Competenza territoriale: chi paga la sepoltura di indigente? Orientamenti giurisprudenziali e del diritto comunitario

E’ stato richiesto, a codesta Redazione, a quale Ente Locale spetti accollarsi gli oneri della sepoltura di un indigente deceduto sul proprio territorio, ma residente in altro Comune.

A tal proposito, si osserva, propedeuticamente, che la gratuità del servizio di inumazione per gli indigenti è prevista, con norma positiva, dall’art.1, comma 7 bis, del d.l. 27 dicembre 2000, n. 392 convertito con modificazioni dalla L.28 febbraio 2001 n.26, Legge di autentica interpretazione del comma 4 dell’articolo 12 del d.l.… ... Leggi il resto

Estinzione anzitempo concessione cimiteriale a seguito di estumulazione straordinaria

Il Comune di XYZ rappresenta questo problema di grande rilevanza didattica per tutti i lettori del Blog operatori dei servizi di polizia mortuaria.

Riferisce, infatti, di una concessione cimiteriale, della durata di novantanove anni, con la quale è stato attribuito al concessionario ed eredi l’uso di un loculo per l’“inumazione” (rectius: tumulazione). Il beneficiario è individuale nella salma (del figlio del concessionario) indicata espressamente nel contratto.

Gli eredi del concessionario primo, successivamente deceduto, hanno presentato istanza al Comune di estumulare dal loculo detta feretro, al fine di ridurre i resti ossei in cassetta ossario e ritumularli nello stesso loculo, ove hanno manifestato, pure, la volontà di deporre in futuro anche la salma della madre.… ... Leggi il resto

Conflitto tra eredi e consanguinei del fondatore del sepolcro

Cara Redazione,
sono l’amministratore dell’Ospedale di X sito nel Comune di Y, e vorrei sottoporVi, una domanda piuttosto spinosa o, per meglio dire, tecnica. Nel 1907 il Conte del casato di Z, a seguito del proprio decesso (dopo tutto muoiono anche i nobili!), e non avendo figli, istituisce suo “erede universale” questo nosocomio.
Egli era anche proprietario di una tomba all’interno del cimitero del Comune, sul quale territorio insiste questa struttura sanitaria, sepolcro privato il cui padre aveva avuto in concessione perpetua il 6 luglio 1878, come risulta da regolare documentazione.
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Lombardia e Veneto: conflitti ed antinomie sul trasporto “a cassa aperta”: procedure a confronto.

Il caso spinoso in esame ha il merito di enucleare il problema “atroce” della relazione complessa e contraddittoria fra norme regionali in materia di polizia mortuaria nel caso di persone decedute che siano traslate fra più Comuni di Regioni diverse dal momento del decesso a quello del seppellimento o cremazione.

Nella fattispecie concreta si è verificato un decesso nella regione Lombardia, ma – ancora nella fase di osservazione – il deceduto è stato traslato in un’abitazione privata di un Comune della regione Veneto senza alcuna autorizzazione sanitaria o amministrativa, assistiamo, allora, ad un trasporto a cassa aperta ma sine titulo, evidentemente tra Comuni contermini, ma siti entro confini regionali diversi.… ... Leggi il resto

Con quale criterio ” flessibile” ed intelligente individuare il completamento della capienza in un tumulo?

Premessa: la tumulazione si configura sempre come una sepoltura privata e dedicata il cui momento genetico è dato dalla stipula dell’atto di concessione. Il diritto di sepolcro basato sullo jus sanguinis, ossia sui vincoli di consanguineità, ovvero sullo jus coniugii (la famiglia è istituzione sociale naturale fondata sul matrimonio ex art. 29 comma 1 Cost.), che intercorrono tra il fondatore del sepolcro ed i suoi congiunti si configura come mera aspettativa e, salvo patti interprivatistici ex art.... Leggi il resto

Il collaudo dei sepolcri a sistema di tumulazione

171353325-85586a64-166a-4475-8c4c-09b6587d7eccOccorre premettere che il certificato di agibilità o usabilità (si tratta di sinonimi, variamente impiegati nelle diverse zone), a differenza del certificato di abitabilità previsto dall’art. 221 del testo unico delle leggi sanitarie, non è contemplato da alcuna norma di legge, ma è sorto, per prassi, come analogia del certificato di abitabilità per “edifici” ad uso diverso da quello abitativo.

