Succede in ufficio di polizia mortuaria: il qui pro quo perfetto!

Gentilissimi,
vorrei divertirvi con un piccolo cortocircuito, secondo me esilarante.

Se il sepolcro diviene da gentilizio ad ereditario, secondo il regolamento di polizia mortuaria locale, all’estinguersi dell’ultimo avente titolo della prosapia o del ramo famigliare, chi eredita – almeno il diritto sul sepolcro in sé – (sullo jus sepulchri pleno jure c’è chi dice qua e c’è chi dice là…io non mi muovo!), potrà a sua volta trasmettere jure hereditatis questo suo diritto (sto volutamente sul vago) sui generis in merito a quel determinato sepolcro, con le usuali regole che disciplinano, mortis causa il trapasso dei beni del de cuius.… ... Leggi il resto

Quando lo jus sepulchri spira: il paradosso di un debito assolto con un onere (occulto?)

(NdR da un’idea del Dr. Sereno Scolaro tratta dalle pagine de “I Servizi Demografici”.)

Ragioniamo, ora, su un fatto di attualità funeraria, realmente accaduto, qualche tempo addietro, di grande valore didattico.
Una persona aveva un credito derivante da un rapporto di lavoro nei confronti di un Ente (un istituto religioso), nella fattispecie con riguardo al T.F.R.
Non ottenendo risultati di apprezzabile rilievo, con altre modalità extra-giudiziali, adiva il giudice del lavoro: la controversia si concludeva con un verbale di conciliazione giudiziale con cui l’ormai ex dipendente accettava dall’Ente la proposta conciliativa diretta al soddisfacimento del credito maturato (e riconosciuto).… ... Leggi il resto

Il lunario funebre

8 gennaio
In questo giorno morì l’ultimo imperatore del Messico, i pochi nostalgici, ancora sopravvissuti, però, onorano la ricorrenza con diverse iniziative davvero coreografiche.

17 gennaio, festività di Sant’Antonio d’Egitto
Questo padre del deserto elesse una tomba come suo primo luogo di rifugio nella sua esperienza di eremita. È anche ricordato come il patrono dei necrofori. A lui sono particolarmente devoti anche gli studiosi di arte funeraria.

20 gennaio, giorno dei Martiri per la causa dell’Azerbaijain
Si celebrano coloro che hanno sacrificato le loro vite, nella causa dell’indipendenza per la piccola repubblica caucasica.… ... Leggi il resto

Attività disgiunta: un vantaggio anche per il cittadino?

Per l’allestimento di un funerale, il soggetto incaricante è familiare/i avente/i titolo, che agisce, di norma, con un contratto di mandato nei confronti dell’impresa funebre, contratto che stabilisce le obbligazioni di “fare” a fronte di un determinato corrispettivo. Può essere un mandato:

  1. Omnicomprensivo: cioè per il disbrigo delle pratiche amministrative occorrenti o parte di esse e l’acquisizione delle autorizzazioni necessarie, le operazioni occorrenti od opportune sul cadavere, come vestizione e tanatocosmesi, la fornitura della bara, l’incassamento, il trasporto funebre a crematorio/sepoltura, la consegna al destinatario dell’oggetto del trasporto medesimo.
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Appunti di previdenza funeraria

Un giorno, anche in Italia, si svilupperà un sistema di previdenza funeraria, sulla scorta di un’esperienza maturata da decenni ormai negli altri paesi europei.

Vi proponiamo un modulo, da stampare e conservare, che potrebbe servirvi quale preziosa guida per pianificare, in sede di contrattazione, il servizio esequiale con la vostra clientela.

1. Disponete una lista precisa di persone care, congiunti ed amici, che occupano un posto particolare nei vostri affetti.
2. Compilate un elenco analitico di associazioni, circoli o gruppi di volontariato ed assistenza cui siete associati oppure, in ogni caso, avete aderito.… ... Leggi il resto

Polizia mortuaria in Madagascar

Il rito di “Famadihana” (esumazione) è una tra le pratiche funerarie più importanti per le popolazioni del Madagascar; esse celebrano tale cerimonia collettiva ogni anno, nel periodo compreso tra luglio e settembre (quando a quella latitudine è pieno inverno).
Gli abitanti della costa e quelli degli altipiani non seguono lo stesso calendario.
Nella regione di Tamatave, ad esempio, l’apertura dei sepolcri dura solo una giornata ed è compiuta non ciclicamente, ma una sola volta.

