Nelle segrete stanze di funerali.org: l’archivio delle sentenze

Chi Vi scrive in parte si è anche “formato” sui sentenziari di www.euroact.net, oltreché sulla mitica rubrica dell’Ing. Fogli “Quesiti e Lettere” , ai tempi de: “I.S.F.” in formato cartaceo, pregevole trimestrale di approfondimento settoriale per addetti al circuito della polizia mortuaria, oggi integralmente trasfuso (redazione compresa) in questo sito.
Due formidabili fonti di informazioni, dunque, per di più molto orientate al problem solving, all’aiuto concreto fornito ai colleghi, con taglio prettamente operativo, qualunque sia la loro funzione o mansione nelle professioni del post mortem.… ... Leggi il resto

La chiesa cattolica ed il “problema” cinerario comune”: nuove interpretazioni della normativa canonica

L'articolo è parte 4 di 13 nella serie Posizioni Chiesa cattolica

Non conosco nella gerarchia delle fonti del diritto canonico quale particolare e precisa funzione svolgano le soluzioni ad un quesito, pur avvezzo alle sagrestie come sono.
Di conseguenza mi spericolerò in un ardito parallelismo tra due ambiti…”legali”, in qualche misura, dunque, giuridici ambedue, ovvero pur sempre fondati sul concetto di norma: dettata, quest’ultima però, ora dall’Autorità Civile, ora da quella Ecclesiastica.
Sono piani completamente distinti e non sovrapponibili, almeno in teoria, ma che a volte tendono ad intersecarsi, soprattutto nel caso Italiano, ma non solo (il fenomeno è ravvisabile pure in altri Paesi, laddove la presenza del cattolicesimo sia forte e strutturata).… ... Leggi il resto

Ancora sui Norme UNI e cofani funebri.

Negli scorsi giorni abbiamo dato notizia di una piccola e grande insieme rivoluzione per l’industria funeraria italiana. In modo molto pionieristico ed ottimista, infatti, almeno due Regioni (Liguria e Friuli Venezia Giulia) hanno reso obbligatorio l’uso di cofani funebri per cremazione corrispondenti alle norme UNI 11519-11520, in materia di casse mortuarie. ad oggi –per lo meno – non si sono levate particolari proteste formali dalle associazioni di categoria, strutturate sul territorio.

Il legislatore regionale (quello Statale, nel frattempo…latita dai suoi doveri, quanto alla vituperata e trascuratissima polizia mortuaria) ha ben soppesato i propri limiti di intervento, circoscrivendo la propria area di azione unicamente alle norme tecniche relative alla cremazione dei feretri.… ... Leggi il resto

Rinuncia affido ceneri: forma, natura dell’atto e competenze

L'articolo è parte 1 di 7 nella serie affido urna cineraria

In primis, andrebbe considerato come poche leggi regionali, invero, prevedano indicazioni certe sulla “rinuncia” alla domiciliazione delle ceneri (o fattispecie simili). Alcune (ancora meno) considerano anche il caso (remoto?) del rinvenimento di urne (es.: a seguito del decesso del familiare affidatario).
Gli affidatari, come noto, (o anche i loro aventi causa, come ultima eventualità?) possono sempre rinunciare all’affidamento dell’urna.
Sulla relativa “trasmissibilità mortis causa” del titolo di affido si nutrono parecchie perplessità in diritto, proprio per la natura giuridica dell’atto di affido ceneri, che non pare, ad un’attenta analisi, riconducibile ad una semplice autorizzazione burocratica, tra quelle consuete della polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

I rapporti tra i vivi e i morti

Ma quali sono davvero i riti, le formule più frequenti, nel nostro comune sentire, quando noi italiani visitiamo i cimiteri?
Larghissima maggioranza di noi, oltre tre quarti, trascorre del tempo in composto raccoglimento davanti a una lapide o una tomba a terra
È un contegno di olimpico distacco da forme più marcate e spettacolari di ritualità, la cui diffusione aumenta con l’età, ma anche tra i più giovani resta notevolmente maggioritario.
Dichiara di adottare questa pratica funebre del generale silenzio di circostanza, infatti, ben il 63% degli italiani al di sotto dei 35 anni.… ... Leggi il resto

Affidamento ceneri: ultimo domicilio conosciuto…?

