Ad un’attenta lettura l’ articolo 15 del regolamento regionale lombardo n. 4/2022 contiene norme con qualche probabile vizio di legittimità o comunque di difficile attuazione.
Si ricorda, poi, come la L.R. Lombardia (T.U. Leggi Sanitarie Regionale n. 33/2009) attualmente in vigore sia stata ampiamente riformata.
Con apposite ed opportune modifiche in limine ha, infatti, evitato gli strali ed i fulmini censori della Consulta, pressochè certi, almeno nella parti in cui avrebbe tentato di invadere la sfera delle prerogative riservate per Costituzione allo Stato Centrale.… ... Leggi il resto
Autore: Necroforo
Nuovo Regolamento Regionale Lombardo: profili di illegittimità latenti?
Nel nuovo Reg. Reg. Lombardia alla pratica funebre della cremazione, e alle destinazioni delle ceneri sono dedicati gli artt. 12, 13 e 14, con una disposizione loro comune, l’art. 15, che prevede l’utilizzo di modulistica regionale, per rendere più fluidi e veloci, nonchè omogenei i flussi informativi nel circuito della polizia mortuaria.
Pregevole è, poi, l’intento di informatizzare tutti questi necessari passaggi amministrativi e medico-legali.
Ora, in particolare il controverso istituto dell’affido ceneri (sempre più problematico!)… ... Leggi il resto
Registrazione in caso d’uso e reintegrazione del titolo concessorio non rintracciabile…
Cara Redazione,
approfitto della Vostra sicura attenzione e certa comprensione verso i miei enigmi funerari (periodici, come il cambio di stagione!), abbastanza parossistici peraltro, per alcune delucidazioni:
1) Atto concessorio stipulato con scrittura privata…”registrabile in caso d’uso“. Questa locuzione non mi è nuova, ma non me ne sovvengono appieno gli effetti giuridici.
Quale la norma cardine e soprattutto la ratio di questo istituto applicato al diritto funerario?
Comportando appunto una “registrazione” può fungere da strumento probatorio sulla sussistenza di un rapporto concessorio, di cui – magari – si siano smarriti i titoli formali e cartacei veri e propri?… ... Leggi il resto
Esequie di Stato e relativi oneri a carico dell’erario pubblico
Il regolamento militare prevede gli onori funebri con lo schieramento di due soldati presso l’entrata della camera ardente.
Nel caso di decesso di una personalità civile il servizio d’onore può essere richiesto al prefetto ed è reso dall’arma dei carabinieri secondo la circolare del ministero dell’interno del 24 settembre 1976.
Disquisire sulle esequie di Stato è sinonimo di funerali di Stato con l’applicazione del protocollo cerimoniale di rito.
Il lutto nazionale è deliberato dal governo e comunicato al corpo diplomatico attraverso il Ministero degli affari esteri, il lutto cittadino dall’amministrazione comunale.… ... Leggi il resto
Il diritto di scegliere e cambiare il luogo di sepoltura
Lo ius eligendi sepulchrum
Astrologando ancora una volta sullo scibile universale di polizia mortuaria, ulteriore situazione giuridica soggettiva, degna di menzione nella complessa materia in disamina, è il c.d. ius eligendi sepulchrum o electio sepulchri che, alla luce del disposto di cui all’art. 587 comma 2 Cod. Civile, consta nel potere di scelta spettante ad ogni persona fisica circa le modalità ed il luogo della propria sepoltura, rientrante nell’alveo dei diritti della personalità, quando – addirittura – non personalissimi.… ... Leggi il resto
TaneXpo 2022: la macchina conta sempre più!
Adesso sarebbe ora di bilanci e di considerazioni serie sulle nuove tendenze del mercato funerario (anche internazionale, data la posizione strategica occupata da questa manifestazione di settore nel panorama mondiale) tuttavia, come promesso, invece del solito pastone inconcludente di fine fiera (quando scende il tramonto…) vorrei concentrarmi da buon modenese (naturalmente di fede ferrarista!) sulle macchine esposte.
Quando, ad esempio, vedo una Porsche trasformata in vettura funebre io vado in visibilio e sollucchero però, però…
Come esercizio di stile mi esalta, senza dubbio alcuno, ma a conti fatti è e resta un bel giocattolo da fiera.… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 3/3
NEMO PROFETA IN PATRIA … ovvero come arrivare dopo, essendo partiti prima!
Il 21 gennaio dell’anno 1991, mentre infuriava la guerra del Golfo, all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi due avventurosi imprenditori italiani del settore costruzione cofani funebri vengono invitati da uno zelante poliziotto francese a non allontanarsi dal proprio bagaglio a mano.
Cosa facevano, e perché erano a Parigi quei due personaggi.
A memoria non risulta avessero grande desiderio di frequentare le Folies Bergère.… ... Leggi il resto
Prospettive di orizzonte e sistema a TaneXpo 2022
Dopo un avvio in sordina (complice la stagione estiva ed i traumi post pandemia) quest’oggi a TaneXpo 2022 si registra piacevolmente una grande affluenza straniera (Portogallo, Brasile e Spagna sono i Paesi più rappresentati, quindi, dopo tutto, culture neolatine, anche nei costumi funerari, si direbbe…) ed una buona presenza di italiani, fervono incontri di lavoro, trattative e contrattazioni.
Nota a parte merita la nutrita presenza di una delegazione colombiana complice un’assise congressuale dell’associazione nazionale di categoria, celebrata proprio qui in fiera.… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 2/3
ANNO DI GRAZIA 1980
LA BARA, QUESTA SCONOSCIUTA, NEL SUO PERCORSO LUNGO E FATICOSO VERSO LA SEPOLTURA
Il comma 5 dell’art. 28 del D.P.R. n. 803 del 1975 così recitava: ” Lo spessore delle tavole della cassa di legno non deve essere inferiore a mm.30 (trenta millimetri ).”
