Sepolcri Privati: da familiari ad ereditari?

Ammettettiamo ora, la trasformazione di un sepolcro da gentilizio (cioè, di famiglia) ad ereditario (aspetto sui cui si entra di seguito), per esplicita previsione del regolamento comunale di polizia mortuaria.

Il  rapporto di concessione, quando sia sorto, continua alle medesime condizionio di diritto originarie, mutando unicamente la figura del concessionario.

In ogni caso, sia che permanga quale sepolcro di famiglia, o si trasformi in ereditario, deve escludersi la possibilità di estumulazione di feretri tumulati, salvo che nel caso di cui all’art.… ... Leggi il resto

Autorizzazioni di polizia mortuaria accorpate?

Nell’impianto del D.P.R. 10 settembre 19900 n. 285, almeno, autorizzazione al trasporto ed alla cremazione, competendo allo stesso ufficio (si veda, a tal proposito, il regolamento per l’organizzazione di uffici e servizi di cui agli artt. 48 comma 3 e 89 D.Lgs n. 267/2000) possono esser contestuali, ossia insistere fisicamente sullo stesso supporto cartaceo (occorre sempre applicare doppiamente l’imposta di bollo ex DPR 642/1972?) Forse sì. Ma il documento, però dovrebbe esser redatto in duplice copia; l’una da consegnare, dopo l’arrivo in cimitero, al responsabile del servizio di custodia, l’altra, invece, dovrebbe rimanere agli atti nell’archivio dell’impianto di cremazione.… ... Leggi il resto

E se la camera mortuaria non ci fosse?

Cara Redazione,

Dopo la terribile esperienza della pandemia con i suoi eccezionali picchi di mortalità, in determinate zone d’Italia, dato atto che la scelta della cremazione è sempre di più richiesta, mentre, purtroppo i tempi di attesa per i forni crematori, anche in periodi non emergenziali, sono diventati routine, provo a sviluppare una riflessione banale: in caso di mancanza di camera mortuaria presso il cimitero (il nostro è un piccolo comune…) è possibile tenere in giacenza presso il magazzino dell’impresa di pompe funebri il cadavere in attesa di essere cremato?… ... Leggi il resto

Lombardia: destinazioni anomale dei trasporti funebri e relativo sistema punitivo…

In Lombardia, ai sensi del combinato disposto tra gli l’Artt. 35 comma 1, 36 comma 3 e 38 comma, 1 il quale sostanzialmente riproduce lo stesso impianto normativo del D.P.R N. 285/1990, il trasporto di cadavere è soggetto alla regola della tipicità, un feretro, quindi può esser trasferito unicamente verso:

Il cimitero (quale presidio istituzionale deputato allo smaltimento dei cadaveri ai sensi dell’Art. 340 comma 1 Regio Decreto 27 luglio 1934 n.1265 pianamente in vigore ancora in Lombardia)

L’Estero (rimangono ovviamente valide le disposizioni di cui agli Art.… ... Leggi il resto

Tassa sul morto?… No, semplici diritti d’istruttoria

Paradossalmente per un trasporto funebre, che interessi più Comuni, con sosta “tecnica” in Comune intermedio, rimane in vigore l’Art. 19 commi 2 e 3 D.P.R. n.285/1990, con la possibilità di esigere un diritto fisso non legato alla privativa (istituto ormai superato per giurisprudenza costante  e con norma positiva dopo il 1/1/2002 (art. 35, 12, lett. g) L. 28/12/2001, n. 448) ma assimilabile ad una sorta di somma dovuta per attività istruttoria, autorizzativa e per l’uso di spazi ed attrezzature.… ... Leggi il resto

Emilia-Romagna: quali le destinazioni ultime per un feretro?