L'articolo è parte 4 di 7 nella serie affido urna cineraria

Con il Vostro permesso e… benedizione, si vorrebbe affrontare, in questo momento di confronto aperto, con il nostro pubblico, nella sez. dedicata alle pratiche funebri successive alla cremazione, il nodo cruciale ed assai critico di un istituto poliedrico, nonché molto controverso: l’affido famigliare delle urne cinerarie, così come delineato, in linea di principio dalla stessa L. n. 130/2001 e prima solo da giurisprudenza (D.P.R. 24 febbraio 2004), poi da successive leggi regionali d’implementazione.… ... Leggi il resto

Atti di polizia mortuaria: quale Giudice adire in caso di conflitti?

Come tutte le attività amministrative anche la polizia mortuaria, intesa come sola funzione istituzionale, è costituita principalmente da permessi e da divieti…e certa gente è davvero incontentabile!
Quando la sua azione quotidiana di accoglimento istanze (o rigetto motivato di quest’ultime) produca conflitti tra il privato cittadino potenziale portatore di un diritto di disposizione sulla spoglia del de cuius e ad es. la stessa P.A., in buona sostanza quale giudice adire per ottenere giustizia?
Ci sovviene in ausilio in questa analisi il Tribunale Di Treviso che con una precisione chirurgica esamina la natura e limiti di un’autorizzazione, nel caso di specie quella all’affido ceneri, di portata spesso colpevolmente sottovalutata.… ... Leggi il resto

Cosa fa la Polizia Mortuaria – Definizione e atti tipici

La Polizia Mortuaria, ossia il plesso della P.A. preposto al governo di fenomeni giuridici e medico-legali del post mortem è materia poco praticata, non fosse altro per ragioni di natura eminentemente scaramantica, se non dagli addetti ai lavori.
Si definisce, dunque, come “Polizia Mortuaria” il complesso di norme e prassi, risorse, e personale (non dimentichiamo mai i colleghi!, impiegati, impresari o necrofori, poco importa) che coniuga profili strettamente burocratici (atti certificativi, autorizzazioni…) con altri aspetti di carattere e rilevanza igienico-sanitaria, in cui interagiscono più attori (A.USL… ... Leggi il resto

Cos’è la Polizia Mortuaria?

La Polizia mortuaria è un servizio da sempre comunale che gestisce le pratiche funerarie (ad. es. Anagrafe mortuaria e catasto cimiteriale).
Contrariamente a quanto si possa superficialmente supporre, non è più di un semplice reparto di necrofori e mezzi ad uso funebre, come si sarebbe potuto pensare sino alla fine del XX Secolo, ma un apparato indipendente dell’amministrazione municipale a cui sono affidati alcuni compiti molto importanti dopo il decesso di una persona.
La materiale gestione delle operazioni ormai avviene sempre più stesso a mezzo terzi, anche nelle prestazioni erogate in regime di monopolio (conduzione del cimitero).… ... Leggi il resto

Un voto ai servizi cimiteriali di Roma Capitale

La XV Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali a Roma è stata effettuata nell’aprile del 2022.
I risultati restituiscono in generale una città con aspettative e livelli di soddisfazione in miglioramento, sia per la qualità della vita, sia per i servizi.
Per i servizi, in particolare, si consolida il recente dato tendenziale che vede una convergenza verso voti di piena sufficienza, ad esito di un miglioramento di quelli meno soddisfacenti, ma anche di un lento declino di quelli tipicamente considerati come le eccellenze romane.… ... Leggi il resto

Testamento Olografo ma… anche in rete. La grande rivoluzione dell’informatica applicata alle successioni mortis causa

