Leggi Regionali e Legge n. 130/2001: occorre ancora l’unanimità degli aventi diritto per richiedere la cremazione del de cuius?

Il regime autorizzatorio della cremazione comporta necessariamente una procedura aggravata per acquisire il consenso a che il cadavere del de cuius sia cremato, su espressa volontà[1] di quest’ultimo o dei suoi famigliari secondo modi e forme individuati dalla legge[2] (Art. 79 DPR 285/90, dall’Art. 3 Legge 130/01, DPR 445/2000, Circ. Min. 37/04 ) siccome l’incinerazione è pur sempre un atto irreversibile.

 

Ogni funerale implica la scelta della sepoltura, tale preferenza per una destinazione o l’altra normalmente, viene spesso trascurata allorquando si tratti dell’opzione più tradizionale tra l’inumazione o la tumulazione, mentre essa sembra rilevare unicamente nel caso della cremazione.… ... Leggi il resto

Dove tributare le speciali onoranze di cui all’art. 24 del DPR 285/90

l’Art. 24 comma 3 del DPR n. 285/90 prescrive che, in caso di sosta del corteo funebre presso comuni intermedi, per il tributo di speciali onoranze, il decreto di autorizzazione sia comunicato ai sindaci di questi comuni.

In effetti secondo il nostro ordinamento di polizia mortuaria (Art. 337 Regio Decreto n. 1265/1934) la sepoltura, a sistema di inumazione, tra l’altro, dovrebbe avvenire naturalmente nel comune di decesso, si pensi anche all’Art. 50 comma 1 Lettera a) DPR 10 settembre 1990 n.… ... Leggi il resto

Diritto di sepolcro, speciali ricorrenze ed ordinaria onerosità della sepoltura ex Art. 1 comma 7Bis Legge 28 febbraio 2001 n. 26

Durante un recente corso di aggiornamento è emerso questo quesito:

esistono provvedimenti a livello nazionale o locale relativi alla possibile gratuità della sepoltura per, ad esempio, i defunti ultracentenari?

Già in passato avevo affrontato questo tema, ma oggi voglio esaminarlo sotto la luce di una diversa prospettiva ed angolazione.

Nel silenzio del DPR 285/1990, e, quindi, di una norma positiva si potrebbe così rispondere:

Ai sensi dell’Art. 49 DPR n. 285/1990 ogni comune deve disporre di almeno un cimitero con un reparto ad inumazione di adeguato dimensionamento (Art.… ... Leggi il resto

La tumulazione delle urne cinerarie nel copritomba dei campi ad inumazione?

Come “aggirare” il divieto di inumare le urne cinerarie?

In effetti la sepoltura, nella nuda terra, delle ceneri si configurerebbe come una velata dispersione delle stesse tra le zolle della fossa, una volta ricoperta (ecco perchè, ad esempio, la Regione Lombardia non abbia recepito questo innovativo istituto della Legge n.130/2001) e lo sversamento delle ceneri, in modo da renderne impossibile un’ulteriore raccolta, richiede una procedura particolarmente aggravata (autorizzazione da perte dell’Ufficiale di Stato Civile) con manifestazione di volontà rafforzata (è di rigore una disposizione testamentaria scritta) da parte del de cuius, proprio per i riflessi di natura penale (si rischia la reclusione) che ex Art.… ... Leggi il resto

Come provvedere al trasporto salme? Tecniche a confronto

Il DPR n.285/90 prevede la possibilità per un defunto di essere trasportato prima che sia trascorso il periodo di osservazione, con le misure cautelative stabilite dall’articolo 17 e ad esclusione dei morti per malattie infettive (il morbo infettivo-diffusivo, quindi deve essere escluso a priori per poter autorizzare il trasporto a cassa aperta), previa autorizzazione del comune di decesso (tranne nei casi di morte sulla pubblica via e di feti, di cui al paragrafo 5.2 della circ.… ... Leggi il resto

Si può rinviare un’inumazione?

In questi giorni il maltempo, con i suoi improvvisi scrosci di pioggia “fantozziana”, imperversa in diverse regioni d’Italia, rendendo i campi d’inumazione pressoché simili a paludi, a causa del fango.

Ai sensi dell’Art. 49 del DPR 285/90 il comune è obbligato a disporre di almeno un cimitero a sistema di inumazione in cui accogliere i soggetti di cui al successivo Art. 50.

