Lavori cimiteriali a La Spezia: già deliberati!

Sul sito de “La Gazzetta della Spezia” apprendiamo di interessanti lavori cimiteriali, presso l’importante città ligure, da questo breve passo che riportiamo, per fedeltà, integralmente.

È stato, infatti, siglato martedì 4 agosto il contratto relativo ai lavori di manutenzione straordinaria dei corpi loculi delle tre strutture cimiteriali e alla realizzazione di nuove celle ossario/nicchie cinerarie.

“L’amministrazione comunale di Lerici ha disposto le verifiche preventive, quindi la progettazione, necessarie agli interventi di mantenimento delle strutture cimiteriali, in relazione alle condizioni di sicurezza degli edifici.

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Gestione cimiteri, replicano i lavoratori: “Nessun disservizio, numero di salme in deposito nella media”

Leggiamo e, volentieri, riportiamo, uno stralcio di un articolo pubblicato sulle pagine on line di “Messina Today”

[…omissis…] Continua il botta e risposta dopo gli attacchi della Uil al Comune di Messina “reo” di aver affidato la conduzione dei servizi cimiteriali ad una ditta privata.

Una scelta che il sindacalista Pasquale De Vardo ha definito “assurda e devastante” e causa del licenziamento di nove dipendenti e di continui disservizi legati soprattutto alla tumulazione dei feretri.

Dopo la replica dell’assessore Massimiliano Minutoli, sulla questione scende in campo Giuseppe Maisano, responsabile tecnico della società che gestisce la tumulazione e le operazioni di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto

Tariffe cimiteriali sotto la lente d’ingrandimento a Conegliano

Brano comparso, ieri, sulle pagine on line di “Treviso Oggi”:

 

CONEGLIANO – La discussione scaturita in consiglio comunale circa le nuove tariffe cimiteriali sembra non essersi esaurita lì: il consigliere Alessandro Bortoluzzi si è infatti sfogato successivamente sui social.

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Ancora due parole sulla decisione della Consulta

Della giustizia costituzionale ho un vago ricordo, la studiai nel lontano 1996 come parte integrativa, a sè stante, all’esame di diritto pubblico.  Onestamente, visto il far west regionale della polizia mortuaria, mi sarei aspettato una sentenza più coraggiosa, del tipo pronuncia di parziale accoglimento o rigetto (poco importa), ma interpretativa o fors’anche manipolativa. La Consulta ha una fantasia sfrenata nello sfornare queste formule: vale a dire: io Alta Corte, investita di una questione di legittimità, rilevo un bug nell’ordinamento, un vuoto, ragion per cui, spesso, per il principio di conservazione (detto altrimenti dell’horror vacui), siccome piuttosto dell’anarchia è meglio una cattiva legge, debitamente accomodata

a) ricostruisco sulle macerie di una norma, altrimenti incostituzionale, un mosaico regolamentativo ed un tessuto di principi della materia oggetto di giudizio, imponendo, quale pregiudiziale di costutuzionalità, l’applicazione della norma contestata solo in un certo modo, minacciando, altrimenti di cassarla tout court.

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Regolamentazione degli arrredi funerari: dubbi profili d’illegittimità assoluta?

Può il Comune, con propria norma cogente, obbligare ad uniformare gli arredi funebri nei sepolcri a sistema di tumulazione?

In questo frangente, dove la Legge dovrebbe esser dettata dall’intelligenza e dal buon senso, norme troppo capillari ed intrusive rischiano di esser criminogene, perché troppo esposte alla discrezionalità del singolo. E poi: chi controlla, soprattutto dentro una cappella privata, e con quale metro di giudizio? Dov’è il giusto e lo sbagliato? A volte il confine è così labile!… ... Leggi il resto

Legge 30 marzo 2001 n. 130: differenti filosofie interpretative

Sempre a proposito di dispersione delle ceneri: la volontà del defunto deve essere espressa mediante testamento o iscrizione ad apposita associazione o, nel caso sia stata espressa solo verbalmente, può essere dichiarata dai familiari?

Risposta

L’art. 3, comma 1, lett. c) L. 30 marzo 2001, n. 130 si limita (sembrerebbe) a considerare come la dispersione delle ceneri debba aversi “nel rispetto della volontà del defunto”, senza altro specificare.

Se non che, allo stesso art. 3, comma 1, lett. … ... Leggi il resto

Ravenna: approvazione del nuovo regolamento municipale di polizia mortuaria?

Tratto dal sito “Ravennaoggi.it”:

“[omissis…] Quest’oggi, martedì 28 luglio, alle 15, si riunirà il consiglio comunale, convocato in modalità di videoconferenza esclusivamente da remoto, visibile in diretta sulla pagina facebook del Comune e il giorno successivo sul sito del Comune all’indirizzo http://bit.ly/archivio-sedute-cc.

A inizio seduta si svolgerà la trattazione dei seguenti question time: “La nuova collocazione del Moro di Venezia deve valorizzare il prestigioso scafo e la darsena”; “Sperimentazioni mobilità sostenibile con acceleratori d’andatura”; “Ravenna non resti esclusa dai grandi progetti”.

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Feretri estumulati ed abbandonati in cimitero

Notizia tratta da: il Resto del Carlino, edizione di Macerata, del 23 luglio scorso:

“Sgradevole sorpresa per chi, qualche giorno fa, si è recato al cimitero cittadino per far visita e render omaggio ai propri cari scomparsi, malgrado la bella giornata estiva… Entrando dall’ingresso che dà nella parte nuova del camposanto, infatti, fra i loculi e la zona di sepoltura a terra, alcuni ignari dolenti hanno trovato tre feretri lasciati incustoditi a terra, avvolti entro sacchi bianchi di plastica.

