Se la salma diventa subito cadavere, come provvedere al trasporto a ‘cassa aperta’? – 1/2

Quasi tutte le Regioni, in applicazione del nuovo art. 117 Cost. (potestà legislativa concorrente), hanno avviato un processo di caotiche riforme, mirato a rimuovere, in parte, l’orientamento, molto rigido e dirigista del vigente Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285), in tema di trasporti “a cassa aperta” di cui all’art. 17, creando però qualche nuova e diversa complicazione.
Muovendo dall’assunto che il dettato costituzionale, come novellato dalla Legge di revisione costituzionale n.… ... Leggi il resto

CoVid-19 ed adempimenti fiscali nella polizia mortuaria: come assolvere l’imposta di bollo?

Abbiamo formulato al Dr. Sereno Scolaro alcune domande, in tema di polizia mortuaria, procedimenti autorizzativi ed adempimenti fiscali (nel caso concreto: imposta di bollo) che gravano sulla consueta attività funebre, in tempi di recrudescenza di CoVid-19. Entrando, ora, in medias res:

  1. L’ordinanza della Protezione Civile n.664/2020 prevede espressamente di smaterializzare gli atti autorizzativi di polizia mortuaria, attraverso l’uso dei canali di posta elettronica (meglio se certificata? Ulteriore cruccio, perché proprio non si è capito!) La prefata ordinanza dovrebbe rimanere in vigore sino alla cessazione dello stato d’emergenza, fissato per il 15 ottobre (e prorogabile?).
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Crematori: stravaganti ipotesi di gestione, con qualche ammiccamento

È di rigore un primo riferimento al (solito) art. 343 comma 1 T.U.LL.SS. di cui al R.D. 27 luglio 1934 n. 1265; esso prevede come gli impianti di cremazione debbano essere realizzati all’interno dei cimiteri (ed esclusivamente comunale è la funzione cimiteriale ai sensi del combinato disposto tra gli artt. 337, 343 e 394 T.U.LL.SS ed 824 comma 2 Cod. Civile) , tanto che il comune, quando sia interessato da questa richiesta, dovrebbe concedere l’area strettamente necessaria, oltretutto a titolo gratuito, in deroga alla regola generale sull’onerosità delle concessioni cimiteriali.… ... Leggi il resto

Decadenza sanzionatoria: un exemplum concreto

Da un brillante saggio di D.Buson, sulle pagine de: “Lo Stato Civile Italiano – S.E.P.E.L. edizioni-” traggo alcuni spunti, di vivo interesse, su una prospettiva diversa in cui inquadrare la fattispecie della decadenza sanzionatoria, nell’ordinamento mortuario italiano. L’esempio è il più classico: la vendita di posti feretro, in un orrendo mercimonio.

È notorio che l’uso della sepoltura privata nei cimiteri risulti disciplinato, in primo luogo, come corpus normativo quadro, dal Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria approvato con D.P.R.… ... Leggi il resto

Tempi tecnici per passare dalla fattispecie medico-legale di “cadavere” a quella di “resto mortale”?

Un po’ di storia sulla recente normativa cimiteriale: prima dell’emanazione del D.P.R. n.254/2003, il Ministero della Salute, in risposta a due distinti quesiti di Comuni (p.n. 400.VIII/9Q/1686 e 400.VIII/9Q/2515 ambedue del 4/7/2003), aveva ribadito la vigenza, a tale data, del comma 2 dell’art. 86 del DPR 285/90, e, quindi, che “non era consentita la cremazione di resti mortali derivanti da tumulazione senza procedere ad inumazione, anche qualora fossero decorsi 20 anni dalla tumulazione [stagna]”.
Inoltre, lo stesso Ministero aveva confermato l’orientamento prevalente della dottrina con questa nota esplicativa: “in caso di resti mortali derivanti da esumazione, le modalità della pratica della cremazione sono prese in esame dalla (…) circolare n.… ... Leggi il resto

Costruzioni cimiteriali: ma… il D.P.R. n. 285/1990 ha natura di normativa speciale?