Se il de cuius ha titolo per esser inumato in un particolare cimitero (quello di decesso, di residenza o quello dove sussista una sepoltura privata su cui i de cuius vantasse lo jus sepulcrhi) si darò luogo all’inumazione non appena vi saranno le necessarie condizioni di sicurezza per il personale necroforo.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia: le rigidità procedurali per l’attivazione del medico necroscopo.

Premessa: come rilevato non nota Direzione Generale Sanità 3 febbraio 2010 n. 4419 la Regione Lombardia ha approvato la Legge Regionale n. 33 del 30 dicembre 2009: si tratta di un testo unico compilativo che riunisce le disposizioni legislative regionali in materia di Sanità. Con tale intervento legislativo la Legge Regionale n.22/2003 è stata abrogata in quanto inserita nel Testo Unico e specificamente al Capo III del Titolo VI (Articoli dal 67 al 77). IL Regolamento 9 novembre 2004 n.6 come tutti gli altri atti prodotti sulla base della suddetta legge n.22/2003, ora abrogata, permangono e restano efficaci, così è espressamente indicato dall’Art.… ... Leggi il resto

Inumazione senza cassa per tutti, ai sensi del paragrafo 8 Circ. Min. 31 luglio 1998 n. 10???

Chiacchierando al telefono con un collega necroforo piuttosto ferrato sulle problematiche medico-legali inerenti alla polizia mortuaria è emersa questa questione.

Secondo costui (chissà che un giorno non si laurei davvero) grazie ad un’interpretazione più “spinta” delle norme di polizia mortuaria per salme destinate all’inumazione potrebbe non esser più obbligatoria la cassa da interrare con il cadavere.

Si potrebbe procedere in questo modo: la salma, avvolta in un semplice sudario, durante la sosta nella camera ardente, in chiesa e nel trasporto è racchiusa in un comune cassone di acciaio per recupero salme, poi, una volta al cimitero, è estratta dal cofano e deposta nella fossa.… ... Leggi il resto

Sottoscrizione del verbale di chiusura feretro per trasporto funebre in regime di attività disgiunta?

Premessa: la legge individua una normativa per il trasporto di persone e una per il trasporto di cose. Nel nostro caso vi è il trasporto di cadavere, cioè di un “corpo umano rimasto privo delle funzioni cardiorespiratoria e cerebrale”. Non è né una persona in senso stretto, né una semplice cosa, essendo, questo, pur sempre, oggetto di pietas, in quanto res religiosa.

 

Tutto l’assetto del sistema funerario lombardo, dall’entrata in vigore della L.R. n.22/2003 ha vissuto in una sorta di “interregno”, poiché ha attraversato una complessa fase di transizione al termine della quale, dopo l’avvento del Regolamento Regionale n.… ... Leggi il resto

L’azione biodegradante nel ciclo cimiteriale attraverso l’apporto esterno di sostanze enzimatiche

Il fine ultimo della permanenza dei cadaveri nel sepolcro, almeno per il tempo minimo di sepoltura legale, è la loro auspicabile e completa mineralizzazione.

 

Si tratta di un principio fondamentale e per tale ragione implicito, dell’ordinamento italiano di polizia mortuaria, anche se alcune tecniche di destinazione per i cadaveri, come, ad esempio, la tumulazione sembrano contraddire questo fondamento della legislazione funeraria, siccome mirano piuttosto alla conservazione dei cadaveri e non alla loro naturale consunzione.

 

Versare sui resti mortali o, ancor peggio, sui cadaveri sostanze corrosive (calce[1], acidi) si configura come un atto illegale sempre perseguibile almeno in via amministrativa ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Con lo zinco…o senza?

Durante l’ennesimo esame comparativo tra le diverse norme di polizia mortuaria che regolano la cremazione e le richieste avanzate dalle SoCrem, per snellire le procedure amministrative o d’ordine igienico-sanitario, abbiamo notato un dettaglio sconvolgente: da parte delle imprese funebrisi chiederebbe, con sempre maggior insistenza, ai gestori degli impianti crematori, soprattutto in occasione delle operazioni cimiteriali massive di estumulazione, l’incinerazione dei feretri anche in presenza di vasca zincata, quando ciò non è più possibile, se non in rarissimi casi di impianti ancora predisposti per abbruciare lo zinco, in forza delle sempre più restrittive norme sulle emissioni gassose ed inquinanti in atmosfera.… ... Leggi il resto

Tumulazione di ceneri e resti mortali ex Circolare n.24 del 26/06/1993

La circolare n. 24 del 24/6/1993, emanata dal Ministero della Sanità, al punto 2 del paragrafo 13, consente la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro.

