La ricostruzione cimiteriale post terremoto

La ricostruzione cimiteriale post terremoto


Mi è capitato di visionare alcuni video di cimiteri dopo il recente terremoto in Centro Italia. Video da terra e video da drone in volo.
Gli effetti del terremoto sono devastanti. Il motivo è che quei cimiteri sono costruiti spesso a mezza costa, talvolta fuori del paese sotto incombenti pareti rocciose, le quali in diverse occasioni sono franate.
Situazione profondamente diversa dal terremoto in pianura padana di pochi anni or sono, dove le condizioni orografiche hanno attenuato il pur forte impatto.
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In Italia siamo terribilmente indietro in ricerca e sviluppo

In Italia siamo terribilmente indietro in ricerca e sviluppo


La quasi totalità delle norme esistenti in vari Paesi del mondo si preoccupa di garantire che il trasporto funebre avvenga con garanzie per la igiene e sanità pubblica e per evitare, durante il tragitto, percolazioni dal cadavere.
Inoltre è importante che il cadavere sia opportunamente protetto all’interno dell’imballo utilizzato nel trasporto.
E, infine, quando sia possibile, è rilevante consentire a parenti di poter vedere il corpo, giunto a destinazione.
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Nuovo testo di riforma dei servizi funerari: luci per il funebre, ombre per il cimiteriale

Nuovo testo di riforma dei servizi funerari: luci per il funebre, ombre per il cimiteriale

Chi legge il testo unificato dalla relatrice, Sen.ce Giuseppina Maturani, degli AS447, AS1611 e AS2492 (si rimanda nell’area documentazione di questo numero della rivista), non può che riconoscere quanto esso sia frutto di una scelta di normalizzare in particolare il settore funebre italiano.
E le parole, tratte dalla relazione di accompagnamento, riportate qui di seguito, descrivono l’inequivoca scelta dei propugnatori della riforma di introdurre elementi di trasparenza, legalità e controllo nel settore funebre.
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Che sia la volta buona?

Che sia la volta buona?

È strano doverlo dire, ma sono scarsi gli studi sulle origini dell’impresario funebre in Italia. Per lo più ci si rifà all’esperienza di tre categorie: ai barbieri, che badavano a toelettare il volto del cadavere, ai falegnami, che provvedevano a mettere insieme le assi per costruire la bara, e, infine, ai concessionari di auto pubbliche, che in certe zone si interessarono pure della concessione del servizio di trasporto funebre a pagamento.

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La scommessa: cambiare la politica cimiteriale del Paese

La scommessa: cambiare la politica cimiteriale del Paese

Nei cimiteri del centro Nord (e in particolare nelle città) è ormai sotto gli occhi di tutti che stanno avvenendo cambiamenti epocali e duraturi, conseguenti a nuove domande di servizio che provengono dalla società italiana.
Cresce la scelta cremazionista (la cremazione ha superato il 20% medio in Italia, ma con zone del Paese con oltre i 2/3 delle scelte).
Cambiano costumi e tradizioni, accentuati dalla congiuntura economica: si comprano sempre meno loculi e tombe!

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Cimiteri beni comuni

Cimiteri beni comuni

Il cimitero è un bene pubblico o privato? E aggiungerei: il cimitero è configurabile come bene comune, com’è inteso oggidì?
Il comma 2 dell’art. 824 (1) del Codice Civile esplicitamente dice che i cimiteri comunali sono soggetti al regime giuridico del demanio pubblico, e quindi sono in primo luogo inalienabili, non usucapibili, fuori commercio, ai sensi dell’art. 823 C.C. comma 1, prima parte (2).
Il Codice Civile, approvato con Regio Decreto-Legge 16 marzo 1942, n.

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Controcorrente

Controcorrente

Da qualche tempo abito e lavoro in un piccolo paesino, di fianco all’argine del Po. Talvolta mi capita di passeggiare lungo l’argine e grande è stata la mia sorpresa nel constatare che in certe condizioni di vento la parte superficiale del grande fiume si increspa e sembra tornare verso monte.
Avete mai visto un fiume che corre dal mare verso il monte? Ecco questo è quello che in certe condizioni capita dalle mie parti. E cosa c’entra con il settore funerario?

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Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Tutela della privacy in ambito necroscopico, funebre e cimiteriale

Sussistono in materia funebre e cimiteriale norme regolamentari statali, regionali e comunali.
Quelle statali sono contenute nel regolamento di polizia mortuaria, approvato con D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285.
Esse, spesso ampliate e dettagliate per l’applicazione dai regolamenti comunali, si occupano – ai fini identificativi – sostanzialmente di tre aspetti:
a) la sicurezza di identificazione di un defunto durante il trasporto e la possibilità di individuazione del luogo di sepoltura;
b) l’anagrafica dei defunti, cioè la registrazione dei dati in ingresso di un defunto (in qualunque stato si trovi, cioè cadavere, resto mortale, ossa, ceneri), le trasformazioni di stato cui è soggetto nel tempo (fino alla scheletrizzazione o alla cremazione), i trasferimenti interni al cimitero, le uscite dal cimitero;
c) il diritto all’utilizzo di una sepoltura da parte di un defunto, nonché gli obblighi manutentivi di un titolare di concessione cimiteriale (procedure note come catasto cimiteriale).