Circa cinque anni dopo la dipartita del de cuius i dolenti sfossano il feretro o, ancor meglio, i suoi avanzi; estraggono dalle assi ormai sfasciate della bara lignea i resti mortali e li depongono in una speciale cassettina sempre di legno, oppure in una stuoia.… ... Leggi il resto

Autisti necrofori vs necrofori affossatori?…
La guerra degli ultimi!

Molto spesso si tende a distinguere tra attività funebre ed attività cimiteriale, individuando la prima come quella immediatamente post mortem e che si conclude, all’incirca con la sepoltura o poco oltre, e la seconda come quella che si sviluppa dall’accoglimento nel cimitero per la “conservazione” dei morti.
Questo compito culturale si può prolungare anche oltre i tempi necessari alla mineralizzazione dei corpi, cui dall’origine sono preposti i cimiteri ed, in tale fase, la mansione “tecnica” di mera polizia cimiteriale trascorre in secondo ordine, assolvendo un ruolo di “memoria” individuale e di comunità dei defunti.… ... Leggi il resto

Luoghi per la ritualità e case funerarie: strumento di concorrenza o luoghi di servizio?

È stata segnalata da diverse parti per l’Italia l’inosservanza, ormai cronica ed endemica, della norma che impone tutt’ora, qualora non sia stata varata apposita norma regionale più selettiva, alle strutture sanitarie di avere camere ardenti degne di tale nome, risolvendo così anche il problema dei rituali dei non cattolici.
In effetti, la riforma dall’alto, veicolata con D.P.R. 14 gennaio 1997, perché gli istituti ospedalieri e similari, che operano in regime di ricovero, allestissero adeguati locali (il cosiddetto servizio mortuario ospedaliero), dove le salme potessero sostare per preparazione estetica, veglia funebre e l’officio delle esequie, è stata completamente disattesa, con il brillante risultato di camere ardenti ospedaliere degne, sì e no, di qualche sfortunata e scalcinata repubblica delle banane.… ... Leggi il resto

Segmentazione del trasporto funebre? Ipotesi a confronto

Diverse filosofie tecniche e legislative hanno informato a sé interi impianti di ordinamento regionale di polizia mortuaria, e sarebbe davvero importante chiarire i rapporti tra la normazione locale, frutto di potestà legislativa concorrente, e quella di principio (residuale, purtroppo) statale.
La Legge Regionale del Veneto, ad esempio, in molte sue parti, pare proprio prescindere dal D.P.R. 285/1990 abrogandone implicitamente interi Capi.
Il panorama è molto fluido ed instabile, perché la recentissima pronuncia della Consulta con decisione di inammissibilità sull’impugnativa, da parte del Governo, di un’altra L.R.… ... Leggi il resto

Succede in ufficio di polizia mortuaria: e…se il pre-assegnatario di una concessione muore prima della stipula?

Cara Redazione: nel nostro Comune una signora firma un pre-contratto di assegnazione per alcuni loculi situati in una campata del porticato nel cimitero urbano, poi, però, decede prima che il regolare atto concessorio sia compiutamente rogato. Come comportarsi?


Titolo di questa risposta, al quesito testé proposto, potrebbe essere: “la circolazione mortis causa dei rapporti giuridici in via di formazione” e bisogna, con molta fantasia ricostruttiva, attingere a nozioni di diritto privato.

Allora, con l’espressione “successione a causa di morte” si intende «l’avvicendarsi, alla morte di un individuo, di altra persona nella situazione giuridico-patrimoniale che aveva il defunto, anche in quelle non necessariamente di tipo economico (Lo Jus Sepulchri è, infatti, diritto eminentemente personale, in cui la componente materiale di opere murarie ed arredi funebri è teleologicamente finalizzata e strumentale all’esercizio del dare o ricever sepoltura.… ... Leggi il resto

Trasporto e cremazione di prodotti abortivi o del concepimento: competenze autorizzative

La gestione autorizzatoria su trasporto e smaltimento in cimitero dei prodotti abortivi o da concepimento, ai sensi dell’Art. 7 DPR 285/90 è affidata, all’A.U.S.L competente per distretto territoriale, cui spettano anche, ex DPR 254/2003, l’autorizzazione a trasporto, sepoltura o anche cremazione di parti anatomiche riconoscibili (arti o parti di essi).

