimento di feretro interna o esterna al cimitero da una sepoltura ad un’altra.

Nel nostro ordinamento di polizia mortuaria vige il principio di stabilità delle sepolture, sino a quando non si siano compiuti i naturali processi di mineralizzazione; detto postulato implicito e quindi fondativo di tutto il sistema funerario italiano è, tra l’altro, deducibile da questi elementi di diritto e giurisprudenziali:

“Art. 116 comma 2 del art. 116 D.Lgs.... Leggi il resto

Il trattamento dei “Resti Mortali”

Articoli correlati reperibili con la funzione “CERCA”:

  • Dimensione delle lastre sepolcrali e percolazione delle acque meteoriche.
  • L’Iter delle estumulazioni.
  • Cremazione di resti mortali.
  • La ri-tumulazione.

 

Il DPR 285/1990, all’art. 82 comma 1 fissa il tempo ordinario di inumazione in campo comune di cadaveri (si veda anche il paragrafo 7 Circ.Min. 31 luglio 1998 n. 10) e dà al Sindaco la competenza di displiplinarla (art. 82 comma 2).

Con l’Art. 86 comma 3, e per le salme tumulate da più di 20 anni, è statuito un tempo ridotto di inumazione (5 anni).… ... Leggi il resto

Campioni biologici e Legge n.130/2001

Articoli correlati: Medicina necroscopica e Legge 130/2001

L’art. 3 lettera h) della Legge 30 marzo 1001m, 130, per il momento ancora bloccato dopo il mutamento dell’assetto costituzionale ottenuto con la Riforma del Titolo V, prevedeva una modifica del Regolamento di Polizia Mortuaria sulla base del seguente principio:”obbligo per il medico necroscopo di raccogliere dal cadavere, e conservare per un periodo minimodi dieci anni, campioni di liquidi biologici ed annessicutanei, a prescindere dalla pratica funeraria prescelta, per eventuali indagini per cause di giustizia”.... Leggi il resto

Cremazione di resti mortali

Cara Redazione;

ho un problema:

ho in gestione diversi cimiteri nel trentino.

Stiamo eseguendo le prime estumulazioni nel cimiteero di XXX, relative a sepolture di cinquanta anni fa.

Nella maggior parte dei casi, le salme racchiuse negli zinchi, risultano indecomposte.

il comune di cui sopra ha accolto la mia proposta di far cremare i resti a spese del comune, in alternativa al seppellimento in campo comune

L’impasse operativo emerge in merito alla autorizzazione alla cremazione, in quanto i familiari non sono rintracciabili o si sono disinteressati

Circa sei mesi prima su ogni loculo era stato posto un avviso di prossima scadenza, non descrivendo il trattamento stabilito ai resti in caso di disinteresse.… ... Leggi il resto

Trasporti funebri e necroscopici in Lombardia

Articoli correlati (e reperibili attraverso la funzione “CERCA”)

  • Igiene e trasporti a cassa aperta.
  • Sosta di più giorni: come confezionare la bara?
  • La tempistica del funerale.
  • Sanzioni davvero efficaci?
  • Sanzioni incoerenti.

 

 

In regime di DPR 285/1990 tutta la dottrina era concorde su questo postulato: per rimuovere una salma da un luogo inadatto e quindi w11intrinsecamente pernicioso occorre una certificazione che attesti la situazioni di concreto rischio, sulla base della quale potrà esser proposto da parte del medico necroscopo o del medico igienista il trasferimento del de cuius al deposito d’osservazione, indicando i motivi su cui si fonda la suggestione formulata dal medico intervenuto, così chi ha titolo a decidere sulla destinazione della salma è tenuto a richiedere l’autorizzazione al trasporto alla volta dell’obitorio/deposito d’osservazione/servizio mortuario ospedaliero.… ... Leggi il resto

Jus Sepulchri: titolo necessario per rilascio autorizzazione al trasporto funebre

Premessa: il comune in forza della Legge è tenuto disporre di almeno un cimitero a sistema ad inumazione (art. 337 TULLSS e art. 49 DPR 10 settembre 1990, n. 285), di idoneo dimensionamento. Lo stesso DPR 285/1990 con l’Art. 92 prende in considerazione la “grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune solo ed esclusivamente nel senso di carenza di aree per l’inumazione, alla luce delle coordinate disposizioni dell’art. 337 TULLSS, art.... Leggi il resto

Autorizzazione al trasporto funebre

Cara redazione,

afp111335660609215151 bigC’è una salma di persona deceduta nel mio comune per incidente trasportata in un Comune limitrofo dove si trova una sala autoptica.

Per il decreto di trasporto gli ufficiali di stato civile della mia zona si sono sempre comportati in questo modo: il permesso di seppellimento è rilasciato dal comune di decesso mentre l’autorizzazione al trasporto è concessa dal comune dove risiede la sala per autopsia.

Mi sono accorto di come questa prassi confligga pesantemente con l’Art.... Leggi il resto

La constatazione di morte in Lombardia è una prassi ancora legittima?

Come chiarito dal paragrafo 2 della stessa Circolare regionale n. 7 del 9 febbraio 2004 la cosiddetta “constatazione di morte” non rileva ai fini di implementare tutta la procedura di polizia mortuaria riguardo ad un decesso (avviso/dichiarazione di morte all’Ufficiale di Stato C i v i l e, delimitazione del periodo d’osserva z i o n e, visita necroscopica, certificazione del decesso, licenza di seppellimento (oppure autorizzazione alla cremazione, chiusura della cassa, trasporto funebre, sepoltura (oppure cremazione e seguente destinazione delle ceneri….).… ... Leggi il resto

TUMULAZIONE: questioni aperte e problemi irrisolti

Nota dell’autore: per gli argomenti trattati e le immagini proposte questo testo è sconsigliato a persone particolarmente suggestionabili o impressionabili.

L’ordinamento italiano (DPR 10 settembre 1990 n. 285), oltre ai più tradizionali (almeno nella realtà europea) metodi dell’interramento e dell’incenerizione, contempla una terza possibile destinazione per i cadaveri, ormai largamente maggioritaria nel nostro paese: la tumulazione; di essa si può reperire induttivamente una fonte primaria del diritto, ossia nell’Art. 340 del Regio Decreto 27 luglio 1934 n.… ... Leggi il resto