Cara Redazione,
vorrei sottoporre il seguente argomento alla vostra attenzione:
il regolamento di Polizia Mortuaria del mio Comune prevede che il concessionario di un’area cimiteriale debba presentare il progetto di edificazione entro un certo termine (6 mesi dalla concessione dell’area); inoltre è imposto, con norma positiva, per giunta, che i lavori debbano essere ultimati entro 2 anni.
La mancata osservanza dei termini comporta l’applicazione di penali e, dopo 3 mesi, la decadenza della concessione per inadempienza contrattuale.… ... Leggi il resto

La spettacolarizzazione della morte nei funerali dei nobili

Tra il XVII e il XIX secolo, i riti funebri dei più abbienti e titolati raggiunsero vette apicali in termini di sfarzo e fastosità. Il simbolo della magnificenza del defunto in terra era magistralmente espresso dal catafalco funebre, tanto più alto, quanto maggiore era l’importanza dello scomparso, quasi da consentirgli così – più facilmente – l’ascesa al regno dei cieli.
Si trattava di una costruzione, il più delle volte lignea in quanto apparato effimero, collocata solitamente nella navata centrale della chiesa o vicino al presbiterio e strutturata in diversi strati di composizioni architettoniche e decorative, in cui veniva inserito il simulacro della bara – quasi sempre privo della salma – ornato con stoffe preziose ricamate e listate a lutto, riquadri raffiguranti i meriti e gli aspetti salienti della vita dell’illustre defunto e riportanti i classici simboli funebri, quali la clessidra alata, i teschi con le tibie incrociate, il serpente che si morde la coda.… ... Leggi il resto

Il “trattamento delle ossa” rinvenute in occasione delle operazioni cimiteriali – 1/2 – Se il necroforo è maldestro nella raccolta delle ossa scatta la denuncia…

Un gruppo di colleghi necrofori invoca il nostro aiuto: sono stati denunciati per vilipendio di cadavere, quando la polizia municipale ha constatato la presenza di ossa confusamente deposte in camera mortuaria: Quind Juris.
Pigliamo a paradigma, per questo breve saggio, la sola normativa nazionale di riferimento, ossia:
D.P.R. n. 285 del 10 settembre 1990 (approvazione del regolamento nazionale di polizia mortuaria);
Circolari n. 24 del 24 giugno 1993 e n. 10 del 31 luglio 1998 esplicative del regolamento nazionale di polizia mortuaria;
D.P.R.… ... Leggi il resto

Come potrebbe funzionare un loculo aerato

In questo breve saggio cercheremo di analizzare una soluzione recentemente messa a punto in Spagna (1).

Anni fa, infatti, frequentavo anche convegni “impegnati”, specie durante i seminari di Tanexpo dedicati alle esperienze estere.

Nella fattispecie, nel centralissimo cimitero madrileno Del Sol, nella c.d. tumulazione non stagna (2) si chiude il loculo non con mattoni e malta cementizia, o lastra di cemento vibrato, ma con una sottile lamina di materiale plastico, assicurato ai lati del suo imbocco, con uno strato di silicone rinforzato con l’applicazione di un nastro adesivo, così da unire saldamente tra loro i labbri estremi di lastra sepolcrale e tomba.… ... Leggi il resto

Dei sepolcri privati: alcune considerazioni preliminari

Il profilo giuridicamente più rilevante dei sepolcri privati interni al cimitero è quello della natura della concessione e del diritto di sepolcro, da questa promanante.

Mentre vi é consenso pressochè unanime circa la demanialità dei cimiteri comunali (cfr. art. 824 comma 2 Cod. Civile, nel diritto vigente), si è, invece, molto dibattuto sulla tipologia, costitutiva o traslativa, della concessione comunale di porzioni di manufatti o di aree cimiteriali, allo scopo di realizzarvi sepolcri, soprattutto a sistema di tumulazione.… ... Leggi il resto

E se la formula “passaporto mortuario” fosse un termine abusato?