La prima legge che ne fa cenno (la n. 47/1985), e così quelle successive, lo richiama come previsione consolidata, quasi che fosse richiesto da una fonte legislativa (spesso la prammatica è più forte della norma formale dello jus spositum).… ... Leggi il resto

Quando lo jus sepulchri… ci fa arrabbiare!

Da giorni mi scervello emi lambicco le meningi su questa verbosa domanda, così irrazionale e perniciosa…almeno per me!

lo jus sepulchri ,come titolo di accoglimento in un sepolcro privato, quali sono tutte le allocazioni diverse dal campo comune d’inumazione, origina da quel regolare atto di concessione (formula aulica, ma molto efficace!) di cui all’Art. 98 D.P.R. 285/90, il quale è condicio sine qua non per poter vantare lecitamente diritti su area cimiteriale o porzione di edificio sepolcrale (diritto di superficie o solo diritto d’uso ex rt.… ... Leggi il resto

…Ma il processo verbale di volontà alla cremazione è assoggettabile all’imposta di bollo?

Riporto qui di seguito, senza prender posizione nel merito (non ne avrei titolo) alcuni illuminanti spezzoni di dottrina riguardo ad un problema fiscale nella gestione degli atti tipicamente di polizia mortuaria, muovendo da questa semplice domanda:

In Regione Lombardia (ma il caso è estensibile a tutte le Regioni in cui si applichi integralmente il dettato della Legge 30 marzo 2001 n. 130) l’autorizzazione alla cremazione viene rilasciata, secondo quanto stabilito dal Regolamento Regionale, dall’ufficiale dello stato civile del Comune in cui è avvenuto il decesso.… ... Leggi il resto

Trasporto e sepoltura di nati morti e prodotti abortivi: quale veicolo e quali contenitori impiegare?

Pervengono a questa Redazione complessi quesiti su una materia alquanto spinosa e poco trattata, forse per la sua rarefazione: Il trasporto di un infante nato-morto, così come dichiarato all’Ufficiale di Stato Civile, con relativo certificato ex art. 37 D.P.R. n. 396/2000, deve essere sempre espletato da un’impresa funebre con apposito veicolo, o può essere effettuato direttamente dai genitori con un mezzo proprio?

Analogamente, i prodotti abortivi o del concepimento per i quali sia richiesto egualmente dai genitori l’accoglimento in cimitero possono esser trasferiti alla sepoltura con un normale automezzo viste le dimensioni molto contenute del piccolo feretro?… ... Leggi il resto

Cremazione di resti mortali ed eventuale contestualità dei diversi provvedimenti autorizzativi

Cara Redazione,

Scrivo dalla Lombardia, una ditta di onoranze funebri ha ricevuto l’incarico per seguire tutto l’iter per la cremazione dei resti mortali di circa 100 defunti che riposano in questo cimitero, orbene, essa ritiene che il decreto di autorizzazione alla cremazione e quello al trasporto (al forno crematorio e da questo al cimitero di sepoltura) debbano non solo essere contenuti in un unico atto, ma che tale autorizzazione cumulativa vada rilasciata in un unico atto comprensivo di tutti i 100 defunti.... Leggi il resto

Istituto della revoca, traslazione feretri e relativa imputazione degli oneri

Un Comune, in Emilia Romagna, intende modificare la conformazione del proprio cimitero aprendo un passaggio ove attualmente è presente un’arcata di loculi costruiti dall’Ente Locale stesso e concessi singolarmente in perpetuo (ante 1976) a soggetti diversi.
Recentemente all’interno dello stesso cimitero è stata realizzata e mantenuta vuota una sezione per alloggiarvi le salme provenienti dalla campata da demolire.