In Emilia-Romagna, ai sensi del combinato disposto tra l’ Art. 10 L.R. 29 luglio 2004 n. 19 e la seguente Determinazione del Responsabile del Servizio Sanità Pubblica, del 6 ottobre 2004 e s.m.i, il quale, sostanzialmente, riproduce lo stesso impianto normativo del Capo IV D.P.R. 285/90, richiamandolo espressamente, ll trasporto di cadavere è soggetto alla regola della tipicità”.

Un feretro, dal luogo in cui staziona per il periodo d’osservazione (tassativamente: servizio mortuario sanitario, abitazione privata, deposito d’osservazione, obitorio, casa funeraria) può, quindi, esser trasferito unicamente verso (come è persino scontato, solo una volta accertato il relativo titolo di accoglimento):

  • Il cimitero comunale (quale presidio istituzionale deputato allo smaltimento dei cadaveri umani ai sensi dell’Art.
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Quale destinazione per il verbale ex paragrafo 9.7 Circ. Min. n. 24/1993 nell’evenienza di traslazione.

Non è ben chiaro, soprattutto in caso di infetti, se il verbale di corretto confezionamento del feretro, prima random, ed oggi obbligatorio, in forza delle leggi regionali che ne trasferiscono l’onere in capo all’addetto al trasporto (anche se una certificazione di natura igienico-sanitaria, ex art. 49 D.P.R. n. 445/2000, non dovrebbe – e qui il condizionale è d’obbligo – esser surrogabile da soggetti terzi)  in rapporto a tipologia di trasporto e forma di sepoltura prescelta (paragrafo 9.7 Circ.… ... Leggi il resto

Ossario comune: come “calcolare” il momento opportuno per la dispersione delle ossa?

E’ bene riporre e custodire le ossa esumate o estumulate, raccolte entro separati contenitori (anche flessibili) in camera mortuaria cimiteriale per un “CONGRUO” e “RAGIONEVOLE” tempo, da stabilirsi nel regolamento municipale di polizia mortuaria, affinché gli aventi titolo a disporne possano esercitare i loro diritti di pietas, anche, magari, con un lieve ritardo rispetto al timing originariamente previsto.
Questo lasso temporale potrebbe anche esser delimitato e contenuto, nonchè statuito con uno specifico art. del regolamento comunale, oppure attraverso lo strumento più elastico dell’ordinanza sindacale, con cui si disciplinano, nel dettaglio, le operazioni cimiteriali.
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Titolo di accoglimento in cimitero ed atti di disposizione tardivi.

L’accoglimento istituzionale in un cimitero esclude a priori un rapporto concessorio (altrimenti saremmo dinnanzi alla sepoltura privata, istituto diverso e regolato da altre norme di cui al Capo XVIII – Artt. 90 e 93 del D.P.R. 285/1990) e si estrinseca, ope legis, in queste forme di trattamento:
 
inumazione in campo comune per i cadaveri (art. 337 T.U. Leggi Sanitarie),
sversamento in cinerario comune per le ceneri (art. 80 comma 6 D.P.R. n. 285/1990,
deposizione in ossario comune per le ossa (artt.
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CoVid-19: esumazioni ed estumulazioni: quale procedura seguire?

Gli artt. 83 ed 88 del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 – richiedono l’assistenza del coordinatore sanitario (profilo, quest’ultimo abrogato dal D.Lgs n. 502/1993) quando si debba procedere ad esumazioni e ad estumulazioni straordinarie.
Ammettiamo, nemmeno tanto per assurdo, il disseppellimento, dopo pochi mesi di sepoltura, di un feretro CoVid-19 positivo.

La presenza di tale figura non è invece richiesta per le estumulazioni e le esumazioni ordinarie. Tuttavia, l’art.83, nel dettare il protocollo per l’esumazione straordinaria si limita a richiedere la presenza di personale sanitario, in funzione di vigilanza e supervisione, mentre l’art.… ... Leggi il resto

CoVid-19 e scheda ISTAT, quali le novità?

