Vergogna

A Roganelli, vicino a Rossano (Cosenza) il 24 novembre 2012 un furgone è stato travolto da un treno, causando la morte di 6 persone, 3 uomini e 3 donne, braccianti romeni. Durante il ritorno a casa, dal lavoro nei campi della Sibaritide, dove raccoglievano clementine, verso le 17.00, le 6 persone, sono state travolte dal convoglio, mentre attraversavano i binari nella loro Fiat Multipla. I corpi dilaniati tra le lamiere dell’auto: “Non hanno avuto alcuna possibilità di salvezza, perché hanno attraversato con l’auto i binari, dopo avere aperto il cancello, nel momento del passaggio del treno’’.
Ha riferito all’ Ansa, Francesco Ferace, il comandante provinciale dei carabinieri.
Salvi i due uomini scesi per aprire il cancello del passaggio a livello privato. Illesi i passeggeri del treno e il macchinista.
Ma la cosa più sconvolgente e clamorosa della morte, è stata la lite tra imprsee funebri per accaparrarsi i corpi.
Pugni e calci davanti ai parenti, tra gli operatori e titolari delle ditte funebri, che rivendicavano l’esclusiva dei cadaveri, mentre i vigili del fuoco estraevano i corpi dilaniati dalle lamiere: “Quelli sono tutti miei, sono stato avvisato dall’ospedale per primo, se viene qualcuno che non è di Rossano qui succede un casino Questa è roba nostra, non vogliamo gente da Corigliano o da Mirto”.
“Sono esseri umani” gridavano le persone accorse sul luogo dell’incidente.
L’altra ditta di pompe funebri: “ No, facciamo uno a testa”. Ma nessuno delle due parti voleva mollare i morti, e cosi la rissa raccapricciante continuava, con spintoni, barelle lanciate per aria, fino al superamento del limite della morale umana, mentre un operatore delle onoranze funebri, stava trasportando una delle salme, dando in escandescenze, fa cadere a terra una barella con la salma. O un morto o tutto il pacchetto.
Il tutto, sempre davanti agli sguardi attoniti dei parenti, amici e delle Forze dell’Ordine, che oltre al dolore della perdita dei propri cari, hanno dovuto assistere a questo episodio raccapricciante. Continuano gli insulti, le minacce, ceffoni e qualche pugno. Finchè un parente non comincia ad urlare: “Vergognatevi, questo è il mio sangue, non sono dei cani questi sono esseri umani”. Cominciano gli spintoni davanti ai Carabinieri, che invano hanno tentato di calmare gli animi: “Avete già preso quello che vi serve”. Ma gli operatori delle ditte continuavano ad accaparrarsi i cadaveri per terra: “Fate schifo, tutto questo per 4.000 euro, siete degli sciacalli”, continuavano a gridare i familiari. Raccolti i corpi in fretta, come se stessero rubando, scappano via con il malloppo. Tutto per avere l’esclusiva del morto, nell’arroganza più totale, per guadagnare soldi facili, senza guardare in faccia neanche alla morte.

Fonte: ilquotidianodellacalabria.it; corrieredellasera.it; ansa.it

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2 thoughts on “Vergogna

  1. Pubblichiamo il seguente comunicato della Diocesi di Rossano-Cariati

    “La diocesi di Rossano-Cariati, facendosi portavoce dell’intera comunita’ cristiana, sente il dovere di manifestare il piu’ profondo sconcerto di fronte allo scandalo offerto all’opinione pubblica nazionale da parte di alcune agenzie funebri in seguito al tragico incidente ferroviario nel quale hanno perso la vita 6 lavoratori rumeni la sera del 24 novembre”. Lo sottolinea la stessa Arcidiocesi di Rossano-Cariati commentando la rissa tra addetti alle pompe funebri avvenuta davanti alle vittime.

    “Mentre il volontariato, le associazioni, la Caritas, le Parrocchie e le Istituzioni si adoperano per esprimere la loro solidarieta’ – continua – inducono a riflettere le scene di sciacallaggio dove l’arroganza e la ricerca del profitto prendono il sopravvento”.

    “La diocesi gia’ da mesi aveva fatto un regolamento prendendo spunto proprio da atteggiamenti deplorevoli ripetutisi nel tempo, ed in contrasto con il senso umano e cristiano – conclude – Regolamento inviato a tutte le agenzie del territorio diocesano”.

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