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Lo jus eligendi sepulchrum nel silenzio del de cuius: il diritto del coniuge e dei famigliari

“Lo jus eligendi sepulchrum consiste nel potere di scegliere la località, il punto e il sistema di sepoltura della salma di una determinata persona. tale diritto, che trova il suo fondamento nelle esigenze di devozione e di culto verso i defunti, spetta innanzitutto alla stessa persona e solo in mancanza di una precisa electio sepulchri, può essere esercitato dal coniuge e dai congiunti più prossimi e in loro assenza dai successori jure haereditatis dello scomparso”, così almeno si pronuncia erudita dottrina (Dante Buson, sulle pagine de: “I servizi Demografici n.… ... Leggi il resto

Diritto primario e diritto secondario di sepolcro

Lo status familiae, presente o preterito, derivante da coniugio o parentela (Artt. Da 74 a 77 Cod. Civile) ovvero, secondo alcuni giuristi, anche affinità, rappresenta il titolo “cardine” e portante per l’effettivo esercizio dello jus sepulchri quando la tomba sorga, ab origine, come privata e gentilizia (ex multis, cfr. 340 comma 2  R.D. n. 1265/1934, ma anche art. 93 comma 1 D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285).

Come rilevato in dottrina (Dante Buson sulle pagine de: I servizi Demografici, nell’anno 2005) La giurisprudenza ha avuto modo in diverse occasioni di scrutinare la diversità tra il diritto primario e il diritto secondario di sepolcro, che, non dimentichiamo, è un principio innanzi tutto pretorio.… ... Leggi il resto

Edicole funerarie: certificato di usabilità o semplice collaudo?

Occorre premettere che il presunto certificato di agibilità o usabilità (si tratta di sinonimi, variamente impiegati nelle diverse zone), a differenza del certificato di abitabilità previsto dall’art. 221 del testo unico delle leggi sanitarie, non è contemplato da alcuna norma di legge, ma è sorto, per prassi, come analogia del certificato di abitabilità per “edifici” ad uso diverso da quello abitativo.
La prima legge che ne faccia cenno (la n. 47/1985), e così quelle successive, lo richiama come previsione consolidata, quasi che fosse richiesto da una fonte legislativa (spesso la prammatica è più forte della norma formale dello jus positum).… ... Leggi il resto

Autorizzazioni di polizia mortuaria: chi firma?

Il ripetuto richiamo a determinati organi comunali da parte del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, principalmente al Sindaco, ma non solo,  anche una volta acclarata la sua “post-maturità”, non favorisce, tuttavia, l’immediata individuazione dell’idoneità funzionale in capo alle diverse persone fisiche del Comune che in nome e per conto dell’Ente pongono in essere atti giuridici, discrepanza che può dare adito a prassi non sempre pienamente conformi alle norme, secondo la loro gerarchia e prevalenza all’interno delle fonti del diritto.… ... Leggi il resto

Come recuperare un atto concessorio tra scartoffie, incartamenti ed archivi polverosi

Cara Redazione,

Aspra contesa sorse tra co-titolari di cappella cimiteriale, la querelle ruota attorno alla realizzazione di un sepolcro privato e gentilizio in epoche remote.

L’edificio ha subito nel tempo diverse ristrutturazioni ed ampliamenti. Naturalmente manca l’atto di concessione – irreperibile -. Prima di adire il giudice ordinario vorremmo esperire la soluzione di un procedimento amministrativo di accertamento, ma occorrono “pesanti” elementi probatori della legittima costituzione dello jus sepulchi, dove reperirli? Dimostrare la sussistenza della tomba muovendo da qualunque elemento a disposizione può esser la soluzione idonea?… ... Leggi il resto

C’era, tanto tempo fa, un’antica cappella funeraria extra-cimiteriale.

Cara Redazione,

Vi narro di un edificio sacro, aperto anche al culto, ma soprattutto adibito anche a destinazione anche sepolcrale in città, come considerarla ai fini della polizia mortuaria, quid juris?


Se questa fosse preesistente all’entrata in vigore del T.U.LL.SS., non si seguirebbero le prescrizioni di cui ai commi da 1 a 3 dell’art. 104 D.P.R n. 285/1990 ma solo il precetto del comma 4 poiché nell’attività di vigilanza, rientra anche quanto imposto dall’art. 102 D.P.R… ... Leggi il resto

Giusto due parole sulla tumulazione privilegiata ex art. 105 D.P.R. n. 285/1990

(18/05/2023) [Nota della Redazione: questo articolo è da ritenersi superato, in quanto esso è confluito in uno studio di più ampio espiro e trattazione sempre sull’istituto della Tumulazione Privilegiata].

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Chi vi scrive appartiene, se non altro per ragioni squisitamente anagrafiche, a quella generazione di sconvolti di vascorossiana memoria, che forse non ha più santi o eroi, ma paradossalmente, oggi mi dedicherò ad un argomento aulico e raffinato, quasi ancestrale nella sua remota natura ed origine: la “tumulazione privilegiata”.… ... Leggi il resto

Per quello che ho da fare…parlo di concessioni cimiteriali!

Cara Redazione,

chiedo cortesemente il Vostro aiuto per la soluzione di un caso pratico, in quanto, in tema di concessioni cimiteriali perpetue e trasmissione diritti per eredità ho cercato di documentarmi, ma ho le idee molto confuse.
Nel 1951 il Comune ha concesso ad un soggetto (persona fisica) un’area a perpetuità nel cimitero comunale, ove è stata costruita una cappella (l’atto di concessione non è stato trovato, ma la concessione a perpetuità dell’area è annotata su un registro cimiteriale del Comune, così come risulta effettuato il pagamento dell’area).… ... Leggi il resto