In tempi amari di pandemia da CoVid-19 tutte le procedure standard sembrano saltate o annullate per l’emergenza sanitaria, eppure, l’Istat pare aver posto un po’ d’ordine, chiarendo per il corona-virus la classificazione per la corretta attribuzione della causa di morte, attraverso la diffusione di un importante prontuario per i soggetti istituzionalmente preposti alla redazione della “famigerata” scheda istat.

 

L’obbligo della compilazione della scheda di morte compete al medico curante (art. 1, comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990, n.

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Atto di Concessione Cimiteriale: come calcolare la decorrenza del rapporto concessorio?

  1. La formazione, con relativa sottoscrizione tra le parti contraenti, di un regolare atto di concessione (che ha natura para-contrattuale, in quanto non gestibile nella piena autonomia garantita dall’ordinamento ai negozi giuridici prettamente privatistici) è espressamente prevista dall’art. 98 D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285 quale condizione essenziale per la sussistenza di una concessione d’uso di sepolcri privati, quale ne sia la tipologia, incluso quindi quella che abbia per oggetto un posto a tumulazione singola (loculo). Va tenuta anche presente la risoluzione dell’Agenzia delle entrate n.
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Furti e danneggiamenti al cimitero

Leggiamo sulle pagine on line  de: “IL Dolomiti”, un grave fatto di cronaca funeraria, con risvolti penalistici:

BLEGGIO SUPERIORE. Da tempo erano giunte segnalazioni all’amministrazione comunale di Bleggio Superiore ed alla polizia Locale ed in merito al reiterato furto di fiori e piccoli danneggiamenti dalle lapidi.

 

Molti cittadini che si recavano a rendere omaggio ai cari defunti trovavano le tombe danneggiate, in altri casi sparivano fiori e candele. Il danno ovviamente non è tanto economico, bensì morale dal momento che chi si reca a trovare i defunti si trova a fare i conti con un ladro seriale.

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Giusto due parole sui registri cimiteriali

Al Congresso generale d’igiene svoltosi a Bruxelles nel settembre 1852 (l’altro ieri…appunto!), sulla Questione III, art. 2, si deliberava, tra l’altro, quanto segue:
‘ ‘ ‘ § 12. L’Autorità amministrativa dovrà tenere esatto registro del luogo, e della data di ogni sepoltura fatta, dietro un modello che verrà dato. ‘ ‘ ‘

La normativa nazionale, a partire dal R.D. 8/6/1865, n. 2322, ha costantemente previsto quelle registrazioni che oggi sono contemplate dall’art. 52 D.P.R. 10/09/1990, n.
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Vendita di sepolcri privati? (con molta cautela, c’è chi dice… “NI”)

Va, subito, precisato che l’area cimiteriale e, per attrazione, i sepolcri privati nei cimiteri, in essa sussistenti, fanno parte del demanio comunale, specifico e necessario; e tale condizione ne comporta l’inalienabilità, l’inespropriabilità, la non usucapibilità e la non commerciabilità.
 
Tuttavia la “trasferibilità” dello jus sepulchri , per atti tra privati, rinverrebbe il proprio, intrinseco limite in riferimento alla perpetuità o meno della concessione, a seconda delle epoche e delle discipline normative, sotto il cui imperio, furono stipulati gli atti concessori; infatti prima del D.P.R.
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Fossa comune bambini in Polonia: riti magici o solo abitudini pagane?

Un team di esperti archeologi, scavando con alacrità, ha portato finalmente alla luce una fossa carnaia risalente al periodo tra il ‘500 e il ‘600, ritrovata in mezzo agli scavi per la costruzione di un’autostrada nei della città di Nisko, in Polonia.

l’enorme buca contiene 115 scheletri di bambini, alcuni con una moneta dentro la bocca. Secondo gli studiosi potrebbe trattarsi di un cimitero infantile di cui parlano alcune antiche leggende della zona. Lo ha reso noto il centro Culturale del municipio di Jezowe.

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