Poniamo, allora, questo caso di scuola: in un loculo, magari a concessione perpetua, sono raccolte unicamente diverse cassettine ossario.

E’d’obbligo indicare sulla lapide nominativi ed estremi anagrafici dei defunti cui appartennero quei resti mortali?

Di solito, questa materia, così specifica e di dettaglio, è disciplinata dal regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

Quando usare la cassa di zinco o il cassone impermeabile esterno e rimovibile rispetto alla bara lignea nell’inumazione di infetti

Nell’impiego delle casse destinate alla sepoltura entro loculo o nicchia muraria, per i trasporti da comune a comune oltre i 100 Km, oppure ancora per i trasferimenti di cadaveri umani portatori di morbo infettivo diffusivo, o, infine nei trasporti internazionali (ovviamente fuori dei casi contemplati dalla Convenzione Internazionale di Berlino) è consentito che la regione a seguito della devoluzione di compiti e funzioni dallo Stato agli enti territoriali, realizzato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 26 maggio 2000, ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Una grave lacuna regolamentare rimasta ancora insoluta

Il DPR 285/90, con l’Articolo 30, fissa precisi criteri costruttivi in merito alle bare predisposte per:

” Tumulazione (Art. 77).
” Traduzione di cadaveri da e verso l’estero (eccetto i casi previsti dalla convenzione di Berlino). Ex Artt. 28 e 29
” Trasferimenti oltre i 100 Km quale che sia il tipo di sepoltura prescelta
” Trasporto e sepoltura di infetti (Artt. 18 e 25).
ovvero per tutti quei feretri confezionali con doppia cassa lignea e metallica, cui si debbono aggiungere particolari dispositivi meccanici, quali reggette, valvola depuratrice a depressione, e chimico-fisici, come strato di torba, segatura o polvere assorbente biodegradabile, da sistemare nell’intercapedine, tra cassa di legno e vasca zincata, per il contenimento di eventuali percolazioni cadaveriche gassose o liquide.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia; Legge regionale n. 22 del 18 novembre 2003: occorre ancora l’unanimità degli aventi diritto per richiedere la cremazione del de cuius?

Il regime autorizzatorio della cremazione comporta necessariamente una procedura aggravata per acquisire il consenso a che il cadavere del de cuius sia cremato, su espressa volontà[1] di quest’ultimo o dei suoi famigliari secondo modi e forme individuati dalla legge[2] (Art. 79 DPR 285/90, dall’Art. 3 Legge 130/01, DPR 445/2000, Circ. Min. n. 37/2004 ) siccome l’incinerazione è pur sempre un atto irreversibile e, spesso, non accettato, da importanti confessioni religiose.

Ogni funerale implica la scelta della sepoltura, tale preferenza per una destinazione o l’altra normalmente, viene spesso trascurata allorquando si tratti dell’opzione più tradizionale tra l’inumazione o la tumulazione, mentre essa sembra rilevare unicamente nel caso della cremazione.… ... Leggi il resto

Il valore del servizio funebre

Soprassedendo sugli aspetti di illegalità endemica e diffusa, dei quali non so molto, altrimenti sarei ricco, e non mi vorrei nemmeno dibattere nel brago spirituale ed economico chiamato lavoro sottopagato ed estemporaneo, passo ad elencare alcuni suggerimenti meramente empirici ed operativi.Il servizio funebre, come ogni attività del terziario deve risolversi in:

1) Libertà (pensa l’impresa a sistemare il cadavere ed agli adempimenti amministrativi, così io sono sollevata da tale pietoso incarico e posso bellamente piangere, far finta, oppure pensare ai fattacci miei)

2) Sicurezza (mi servo da un’impresa di professionisti e so di aver messo il mio morto in buone mani, sono sereno perchè di quell’impresa e dei suoi uomini MI FIDO.)… ... Leggi il resto