L’attuale normativa italiana sui rifiuti tende ad inserire nella nozione di “scarto” anche tipologie per le quali non si è in presenza di volontà di disfarsene, ma basta unicamente che la legge imponga l’obbligo di seguire le procedure di smaltimento.
Con l’entrata in vigore del DPR 254/03 il regime autorizzatorio per le parti anatomiche riconoscibili, è affidato all’AUSL competente per territorio.
Il comune, dunque, non ha più titolo in materia se non in caso di sezioni di cadavere non “prodotte” da strutture sanitarie, per le quali, invece, varrebbe sempre l’Art.… ... Leggi il resto