Roma, il Consiglio Nazionale del Notariato ha diramato un comunicato stampa di cui volentieri pubblichiamo una sintesi.
Anche altre testate hanno dato notizia di questo fatto, di una certa rilevanza per tutti gli operatori del diritto successorio.
Pure se solo “trasversalmente” anche la polizia mortuaria potrebbe trarre beneficio dalla grande riforma/opportunità dovuta al progresso dell’informatica giuridica, rivoluzione oramai in essere ed… inarrestabile, a quanto pare.
A tutti gli effetti, dal 6 novembre 2023 è finalmente attivo e operativo il Registro Volontario dei Testamenti Olografi, realizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato tramite l’interfaccia tecnica di Notartel Spa – società informatica del Notariato – che permette di raccogliere, catalogare e ricercare i dati dei testamenti olografi depositati fiduciariamente presso i notai in tutta Italia che aderiscono al servizio in rete.… ... Leggi il resto

Le nostre linee guida per gli atti di disposizione del post mortem

Occorre, a nostro parere, ricostruire un po’ di storia anche delle varie interpretazioni susseguitesi, per cercare almeno timidamente di assumere una linea ed intraprendere un percorso ermeneutico!
Abbiamo chiesto quindi all’ing. Daniele Fogli di ripercorre quel periodo storico e le interpretazioni che allora vennero date, nonché taluni interventi chiarificatori chiesti al ministero della salute. E Fogli, con una nota, ci ha risposto:

Il problema, come noto, si pose già con l’entrata in vigore della L. 130/2001, che non venne mai attuata con modifica del DPR 285/90, anche se così sarebbe scritto al comma 1 dell’articolo 3.

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Principio di poziorità: alcuni punti di vista a confronto

Come conclusione di codesta indagine che si è articolata sul sito in più puntate è, a questo punto, doverosa una sintesi di carattere politico-programmatico, con i giusti indirizzi e contributi costruttivi (anticipati dall’Ing. Fogli stesso, in un suo pezzo pubblicato il 14/09/2023) in previsione (finalmente) di qualche L. “quadro” statale, di riforma seria sulla polizia mortuaria.

“Quando parlo di semplificare, è perchè vorrei uscire dal contenzioso unanimità/maggioranza assoluta, che è sorto con la L. 130/2001, in quanto la discussione tra d.P.R.

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Atti di disposizione post mortem – il principio di “poziorità”

Come avviamo visto, nella “electio sepulchri” sovrana ed inoppugnabile è la volontà del de cuius stesso (quando non in contrasto con la Legge).
Se il defunto per disposizione testamentaria o per acta concludentia (esempio: ha tassativamente stabilito nell’atto di fondazione del sepolcro la propria sepoltura in quella determinata tomba di cui è divenuto concessionario), o anche solo verbalmente, ha eletto un preciso luogo cimiteriale per la propria tumulazione/inumazione questo desiderio va rispettato e predomina sempre sul parere, presumibilmente discorde, dei suoi più stretti congiunti.… ... Leggi il resto

Incidenza e prevalenza della visita al cimitero nel 2021 nel Rapporto di O.R.M.E. – Istituto Cattaneo

L'articolo è parte 5 di 5 nella serie ORME

Durante il 2021 il 64% degli italiani si è recato almeno una volta al cimitero. Nella metà dei casi questo momento di visita è avvenuto in occasione del 2 novembre, giorno della Commemorazione dei defunti, o, comunque in prossimità dell’Ottavario dei Morti. Si tratta di una quota inferiore a quella consueta, in forte flessione, perché fortemente influenzata dalle restrizioni imposte, in quell’anno, dalla pandemia. CoVid-19.
Il buon proposito di (almeno) varcare il cancello del cimitero, per render omaggio ai defunti, è lievemente più alto tra le donne che tra gli uomini, cresce fortemente con l’età, ma in modo inversamente proporzionale alle delle dimensioni del Comune di residenza.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione post mortem – Principi generali

L’ordinamento italiano di polizia mortuaria, pur nella labirintica e eclettica poliedricità delle sue fonti, almeno per le sepolture a sistema di inumazione e di tumulazione, non individua con norma positiva i soggetti legittimati a disporre delle spoglie mortali di un defunto.
Si tratta di una grave lacuna legis.
Nella prassi, invero, i familiari più vicini all’estinto provvedono alla tradizionale sepoltura (terra o loculo) sulla base di un accordo che spesso non traspare o non viene posto in discussione.… ... Leggi il resto