DDL Senatore Matera per la riforma delle attività funerarie: i punti critici ai raggi X

Ecco alcune mie riflessioni da… “civetta funeraria” di ormai lungo corso, così tanto per integrare la pura illustrazione pubblicata in un precedente articolo sempre dedicato ai lavori parlamentari che riguardano da vicino la sempre più necessaria riforma della legislazione funeraria italiana.

Se, infatti, si esamina in modo sinottico il DDL Matera con le altre due proposte di legge quadro sul settore funerario emerge qualche differenza, di questo tenore, senza la pretesa di esser esaustivi:

1) Manca tutto il riordino della parte cimiteriale, demandato, forse, ad un decreto delegato del Governo, da adottarsi in seconda battuta.… ... Leggi il resto

DDL Senatore Matera: i punti cardine della riforma

Abbiamo dato notizia, nelle scorse settimane del c.d. Disegno di Legge, su proposta del Senatore Matera (FdI), di riordino complessivo sul settore funebre.
Eccone un estratto ragionato con note e commenti di seguito alla sintesi.

1. Finalità e Principi Generali


L’articolo 1 stabilisce i principi fondamentali della nuova normativa, disciplinando i servizi legati al trattamento dei defunti, a tutela dei diritti dei dolenti. Il disegno di legge mira a:

  • Uniformare le modalità di esercizio dell’attività funebre a livello nazionale.
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Ancora sulle Norme UNI e cofani funebri

Negli scorsi giorni abbiamo dato notizia di una piccola – e grande insieme rivoluzione – per l’industria funeraria italiana.
In modo molto pionieristico ed ottimista, infatti, almeno due Regioni (Liguria e Friuli Venezia Giulia) hanno reso obbligatorio l’uso di cofani funebri per cremazione corrispondenti alle norme UNI 11519-11520, in materia di casse mortuarie.
Ad oggi non si sono levate particolari proteste formali dalle associazioni di categoria, strutturate sul territorio.

Il legislatore regionale (quello Statale, nel frattempo…latita dai suoi doveri, quanto alla vituperata e trascuratissima polizia mortuaria) ha ben soppesato i propri limiti di intervento, circoscrivendo la propria area di azione unicamente alle norme tecniche relative alla cremazione dei feretri.… ... Leggi il resto

Norme UNI anche per i cofani funebri made in Italy?

Nel silenzio generale, si segnala un’importante riforma (vera!) per tutto il settore funerario, anche se, ancora una volta, viziata dal “peccato originale” del regionalismo esasperato.
Ad oggi, (senza la pretesa di esser esaustivi) almeno due Regioni, segnatamente Liguria e Friuli-Venezia Giulia  hanno legiferato su un argomento tabu per tutta la filiera del comparto, introducendo, (fors’anche con lungimiranza)  nei rispettivi ordinamenti locali di polizia mortuaria l’obbligo della corrispondenza delle bare agli standard UNI (finalmente?), almeno per la cremazione del feretro.

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O si fa la Legge “quadro” o… si muore!

Aggiungiamo al nostro lungo astrologare sulle prospettive giuridiche dei servizi funerari alcune constatazioni: in quasi tutte le Regioni (eccetto il Lazio e la Valle d’Aosta, almeno) sono state promulgate, recentemente, anche svariate Leggi Regionali, a diverse ondate temporali, molte delle quali presentano elementi censurabili (di assai forte problematicità!), rendendo, così, difficile la loro concreta implementazione e complesso il panorama, in uno scenario di governance del fenomeno funerario italiano (dis)-articolato su varie e farraginose stratificazioni localistiche, dove alta potrebbe esser la conflittualità, all’interno delle stesse istituzioni.… ... Leggi il resto

Il reale valore di una “semplice” D.G.R. negli ordinamenti regionali di polizia mortuaria

La polizia mortuaria, in tutte le sue eclettiche sfaccettature, non è semplicisticamente riconducibile alla mera tutela della salute umana, per altro oggetto, comunque, di competenza regionale residuale, come in alcune realtà si è strumentalmente voluto sostenere.
Questa operazione è servita solo per coonestare la babele delle Leggi Regionali funzionali forse alle single-issues di certe ristrette lobbies, ma del tutto deleterie per il comune cittadino utente postremo e passivo dei servizi funerari.
Un effetti, con questo assetto smembrato ed ad “arlecchino” e, dunque, molto discrasico, della polizia mortuaria ad aumentare esponenzialmente – ed è vox populi – è stata solo la confusione (l’equazione è facile: troppe leggi = nessuna legge!),… ... Leggi il resto

Trasporto funebre “a cassa aperta”: è ammissibile in assenza di Legge Regionale?