In una relazione del Ministero della Sanità del 09 settembre 1980 al Consiglio di Stato si chiede (….omissis…)… ... Leggi il resto
TaneXpo 2022: le prime impressioni
Bologna, quartiere fieristico. Con puntualità si è tenuta la breve cerimonia d’inaugurazione per questa nuova edizione della nota, anche fuori dei confini italiani, mostra dedicata al settore funerario, sempre più consolidata nella sua posizione di primato, tra tutti gli eventi espositivi per il post mortem, in giro per il mondo.
Attenzione, però, perché altri competitors si stanno affacciando sulla scena, prepotentemente.
La formula pare tuttavia reggere ancora bene, tant’è vero che TaneXpo rimane una tappa pressoché obbligata per saggiare il polso del mercato e dei costumi funerari, laddove tecnologia e ritualità (binomio non sempre di facile gestione) dovrebbero incontrarsi in questo luogo ideale di scambio, anche di sapere operativo e di esperienze vissute.… ... Leggi il resto
Storia tecnico-giuridica del cofano funebre: tra forma e funzione – 1/3
“HOMINEM MORTUUM IN URBE NE SEPELITO NEVE URITO”, recitavano le mitiche XII tavole della Legge dell’antica Roma Repubblicana, ossia si sanciva solennemente il divieto, tassativo, categorico e vincolante per tutti i consociati di dar sepoltura o cremare i cadaveri all’interno delle mura dell’Urbe.
Già in evo, per noi contemporanei, remoto, all’alba dell’italica civiltà giuridica, fondata, appunto, sul diritto romano, dunque, ci si poneva implicitamente il problema di come e dove trasportare i defunti al di fuori degli spazi riservati eminentemente ai vivi, per le pratiche funebri ed i conclusivi riti del commiato.… ... Leggi il resto
Cimiteri postmoderni: dal razionalismo esasperato… alla geometria del caos!
Gli improvvisi rivolgimenti sociali del XX secolo, sono senza dubbio legati alle tumultuose accelerazioni che la tecnologia ha impresso al mondo economico.
Questi sconvolgimenti paiono aver provocato un profondo smarrimento dello spirito in tutti gli ambiti della vita civile.
Tale disorientamento è proprio di un’epoca in cui la compressione delle coordinate temporali ha coinvolto la sfera dei rapporti giuridici e patrimoniali con vorticose, incontrollabili transazioni finanziarie. Una simile incertezza si è poi riverberata, con prepotenza, anche sugli intimi precordi del pensiero moderno.… ... Leggi il resto
Salme senza…”tempo”?
Le cronache locali, con un particolare gusto letterario, a mezzo tra il bello ed il terribile, secondo la fortunata formula leopardiana, da diverso tempo dedicano ampio spazio all’inconsunto cimiteriale, un curioso fenomeno medico-legale terribilmente serio, che rischia di sconvolgere tutta la gestione dei sepolcreti italiani.
C’è pure, con qualche compiacimento noir, chi si diverte a stilare una vampiresca hit parade delle località dove i morti non sono corrosi dalla putredine.
La ricca città lombarda di Mantova, ad esempio, parrebbe seconda solo a Venezia nella singolare classifica d’esumazioni ordinarie in cui, dopo i 10 anni di sepoltura legale, si rinvengono corpi perfettamente (o parzialmente) intatti.… ... Leggi il resto
Due parole sui cimiteri di oggi e sulle incerte prospettive future
Le (post-)moderne necropoli dei giorni nostri, con i loro plessi ormai tentacolari, sono sistemi complessi, delle vere e proprie città dei morti, con reti tecnologiche: elettriche, di illuminazione votiva, fognarie, dell’acqua.
Sono impianti a rilevanza igienico-sanitaria, per il cui mantenimento in piena efficienza necessitano investimenti notevoli, poiché, in realtà, il cimitero di oggi è una “immobiliare del morto”, con oggettivi problemi di gestione e di manutenzione che saranno sempre maggiori nei prossimi decenni.
I Comuni, che hanno concesso tombe, loculi ed aree 30, 50 o più anni fa, hanno incassato allora i relativi proventi (modesti!)… ... Leggi il resto
Il camposanto italiano della seconda metà del ‘900: il cimitero scatolare
Dal dopoguerra ad oggi, in Italia, si è andata formando una nozione e tipologia di cimitero che definiremmo, senza tema di smentita, come “scatolare” e “ad accumulo”.
È la traduzione architettonica dell’accesso di nuovi ceti sociali al bisogno di individuazione ed esternazione del lutto, attraverso il luogo di sepoltura in tumulo.
La rigidità della maglia normativa (la Legge italiana ammette semplicemente la tumulazione, ma non la eleva a metodologia di massa) e la povertà di soluzioni costruttive hanno determinato, ai fini della visione dello spazio commemorativo, una riproduzione nel cimitero (per certi versi anche accentuata) del degrado delle periferie urbane, negli anni del boom economico, dopo il II conflitto mondiale.… ... Leggi il resto
Cambieranno le norme italiane sulle bare
Sì, per una volta, buone novelle dal fronte funerario. Si è finalmente riaperto il cantiere della discussione in Parlamento sulla riforma complessiva dei servizi per il post mortem.
Proprio così: la “novella” proposta in Commissione Affari Sociali, al testo in esame di riforma dei servizi funerari concerne soprattutto l’art. 13, centrale in tutta l’architettura normativa allo studio del Legislatore.
Si ragiona, infatti, di realizzazione dei cofani funebri, in relazione al loro uso, per il trasporto e sepoltura dei defunti sull’intero territorio della Repubblica.… ... Leggi il resto