In questa particolare fattispecie, allora, l’A.USL si sostituisce all’ufficiale di Stato Civile ed al Sindaco rispettivamente per rilasciare il permesso di seppellimento e quello di trasporto.… ... Leggi il resto

Istituto delle benemerenze: una trasgressione “calcolata” alla natura gentilizia del sepolcro?

L’amministrazione comunale ha tutta la convenienza a facilitare l’uso di tombe già esistenti, per massimizzare la capacità ricettiva cimiteriale, notoriamente non dilatabile all’infinito.
Pertanto, può ampliare l’utilizzo dei sacelli gentilizi (altrimenti ristretto alla sola famiglia, come si ricava agevolmente dall’aggettivazione), attraverso l’istituto della benemerenza (da svilupparsi e distendersi, comunque, in modo selettivo e puntuale, per evitare possibili abusi, con maglie più o meno larghe e sempre nel rispetto del divieto che vi sia il fine di lucro e speculazione, di cui all’art.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione su spoglia mortale e diritto successorio

Avrei il solito problema arduo, di difficile soluzione, sempre in merito ad una volontà cremazionista, o dispersionista “obliqua”, cioè riportata da un semplice nuncius (= il famigliare aventi titolo a dichiarare), questa volta, però, proiettata nel futuro:

Esempio: X, unico superstite della famiglia (= non ci sono più altre persone aventi diritto), vorrebbe inserire nella propria scheda testamentaria una sorta di mandatum post mortem exequendum, destinando all’uopo anche una certa somma del proprio patrimonio, in cui disporre la cremazione del resti mortali (ex Art.… ... Leggi il resto

Dispersione ceneri: l’ultimo cavillo burocratico?

Secondo una certa linea interpretativa, cui aderisce chi – indegnamente – vi scrive, la dispersione delle ceneri sarebbe, già fattiva, laddove prevista da apposita Legge Regionale, a prescindere da una sempre consentanea normazione di dettaglio contenuta nel Regolamento Municipale di Polizia Mortuaria.

Questa corrente di pensiero trae fondamento da una storica sentenza del T.A.R. Lazio, con tutti gli ovvi limiti di un pronunciamento giurisprudenziale, il quale, come si sa, fa stato solo tra le parti ex Art.… ... Leggi il resto

Regione Lombardia – Regolamento n. 6 del 09/11/2004: come provvedere al trasporto salme?

Ad oggi, il DPR n. 285/1990 prevede, pur sempre, la possibilità per un defunto di essere trasportato prima che sia trascorso il periodo di osservazione, con le misure cautelative stabilite dall’articolo 17 e ad esclusione dei morti per malattie infettive (il morbo infettivo-diffusivo, quindi deve essere escluso a priori per poter autorizzare il trasporto a cassa aperta), previa autorizzazione del comune di decesso (tranne nei casi di morte sulla pubblica via e di feti (prodotti abortivi o del concepimento), di cui al paragrafo 5.2 della circ.… ... Leggi il resto

Trattamenti non consentiti sugli indecomposti: profili penalistici

Cassazione Penale, Sez. I, 9 novembre 1999, n. 958:

“[…] nel caso di specie il tentativo di distruzione del cadavere non è configurabile, in quanto, mancando la possibilità di verificare in concreto l’effettiva idoneità degli atti, non è possibile stabilire se l’azione posta in essere dall’imputato fosse dotata di efficienza causale idonea al perseguimento dello scopo. Pertanto, poiché manca la possibilità allo stato di accertare con sicurezza gli elementi riguardanti il fatto, si ritiene superfluo il rinvio al giudice di merito, di guisa che l’imputato va assolto dal reato ascrittogli perché il fatto non sussiste.... Leggi il resto