Siamo in un un misterioso Comune situato in Regione Lazio, l’unica ancora (purtroppo o … per fortuna!) a non esser intervenuta con un proprio corpus normativo, in tema di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.
Il locale legislatore non si è ancora formalmente espresso soprattutto sulle case funerarie, data la precedente rarefazione nel centro d’Italia di simili realtà, invece in via di ampia espansione, anche per il vivo interesse di imprese e cittadinanza verso questa nuova esperienza di affrontare le incombenze di un lutto.… ... Leggi il resto

Codice della Strada, cippi commemorativi e segnaletica all’interno dei cimiteri

Comunemente, per cippo commemorativo, s’intende un tronco di colonna o di pilastro, senza capitello e per lo più con iscrizione, eretto come monumento funerario.
È ammessa, allora, la presenza (triste) di lapidi o altri segni di lutto lasciati a ricordo di un sinistro mortale?
Il Codice della strada, con il suo art. 23, in effetti, non fa riferimento soltanto alle questione pubblicitarie o commerciali, nel proibire un uso improprio degli spazi pubblici riservati essenzialmente alla circolazione di mezzi e persone.… ... Leggi il resto

Gestione archivi cimiteriali: tempi legali di conservazione atti e relativa procedura di scarto

Piccola nota storica: al Congresso generale d’igiene svoltosi a Bruxelles nel settembre 1852 (appunto…l’altro ieri!), sulla Questione III, art. 2, si deliberava, tra l’altro, quanto segue:

“§ 12. L’Autorità amministrativa dovrà tenere esatto registro del luogo, e della data di ogni sepoltura fatta, dietro un modello che verrà dato.”

La normativa nazionale, a partire dal R.D. 8/6/1865, n. 2322, ha costantemente richiesto quelle registrazioni oggi considerate dall’art. 52 DPR 10/9/1990, n. 285, con la conseguenza che dovrebbe sempre risultare quali siano i feretri inumati in campo comune o tumulati in un dato sepolcro, a maggior ragione se ragioniamo su questo elemento di diritto.… ... Leggi il resto

Piano Regolatore Cimiteriale: natura dello strumento e competenze nella sua adozione

Anche il cimitero, quale moderna necropoli, nel suo spesso difficile rapporto con la città dei vivi, deve esser governato, per un ottimale impiego di tutto lo spazio sepolcrale, che – come noto – non è dilatabile all’infinito, ma può cambiare flessibilmente nella sua destinazione d’uso, secondo costumi funerari ed il logico, eterno rivolgere delle epoche storiche.
L’elemento distintivo del patrimonio cimiteriale italiano, specie se di carattere monumentale, è il costruito, il corpo di fabbrica, l’edificio ad uso funerario (sepolcri privati a sistema di tumulazione) realizzato o dato in uso dietro concessione comunale.… ... Leggi il resto

Le mille peripezie dell’art. 358 R.D. n. 1265/1934

Finisce oggi la nostra piccola catechesi sui paradossi della sgradevole, ma indispensabile e pur sempre necessaria, azione sanzionatoria da parte dei pubblici poteri sulle attività funerarie, quando si riscontrino illiceità, anche – a volte palesi.
Per comprendere questo articolo, che sembrerà pure scritto in perfetto e puro “burocratese”, bisogna spiegare bene il contenuto e l’essenza delle norme in esso citate: iniziamo dal testo unico delle leggi sanitarie, di seguito denominato T.U.LL.SS..