Trattandosi di un intervento finalizzato ad una migliore fruizione del cimitero (e non legato a motivi contingenti quali lesioni strutturali ecc.)... Leggi il resto

La fine delle concessioni perpetue? Percorsi giurisprudenziali in itinere…

Per il principio di irretroattività della norma giuridica (art. 11 delle cosiddette “Preleggi” al Cod. Civile – R.D. n. 262/1942), cristallizzato anche nel classicissimo brocardo latino “Tempus Regit Actum, una concessione perpetua non può d’imperio essere modificata dal Comune in una “a tempo determinato”, ma tale situazione ormai di diritti perfetti ed acquisiti che ruotano attorno all’oggetto della concessione, può essere variata su richiesta dei concessionari, e accolta dal Comune, in linea generale, attivando la procedura di rinuncia (https://www.funerali.org/cimiteri/la-rinuncia-nelle-concessioni-cimiteriali-modi-forma-e-natura-dellatto-45953.html... Leggi il resto

Estumulazione sì o no? Quando il concessionario litiga con i parenti del defunto.

Si deve immantinente cogliere, nel merito, un aspetto importante nella conduzione della complessa “macchina” cimiteriale: spesso vi può essere divaricazione tra concessionari (= titolari della concessione con annessi diritti di gestione) e persone che hanno titolo jure sanguinis o jure coniugii, ossia per vincolo coniugale o di consanguineità a disporre delle spoglie mortali (si fa ricorso a questa espressione volutamente vaga ed indefinita con una precisa intenzione didascalica, al fine di superare la possibili distinzioni medico-legali circa il “cadavere”, i “resti mortali” (quali oggi definiti dall’art.… ... Leggi il resto

Case funerarie, trasporto necroscopico ed ordinanza sindacale generale ex art. 22 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285

Si può impiantare ed “esercire” una casa funeraria in Regione Molise. Presupposto fondamentale per la piena funzionalità di una moderna funeral home è, come già visto in precedenza, l’istituto del trasporto a cassa aperta, per poter agevolmente movimentare il defunto ed allestire la camera ardente, appunto a feretro scoperchiato, (momento che coincide con il periodo d’osservazione) nei locali, appunto della struttura del commiato.

In considerazione del fatto che la specifica legge regionale, incentrata solo su cremazione e successiva destinazione delle ceneri non opera riferimento alcuno alla distinzione semantica e funzionale, come, invece accade in altre Regioni, tra “salma” che potrebbe essere trasportata su autorizzazione del medico intervenuto sul luogo dell’exitus e “cadavere” su autorizzazione del Comune, nel caso di specie occorre rinviare al Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia: pur in presenza di Legge Regionale, ma nelle more di una regolamentazione comunale, è ancora legittimo non autorizzare la dispersione delle ceneri?

Spesso le norme sono emanate con diverse velocità, nel loro succedersi nel tempo, molto dipende dalle scelte e dai ritmi della Politica, ingenerando, a volte, notevoli discrepanze tra l’asettico il mondo del diritto funerario e la cittadinanza, con i suoi comprensibili desiderata; come sempre, su una materia così controversa e spinosa, quale la dispersione delle ceneri, si scontrano ed impingono, in dottrina, opinioni e tesi divergenti, anche in modo aspro.

Secondo un certo filone del dibattito accademico no, non sarebbe lecito: i motivi di fondo sono semplici, in quanto il Comune dovrebbe preventivamente stabilire, per la propria area “giurisdizionale”, specifici iter burocratici, operativi e le tariffe (o meglio i diritti fissi, istituiti dal Consiglio Comunale, ex art.… ... Leggi il resto

Cremazione: un breve riassunto sullo status attuale (regna la confusione massima!)

L’incinerazione (più aulicamente ignizione o, se vogliamo esser prosaici: cremazione) dei cadaveri costituisce una pratica funeraria alternativa alla tradizionale sepoltura per inumazione e tumulazione che sta acquisendo sempre maggiori consensi nella popolazione, vuoi per la crisi economica vuoi per la maggior praticità, senza, poi considerare l’atteggiamento aperturista della Chiesa Cattolica, con la recente istruzione “Ad Resurgendum Cum Christo”.

Da questa nuova tendenza della società italiana discende un rilevante incremento delle richieste di cremazione agli uffici competenti del Comune (Stato Civile?… ... Leggi il resto