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Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Imprese funebri: è l’ora di scegliere

Da un settore economico in sostanza inesistente dal Dopoguerra, e quindi in poco più di sessanta anni, in Italia la cura dei morti si è trasferita dal rapporto familiare e amicale a dei professionisti: le imprese funebri.
Da servizi propri sanitari e comunali, per motivazioni squisitamente igienico-sanitarie, e per molti versi in privativa comunale (deposito di osservazione, obitorio, trasporto funebre, registrazioni di stato civile) o della sanità (servizi mortuari di struttura sanitaria, vigilanza igienico sanitaria), con modalità di erogazioni basiche, o ancora in cui la Chiesa aveva un ruolo determinante (cerimonialità funebre), la società italiana si è decisamente avviata verso nuovi soggetti e modi di erogazione di questo servizio.

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Il virus della cimiterite privata

Il virus della cimiterite privata

La stagione invernale ha portato i primi acciacchi influenzali e tra questi si è diffuso anche un virus che potremmo scherzosamente definire di ‘cimiterite privata’.
Verona
Il virus ha colpito dapprima nelle zone del Veneto, precisamente a Verona dove la stampa ha riferito di progetti di realizzazione di un cimitero grattacielo privato (di oltre 30 piani).
Progetto, sembra, accolto favorevolmente da una parte del livello politico locale soprattutto perché consente di sopravvalutare la vendita di un terreno comunale per una cifra di almeno 10 volte superiore al suo valore di mercato e con effetti molto positivi nel brevissimo termine sulle casse comunali in perenne affanno.

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Cambio di programma

Cambio di programma

Direte, che razza di titolo è questo? Ebbene nei miei programmi vi era l’idea di dedicare questo editoriale a due fatti:

In questo trimestre cade il venticinquesimo anno di pubblicazioni di “questa” rivista, dapprima chiamatasi Antigone, edita dal Centro Studi Antigone, poi Nuova Antigone, edita da M&B Publishing, poi I Servizi Funerari, edita da Maggioli, testata infine acquistata da Euro.Act che è l’attuale editore. Era, infatti, l’anno 1989, quando uscì il primo numero di questo trimestrale, che mi ha visto contribuire con scritti o editoriali per tutto il periodo, ma che si deve riconoscere ha seguito per una generazione l’evoluzione di un settore bistrattato e dimenticato dai più.

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Ambiti territoriali ottimali cimiteriali

Ambiti teritoriali ottimali cimiteriali

Secondo alcuni commentatori “il sistema cimiteriale italiano nell’ultimo mezzo secolo ha retto grazie a questo implicito patto tra amministrazione ed utenti: tu ti accontenti di servizi mediocri ed io mi impegno a non farti pagare nulla (come succedeva sino al 2000 per inumazione e cremazione) oppure a fissare una tariffa politica”.
Questo meccanismo non funziona più da poco più di una decina d’anni, cioè da quando i servizi cimiteriali sono divenuti ordinariamente a titolo oneroso, ma poi nell’ultimo triennio, con le politiche di spending review e con la grande crisi economica, il settore cimiteriale è entrato in una crisi sistemica e, onestamente, non sarà semplice uscirne se non vengono fatte scelte innovative.

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Responsabilità cercasi

Responsabilità cercasi

Con poche decine di righe, una norma nata per regolare il rapporto di debito e credito tra municipalizzate ed Enti Locali proprietari rischia di essere la killer application per il settore dei servizi pubblici locali e di consentire alle gestioni cimiteriali di voltare definitivamente pagina (calcolando gli effettivi costi di gestione).
Andiamo con ordine. Di quale norma si tratta?
Della Legge di stabilità 2014, L. 147/2013, che con la solita tecnica dell’articolo unico e centinaia di commi (necessaria per ottenere l’approvazione con la fiducia nel minor tempo possibile), dal comma 550 al comma 569, dice semplicemente questo:
– fine dei divieti di possedere quote societarie pubbliche da parte dei Comuni.

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Ridare i servizi pubblici locali ai legittimi proprietari

Ridare i servizi pubblici locali ai legittimi proprietari

Nel turbinio di norme che ha interessato i servizi pubblici locali negli ultimi 5 anni, il sistema dei servizi pubblici locali è sostanzialmente apparso passivo, sulla difensiva, quasi si sentisse senza più scopi per intervenire nella società. E quel che era peggio è sensazione diffusa che la proprietà comunale non creda più come in passato nel sistema dei servizi pubblici. Li vedesse quasi come un corpo estraneo e che, tutto sommato, è più interessante gestirne la vendita, piuttosto che favorirne l’efficienza ed economicità.

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Dalle Regioni allo Stato

Dalle Regioni allo Stato

In data 20 giugno 2013 è stata data risposta da parte del Supporto Giuridico in ambito di Sanità Pubblica e Veterinaria della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna ad un quesito formulato dalla FENIOF. Il quesito verteva essenzialmente su due aspetti:
a) quando fosse lecito servirsi di lavoratori a chiamata;
b) come fare per quelle imprese funebri che, in assenza di personale formato secondo i crismi della Regione, si trovano a non avere inizialmente o a perdere successivamente i requisiti per svolgere l’attività funebre.

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Sempre più complicato far quadrare i conti cimiteriali

Sempre più complicato far quadrare i conti cimiteriali

È proprio vero che la fame (di tasse) aguzza l’ingegno! In Israele il quotidiano Yediot Ahronot ha anticipato che “il governo di Benyamin Netanyahu si accinge ad imporre tasse municipali anche alle tombe e ai loculi nei cimiteri. Gli eredi dei defunti saranno chiamati dal 2014 a pagare tasse annuali per ogni tomba di famiglia, anche se vecchia di decine di anni. Ad esempio, una tomba nel cimitero di Holon (una popolosa città a sud di Tel Aviv, dove il prezzo dei terreni è elevato) verrebbe tassata di 1200 shekel annuali, circa 240 euro.

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