L’art. 338 T.U.LL.SS. impone una sanzione in caso di costruzione di nuovi edifici ed ampliamento di quelli preesistenti entro la fascia di rispetto cimiteriale: in origine la somma sarebbe stata fino a lire 1.000.… ... Leggi il resto

Ri-federiamo dal basso la polizia mortuaria con un modello a “rete”

Partiamo da un fatto incontrovertibile: ormai la disciplina della polizia mortuaria è stata disarticolata su più livelli e gradi, tra loro disomogenei e spesso incoerenti e ciò ha causato, in particolare modo nei primissimi anni del federalismo funerario di italica concezione, veri e propri bug di sistema, vuoti normativi, lacune e prassi tra le più difformi, spesso dettate dall’improvvisazione “emergenziale”, o da atti amministrativi omnibus, di dubbia legittimità.
Le Regioni stesse, specie quelle interessate dalla prima ondata delle leggi regionali, avendo forse avuto maggior tempo materiale per riflettere sui danni cagionati a tutta l’architettura del comparto funerario italiano, a motivo della dalla sfrenata devolution di competenze e funzioni, hanno cominciato a capire molto bene che l’evento morte, di per sé stesso certo, ma sempre imprevedibile mal si concilia con la limitazione territoriale dovuta ai confini amministrativi di ciascun Ente Locale.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria e riforma del sistema sanzionatorio: dall’ingiustizia all’impunità!

Secondo un’antica, tenace, concezione del diritto le norme giuridiche si caratterizzerebbero per il fatto di esser suscettibili di attuazione forzata o sarebbero, comunque, garantite dalla predisposizione per l’ipotesi di trasgressione di conseguenza in danno del trasgressore chiamata: “sanzione”.
Una norma non dotata di questo deterrente è da sempre definita “norma minus quam perfaecta”

Per capire davvero quanto sia diventato complicato barcamenarsi nell’attuale quadro (pluri)-legislativo, frammentario e caotico, vediamo – ad esempio – come procedere in Emilia-Romagna di fronte alla formale segnalazione di una irregolarità riscontrata nell’espletamento delle attività funerarie dai competenti organi ispettivi.… ... Leggi il resto

Non si fa concessione senza il piano regolatore cimiteriale (pre-condizione di legittimità)

Come possiamo mai provvedere correttamente per la concessione di un’area finalizzata alla costruzione cappella di famiglia, se manca il Piano Regolatore Cimiteriale?
Si tratta, naturalmente, di una provocazione, un’innocente boutade, perché – è notorio – non si può accedere all’istituto concessorio se mancano anche solo alcuni elementi fondativi, di questa complessa figura nel panorama del diritto funerario italiano, come appunto i requisiti sostanziali di legittimazione, in capo al Comune, affinché si faccia concessione di tombe private, in conformità alla Legge.… ... Leggi il resto

Stato Civile ed atti tipicamente di polizia mortuaria: la reperibilità non è obbligatoria

Come primo aspetto lessicale, pur se fortemente nominalistico e d’accademia, andrebbe ricordato come – correttamente – non possa parlarsi più di “permesso/licenza/bolletta di seppellimento”, almeno dall’entrata in vigore del D.P.R. 3 novembre 200, n. 396, quanto piuttosto di autorizzazioni, distintamente, in relazione alle pratiche funebri richieste (inumazione, tumulazione, cremazione) contemplate dalla Legge.
Nella questione sollevata già nel titolo di questa breve riflessione, concorrono differenti elementi, il primo dei quali riguarda il il termine di cui all’art.… ... Leggi il resto

Camera mortuaria ed arredi funebri di pregio

Della funzione propria ed edittale della camera mortuaria (cimiteriale) abbiamo già trattato ampiamente, sotto ogni punto di vista, ma visto il taglio editoriale prettamente rivolto ad operatori del post mortem di questo sito, ci siamo sicuramente concentrati su fattori tecnici e riferimenti normativi.
Almeno per una volta, ci sia consentita questa piccola trasgressione calcolata, vorremmo infatti focalizzare l’attenzione nostra, e di riflesso del pubblico, su un particolare spesso trascurato, ma di grande valore civile e culturale: il senso dell’arte e del bello anche per chi viva il cimitero non solo come un saltuario frequentatore, bensì come addetto ai lavori.… ... Leggi il resto