Piglio spunto, per alcune riflessioni, da un’intelligente e bonaria polemica di Serena Raffaelli, sulle pagine de ”Lo Stato Civile Italiano” – S.E.P.E.L. edizioni -, in cui si stigmatizza la tendenza alla parlata gergale e scorretta di tutti gli attori, a vario titolo, coinvolti nel circuito dei servizi funerari, anche nei documenti ufficiali. Insomma lo slang necroforese proprio non s’addice alla purezza linguistica di chi debba esprimersi con proprietà di linguaggio nel complesso mondo del diritto funerario.… ... Leggi il resto

Riti cimiteriali in Madagascar

Il rito di “Famadihana” (esumazione) è una tra le pratiche funerarie più importanti per le popolazioni del Madagascar; esse celebrano tale cerimonia collettiva ogni anno, nel periodo compreso tra luglio e settembre (quando a quella latitudine è pieno inverno).
Gli abitanti della costa e quelli degli altipiani non seguono lo stesso calendario.
Nella regione di Tamatave, ad esempio, l’apertura dei sepolcri dura solo una giornata ed è compiuta non ciclicamente, ma una sola volta.
Circa cinque anni dopo la dipartita del de cuius, i dolenti sfossano il feretro o, ancor meglio, i suoi avanzi; estraggono dalle assi ormai sfasciate della bara lignea i resti mortali e li depongono in una speciale cassettina sempre di legno, oppure in una stuoia.… ... Leggi il resto

Estumulazione e regime di perpetuità dei sepolcri

Premessa: gli Artt. 86, 87, 88 e 89 del D.P.R. n. 285/1990 disciplinano, in via generale, l’estumulazione, lasciando comunque al Sindaco, quale autorità sanitaria locale che sovrintende, ex Art. 51 D.P.R. n.285/1990, alle funzioni di polizia cimiteriale, la responsabilità di ordinare le operazioni stesse (oppure se si ritiene opportuno, attraverso apposita norma sul regolamento di polizia mortuaria comunale). In pratica, con ordinanza del Sindaco, si forniscono le norme attuative e di dettaglio e si attribuiscono le competenze.... Leggi il resto

Perché si polverizzano gli esiti da completa cremazione di un defunto

Spettabile redazione di funerali.org,
sono un’ impresaria funebre: vorrei esporvi un quesito.
Stamattina, si è presentato un cliente nell’ufficio dell’agenzia presso cui lavoro attualmente, ponendomi una semplice domanda, cui, però, io non ho saputo rispondere.
Il nostro futuro e potenziale cliente mi chiedeva se alla sua morte le sue spoglie per sua espressa volontà potessero essere sì cremate, ma invece di essere ridotte in cenere o in polvere, venir direttamente riunite in cassetta ossario e quindi tumulate presso una celletta o nella cappella gentilizia di famiglia.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione sul post mortem e coppie di fatto, ante Legge “Cirinnà”: orientamenti giurisprudenziali in itinere

Segnalo un pregevole intervento del Dr. Pietro Cucumile, a commento di una pronuncia, in qualche modo “epocale” e futuristica, pubblicato sulle pagine web del sito “La posta del Sindaco”. Eccone alcuni stralci rielaborati, alla luce delle più recenti novelle legislative.

A volte, infatti, è la giurisprudenza, nel dirimere casi concreti, ad anticipare o, comunque, orientare certe future (o…tardive???) scelte del Legislatore, percependo gli umori e le aspettative del corpo sociale sui cosiddetti diritti sociali e civili di cui all’art.… ... Leggi il resto

Trasporti esteri: legalizzazione della firma o… “apostille”?

-Occorre preliminarmente operare una distinzione di fondo nel trasporti mortuari transfrontalieri.

Se il feretro deve essere trasportato in uno dei Paesi aderenti alla Convenzione di Berlino del 10 febbraio 1937, approvata e resa esecutiva in Italia con regio decreto 1 luglio  1937, n. 1379, allora l’atto di autorizzazione per il trasporto si chiama ” Passaporto Mortuario”, con le  osservanza delle prescrizioni dettate dalla Convenzione medesima, come ribadito dall’art. 27 del D.P.R. 285  /1990.

Se, invece, la bara deve essere trasportata in un Paese non firmatario di detta Convenzione, allora si  parla di semplice autorizzazione all’estradizione di cadavere, come espressamente disciplinato dal successivo art.… ... Leggi il resto