Può non pagare un carro funebre in servizio quando ci si ferma in un parcheggio (a striscie blu per intenderci). Evidentemente no, ma a Civitavecchia un impresario funebre la pensa diversamente. Difatti si racconta che l’autofunebre si trovava parcheggiato sotto l’abitazione di un defunto, nell’attesa che la cassa venisse trasportata dalla casa alla vettura. L’autista del carro funebre aveva parcheggiato orizzontalmente rispetto al marciapiedi, occupando due spazi blu a pagamento. L’ausiliaria del traffico, in servizio in quel momento, visto che il carro funebre non evidenziava il ticket dell’avvenuto pagamento del parcheggio, ha elevato, come da regolamento, la contravvenzione. Quando gli addetti dell’impresa funebre stavano depositando la bara all’interno del carro, si sono accorti di quanto era avvenuto e hanno chiesto spiegazioni. Ne è nata un’accesa discussione, alla quale hanno progressivamente partecipato altre persone. Dapprima i parenti del defunto, che ovviamente avevano altro da pensare, poi alcuni commercianti della zona che da tempo contestano l’inflessibilità degli ausiliari della sosta, in particolare della protagonista di quanto avvenuto ieri mattina. Alla fine sono dovuti intervenire gli agenti del Commissariato di Viale della Vittoria che, a quanto sembra, sono adesso in possesso della contravvenzione.
…è semplicemente vergognoso che si debba pagare la tassa anche dopo morto! Basterebbe usare il buon senso da parte di chi è preposto al controllo dei parcheggi e si eviterebbero certe situazioni incresciose.